Farmaci lassativi per la stitichezza: i più efficaci, con e senza ricetta

MEDICINA ONLINE INTESTINO COLON TENUE DUODENO DIGERENTE ANATOMIA RETTORRAGIA BRUCIORE DOLORE DIGESTIONE FECI STIPSI COSTIPAZIONE PANCIA GONFIA STITICHEZZA FIBRE METEORISMO FLATULENZA GASA molte persone capita occasionalmente di soffrire di stitichezza e di ricorrere quindi a sostanze che hanno azione lassativa, cioè che favorisce l’espulsione delle feci, tra cui farmaci ed integratori alimentari. I farmaci lassativi sono in vendita in farmacia e per la maggior parte sono acquistabili senza bisogno di ricetta medica; gli integratori alimentari che hanno azione lassativa sono spesso acquistabili anche nei supermercati. Le sostanze lassative sono in genere disponibili sotto varie forme, tra cui: sciroppi, gocce, compresse, tisane e lassativi rettali (supposte, perette, microclismi, enteroclismi). Ricordiamo anche che molti cibi hanno una azione lassativa (ad esempio i legumi, grazie alle proprie fibre solubili ed insolubili) e spesso è preferibile orientare la propria dieta verso questo tipo di alimenti, prima di assumere farmaci lassativi, a tal proposito leggi anche:

Frequenza normale e cause di stipsi

La normale frequenza di defecazione varia ampiamente tra le persone sane: alcuni soggetti possono produrre tre evacuazioni a settimana, mentre altri possono averne tre al giorno: all’interno di questo range la funzionalità di eliminazione delle scorie fecali può considerarsi normale. Una frequenza che sia al di sotto delle tre evacuazioni a settimana, potrebbe essere causata da cause patologiche, tra cui:

  • celiachia;
  • ipotiroidismo;
  • sindrome dell’intestino irritabile;
  • ostruzione intestinale per la presenza di un masse tumorali o di uno o più polipi;
  • ileo paralitico;
  • fecaloma;
  • emorroidi, ragadi, fistole e infezioni anali;
  • effetti collaterali di alcuni farmaci.

Oppure potrebbe essere causata da cause non patologiche, tra cui:

  • insufficiente consumo di alimenti ricchi di fibra, come frutta, verdura e cereali integrali;
  • insufficiente apporto di liquidi;
  • sedentarietà.

Per approfondire: Frequenza defecazione: quante volte al giorno è normale andare di corpo?

Fattori di rischio per la stipsi

In condizioni normali l’organismo non dovrebbe aver bisogno di aiuti per evacuare, ma sono molti i possibili fattori di rischio che possono aumentare il rischio di evacuazione rara, tra cui le più frequenti sono:

  • età avanzata;
  • insufficiente assunzione di liquidi;
  • dieta povera di fibre insolubili;
  • insufficiente attività fisica;
  • malattie intestinali;
  • stress psico-fisico;
  • ansia cronica;
  • emorroidi, ragadi, fistole e infezioni anali;
  • uso di farmaci che rallentano il transito intestinale.

Prima di assumere i lassativi

Abbiamo appena visto come esistono vari fattori di rischio che possono favorire la costipazione, per cui, prima di assumere integratori e/o farmaci lassativi, vi consigliamo di mettere in pratica una serie di accortezze che possono risolvere il problema in modo naturale e certamente preferibile rispetto all’aiuto farmacologico:

  • assumere cibi contenenti molte fibre, come ad esempio i legumi;
  • perdere peso se obesi o in sovrappeso;
  • evitare le abbuffate;
  • assumere molta acqua (almeno 1.5 – 2 litri al giorno, in base al vostro metabolismo);
  • praticare regolare attività fisica, adeguata al proprio fisico;
  • impostare una routine per l’evacuazione da rispettare ogni giorno: è importante “ritagliarsi” un momento della giornata in cui andare in bagno senza stress, ad esempio la mattina dopo un caffè caldo che stimola il riflesso gastro-colico;
  • evacuare in un bagno in cui ci si sente “a proprio agio”: capita infatti spesso che molte persone ritardino l’evacuazione proprio perché non possono usufruire dei propri sanitari e ciò, sul lungo periodo, favorisce la costipazione;
  • diminuire lo stress psico-fisico;
  • evitare cibi che possono essere digeriti con difficoltà (ad esempio mais) e cibi che possono determinare allergia o intolleranza alimentare;
  • evacuare quando compare lo stimolo determinato dai movimenti di massa intestinali, evitando di trattenere le feci a lungo;
  • tenere sempre ben pulito l’ano, per evitare infezioni;
  • appoggiare i piedi su uno sgabello mentre si sta evacuando, come nella foto in basso.

