Tecnica dei loci o palazzo della memoria: esempi ed esercizi per aumentare la capacità di memorizzare informazioni

MEDICINA ONLINE PLANIMETRIA CASA CASEGGIATA CAMERE CUCINA TENICA LOCI MEMORIA AUMENTARE POTENZIARE ESEMPI ESERCIZI PALAZZO DELLA MEMORIA ROMANO ROMAN VIAGGIO JOURNEY METHOD ROMAN ROOM OGGETTI PALAZZO CERVELLO.jpgChe siate studenti di medicina (come lo sono stato io), di giurisprudenza o di ingegneria o ancora di qualsiasi facoltà, università o scuola, sapete bene quanto avere una buona tecnica per memorizzare le informazioni, sia importante per la buona riuscita degli esami. Probabilmente vi tornerà utile sapere che da centinaia (anzi migliaia!) di anni esiste una tecnica super-collaudata per potenziare le capacità mnemoniche, chiamata “tecnica dei loci”, anche detta “palazzo della memoria” o “palazzo romano della memoria” o ancora Journey Method (cioè “metodo del viaggio”). Si tratta di una tecnica mnemonica introdotta in antichi trattati di retorica greci e romani (Rhetorica ad Herennium, De oratore, e Institutio oratoria) e citata in molti film e serie tv tra cui “The mentalist” ed “Elementary”. In questa tecnica mnemonica gli elementi da ricordare vengono associati a specifici luoghi fisici conosciuti: per rammentare in un certo ordine vari contenuti si ricorre alla memorizzazione di relazioni spaziali. Per costruire palazzi della memoria espandibili nel tempo, individua ad esempio due livelli di “luogo”:

  • il primo livello, costituito dalle stanze della tua casa;
  • il secondo livello, costituito dai posti specifici all’interno di ogni stanza.

Se usi il tuo appartamento quindi, il tuo palazzo della memoria potrebbe ad esempio avere 6 stanze:

  1. ingresso
  2. salone;
  3. bagno piccolo;
  4. bagno grande;
  5. cucina;
  6. stanza da letto.

Ogni stanza potrebbe essere suddivisa ad esempio in 6 posti. Prendiamo la cucina:

  1. frigo;
  2. fornelli;
  3. forno;
  4. tavola;
  5. lavabo;
  6. mensola.

Puoi moltiplicare i luoghi all’infinito, aggiungendo altri livelli. Ad esempio i fornelli possono contenere 4 posti diversi; il frigo può contenere il ripiano delle uova, quello del latte, quello degli yogurt; il forno può avere 3 ripiani. Sia le stanze che i luoghi all’interno della stanza devono avere un ordine preciso, in maniera tale che tu non ti confonda. Per esempio, nell’ingresso puoi avere:

  1. serratura;
  2. zerbino;
  3. campanello;
  4. portone;
  5. portaombrelli;
  6. mobile dove posare le chiavi.

Quest’ordine deve rimanere ben preciso, possibilmente nella stessa sequenza in cui tu vedi gli oggetti nel tuo ingresso. Adesso il prossimo passo sarà quello più delicato: associare le informazioni codificate in immagini ai loci del palazzo. Soprattutto devi far interagire l’immagine che devi ricordare con l’immagine del locus che già conosci, e fallo in maniera “memorabile”, in maniera che l’associazione sia forte. Più è assurda l’associazione meglio è, perché il nostro cervello tende a ricordare molto bene, sempre per motivi evolutivi, tutto ciò che è strano e fuori dall’ordinario. Mettiamo per semplicità che tu debba ricordare qualcosa di banale come la lista della spesa, e che il primo oggetto da ricordare sia “latte”. Fai zampillare allora il latte dalla serratura della porta di casa (il tuo primo locus), oppure immagina di non riuscire a entrare in casa perché un enorme bottiglia di latte ti impedisce l’accesso. Il prossimo passò sarà passeggiare nel tuo palazzo della memoria: il palazzo non va “ripassato” in maniera statica, ma dinamica, muovendosi di stanza in stanza, e di locus in locus, ad esempio spostandosi tra la serratura del portone, alle informazioni “posate” sul tavolo della cucina.

Ora fai pratica con questo esercizio. Leggi la seguente lista di 10 parole:

  1. cane;
  2. sedia;
  3. bottiglia;
  4. mano;
  5. caffè;
  6. pennarello;
  7. cielo;
  8. tavolo;
  9. pollo;
  10. camino;
  11. bicicletta;
  12. finestra.

Costruisci il tuo palazzo della memoria, individuando 5 loci all’interno delle prime due stanze della tua casa, ad esempio ingresso e salone. Associa ad ogni locus le 12 parole, anche (e soprattutto) con ragionamenti assurdi. Ripetile in un senso e nell’altro, focalizzando molto bene l’associazione fra ciascun locus e l’immagine che ci leghi. Ad esempio, ricordando l’ingresso:

  1. serratura -> dalla serratura vedi il tuo cane che ti aspetta;
  2. zerbino -> sullo zerbino la donna delle pulizie ha dimenticato una sedia;
  3. campanello -> il campanello è fatto con una bottiglia rotta e premendolo ti tagli;
  4. portone -> sul portone tuo figlio ha disegnato una mano che ti saluta ogni volta che entri;
  5. portaombrelli -> nel portaombrelli tuo figlio ha versato del caffè ed ogni volta che riponi un ombrello, si sporca;
  6. mobile dove posare le chiavi -> sul mobile, tra le chiavi, c’è il pennarello che ha usato tuo figlio per disegnare la mano.

Rispondi: qual è la terza immagine? Se hai fatto bene le associazioni, dovrebbe riuscirti semplicissimo: il campanello è il terzo oggetto della stanza e nel suonarlo ti sei tagliato con il vetro della… bottiglia. Se usi bene il metodo dei loci, la prossima volta che suonerai al tuo campanello di casa, farai attenzione a non tagliarti!

Per approfondire, continua la lettura con: Come funziona la nostra memoria e come facciamo per aumentarla: guida per prendere trenta e lode agli esami universitari

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