Effetto carrozzone
L’effetto carrozzone, o effetto bandwagon, è la considerazione secondo cui le persone spesso compiono alcuni atti o credono in alcune cose solo perché la maggioranza della gente crede o fa quelle stesse cose. Ci si riferisce spesso in senso dispregiativo a questo effetto chiamandolo istinto del gregge, in particolare riferendosi agli adolescenti. Si può dunque dire che c’è una tendenza nella gente a seguire la folla. L’effetto carrozzone è alla base del successo di quelle argomentazioni basate esclusivamente su opinioni molto diffuse (argumentum ad populum).
Questo effetto può anche essere osservato nelle elezioni: alcuni tendono a votare quei candidati che hanno maggiori possibilità di successo, o che vengono dipinti come tali dai media: questo comportamento aumenta la probabilità di trovarsi, a elezioni concluse, dalla parte giusta, quella del “vincitore” (da cui l’espressione analoga di “salire sul carro del vincitore” per le aggregazioni a posteriori una volta noto l’esito elettorale).
In microeconomia l’effetto carrozzone definisce un’interazione tra la domanda e le preferenze degli acquirenti. L’effetto sorge quando l’interesse delle persone nei confronti di un certo bene aumenta all’aumentare del numero di persone che acquistano quello stesso bene. Quest’interazione è potenzialmente in grado di turbare i normali risultati della teoria della domanda e dell’offerta, secondo la quale i consumatori prendono decisioni esclusivamente sulla base del prezzo e dei loro gusti personali.
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Groupthink (pensiero di gruppo)
Groupthink, o pensiero di gruppo, è il termine con cui, nella letteratura scientifica, si indica una patologia del sistema di pensiero esibito dai membri di un gruppo sociale quando questi cercano di minimizzare i conflitti e raggiungere il consenso senza un adeguato ricorso alla messa a punto, analisi e valutazione critica delle idee. Creatività individuale, originalità, autonomia di pensiero, vengono tutti sacrificati in cambio al perseguimento dei valori di coesione del gruppo; allo stesso modo, sono smarriti quei vantaggi derivanti da un ragionevole bilanciamento di scelte e opinioni diverse o contrapposte, vantaggi che possono di norma essere ottenuti agendo come gruppo nel prendere decisioni.
Il fenomeno del groupthink attecchisce in quei contesti sociali in cui i membri di un determinato gruppo evitano di promuovere punti di vista che vadano al di fuori di quella zona confortevole delimitata dal pensiero consensuale. I motivi che inducono a simili comportamenti sono vari: tra essi vi può essere il desiderio di evitare di proporsi in situazioni che, nel giudizio del gruppo, possano essere tacciate come ingenue o stupide, o il desiderio di evitare l’imbarazzo o l’ira di altri membri del gruppo.
Il risultato di tali comportamenti, nel momento in cui il gruppo si trova ad assumere decisioni, è un affievolimento dell’obiettività, della razionalità, e della logica, con esiti che possono anche assumere la forma del consenso su decisioni che, invece, appaiono disastrose e folli per chi appena le osservi dall’esterno.
Il groupthink rappresenta una “patologia funzionale” del comportamento collettivo, che può comportare l’adesione dei gruppi a decisioni sconsiderate e irrazionali, dagli effetti anche tragici ed esiziali, frutto di processi decisionali in cui i dubbi individuali sono messi da parte nel timore che possano destabilizzare gli equilibri interni al gruppo. Il termine è applicato di frequente in un’ottica dispregiativa, per etichettare, con il senno di poi, situazioni già accadute.
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Saggezza della folla
Con “saggezza della folla” (anche chiamata “intelligenza della folla”) è una teoria sociologica secondo la quale una massa di individui inesperti sarebbe comunque in grado di fornire una risposta adeguata e valida a una domanda più di quanto non siano in grado di farlo gli esperti (purché questi, a loro volta, non costituiscano una “folla”). La teoria della saggezza della folla trova un’applicazione su Internet ad esempio in siti e progetti come Yahoo! Answers, Quora e Wikipedia, che si fondano su di essa e puntano sul contenuto generato dagli utenti ovvero sulla “intelligenza collettiva”.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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