Con “angioedema” (anche chiamato “edema di Quincke” o “edema angioneurotico”) si indica una reazione infiammatoria della pelle caratterizzata da una improvvisa comparsa di gonfiore della cute, della mucosa e dei tessuti sottomucosi, che può interessare qualsiasi parte del corpo anche se le parti più spesso colpite sono il viso (soprattutto occhi, labbra, e lingua), la gola, le mani, i piedi ed i genitali, mani e piedi. In caso di angioedema grave i sintomi possono interessare anche il sistema respiratorio e quello digerente. L’angioedema è stata descritta per la prima volta dal medico tedesco Heinrich Quincke nel 1882. L’angioedema può presentarsi da solo o in associazione con l’orticaria (sindrome orticaria angioedema).
Specialista dell’angioedema
Gli specialisti che più frequentemente si occupano di angioedema sono gli immunologi allergologi, i dermatologi e gli internisti.
Angioedema e orticaria
L’angioedema e l’orticaria sono il risultato di un processo patologico simile ed hanno alcuni tratti in comune, pur essendo due manifestazioni patologiche diverse; comunque le due condizioni possono coesistere e sovrapporsi nello stesso paziente nella “sindrome orticaria-angioedema“: l’orticaria si accompagna ad angioedema in oltre la metà dei casi, mentre l’angioedema può verificarsi senza orticaria solo in un caso su dieci. Per approfondire, leggi anche:
- Orticaria acuta e cronica: cause, sintomi, diagnosi, immagini, cura, rimedi
- Differenza tra orticaria e angioedema
- Sindrome orticaria-angioedema: cause, sintomi, diagnosi, immagini, cura, rimedi
Cause e classificazione
L’angioedema può essere causata da farmaci, veleni, allergeni alimentari, pollini e residui animali. L’angioedema può essere anche una reazione acuta agli ACE-inibitori, una reazione cronica, o un disturbo ereditario o acquisito caratterizzato da un’anomala risposta del complemento. In base alle cause d’origine, l’angioedema può essere classificato in diverse forme:
- angioedema allergico;
- angioedema farmaco-indotto (non allergico);
- angioedema acquisito;
- angioedema ereditario;
- angioedema idiopatico.
In base alla durata dei sintomi, l’angioedema può essere classificato in:
- angioedema acuto: durata minore di 6 settimane (in genere ore o alcuni giorni);
- angioedema cronico: durata maggiore di 6 settimane.
Ogni singola tipologia di angioedema verrà trattata approfonditamente nei prossimi paragrafi.
Fattori di rischio
Linfomi e malattie autoimmunitarie come il lupus eritematoso sistemico sono considerati fattori di rischio per l’angioedema. Anche la famigliarità e le allergie sono considerati fattori di rischio, come anche l’uso di alcuni farmaci come pennicilline, vaccini e antinfiammatori non steroidei (FANS) come l’Aspirina o l’ibuprofene.
Patogenesi
Il processo patologico alla base è lo stesso in tutti i tipi di angioedema: si verifica una aumentata permeabilità vascolare con perdita di liquido dalle pareti dei piccoli vasi sanguigni che irrorano i tessuti sottocutanei e ciò determina il gonfiore. L’istamina ed altri mediatori chimici infiammatori sono invece i responsabili di rossore, prurito e gonfiore. La degranulazione dei mastociti rilascia mediatori primari vasoattivi come istamina e bradichinina; successivamente si rilasciano mediatori secondari, come i leucotrieni e le prostaglandine, che contribuiscono alle risposte infiammatorie sia in fase precoce che tardiva.
Leggi anche: Cos’è l’edema, come e perché si forma?
