Il seno tuberoso e la ghiandola mammaria stenotica

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Il seno tuberoso (in inglese “tubular breast”) è un’anomalia di sviluppo delle mammelle che si osserva principalmente nelle giovani donne, ma è possibile ritrovare anche nei maschi. Descritta per la prima volta da Ress e Aston nel 1976, è stata riportata in letteratura un’ampia gamma di presentazioni cliniche, alcune delle quali considerate forme minori. Per questo motivo nel tempo sono stati usati diversi termini per fare riferimento a tale malformazione, tra le quali i più comuni sono seno tubolare, seno stenotico, seno alla “Snoopy”, ecc.

Tutti descrivono una morfologia specifica ma, allo stesso tempo, possono creare confusione principalmente a causa della mancanza di comprensione dell’anormalità anatomica-istopatologica alla base della deformità.
Le principali caratteristiche della mammella tuberosa includono:

  • un involucro cutaneo contratto, sia orizzontalmente che verticalmente;
  • una base della mammella a livello del torace stretta;
  • una riduzione del volume del parenchima mammario;
  • una elevazione anormale del solco sotto mammario;
  • l’erniazione del parenchima mammario nell’areola.

Vedi anche: FOTO DI SENO TUBEROSO

Nella nostra esperienza, la presenza di anche solo di una delle anomalie descritte come caratterizzanti il seno tuberoso può essere presente nella valutazione delle mammelle di una donna e, in particolare, in quelle pazienti che cercano una mastoplastica additiva. Spesso si preferisce il termine di seno stenotico per fare riferimento a queste forme non conclamate, ma che presentano comunque difficoltà chirurgiche nella correzione che vanno attentamente valutate e considerate dal chirurgo prima dell’intervento per ottenere un risultato bello e naturale. I nostri dati sulla prevalenza delle anomalie mammarie caratterizzanti il seno tuberoso analizzate singolarmente ha come obiettivo proprio quello di dimostrare l’alta prevalenza di queste deformità nella popolazione. L’analisi retrospettiva di una ampia serie di pazienti rivela un’alta prevalenza di seno stenotico nella popolazione generale; in particolare nelle donne che hanno richiesto un aumento del volume del seno la percentuale di donne con almeno un elemento che caratterizza il seno tuberoso attiva a circa il 50%.

Questa osservazione rappresenta un elemento importante da considerare nella valutazione preoperatoria dei pazienti, in particolare per i pazienti che richiedono un aumento volumetrico con il posizionamento di una protesi mammaria. La presenza anche di una sola deformità tra quelle descritte introduce elementi di difficoltà da considerare prima dell’intervento chirurgico, richiedendo manovre volte a correggere la ghiandola ristretta, come una estesa lisi di aderenze tra la ghiandola e la fascia, l’allargamento della base del seno, il riposizionamento del solco sotto mammario, la preparazione di un’adeguata tasca protesica, l’uso di lembi ghiandolari e innesto di tessuto adiposo autologo, ecc.

In merito alla causa di questa ampia diffusione di anomalie dello sviluppo della mammella che almeno ad un primo sguardo sembra molto diffusa in particolare tra le giovani, si è ipotizzata l’esistenza di una correlazione tra fattori ambientali (inquinamento, esposizione a radiazioni ionizzanti, dieta, ormoni) e la presenza di ghiandole mammarie stenotiche. Questa osservazione sarebbe giustificata dal fatto che anche nei casi di ginecomastia maschile abbiamo osservato la presenza di seno tuberoso. Studi futuri ci permetteranno di confermare o smentire questa ipotesi.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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