La vitamina C (anche chiamato acido ascorbico) è un antiossidante essenziale per la formazione del collagene e aiuta a mantenere l’integrità delle sostanze di origine mesenchimale, come il tessuto connettivo, il tessuto osteoide e la dentina. È essenziale per la guarigione delle ferite e facilita la guarigione delle ustioni. Questa vitamina è un potente agente riducente che nell’organismo viene ora ossidato e ora ridotto, funzionando come un sistema di ossidoriduzione cellulare. La vitamina C tra le sue innumerevoli funzioni, è anche coinvolta nel metabolismo della fenilalanina e della tiroxina. Come agente riducente (con ossigeno, ferro bivalente e un 2-chetoacido), la vitamina C attiva gli enzimi che idrossilano la prolina e la lisina del procollageno a idrossiprolina e idrossilisina. Negli animali affetti dallo scorbuto, l’elastina diventa progressivamente carente di idrossiprolina. La vitamina C protegge l’acido folico-reduttasi, che converte l’acido folico ad acido folinico e può facilitare il rilascio della forma libera di acido folico, a partire dai suoi coniugati, negli alimenti. La vitamina C facilita l’assorbimento del ferro. La grave carenza di vitamina C causa lo scorbuto, una malattia, acuta o cronica, caratterizzata da manifestazioni emorragiche e da un’abnorme formazione di tessuto osteoide e di dentina.
Cause
Negli adulti la carenza primitiva è generalmente dovuta all’avversione per alcuni alimenti, a diete inappropriate o alla cottura impropria del cibo: il calore intenso della cottura può infatti diminuire la concentrazione della vitamina C contenuta nei cibi.
Una carenza secondaria si può verificare nel corso di malattie gastrointestinali, specialmente quando il paziente è a dieta per un’ulcera. La gravidanza, l’allattamento e la tireotossicosi aumentano il fabbisogno di vitamina C, come anche le malattie infiammatorie acute e croniche, gli interventi chirurgici e le ustioni: in questi casi si può verificare una carenza anche in presenza di adeguato introito di vitamina C con la dieta. La diarrea aumenta le perdite fecali di vitamina C e l’acloridria ne riduce l’assorbimento, inoltre l’eccesso di calore o di freddo aumenta l’escrezione urinaria della vitamina C.
Anatomia patologica
Si ha una ridotta formazione delle sostanze cementanti intercellulari nei tessuti connettivi, nelle ossa e nella dentina, che causa un indebolimento dei capillari con conseguenti emorragie e danni a carico dell’osso e delle strutture correlate. Le aree emorragiche si organizzano in maniera avascolare, cosicché le ferite guariscono male e si riaprono facilmente. La crescita endocondrale cessa perché gli osteoblasti non riescono a formare tessuto osteoide, causando delle lesioni ossee. Al suo posto si forma, invece, del tessuto fibroso che connette la diafisi e l’epifisi, mentre le giunzioni costocondrali si allargano. In questo tessuto fibroso sono incastrati frammenti di cartilagine fortemente calcificata. Complicano queste lesioni delle piccole emorragie ecchimotiche dentro e lungo le ossa o delle grosse emorragie subperiostali dovute a piccole fratture proprio in corrispondenza della linea bianca.
Sintomi e segni
Negli adulti, lo scorbuto rimane latente per 3-6 mesi dopo la riduzione dell’assunzione della vitamina C a meno di 10 mg/die. I sintomi evidenti sono preceduti da apatia, astenia, irritabilità, perdita di peso e vaghe mialgie e artralgie. Emorragie multiple sottoungueali possono disegnare una semiluna vicino alle estremità distali delle unghie e sono più estese di quelle dell’endocardite batterica. Le gengive diventano rigonfie, violacee, spugnose e friabili; sanguinano facilmente nella carenza grave.
