Androgino e androginia: etimologia, sessualità, genitali, mito di Platone

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L’attore Robert Pattinson

Con “androginia” si indica è la combinazione di elementi o caratteristiche maschili e femminili in una stessa persona, di conseguenza una persona definita “androgina” ha aspetto fisico e comportamento con caratteristiche proprie sia del sesso maschile che di quello femminile.

Uomo androgino

Generalmente il termine “androgino” si usa per indicare una persona di genere maschile, spesso molto giovane, che ha caratteristiche tendenti al femminile, come ad esempio l’attore Robert Pattinson, divenuto celebre soprattutto per la saga cinematografica di Twilight (vedi immagine in alto). L’assenza di barba, i lineamenti del viso delicati, l’esile struttura del corpo, ha reso l’attore, da giovane, uno dei modelli androgini più famosi al mondo. Anche il celebre attore Leonardo DiCaprio, ai tempi del film Romeo + Giulietta, era considerato un attore dall’aspetto decisamente androgino, come evidente dalla foto che potete vedere in basso:

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Un giovanissimo DiCaprio

Altri esempi di maschi androgini sono gli attori Jaye Davidson e Jared Leto ed ed i cantanti Bill Kaulitz e David Bowie. Un ragazzo dall’aspetto androgino ha quindi tratti fisici e comportamentali non solo maschili, ma anche femminili, al punto che – se vestito con indumenti “neutri” a volte risulta perfino difficile capire il suo reale sesso, fatto che spesso rende la bellezza androgina molto particolare, interessante e “conturbante” agli occhi di chi la vede. Un bel ragazzo androgino vestito e truccato da donna, potrebbe quindi addirittura farsi passare da ragazza di bell’aspetto, come ad esempio accaduto nell’ultima edizione di Miss Kazakistan, a tal proposito leggi: Shock a Miss Kazakistan: la miss è un in realtà un uomo

Donna androgina

Il termine “androgino” può riferirsi non solo ad un “uomo femminile”, ma anche ad una donna che ha caratteristiche tendenti al maschile, come ad esempio l’attrice Tilda Swinton, premio Oscar per il film Michael Clayton, famosa per aver recitato anche in Il curioso caso di Benjamin Button, Le cronache di Narnia, …e ora parliamo di Kevin e Snowpiercer. Altra attrice decisamente androgina, giovanissima e diventata famosa grazie alla serie tv Stranger Things, è Millie Bobby Brown, che vedete nella foto qui in basso:

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L’attrice Millie Bobby Brown

Non è raro inoltre vedere sfilare sulle passerelle attrici molto alte, con poco seno e mandibole ben cesellate, quindi androgine e con aspetto mascolino, come la famosa modella svedese Erika Linder, che vedete nella foto in basso:

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La modella Erika Linder

Genitali e sessualità nella persona androgina

La parola “androgino”, pur se erroneamente usata spesso come sinonimo di “ermafrodito” o “intersessuale“, non è utilizzata in ambito scientifico e non fa in alcun modo riferimento alle modalità di riproduzione o all’orientamento sessuale:

  • un uomo androgino, se è sano e con cromosomi sessuali XY, ha infatti organi genitali maschili e può essere indistintamente eterosessuale, omosessuale, bisessuale o asessuale;
  • una donna androgina, se è sana e con cromosomi sessuali XX, ha organi genitali femminili e può essere indistintamente eterosessuale, omosessuale, bisessuale o asessuale.

Un uomo o una donna androgini, non sono quindi necessariamente anche ermafroditi, anzi statisticamente è più probabile che un androgino NON sia anche ermafrodito. “Androgino” e “ermafrodito” NON sono sinonimi. Una persona dall’aspetto androgino può essere o non essere anche ermafrodito, mentre un ermafrodito può avere o non avere anche un aspetto androgino.

Ovviamente è però possibile, anche se molto raro, che un androgino sia ANCHE un ermafrodito: ad esempio è possibile che un uomo dall’aspetto androgino (quindi esternamente avente caratteristiche in parte femminili) sia anche ermafrodito (quindi avente sia organi genitali maschili che femminili). E’ possibile anche che una donna dall’aspetto androgino (quindi esternamente avente caratteristiche in parte maschili) sia anche ermafrodita (quindi avente sia organi genitali maschili che femminili). E’ infine possibile che un ermafrodito abbia un aspetto estetico androgino. E’ però importante ribadire il concetto che una persona androgina, uomo o donna che sia, NON è necessariamente anche ermafrodita.

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Etimologia

Il termine “androgino” deriva dal greco antico ἀνδρόγυνος, costituito da ἀνδρός (uomo) e γυνή (donna), proprio ad indicare la coesistenza di caratteristiche femminili e maschili nella stessa persona.

Androgino o androgeno?

Il termine corretto è “androgino”. Il termine “androgeno” si riferisce ad un gruppo di ormoni steroidei che regolano lo sviluppo e la funzione degli organi sessuali e lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari maschili, come ad esempio il testosterone.

Il mito di Platone

La figura dell’Androgino quale formulazione arcaica della coesistenza di tutti gli attributi, compresi quindi anche quelli sessuali, nell’unità divina e nell’uomo perfetto delle origini secondo Mircea Eliade raffigura la coincidentia oppositorum, la perfetta unione dei contrari: in una varietà di miti cosmogonici compare l’essere unico androginico, esistente prima della separazione delle cose. Nell’area culturale occidentale l’esempio più famoso di tal concezione è il mito che Platone fa raccontare al commediografo Aristofane nel Simposio. Aristofane, nel dialogo, narra di un “terzo genere” né maschile né femminile, non figlio del Sole come gli uomini, non figlio della Terra come le donne, ma figlio della Luna, che della natura di entrambi partecipa. Il mito racconta che la completezza autosufficiente rese gli umani così arroganti da immaginare di dare la scalata all’Olimpo, e Zeus (non volendo distruggerli per non privare l’Olimpo dei loro sacrifici) separò ciascuno di loro in due metà, riducendo gli androgini a solo maschio e solo femmina. Stessa concezione si ritroverà nei teosofi del neoplatonismo e del neopitagorismo, ma anche in molte sette dello gnosticismo cristiano, oltre che nella gnosi ebraica, nella Qabbalah e nell’Alchimia, attraversando il Rinascimento e il Romanticismo: vi era una perfetta unità primitiva dell’essere umano, andata poi perduta.
Di forme diverse da quelle platoniche ha Adamo androgino della gnosi ebraica: Adamo ed Eva erano stati creati schiena contro schiena ed uniti per le spalle; poi il Signore li separò con un colpo d’ascia dividendoli in due. Altri pareri vogliono invece che Adamo fosse maschio nella parte destra e femmina in quella sinistra, ma Dio lo divise in due metà. Quella che Elémire Zolla chiama “l’umana nostalgia dell’interezza”, mai placata, è la radice e in qualche modo la costrizione all’amore («alla brama e all’inseguimento dell’interezza, ebbene, tocca il nome di amore»).

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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