Annessite acuta e cronica: cause, sintomi, cure, rischi, è pericolosa?

MEDICINA ONLINE Hysteroscopy OVAIO TUBE FALLOPPIO OVAIA OOCITA OVOCELLULA SPERMATOZOO UTERO VAGINA FONDO CERVICE TUMORA CANCRO POLICISTICO SALPINGOGRAFIA ECOGRAFIA STERILITA GRAVIDANZA INCINTA INFERTILECon “annessite” in medicina si intende l’infiammazione degli annessi dell’utero, cioè ovaie e tube di Falloppio, spesso causata da infezione proveniente dalla vagina o dal peritoneo. In parole povere l’annessite è la contemporanea presenza di salpingite (infiammazione delle tube di Falloppio, chiamate anche salpingi) e di ovarite (infiammazione delle ovaie), tanto che spesso – al posto di annessite – si usa il termine “salpingovarite“. Qualora all’annessite si associ anche peritonite (l’infiammazione del peritoneo), allora si usa il termine “malattia infiammatoria pelvica“. A volte l’annessite si può verificare contemporaneamente ad una appendicite e/o a una endometriosi e/o una vaginite e/o a una endometrite e/o a una perimetrite e/o a una miometrite e/o a una cervicite e/o a una cistite. In base principalmente alla sua durata, una annessite può essere acuta, sub-acuta o cronica.

Annessite e metrite

A volte la parola “annessite” è erroneamente usata come sinonimo di “metrite“, termine desueto che indicava l’infiammazione dell’utero entro i primi 7-14 giorni dal parto o, più in generale, una infiammazione generica dell’utero. Oggi al posto di metrite, si usano termini diversi ad indicare il tessuto esatto colpito da infiammazione, e cioè:

  • cervicite: infiammazione del collo dell’utero (cervice uterina);
  • ovarite: infiammazione delle ovaie;
  • salpingite: infiammazione delle salpingi (o “tube di Falloppio”);
  • annessite o salpingovarite: infiammazione di ovaie e salpingi;
  • endometrite: infiammazione dell’endometrio, (mucosa che riveste la parete dell’utero);
  • miometrite: infiammazione del miometrio (tonaca muscolare della parete dell’utero, compresa tra endometrio e perimetrio);
  • perimetrite: infiammazione del perimetrio (tonaca sierosa della parete uterina, posta oltre il miometrio e che riveste esternamente l’utero solo nel corpo e nel fondo).

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Frequenza

Le annessiti sembrano essere molto diffuse, soprattutto tra le donne di età compresa tra i 20 ed i 25 anni, con intensa attività sessuale, anche se può compire a qualsiasi età. Spesso si presenta subito dopo il parto.

Cause

Le infiammazioni di ovaio e salpinge sono causate nella maggioranza dei casi da infezioni batteriche determinate da:

  • Gonococco;
  • Chlamydia trachomatis;
  • Mycoplasma hominis;
  • Escherichia Coli;
  • Neisseria gonorrhoeae;
  • Streptococchi di gruppo B;
  • Stafilococchi.

Tali batteri raggiungono le ovaie e le tube di Falloppio spesso risalendo le vie genitali dal basso (dalla vagina o dal meato uretrale) o meno frequentemente attraverso l’ostio tubarico dalla cavità addominale. Le malattie a trasmissione sessuale sono frequentemente la causa a monte che determina l’annessite.

Fattori di rischio

Fattori di rischio per l’annessite, sono:

  • storia pregressa di malattie sessualmente trasmesse;
  • inizio precoce dell’attività sessuale;
  • recenti interventi chirurgici all’utero;
  • recente parto;
  • recente aborto;
  • tutte le malattie a trasmissione sessuale, come la clamidia, la sifilide, la candida o la gonorrea;
  • vaginite;
  • salpingite acuta;
  • cervicite acuta;
  • malattia infiammatoria pelvica;
  • cancro al collo dell’utero associato ad infezioni;
  • stenosi cervicale;
  • recente isteroscopia;
  • recente raschiamento;
  • recente intervento chirurgico o indagine diagnostica nella zona uterina;
  • introduzione del dispositivo contraccettivo IUD.

