Cosa sono e quali sono le malattie a trasmissione sessuale?

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L’uso del profilattico riduce di molto il rischio di malattia sessualmente trasmessa

Le Malattie a Trasmissione Sessuale (MTS) o “malattie sessualmente trasmesse” sono un gruppo di varie patologie infettive causate da batteri, funghi, parassiti o virus che si trasmettono da una persona a un’altra attraverso i rapporti sessuali non protetti, siano essi eterosessuali o omosessuali. Quindi fare sesso non protetto (anche di tipo orale o anale) con una persona che abbia una MTS è causa di trasmissione, anche nel caso in cui la persona che abbia una MTS non sappia di averla, ad esempio perché la malattia è asintomatica (cioè è presente ma non fornisce alcun segno o sintomo della sua presenza) o perché l’infezione è nella fase di incubazione (ad esempio un virus è effettivamente penetrato e presente nell’organismo, ma la l’infezione non è ancora clinicamente manifesta).  Anche per quest’ultimi motivi, le MTS sono sempre più diffuse.

Diffusione

In base ai dati oggi disponibili, si valuta che in Italia le MTS possano essere più di mezzo milione l’anno, inoltre negli ultimi anni è stato registrato un loro preoccupante aumento di casi. Dal 2000 al 2005 in Italia si è registrato un significativo aumento delle diagnosi di sifilide primaria e secondaria (totale casi 1403, anno 2005) e in misura minore di quelle di gonorrea. L’aumento dell’incidenza della sifilide si registra soprattutto per Regioni a elevata densità urbana come la Lombardia, il Lazio, il Piemonte e l’Emilia Romagna. Questo aumento è stato anche segnalato sotto forma di focolai di malattia, osservati a Milano e Roma dopo il 2000.

Malattie a trasmissione sessuale più diffuse

Le MTS più conosciute sono la sifilide, la gonorrea e l’AIDS. Altre MTS molto diffuse sono le infezioni da Herpes genitale, le infezioni da papilloma virus (HPV, correlate alla formazione di condilomi e tumore della cervice uterina) e le epatiti virali da HAV, HBV, HCV (epatite A, B, C).

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Sintomi

Le MTS hanno sintomi diversi a seconda della malattia specifica. In generale, quando un soggetto soffre di una MTS, può non avere sintomi particolari e l’infezione può rimanere latente per anni (come nel caso dell’HIV che porta all’AIDS), oppure provocare vari tipi di sintomi che vanno dal malessere generale, alle ulcere o perdite mucose, al sanguinamento, al dolore durante il rapporto sessuale, alla presenza di verruche (come nel caso dei condilomi provocati dal Papilloma Virus).

Contagio

La trasmissione avviene in modo specifico per ogni tipo di patogeno, ma nella maggioranza dei casi la trasmissione avviene per contatto diretto di cute, mucose, sangue e sperma tra partner, che avvengono nel rapporto non protetto di tipo vaginale, orale o anale. Il rapporto anale è quello mediamente più rischioso, perché espone la cute ad un rischio maggiore di lesioni e sanguinamento. Alcuni patogeni possono essere trasmessi per contatto anche masturbando il partner, “strusciando” la propria pelle su quella del partner, usando oggetti (ad esempio sex toys) o indumenti, lenzuola e asciugamani contaminati.

Fattori che contribuiscono alla loro diffusione

I fattori che più contribuiscono alla diffusione delle infezioni sessuali, sono:

  • tendenza al non uso del profilattico;
  • tendenza ad avere numerosi partner sessuali;
  • tendenza ad avere rapporti sessuali con partner sconosciuti;
  • scarsa percezione del pericolo relativo alle MTS;
  • mancanza di sintomi di alcune MTS (il soggetto non sa di essere infetto);
  • la scarsa igiene delle zone intime;
  • frequenti rapporti omosessuali tra uomini;
  • il ricorso frequente a pratiche di sesso orale non protetto;
  • il ricorso frequente a pratiche di sesso anale non protetto (il sesso anale, a causa del grande attrito del canale rettale, contribuisce a creare ferite sanguinanti che facilitano la diffusione delle MTS);
  • la carenza di informazione soprattutto tra i giovani, sia in famiglia che a scuola;
  • la difficoltà a ricorrere alle strutture specialistiche di prevenzione e diagnosi.

Alcune malattie a trasmissione sessuale che sembravano in passato in diminuzione, sono probabilmente di nuovo aumentate anche a causa dei flussi migratori.

Diagnosi e terapia

La diagnosi e la terapia delle singole MTS sono specifiche per ogni malattia. In genere le MTS vengono diagnosticate durante una visita urologica, andrologica, ginecologica o dermatologica. La terapia usa vari tipi di farmaci antivirali, antibatterici e/o antifungini e, in alcuni casi, anche la chirurgia (ad esempio rimozione chirurgica di condilomi di grandi dimensioni in caso di infezione grave da papilloma virus).

Prevenzione

Per abbassare il rischio di essere contagiato da una MTS o dell’aggravarsi di una MTS, è utile seguire alcuni consigli:

  • usare il profilattico, sia nei rapporti sessuali vaginali, anali ed orali;
  • avere un solo partner sessuale, o cumunque un numero ridotto di partner;
  • evitare di avere rapporti sessuali con partner sconosciuti;
  • evitare rapporti anali;
  • non sottovalutare il pericolo relativo alle MTS;
  • avere adeguata igiene intima;
  • informare i giovani sulle MTS, sia in famiglia che a scuola;
  • ricorrere all’intervento del medico in caso di dubbio, nelle fasi precoci della malattia, evitando di sottovalutarne i sintomi e segni.

In gravidanza

Una donna incinta che soffre di una malattia sessualmente trasmissibile, sintomatica o asintomatica, potrebbe trasmetterla al suo bambino: per tale ragione sono previsti esami di screening durante le comuni verifiche di routine prenatali, cioè appositi test per scoprire la presenza di malattia sessualmente trasmessa anche in pazienti che sono apparentemente sane.

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