Si possono verificare infezioni secondarie, gangrena e alla fine la perdita dei denti. Le alterazioni gengivali si hanno soltanto intorno ai denti naturali o con le radici nascoste. Le vecchie cicatrici tendono a riaprirsi, le nuove ferite non guariscono e si possono verificare delle emorragie spontanee in ogni parte del corpo, specialmente nella cute degli arti inferiori, sotto forma di petecchie perifollicolari e di ecchimosi (queste alterazioni nell’età avanzata non sono necessariamente dovute allo scorbuto). Negli adulti non si hanno lesioni ossee, a parte le emorragie sottoperiostali. Le gengive sanguinanti non sono la manifestazione più caratteristica dello scorbuto: quasi patognomonica è invece l’ipercheratosi dei follicoli piliferi, con iperemia o emorragia circostanti. Altri segni e sintomi dello scorbuto sono rappresentati da:
- emorragie della congiuntiva bulbare;
- neuropatia femorale causata da un’emorragia nella guaina femorale;
- oliguria;
- edema degli arti inferiori;
- alterata reattività vascolare;
- artrite simile a quella reumatoide.
Esami di laboratorio e diagnosi
L’acido ascorbico plasmatico diminuisce, rispetto al normale valore di 0,6-1,4 mg/dl (34-79 mmol/l), fino al valore di < 0,2 mg/dl (< 11 mmol/l) e a volte non è dosabile. I livelli di acido ascorbico nello strato del centrifugato ematico costituito dai GB e dalle piastrine sono più significativi; i normali livell > 16 mg/108 cellule (> 91 nmol/108 cellule) sono ridotti a < 2,0 mg/ 108 cellule (< 11,4 nmol/108 cellule). Quando i depositi di vitamina C sono depleti e si somministra una dose da carico, vi è una ridotta escrezione di vitamina nelle urine. Un reperto quasi costante è la positività del test della fragilità capillare, così come frequente è l’anemia. Il tempo di sanguinamento, il tempo di coagulazione e quello di protrombina sono normali. Negli adulti, lo scorbuto deve essere differenziato dall’artrite, dalle malattie emorragiche e dalla gengivite. I sintomi articolari sono dovuti a un sanguinamento intorno o all’interno delle articolazioni. La presenza di emorragie petecchiali, insieme agli esami del sangue, facilita la diagnosi.
Profilassi e terapia
Una dose di 60 mg/die PO di vitamina C è altamente protettiva. La maggior parte dei nutrizionisti pensa che le dosi elevate di vitamina C (circa 10 g/die) non riducano l’incidenza o la gravità del comune raffreddore (v. Malattie virali respiratorie nel Cap. 162), né influenzino la progressione dei tumori maligni o dell’arteriosclerosi. Queste megadosi acidificano le urine, possono causare diarrea per un effetto osmotico, predispongono alla calcolosi urinaria da ossalato di calcio e promuovono un sovraccarico di ferro. Negli adulti affetti dallo scorbuto, viene somministrato, l’acido ascorbico a dosi di 100 mg PO tid, per 1-2 settimane, fino alla scomparsa dei segni clinici, seguito da una dieta che fornisca una o due volte l’RDA. Successivamente, può essere somministrata l’usuale dose di mantenimento. Nei pazienti con scorbuto, le dosi terapeutiche di acido ascorbico ripristinano le funzioni della vitamina C in pochi giorni. I segni e i sintomi, di solito scompaiono entro 1-2 settimane La gengivite cronica, con estese emorragie sottocutanee, può persistere più a lungo.
Dieta consigliata
Tutti gli alimenti ricchi di vitamina C sono utili a contrastare lo scorbuto. A tal proposito leggi: Classifica dei cibi con maggior quantità di vitamina C esistenti
Fabbisogno giornaliero di vitamina C
La quantità minima giornaliera di vitamina C necessaria per prevenire lo scorbuto è di circa 10 mg. E’ necessario ricordare, tuttavia, che il fabbisogno giornaliero consigliato è superiore a 10 mg ed oscilla generalmente tra i 45 ed i 60 mg/die.
Integratore alimentare
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Per approfondire, leggi anche: Scorbuto: significato, pelle, sintomi, diagnosi, cura, immagini
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Lo Staff di Medicina OnLine
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