Tra i fattori di rischio che possono aumentare direttamente o indirettamente il rischio di infezione sia di salpingi che ovaie, ricordiamo inoltre:

  • inserimento di oggetti contaminati all’interno della cavità vaginale (ad esempio tampone interno cambiato poco spesso);
  • scarsa igiene intima;
  • stress psico-fisico prolungato;
  • uso di prodotti per igiene intima non adatti;
  • eccessiva igiene intima;
  • smegma;
  • patologie che indeboliscono il sistema immunitario (ad esempio AIDS);
  • avere rapporti sessuali con individui infetti da una patologia a trasmissione sessuale;
  • avere rapporti sessuali non protetti;
  • avere rapporti sessuali con molti partner sconosciuti;
  • usare sex toys sporchi;
  • usare sex toys in modo improprio causando traumi ripetuti alla mucosa vaginale;
  • usare sex toys in comune con individui infetti;
  • patologie ormonali che determinano abbassamento degli estrogeni;
  • rapporti sessuali intensi con traumi ripetuti alla mucosa vaginale;
  • avere rapporti sessuali anali e subito dopo vaginali senza pulire il pene;
  • lavarsi l’ano e subito dopo la vagina.

Sintomi e segni

L’annessite è a volte asintomatica o paucisintomatica, cioè può non dare alcun sintomo o segno della sua presenza, oppure dare sintomi vaghi, lievi ed aspecifici, tali che spesso la paziente non sa di avere una infiammazione dell’ovaio e delle tube: tale patologia può venir diagnosticata casualmente in seguito a visita ginecologica effettuata per altri motivi. Sintomi e segni generalmente associati ad annessite, sono:

  • sanguinamento uterino anomalo;
  • sanguinamento dopo i rapporti sessuali;
  • malessere generale;
  • dismenorrea (mestruazioni dolorose);
  • dolori addominali ed al basso ventre che tendono ad accentuarsi alla palpazione o durante un colpo di tosse/starnuto;
  • febbre (anche sopra i 39°C);
  • perdite anomale purulente e maleodoranti;
  • prurito vaginale;
  • malessere generale;
  • mestruazioni irregolari e abbondanti;
  • dispareunia (dolore nei rapporti sessuali);
  • gonfiore dei linfonodi inguinali;
  • gonfiore addominale;
  • mestruazioni irregolari e abbondanti (ipermenorrea o menorragia);
  • nausea;
  • vomito;
  • spotting (piccole perdite di sangue rosso scuro o marrone fra una mestruazione e l’altra).

In base all’estensione dell’infezione, altri sintomi possono essere avvertiti, ad esempio se i batteri si sono spinti dalla vagina non solo fino agli annessi, ma anche fino alla vescica attraverso l’uretra, la paziente potrebbe avvertire i sintomi di una cistite o di una citouretrite, ad esempio :

  • pollachiuria: emissione con elevata frequenza (a meno di 4 ore di distanza) di piccole quantità di urina;
  • nicturia: ripetuto bisogno di urinare durante il riposo notturno;
  • disuria: difficoltà ad urinare;
  • stranguria: dolore durante la minzione;
  • enuresi notturna: perdita involontaria di urina durante la notte.

Diagnosi e diagnosi differenziale

Essendo a volte asintomatica, può succedere che l’annessite venga rilevata del tutto casualmente, durante un semplice esame ginecologico di routine o eseguito per altri motivi, ad esempio perché la paziente cerca una gravidanza senza riuscirci. Il fatto che una ovarite associata a salpingite sia a volte asintomatica è però un gran problema, dal momento che l’infiammazione degli annessi ha tutto il tempo di cronicizzare, diventando più rischiosa. Da quanto detto si può già quindi anticipare quanto sia importante sottoporsi a regolari controlli ginecologici, specie dopo rapporti sessuali non protetti con partner a rischio e specie se si ha una storia di frequenti infezioni veneree. La diagnosi può essere raggiunta con:

Non tutti gli esami qui elencati sono sempre necessari per raggiungere la diagnosi. Il medico deve fare attenzione soprattutto a non confondere l’infiammazione dell’ovaio con una forma di appendicite acuta, dal momento che alcuni sintomi sono comuni ad entrambi i disturbi, ad esempio dolore in fossa iliaca e fianco destro.

