Cosa significano gli acronimi “MtF”, “FtM” e “LGBT”?

MEDICINA ONLINE LGBT bandiera colori arcobaleno six colors flag rainbow Lesbiche Gay Bisessuali Transgender omosessualità omosessuale MtF FtM transessuale neodonna shemale dickgirl funatari sesso sessualita pride.jpgFtM” e “MtF” sono due acronimi, cioè due termini formati con le lettere iniziali di altri termini, leggibili come se fossero una unica parola, in pratica una sorta di abbreviazione. In particolare “FtM” e “MtF” sono due acronimi usati in ambienti LGBT, altro acronimo usato per riferirsi ad una categoria di persone che raggruppa “Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender”.

MtF o transwoman

L’acronimo MtF è formato da tre parole “Male To Female” (in italiano traducibile con “da maschio a femmina”) e viene usato quando una persona identificata alla nascita come di sesso maschile sta facendo il processo di transizione per cambiare il proprio sesso biologico da maschile a femminile. MtF viene a volte sostituito da “transwoman” o “trans woman” (cioè “donna trans” o “una trans”). In italiano viene talvolta usato anche “neodonna” per riferirsi a trans operate. In ambito pornografico e spesso con intento volgare, ad un soggetto MtF si assegna la definizione “shemale”, “dickgirl” o “funatari” ma tali termini NON sono sinonimi di MtF e generalmente non sono apprezzati dai MtF.

Gli MtF quindi sono soggetti geneticamente di sesso maschile (con cromosomi sessuali XY) che si identificano e si sentono donne, desiderando di vivere nel ruolo di genere femminile: tale condizione correlata alla disforia di genere (anche chiamata Disordine d’identità di genere). Attualmente esistono terapie ormonali e chirurgiche (interventi ricostruttivi dei genitali) a cui possono sottoporsi le persone transgender, seguendo così un percorso di transizione per adeguare il proprio corpo all’identità di genere sentita. Alla fine di tale percorso, secondo la legge del 164/82, è possibile indicare sui documenti di riconoscimento genere e nome femminile.

FtM o transman

L’acronimo FtM è formato da tre parole “Female To Male” (in italiano traducibile con “da femmina a maschio”) e viene usato quando una persona identificata alla nascita come di sesso femminile sta facendo il processo di transizione per cambiare il proprio sesso biologico da femminile a maschile. FtM viene a volte sostituito da “transman” o “trans man” (cioè “uomo trans” o “un trans”).

Gli FtM quindi sono soggetti geneticamente di sesso femminile (con cromosomi sessuali XX) che si identificano e si sentono uomini, desiderando di vivere nel ruolo di genere maschile; questa condizione è correlata alla disforia di genere. Attualmente esistono terapie ormonali principalmente a base di testosterone e di altri androgeni steroidei, oltre alle terapie chirurgiche quali: mastectomia, isterectomia e interventi demolitivi/ricostruttivi dei genitali a cui possono sottoporsi le persone transgender, seguendo così un percorso di transizione per adeguare il proprio corpo all’identità di genere sentita. Alla fine di tale percorso, secondo la legge del 164/82, è possibile indicare sui documenti di riconoscimento genere e nome maschile.

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