Per le persone anziane bloccate a casa da patologie dolorose andare sui sit social come Facebook, Twitter o Instagram può essere utile contro il rischio di depressione, perché aiuta a ridurre gli effetti negativi della mancanza di contatti. Lo spiegano i ricercatori dell’università del Michigan nello studio pubblicato sul Journals of Gerontology, Series B. La dottoressa Shannon Ang, coordinatrice dello studio, ha commentato: “I nostri risultati possono essere estesi anche ad altre condizioni, come le malattie croniche, che come il dolore, limitano l’attività fisica fuori casa”.
La ricerca
Nello studio hanno usato i dati di un’indagine nazionale condotta su 3401 dio 67 anno o oltre, in cui dovevano rispondere a domande su depressione, dolore e partecipazione sociale. Circa un terzo dei partecipanti viveva da solo e 1.833 soggetti (il 54%) hanno dichiarato di essere stati disturbati da dolori cronici nel mese precedente, che gli hanno impedito le normali interazioni umane. I ricercatori hanno rilevato che gli anziani che avevano dolore partecipavano meno alle attività sociali che richiedevano interazione faccia a faccia (interazioni che invece sono importantissime perché hanno effetti positivi sul benessere emotivo). Hanno inoltre verificano che i social aiutano a preservare le loro funzioni cognitive e benessere psicologico. Shannon Ang ha anche commentato: “La comparsa del dolore spesso può portare ad una spirale di isolamento sociale e depressione, con conseguenze negative per la salute degli anziani; la partecipazione sociale online può quindi funzionare da integratore sociale per gli anziani, specialmente per quelli la cui attività di relazioni è limitata da patologie dolorose”.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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