Le lesioni muscolari, molto frequenti nell’attività sportiva, possono essere classificate in vari modi, uno di questi è la classificazione basata sul tipo di trauma, che può essere di tipo diretto o indiretto.
Lesioni da trauma diretto
Le lesioni da trauma diretto implicano l’esistenza di una forza agente direttamente dall’esterno in uno o più punti del muscolo, creando un danno nel punto dove agisce. Nel trauma di tipo diretto la forza agisce sul muscolo schiacciandolo contro i piani profondi, ad esempio contro una struttura ossea. La lesione diretta riguarda in genere la massa carnosa del muscolo pur essendo possibili anche localizzazioni diverse.
Tipo di danno più frequentemente determinato da traumi diretti:
- il danno prodotto è molto variabile: nei casi più lievi è una semplice contusione mentre nei casi più gravi arriva alla vera e propria rottura del muscolo. Tale ampia variabilità è correlata a vari fattori soggettivi, tra cui violenza della forza, punto in cui agisce la forza, stato di contrazione del muscolo, età e condizioni generali del soggetto che riceve il trauma.
Altri tipi di danno frequentemente determinati da traumi diretti oltre a quello muscolare:
- fratture;
- lesioni tendinee;
- lesioni dei legamenti.
Muscoli più frequentemente colpiti da traumi diretti:
- deltoide (spalla);
- quadricipite (parte anteriore della coscia);
- gemelli (polpaccio).
Possibili e più frequenti sintomi e segni di danno da trauma diretto, sono:
- ferita visibile nel punto di contatto tra forza e cute;
- dolore;
- tumefazione (gonfiore);
- rossore;
- sensazione di calore;
- deficit motorio nella zona interessata;
- ematoma intramuscolare (raccolta di sangue delimitato da una fascia muscolare intatta);
- ematoma intermuscolare (raccolta di sangue che, a causa della fascia muscolare lacerata, si espande negli spazi interfasciali ed interstiziali).
Sport in cui i traumi diretti si verificano più frequentemente:
- pallacanestro;
- calcio;
- boxe;
- rugby;
- più in generale tutti gli sport di squadra e soprattutto di contatto.
Leggi anche:
- Lesioni del muscolo scheletrico da trauma diretto ed indiretto
- Differenza tra trauma diretto e indiretto
Lesioni da trauma indiretto
Le lesioni da trauma indiretto presuppongono l’azione di meccanismi più complessi rispetto a quelli che si verificano nei traumi diretti, e chiamano in causa forze lesive intrinseche, che si sviluppano nell’ambito del muscolo stesso o dell’apparato locomotore. Nel trauma indiretto (al contrario del trauma diretto in cui c’è contatto diretto tra forza e danno) manca il contatto diretto contro una forza traumatica e la forza innesca una serie di condizioni che determinano indirettamente la lesione, ad esempio a causa di un improvviso allungamento passivo del muscolo per effetto di una forza di trazione applicata durante la fase di contrazione oppure una troppo rapida contrazione del ventre muscolare a partire da un completo rilasciamento. La lesione indiretta riguarda in genere la giunzione muscolo-tendinea, pur essendo possibili anche localizzazioni a livello del ventre muscolare
Tipo di danno più frequentemente determinato da traumi indiretti:
- come avviene nei traumi diretti, anche il danno prodotto dai traumi indiretti è molto variabile in base a svariati fattori. In trauma indiretto è capace di determinare elongazioni, distrazioni, stiramenti e strappi muscolari.
Altri tipi di danno frequentemente determinati da traumi indiretti oltre a quello muscolare:
- lesioni tendinee;
- lesioni dei legamenti.
Muscoli più frequentemente colpiti da traumi indiretti:
- bicipite brachiale (bicipite “del braccio”);
- muscoli ischiocrurali (parte posteriore della coscia), in particolare, bicipite femorale, muscolo semitendinoso, muscolo semimembranoso.
Possibili e più frequenti sintomi e segni di danno da trauma indiretto, sono:
- dolore;
- tumefazione (gonfiore);
- rossore;
- sensazione di calore;
- deficit motorio nella zona interessata;
- ematoma intramuscolare (raccolta di sangue delimitato da una fascia muscolare intatta).
Sport in cui i traumi indiretti si verificano più frequentemente:
- tennis;
- pallavolo;
- golf;
- atletica leggera;
- più in generale tutti gli sport individuali e dove il contatto è infrequente.
Sono più gravi le lesioni muscolari da trauma diretto o indiretto?
E’ una domanda che ha poco senso, dal momento che – come abbiamo visto – c’è un’ampia quantità di variabili da considerare per descrivere una varietà di una lesione, come ad esempio:
- violenza della forza;
- punto o punti in cui agisce la forza;
- muscolo interessato;
- tipo di lesione (di primo, secondo o terzo grado);
- struttura fisica del soggetto;
- stato di contrazione del muscolo;
- età del soggetto;
- condizioni generali del soggetto;
- eventuali patologie del soggetto (ad esempio tendinite, malattie muscolari, malattie nervose, presenza di metastasi ossee…);
- velocità nell’intraprendere una cura.
A determinare la gravità di una lesione muscolare concorrono inoltre molte variabili intrinseche ed estrinseche, ad esempio:
Variabili intrinseche:
- tipo di sport;
- carenza di allenamento;
- affaticamento muscolare;
- squilibrio tra muscoli agonisti ed antagonisti.
Variabili intrinseche:
- situazioni climatiche (umidità, pioggia, vento, molto freddo o molto caldo);
- situazioni ambientali (terreno di gioco idoneo o non idoneo).
Parlando in modo estremamente generico potremmo dire che mediamente una lesione muscolare da trauma diretto tende ad essere più grave di una lesione da trauma indiretto, ricordando comunque al lettore che una severa lesione muscolare indiretta può essere molto più grave di una lieve lesione diretta.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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