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La raccomandazione più importante è quella di assumere quotidianamente la giusta quantità di fibre solubili e soprattutto insolubili, grazie ad alimenti che ne sono ricchi, come legumi, pane integrale e riso integrale, a tal proposito leggi anche: Fabbisogno giornaliero di fibra: quante fibre solubili e insolubili mangiare al giorno

Inoltre alcune manovre possono facilitare l’evacuazione, a tal proposito leggi: Manovre ed altri accorgimenti per facilitare l’evacuazione

Se la costipazione continua nonostante questi cambiamenti, sarà opportuno scegliere un lassativo blando, sempre dopo aver sentito il parere del proprio medico.

Tipi di lassativi

Lassativi osmotici: sono sostanze che, introdotte nel lume intestinale, non vengono assorbite, ed anzi richiamano acqua all’interno dell’intestino. Questo produce una sorta di “lavaggio” e favorisce la formazione di feci morbide che transitano con facilità e favoriscono la peristalsi intestinale. Possono essere utilizzati carboidrati complessi che non vengono assorbiti, come il lattulosio o il mannitolo; sostanze saline, come l’idrossido di magnesio, e i fosfati, questi ultimi sotto forma di clisteri. Andrebbero evitati i sali di sodio; e il macrogol, polimero inerte del glicole etilenico, che “sequestra” acqua nel lume intestinale se assunto tal quale; mentre opportunamente disciolto in acqua prima dell’assunzione per bocca lega con ponti a idrogeno e aggiunge acqua alle feci ammorbidendole ed aumentandone la massa in modo da favorire i movimenti della peristalsi. Per il loro meccanismo di azione è opportuno associare l’assunzione di lassativi osmotici, in particolare il macrogol, con acqua.

Lassativi di contatto: sono principi attivi irritanti o tossici, che stimolano in modo abnorme la peristalsi intestinale costringendo il tubo digerente a vuotarsi rapidamente per allontanare le sostanze nocive. Fanno parte di questa famiglia quasi tutti i purganti tradizionali: l’olio di ricino, i preparati erboristici a base di aloe, rabarbaro, cascara e senna. L’effetto lassativo è dato dalla presenza in tali purganti degli antrachinoni, sostanze che stimolano la peristalsi intestinale. Possono avere indicazione per un impiego assolutamente occasionale, mai prolungato, e questo vale anche per le sostanze di origine sintetica che agiscono con lo stesso meccanismo (sodio picosolfato, bisacodil).

Lassativi “di massa” o idrofili: si usano di solito fibre vegetali o altre sostanze indigeribili (tipicamente la metilcellulosa) che con l’acqua si gonfiano nell’intestino e forniscono un volume di materiale che fa da stimolo meccanico per la peristalsi. È importante bere a sufficienza, altrimenti si ottiene l’effetto contrario. Le sostanze più usate a questo scopo sono crusca (di frumento, di avena o di altri cereali), semi di lino, semi di psillio o ispagula, (piante della famiglia delle plantaginaceae), gomma di guar o agar agar.

Lassativi emollienti: sono olii non digeribili che “lubrificano” il contenuto intestinale, facilitando e favorendone il transito. Il lassativo oleoso più noto è la paraffina liquida, o olio di vaselina. È un olio che, dal momento che non viene digerito ed assorbito, non comporta un apporto nutritivo, ma interferisce con l’assorbimento delle sostanze liposolubili (vitamina D, vitamina E, vitamina A, acidi grassi essenziali) per cui ne è controindicato l’uso continuativo. Un’altra sostanza emolliente utilizzata soprattutto per ammorbidire le feci è la glicerina, meglio detta glicerolo che si utilizza in forma di supposte.

Elenco di lassativi

Qui di seguito abbiamo elencato i nomi di alcuni lassativi molto diffusi e “potenti”. I farmaci con “*” richiedono ricetta medica.

Lassativi osmotici (uso orale)

Laevolac®, Portolac®, Movicol®*: attraggono nel colon l’acqua presente nei tessuti circostanti e facilitano il transito intestinale. Hanno come effetti collaterali: gonfiore addominale, crampi, diarrea, nausea, flatulenza, aumento della sete. Per approfondire, leggi anche:

Lassativo di contatto (uso orale)

Verecolene® (bisacodil), Guttalax® (sodio picosolfato). Generalmente agiscono dopo circa 6 – 10 ore dall’assunzione e per tale motivo sono spesso assunti la sera prima di andare a dormire, in modo da ottenere l’evacuazione al mattino, appena svegli. Hanno come effetti collaterali: crampi addominali, feci acquose, aumento della sete. Per approfondire, leggi anche:

Integratore di fibre (uso orale)

Psyllogel®, Benefibra®: assorbono l’acqua e permettono la formazione di una massa maggiore di feci più morbide, stimolando la normale contrazione dei muscoli dell’intestino. Hanno come effetti collaterali: gonfiore addominale, flatulenza, crampi, ostruzione o aumento della costipazione se non sono assunti con una sufficiente quantità d’acqua. Altri integratori estremamente efficaci per combattere la stipsi occasionale sono Esi Le Dieci Erbe più forte®; Esi Le Dieci Erbe Fibra®; Matt Le 12 erbe del buon transito®; Equilibra 13 Erbe con Fibra®. Per approfondire, leggi anche:

Emollienti 

Olio di vasellina, glicerina: sono disponibili in forma orale o rettale (supposte), lubrificano le feci consentendo di andare in bagno senza sforzo. Hanno come effetti collaterali: diarrea e perdite fecali.