Terapia

Il trattamento per l’ovarite e la salpingite associata si basa su una terapia farmacologica, con il ricorso ad antibiotici specifici per il batterio responsabile dell’infezione; se queste cure non forniscono adeguati risultati, è possibile ricorrere ad un intervento chirurgico. In caso di annessite cronica, ci si si avvale principalmente della terapia con enzimi proteolitici che, se somministrati in fase precoce, sono capaci di impedire fenomeni cicatriziali. Consigliata anche nelle annessiti croniche la idroterapia: irrigazioni vaginali con acque termali ipertoniche sulfuree,  acque salso-bromo-iodiche  e fanghi salso-bromo-iodico con proprietà antisettiche (i sali alogeni, presenti in quantità di 150 grammi per litro, permettono il potenziamento degli enzimi lisosomiali), immunomodulatrici (aumento dell’attività fagocitaria dei leucociti) e decongestionante; Tali terapie termali sono presenti in molti siti italiani.

Partner

Essendo la salpingovarite causata frequentemente da infezioni sessualmente trasmissibili, in caso di infezione degli annessi uterini è raccomandato che anche il partner (o i partner avuti negli ultimi tempi) sessuale si sottoponga a visita medica e, se infetto dello stesso batterio, alle stesse cure della paziente, al fine di impedire eventuali recidive dovute all’effetto “ping ping” in cui partner si trasmettono a vicenda a turno l’infezione. La cura dovrebbe essere effettuata dal partner anche se asintomatico.

Rischi

Sebbene una ovarite acuta associata a salpingite abbia relativamente poca importanza in ambito ginecologico e sia in genere facilmente curabile, non deve essere comunque trascurata perché potrebbe estendersi all’intero utero, cronicizzando e correlandosi ad esempio ad una endometrite cronica, la quale è a sua volta spesso collegata ad aborti spontanei ripetitivi, gravidanze ectopiche ed annidamenti embrionali senza successo. L’ovarite può determinare la formazione di un ascesso pelvico. Una ovarite non curata e grave, specie se associata ad endometrite, può determinare un fattore di rischio per infertilità o addirittura sterilità, oltre a diventare – insieme all’endometrite – un ostacolo ad una PMA. Ricordiamo al lettore che, con l’acronimo “PMA” si intende “Procreazione Medicalmente Assistita” (anche chiamata “procreazione assistita” oppure “procreazione artificiale”) ci si riferisce ad un gruppo di metodiche che permettono di aiutare gli individui a procreare, siano esse chirurgiche, ormonali, farmacologiche o di altro tipo.

Come prevenire l’annessite

Per prevenire le infiammazioni degli annessi da infezioni, in generale è utile soprattutto adottare tutti quei comportamenti che possono ridurre il rischio di malattie sessualmente trasmesse:

  • usare un preservativo durante i rapporti sessuali aiuta a evitare le vaginiti che si trasmettono sessualmente;
  • usare un lubrificante vaginale idrosolubile per alleviare il dolore durante il coito;
  • evitare traumi ripetuti alla vagina;
  • evitare rapporti sessuali violenti;
  • evitare di essere penetrate in vagina dopo che il pene è entrato nell’ano;
  • evitare le irrigazioni vaginali se non necessarie: la vagina richiede una normale pulizia, alla pari delle altre parti del corpo. Sottoporre la vagina a lavaggi troppo intensi – come le irrigazioni vaginali – può sconvolgere l’equilibrio dei batteri in essa normalmente presenti e aumentare il rischio d’infezioni;
  • dopo aver fatto uso della toilette, è buona regola pulirsi dal davanti verso il dietro (da vagina ad ano) e non il contrario (da ano a vagina): in questo modo si evita la diffusione di batteri fecali alla vagina;
  • preferire la doccia al bagno: sciacquare bene il detergente utilizzato e asciugare bene per evitare il ristagno di umidità;
  • evitare stress psico fisico prolungato;
  • usare vestiti larghi, di qualità, di fibre naturali e traspiranti;
  • non usare saponi troppo aggressivi.

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