Carenza di biotina: cause, sintomi, fabbisogno, dieta, integratori

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La frutta secca contiene buone quantità di biotina

La biotina (anche chiamata vitamina B8 o vitamina H o vitamina I) è una vitamina idrosolubile del complesso B prodotta dalla flora batterica intestinale e dall’alimentazione. Come coenzima è presente nella formazione di acidi grassi, nella sintesi dell’acido nucleico e nell’ossidazione di acidi grassi e carboidrati. Senza di essa, la produzione di grassi nell’organismo è impedita. Contribuisce anche all’utilizzazione delle proteine, dell’acido folico, dell’acido pantotenico e della vitamina B12.

Assimilazione ed immagazzinamento

La biotina viene sintetizzata dai batteri intestinali, ma molta di essa viene eliminata nelle urine. La biotina è immagazzinata principalmente nel fegato, nei reni, nel cervello e nelle ghiandole surrenali. La biotina senza l’acido pantotenico può causare un cambiamento nel colore dei capelli, anche se questo fenomeno non è stato dimostrato da nessuna ricerca. La biotina è necessaria per la sintesi dell’acido ascorbico. Questa vitamina lavora bene con la vitamina B2, B6, B12, l’acido folico, l’acido pantotenico, l’STH (un ormone della crescita) e il testosterone. L’albume d’uovo crudo contiene una proteina, l’avidina, che si lega nell’intestino con la biotina e ne impedisce l’assorbimento da parte dell’organismo. Comunque, poiché le uova vengono di solito mangiate cotte e l’avidina è inattivata dal calore, non vi è pericolo reale. Gli antibiotici ostacolano la produzione della flora batterica intestinale da cui la biotina è prodotta. La cottura degli alimenti e l’assunzione di sulfamidici diminuiscono la disponibilità di biotina. La niacina non può essere sintetizzata senza la biotina; la biotina viene inoltre disattivata dai grassi rancidi e dalla colina.

Fabbisogno giornaliero di biotina

Un consumo di biotina che varia da 150 a 300 microgrammi soddisfa il fabbisogno giornaliero di un organismo adulto; quantità aggiuntive di biotina sono necessarie durante la gravidanza e l’allattamento.

Cause di carenza di biotina

La biotina è disponibile in una vasta gamma di alimenti, quindi la carenza primaria di tale sostanza è piuttosto rara, almeno nei Paesi industrializzati. La carenza secondaria di biotina è stata riscontrata nell’uomo quasi sempre nei casi in cui la dieta del paziente conteneva grossi quantitativi di albume d’uovo crudo (ci vogliono dalle 3 alle 4 settimane perché questo tipo di carenza si manifesti) e quando erano stati assunti troppi antibiotici. Il bianco dell’uovo crudo, come già precedentemente accennato, contiene infatti un antagonista della biotina, l’avidina: il prolungato consumo del bianco d’uovo crudo può portare a una dermatite e a una glossite da deficit secondario di biotina, anche in presenza di un introito ottimale di biotina tramite la dieta. Le persone che seguono una dieta a basso tenore calorico e chi viene alimentato per endovena mentre segue una terapia antibiotica, sono a rischio di carenza. Tuttavia i batteri dell’intestino possono ancora sintetizzare quantità accettabili per la copertura del fabbisogno organico. Ricordiamo infine che l’eccessiva cottura dei cibi potrebbe diminuire la disponibilità di biotina.

Sintomi di carenza di biotina

La carenza di biotina influenza principalmente la pelle e i capelli, determinando:

  • calvizie reversibile;
  • dermatiti;
  • pelle secca;
  • colorito grigiastro;
  • sfogo intorno a naso e bocca.

Una carenza di biotina causa inoltre:

  • dolori muscolari;
  • inappetenza;
  • astenia (mancanza di energia);
  • insonnia;
  • ansia;
  • disturbi al sistema nervoso.

Gli organi colpiti da una carenza di biotina sono i genitali maschili, il midollo osseo, il fegato e i reni. La depressione è un altro sintomo di carenza di biotina. In casi di gravi carenze può manifestarsi un deterioramento del metabolismo del grasso organico. Una diminuzione del tasso di emoglobina, un aumento del livello di colesterolo e un decremento di biotina escreta sono segni di una carenza di biotina. Le persone che sono costantemente sotto terapia antibiotica sono a rischio di carenza. I bambini possono avere delle dermatiti. Nelle ricerche eseguite sugli animali, la carenza ha causato posizione curva con ventre prominente (chiamata posizione canguro), alopecia, andatura emiplegica e paralisi progressiva. La carenza di biotina aumenta la durata e la gravità di alcune malattie, soprattutto quelle di tipo protozoico (microscopico).

Carenza nei bambini

Nei bambini con carenza di più carbossilasi biotina-dipendenti, sono stati riportati ritardo dello sviluppo fisico e mentale, alopecia, cheratocongiuntivite e difetti dell’immunità delle cellule T e B. Le carenze sono dovute a delle mutazioni nella olocarbossilasi sintetasi (l’enzima richiesto per legare la biotina alle quattro carbossilasi necessarie per il metabolismo) o nella biotinidasi (l’enzima richiesto per rimuovere la biotina dagli stessi enzimi durante il catabolismo). Per la diagnosi è utile la determinazione dell’escrezione urinaria dei diversi acidi organici. I bambini con anomalie della sintesi di olocarbossilasi e di biotinidasi rispondono bene a dosi elevate di biotina (5-20 mg/die).

Terapia

Una dieta contenente adeguate quantità di biotina, l’eliminazione di eccesso di tuorlo d’uovo, la cottura normale dei cibi e/o l’uso di un integratore alimentare specifico, risolvono il problema del deficit di biotina nella maggioranza dei casi; qualora la causa della carenza sia dovuta a cause secondarie (ad esempio infiammazione intestinale con malassorbimento), è necessario curare la causa a monte per evitare un deficit cronico e refrattario all’integrazione.

Effetti positivi della biotina

Le dermatiti trattate con la biotina hanno mostrato segni di miglioramento. L’uso della biotina è stato efficace nella prevenzione della calvizie e dei capelli grigi (molti trattamenti per capelli contengono questa sostanza). La biotina migliora i risultati sportivi ed ha un ruolo importante nel mantenimento delle ghiandole sebacee, dei nervi, del midollo osseo e delle ghiandole sessuali. La biotina con l’acido pantotenico e l’acido folico aumenta la risposta allo stress nelle cavie.

Cibi contenenti biotina

Alcune fonti ricche di biotina sono il lievito di birra (la migliore), il fegato d’agnello e di maiale, la pappa reale, il riso non brillato, i cereali integrali, la frutta secca, il tuorlo d’uovo, le sardine, la soia, le lenticchie, il cavolfiore e i funghi.

Integratore di biotina

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