Il film originale di Netflix Walk. Ride. Rodeo. uscito poco tempo fa, racconta la storia vera di Amberley Snyder, una barrel racer rimasta paralizzata dalla vita in giù a causa di un incidente stradale, che – nonostante la disabilità – è riuscita a correre di nuovo nelle competizioni appena diciotto mesi dopo la fatalità. Il film è diretto dal regista Conor Allyn, ed interpretato da Spencer Locke nei panni di Amberley, inoltre annovera nel cast anche Missi Pyle, Bailey Chase, Alyvia Alyn Lind, Kathleen Rose Perkins. Una delle curiosità di questo film è che presenta nel cast anche la vera Amberley come controfigura durante le scene del rodeo.
L’incidente
Amberley Snyder è una barrel racer, dicevamo, cioè pratica il “barrel racing“, una sorta di rodeo che si disputa negli Stati Uniti in cui un cavallo ed il suo cavaliere devono affrontare un percorso costituito da tre barili, che devono essere raggiunti ed aggirati nel minor tempo possibile. La carriera di Amberley a 18 anni sembrava promettere davvero bene, avendo già vinto un campionato del mondo, quando la sua vita cambiò per sempre il 10 gennaio 2010, quando – mentre guidava – si distrasse per guardare una mappa e scivolò nella corsia sbagliata. Tentando di riportare il furgone sulla propria corsia, la giovane ha sterzato troppo, causando l’incidente, che è avvenuto esattamente come viene rappresentato in Walk. Ride. Rodeo., con Snyder che viene gettata attraverso il finestrino del furgone, colpendo una staccionata. Era senza cintura poiché, poco prima, si era fermata a fare benzina e si era dimenticata di riallacciarla. La giovane subì un danno al livello della T12, cioè della dodicesima vertebra toracica, con lesione del midollo spinale, il che l’ha immediatamente, lasciata con deficit totale di mobilità e sensibilità al di sotto la vita. In pratica Amberley non poteva più muovere le proprie gambe, né avvertirne la sensibilità: la sua carriera da barrel racer sembrava quindi svanita per sempre.
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La riabilitazione
Per quanto possa sembrare incredibile, Snyder è davvero tornata in sella quattro mesi dopo l’incidente ed a gareggiare dopo appena diciotto. La scena del film in cui dice al suo fisioterapista, Diego (Corbin Bleu), che i suoi obiettivi sono “Camminare. Correre. Fare il rodeo” è stata narrata da Snyder, riferendosi al periodo iniziale della sua riabilitazione, in cui manifestava apertamente degli obiettivi che inizialmente sembravano impossibili. Fu in realtà un’idea della ragazza provare a ricostruire il suo equilibrio, usando una vera sella, cioè qualcosa che il suo corpo riconosceva quasi come una estensione di sé. Tornare a cavalcare non è stato però facile: Snyder, in una intervista a Today, ha riferito che la prima volta che è tornata a cavallo è stato “Il giorno più difficile della mia vita”. Come nel film, Snyder anche nella realtà ad un certo punto ha chiesto a sua madre di vendere i suoi cavalli, ma Tina Snyder (interpretata da Missi Pyle nel film) ha rifiutato, sostenendo che Amber aveva aspettato quando i suoi cavalli erano feriti, quindi i suoi cavalli avrebbero fatto lo stesso per lei, attendendo che si fosse rimessa in forze.
Addestrare i cavalli
Una volta che Snyder ha ricominciato a cavalcare, ha dovuto iniziare a riaddestrare i suoi cavalli in modo che rispondessero non più ai comandi impartiti dalle gambe, come avviene normalmente, ma a quelli delle sue mani e della sua voce. “Ho dovuto capire come rimettermi in connessione con i miei cavalli“, ha spiegato in un’intervista. “Loro capiscono, a seconda di dove sono le mie mani, cosa io gli stia chiedendo di fare. Li sbaciucchio anche, per dire loro di prestare attenzione: il bacio è il mio pedale del gas“. Poiché il suo stile è unico al mondo, uno degli accordi con i produttori di Walk. Ride. Rodeo. era che avrebbe potuto girare lei stessa le scene di equitazione, dal momento che il film non sarebbe stato realistico se una persona diversa avesse cavalcato il cavallo con altri stili. La maggioranza delle scene di equitazione che si svolgono prima dell’incidente sono state girate usando come controfigura Autumn Snyder, (la sorella di Snyder), mentre quelle dopo l’incidente sono state girate da Snyder stessa.
La rinascita
Come viene mostrato durante la scena finale e i titoli di coda di Walk. Ride. Rodeo., Snyder è stata votata dai fan per competere nel 2015 nell’importante manifestazione The RFD-TV The Rod, dove ha gareggiato con alcuni dei migliori fantini al mondo e ha ottenuto un tempo di 15.369 secondi, piazzandosi al diciannovesimo posto nella classifica, fatto estremamente notevole per una persona disabile. Negli ultimi tempi Snyder ha fatto dei progressi anche per quel che riguarda la propria disabilità, riguadagnando in parte l’uso di alcuni dei suoi muscoli del polpaccio e lavorando su quelli dei glutei, oltre a recuperare una parte di sensibilità nella metà superiore degli arti inferiori. Ha espresso inoltre interesse nel provare altre strade per il recupero, come usare un esoscheletro e sottoporsi a FES (stimolazione elettrica funzionale). Attualmente compete ancora nel suo sport, lavorando anche come allenatrice di rodeo e come speaker motivazionale, diventando un esempio di coraggio e determinazione per le persone disabili di tutto il mondo.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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