Irritanti 

Pursennid®, Dulcolax®, Tamarine marmellata®: inducono peristalsi, cioè le contrazioni ritmiche dei muscoli intestinali che determinano l’evacuazione. Hanno come effetti collaterali: eruttazione, crampi, diarrea, nausea, cambiamento di colore delle urine

Attenzione: chiedi SEMPRE consiglio al medico e al farmacista prima di usare una delle seguenti sostanze. 

I farmaci irritanti (o lassativi da contatto) sono per certi versi i più delicati; è molto importante che l’utilizzo sia limitato e occasionale (massimo 6-10 giorni consecutivi) e il fatto che spesso siano naturali (come la senna) NON significa che non possano essere pericolosi  L’utilizzo prolungato e indiscriminato può infatti essere causa di aumento della stitichezza, nonché di disidratazione a causa della perdita di elettroliti (che nei casi più gravi può compromettere la funzionalità cardiaca e neuromuscolare).

Esistono poi numerose altre soluzioni, come i clisteri e le soluzioni per la pulizia intestinale, ma sono farmaci più invasivi il cui utilizzo è limitato a specifiche situazioni (e molti di essi richiedono ricetta medica).

Leggi anche: I migliori integratori lassativi naturali per stitichezza e intestino pigro

Quale scegliere?

Anche se sono in genere molecole disponibili da decenni, curiosamente la letteratura scientifica attualmente disponibile non permette di comprenderne a fondo qualità ed efficacia; a meno di casi particolari, a un adulto viene in genere consigliato dal medico di iniziare con un lassativo in grado di aumentare il volume delle feci, per esempio a base di fibra, che raggiunge l’effetto massimo dopo circa 2-3 giorni di assunzione.

Nel caso in cui le feci dovessero rimanere ancora difficili da espellere potrebbe essere associato o provato in alternativa un lassativo osmotico (l’effetto si manifesta dopo circa 2-3 giorni), mentre l’uso degli irritanti dovrebbe essere limitato ai casi in cui le feci siano morbide ma pur sempre difficili da espellere, il cui effetto è molto più immediato (12 ore circa).

Assumere il rimedio scelto come da indicazioni, rispettando dosi e tempi; i lassativi da contatto vengono in genere somministrati alla sera, per manifestare l’effetto al mattino dopo (quando il paziente si suppone essere a casa e con il tempo necessario a evacuare).

Assumendo farmaci osmotici e/o a base di fibra è di fondamentale importanza bere molto, sia per massimizzarne l’efficacia, che per evitare il rischio (raro) di blocchi intestinali.

Si raccomanda di assumere i lassativi scelti o prescritti per il minimo tempo necessario a risolvere, sospendendoli non appena possibile.

In caso di gravi difficoltà e urgenza il medico prescriverà probabilmente un clistere evacuativo.

Clistere

Su questo argomento, vi consigliamo di leggere i nostri articoli:

Bambini e donne in gravidanza

I lassativi non vanno somministrati ai bambini di età inferiore ai 6 anni, a meno che non siano espressamente prescritti dal pediatra.

Se aspettate un figlio, chiedete consiglio al ginecologo prima di assumere un qualsiasi lassativo.

Gli integratori di fibre e gli emollienti in genere sono sicuri per l’uso durante la gravidanza, invece i lassativi più forti possono essere pericolosi per la madre o per il bambino: ad esempio l’olio di ricino, un lassativo stimolante, può causare contrazioni uterine. Se avete avuto un figlio di recente, chiedete consiglio al medico prima di usare i lassativi. Questi farmaci, infatti, sono generalmente sicuri per l’uso durante l’allattamento, ma alcuni ingredienti potrebbero passare nel latte e provocare la diarrea nel neonato.

Controindicazioni

Il fatto che un farmaco sia naturale e in vendita senza ricetta non significa che sia sicuro o che lo sia per tutti; alcuni di questi farmaci sono controindicati per

  • bambini,
  • soggetti con malattie infiammatorie intestinali,
  • soggetti con patologie renali,
  • donne in gravidanza.

Avvertenze

L’utilizzo occasionale in genere non è causa di problemi, mentre sono l’utilizzo prolungato e ancora di più l’abuso a diventare potenzialmente pericolosi. Contattare il medico in caso di:

  • sangue rosso vivo nelle feci (segno di emorragia delle basse vie digerenti);
  • melena (feci nere da sangue coagulato, segno di emorragia delle alte vie digerenti);
  • forti crampi addominali,
  • dolore addominale;
  • astenia (debolezza);
  • vertigini;
  • febbre;
  • stipsi che dura OLTRE una settimana nonostante l’uso di lassativi.

I migliori prodotti per la salute dell’apparato digerente

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Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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