Il gioco nei bambini tra 1 e 6 anni: senso-motorio, di costruzione, di finzione e socio-drammatico

MEDICINA ONLINE BAMBINE BIMBE BAMBINI GIOCO AMICIZIA GIOVINEZZA ADOLESCENZA SCUOLA PEDAGOGIA AMORE FELICITA NATURA AMICHE AMICA ATTRAZIONE OMOSESSUALITA COMPAGNE DI CLASSESe osservate i bambini da un anno in poi, in un momento non programmato della loro giornata – quando cioè non mangiano, non schiacciano un pisolino o non sono «organizzati» dagli adulti – li vedrete costruire torri con cubi, muovere qua e là le bambole all’interno delle loro casette, preparare il «tè» con le tazzine, far correre i camioncini sul pavimento, mascherarsi con vestiti da grandi, comporre puzzle: in una parola sola, giocare. Questa non è un’attività banale o inutile per il bambino, tutt’altro: è infatti il materiale su cui si costruisce gran parte del suo sviluppo cognitivo.
La forma di questo gioco cambia in modo molto visibile nel periodo che va da 1 a 6 anni. Gli psicologi che hanno osservato questi cambiamenti descrivono diversi tipi di gioco, distinti uno dall’altro, che emergono secondo una serie di gradi o fasi in base all’età del bambino. Le fasi molto spesso emergono insieme, infatti i bambini manifestano alcuni di questi tipi di gioco tutti in una volta, anche se si sviluppano generalmente nel seguente ordine:

  1. gioco senso-motorio;
  2. gioco di costruzione;
  3. gioco di finzione;
  4. gioco socio-drammatico.

Il gioco senso-motorio

Il bambino di circa 12 mesi trascorre la maggior parte del suo tempo esplorando e manipolando oggetti, utilizzando tutti gli schemi senso-motori del suo repertorio. Si mette tutti gli oggetti in bocca, li scuote, li accatasta, li sposta sul pavimento. In questo
modo riesce a capire che cosa gli oggetti possono fare.

Il gioco di costruzione

Il gioco di tipo esplorativo con gli oggetti continua anche dopo i 12 mesi, specialmente con oggetti completamente nuovi, ma a 2 anni circa i bambini iniziano a utilizzarli per fare costruzioni – creano torri di cubi, compongono puzzle, costruiscono qualcosa con l’argilla, ecc. Il gioco «costruttivo» costituisce quasi la metà dell’attività ludica dei bambini di età compresa tra i 3 e i 6 anni.

I giochi di finzione

Anche il gioco di finzione inizia circa in questo periodo. Il primo segnale si ha di solito
quando il bambino usa un cucchiaio-giocattolo per «nutrire» sé stesso o un pettine giocattolo per pettinare i propri capelli. I giocattoli vengono ancora usati per il
loro scopo reale (il cucchiaio per mangiare) e le azioni sono ancora orientate verso di sé, ma è già presente la finzione. Tra i 15 e i 21 mesi, c’è un cambiamento: il destinatario del «far finta» è un’altra persona o un giocattolo. Il bambino utilizza ancora gli oggetti secondo il loro uso reale (come bere da una tazza), ma ora ad esempio usa la tazza-giocattolo per dar da bere a una bambola anziché a sé stesso. Le bambole sono giocattoli particolarmente adatti per questo tipo di gioco perché il salto tra fare qualcosa per sé o per la propria bambola non è troppo grande. Così i bambini vestono e svestono le bambole, le nutrono con cibo immaginario e le pettinano.
Tra i 2 e i 3 anni i bambini iniziano a utilizzare gli oggetti per rappresentare qualcosa di completamente diverso: possono ad esempio pettinare i capelli della bambola con una bottiglietta, sostenendo che quest’ultima sia un tipo particolare di pettine, o usare una scopa fingendo che sia un cavallo o fare un treno con dei cubi. Il gioco di costruzione, in cui i giocattoli vengono utilizzati secondo il loro scopo reale, non scompare, ma verso i 4-5 anni i bambini trascorrono addirittura il 20% del tempo dedicato al divertimento giocando a questo nuovo complicato tipo di finzione.

Il gioco socio-drammatico

Ad un certo punto durante il periodo prescolare i bambini iniziano anche a interpretare delle parti o ad assumere dei ruoli. Ad esempio giocano a «papà e mamma», a «cowboy e indiani», a «dottore e malato», a «conduttore del treno e passeggeri» e ad altri ruoli analoghi. Questo gioco compare tra i bambini di 2 o 3 anni quando giocano con i fratelli o con le sorelle e in seguito, a 3-4 anni, tra coppie di amici o nel gioco di gruppo. Ovviamente, da questi giochi di fantasia, spesso elaborati, i bambini ricavano un grande piacere e inoltre, interpretando un ruolo o facendo finta di essere qualcun altro, diventano sempre più consapevoli di come gli altri vedono le cose o le percepiscono ed il loro approccio egocentrico nei confronti del mondo diminuisce.

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!