Carenza e dipendenza da vitamina B6: cause, sintomi, terapie, dieta, integratori

MEDICINA ONLINE MANGIARE DOLCI VERDURA FAMIGLIA MAMMA FIGLI BAMBINI DIETA FIBRA GRASSI ZUCCHERI PROTEINE GONFIORE ADDOMINALE MANGIARE CIBO PRANZO DIMAGRIRE PANCIA PESO INTESTINO DIGESTIONE STOMACO CALORIE METABOLISMOCon “vitamina B6” ci si riferisce ad un gruppo di composti tra loro correlati: la piridossina, il piridossale e la piridossammina. Tali composti sono metabolizzati e fosforilati nell’organismo a piridossalfosfato, il quale agisce come coenzima in molte reazioni, incluse quelle di decarbossilazione e transaminazione degli aminoacidi, di deaminazione degli idrossiaminoacidi e della cisteina, di conversione del triptofano a niacina e del metabolismo degli acidi grassi.

Funzioni della vitamina B6

La vitamina B6 svolge un ruolo importante nei processi metabolici che avvengono nel sangue, nel sistema nervoso centrale e nella cute. La vitamina B6 è importante per la sintesi dei neurotrasmettitori serotonina e noradrenalina e per la formazione della mielina, la struttura necessaria per la funzionalità normale del sistema nervoso centrale. E’ necessaria in gravidanza per il corretto sviluppo del sistema nervoso del feto. La vitamina B6 è importante nella eritropoiesi perché il piridossalfosfato è necessario per la formazione dell’acido d-amminolevulinico, la reazione che limita la velocità della biosintesi dell’eme. Per approfondire, leggi anche: Emopoiesi: fasi, schema, dove avviene, fisiologia, significato

Fabbisogno giornaliero di vitamina B6 nei bambini

Il fabbisogno giornaliero medio per i bambini e gli adolescenti è diverso in base all’età:

  • 1-3 anni, 0.4 mg
  • 4-6 anni, 0,5 mg
  • 7-10 anni, 0.7 mg
  • 11-14 anni, 1.0 mg
  • 15-18 anni, 1.1 mg

Fabbisogno giornaliero di vitamina B6 nei bambini

Il fabbisogno giornaliero medio per gli adulti è diverso in base al sesso:

  • uomo: 1.4 mg
  • donna: 1.3 mg

Fabbisogno giornaliero di vitamina B6 in gravidanza e allattamento

Il fabbisogno giornaliero medio per le donne in gravidanza ed allattamento è:

  • gravidanza: 1.6 mg
  • allattamento: 1.7.

Cause e fattori di rischio

In base alle cause, possono essere distinte due forme:

  • carenza primaria: è determinata da scarsa assunzione di vitamina B6 con la dieta; è rara perché molti cibi contengono tale vitamina, tuttavia, in seguito all’inavvertita distruzione della vitamina B6 nel latte artificiale è stata descritta un’epidemia di convulsioni nei lattanti;
  • carenza secondaria: si verifica quando nel cibo sono presenti quantità ottimali di vitamina B6, ma quest’ultima non può essere usata dall’organismo, per vari motivi: può essere correlata a malassorbimento, alcolismo, uso di contraccettivi orali, inattivazione chimica da parte di alcuni farmaci (ad esempio idrazide dell’acido isonicotinico, cicloserina, idralazina e penicillamina), perdite eccessive ed aumento del metabolismo.

Sintomi e segni

Sintomi di carenza: la deossipiridossina, antagonista della vitamina B6, causa una dermatosi seborroica, una glossite, una cheilosi, una neuropatia periferica e una linfopenia. La carenza di vitamina B6 può causare convulsioni nei lattanti ed anemia negli adulti (generalmente normocitica, ma occasionalmente microcitica). Deficit di vitamina B6 potrebbero determinare un rischio più elevato di sviluppare tumori, specie del cancro del colon-retto; anziani con deficit di vitamina B6 sembrano essere più a rischio di avere inefficienza della memoria. Deficit di vitamina B6 sembrano essere correlati anche ad una maggiore gravità dei sintomi della sindrome premestruale, come: sbalzi d’umore, irritabilità, gonfiore ed ansia.

Sintomi di dipendenza: diversi disordini recessivi o legati al cromosoma X, interessano diversi apoenzimi della vitamina B6 e producono sintomi come convulsioni, deficit mentali, cistationinuria, anemia sideroblastica (sovraccarico di ferro), orticaria, asma e aciduria xanturenica.

Esami di laboratorio e diagnosi

Non esistono, allo stato attuale, dei test di laboratorio universalmente accettati per la determinazione dello stato della vitamina B6. Il valore nel sangue intero del piridossalfosfato è un indice migliore rispetto ai livelli plasmatici. L’attività delle transaminasi glutammico-piruvica e ossalacetica degli eritrociti è diminuita nella carenza di vitamina B6, ma questa alterazione non è diagnostica a causa dell’ampio intervallo di valori riscontrati nelle persone sane.

Terapia

I disordini di base, come l’uso di farmaci inattivanti la piridossina (anticonvulsivanti, corticosteroidi, estrogeni, isoniazide, penicillamina e idralazina) o come il malassorbimento, devono essere corretti. Negli stati di dipendenza nei lattanti, il fabbisogno giornaliero (normalmente 0,4 mg) è aumentato di parecchie volte (fino a 10 mg). Per le convulsioni piridossina-dipendenti, la dose iniziale è di 50-100 mg IM o EV al giorno per 1 settimana, seguita da una dose orale ridotta di 25 mg, somministrata nel corso di 1 sett. La carenza negli adulti risponde, di solito, a dosi di piridossina di 50-100 mg/die PO. Nelle condizioni che comportano un aumento del metabolismo, come l’ipertiroidismo e il diabete, sono necessarie quantità superiori rispetto a quelle raccomandate. Per la carenza di piridossina associata a farmaci come l’isoniazide, possono essere necessari 100 mg/die. Nelle condizioni di dipendenza negli adulti, possono essere necessarie dosi di piridossina di 200-600 mg/die.

Dieta

La vitamina B6 è contenuta in elevate concentrazioni in vari cibi, tra cui:

  • prodotti a base di farine integrali (per esempio il pane integrale);
  • riso;
  • frutta (ad esempio avocado e banane);
  • nocciole;
  • arachidi;
  • curcuma;
  • cipolla essiccata;
  • semi di girasole;
  • germe di grano;
  • salvia;
  • menta;
  • paprika;
  • crusca;
  • peperoncino;
  • aglio;
  • basilico essiccato;
  • lievito di birra.

Per approfondire, leggi: Classifica dei cibi con maggior quantità di piridossina (vitamina B6) esistenti

Integratore alimentare

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Tossicità della vitamina B6

Il sovradosaggio di piridossina (2-6 g/ die per periodi di 2-40 mesi), spesso erroneamente assunta per alleviare la tensione premestruale, può causare una progressiva atassia sensoriale e una profonda alterazione del senso di posizione e di vibrazione degli arti inferiori. Sono interessate, in minor misura, le sensibilità tattile, termica e dolorifica. Il sistema nervoso centrale e il sistema nervoso motorio non vengono alterati. ATTENZIONE: Dopo l’interruzione dell’assunzione di piridossina, il recupero è lento e – in alcuni pazienti – solo parziale, quindi è necessario prestare molta attenzione nell’assunzione di tale vitamina.

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