Angioedema acuto
L’angioedema acuto, al contrario di quello cronico, ha durata ridotta (in genere ore o pochi giorni) ed ha cause frequentemente conosciute. L’angioedema acuto è mediato dai mastociti in oltre il 90% dei casi. I meccanismi mediati da mastociti includono le reazioni allergiche acute, tipicamente IgE-mediate. L’angioedema IgE-mediato è accompagnato di solito da orticaria acuta (pomfi ed eritema della pelle localizzati). Può spesso essere causato dagli stessi allergeni (ad esempio farmaci, veleni, cibo, estratti allergenici) che sono responsabili dell’orticaria acuta IgE-mediata o da agenti che stimolano direttamente i mastociti senza coinvolgere le IgE. Le cause tipiche possono includere oppiacei, mezzi di contrasto radiopachi, Aspirina ed altri FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei). I farmaci antipertensivi ACE inibitori causano fino a un terzo dei casi di angioedema acuto. Viso e vie aeree superiori sono le sedi colpite più frequentemente da angioedema acuto, ma può essere interessato anche l’intestino, il che spiega i frequenti sintomi relativi all’apparato digerente.
Angioedema cronico
L’angioedema cronico, al contrario di quello acuto, ha durata prolungata (superiore a 6 settimane) ed ha cause frequentemente sconosciute. I meccanismi IgE-mediati sono rari; talvolta la causa è l’ingestione cronica di un farmaco o di una sostanza chimica non sospetta (ad esempio un farmaco da banco o un cibo contenente uno specifico conservante o un additivo alimentare). Alcuni casi sono determinati da carenza (ereditaria o acquisita) di C1 inibitore.
Angioedema allergico
L’angioedema in questo caso è determinato da una reazione allergica acuta, spesso associata ad orticaria; il gonfiore si nota dopo circa una o due ore dall’esposizione all’allergene. In alcuni casi si può accompagnare ad anafilassi. Le reazioni regrediscono spontaneamente entro 1-3 giorni, tuttavia, se l’esposizione all’allergene (o alle sostanze cross-reattive) non viene interrotta, possono recidivare. Possibili allergeni scatenanti, sono:
- cibi come arachidi, noci, latte, crostacei e uova;
- alimenti contenenti additivi specifici;
- farmaci come penicillina, Aspirina, sulfamidici e vaccini;
- mezzi di contrasto usati in alcune tecniche diagnostiche (ad esempio radiografie);
- pollini;
- veleno di imenotteri (punture di api, vespe, calabroni);
- derivati animali (ad esempio peli di cane o gatto);
- acari;
- lattice ad esempio contenuto in guanti, cateteri e dispositivi contraccettivi.
Angioedema farmaco-indotto (non allergico)
Alcuni farmaci possono avere come effetto collaterale l’angioedema. L’esordio è più tardivo rispetto all’angioedema allergico e può avvenire vari giorni o mesi dopo la prima assunzione del farmaco. Gli inibitori dell’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE-inibitori), utilizzati per trattare l’ipertensione arteriosa, rappresentano la causa più frequente di angioedema non allergica da farmaci. Farmaci che rappresentano causa meno comune di angioedema farmaco-indotto, sono:
- bupropione;
- vaccini;
- alcuni farmaci antidepressivi, come gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI);
- inibitori selettivi della COX-2;
- farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS), come l’ibuprofene (Brufen) o l’Aspirina o l’OKI;
- farmaci antagonisti del recettore dell’angiotensina II (ARB);
- statine;
- farmaci contro la gastrite ed il reflusso gastroesofageo, come gli inibitori della pompa protonica (IPP).
Angioedema acquisito
E’ causata dal deficit acquisito di un inibitore della serina proteasi (inibitore C1 o C1-INH), che mantiene i vasi sanguigni stabili regolando la fuoriuscita di fluidi verso i tessuti: il deficit dell’inibitore C1 porta a un eccesso di callicreina, che produce bradichinina, un potente vasodilatatore che aumenta la fuoriuscita di liquidi. La carenza dell’inibitore C1 non è presente alla nascita e si acquisisce durante la vita, specie se il paziente soffre di linfoma o malattie autoimmunitarie come il lupus eritematoso sistemico.
Angioedema ereditario
E’ una malattia ereditaria a trasmissione autosomica dominante (basta un solo allene alterato da parte dei genitori per determinare la malattia. La malattia determina bassi livelli dell’inibitore C1 (visto nel paragrafo precedente). L’angioedema ereditario è una malattia genetica rara e grave; si manifesta in pazienti giovani, specie durante l’adolescenza. Esistono tre tipologie di angioedema ereditario:
- angioedema ereditario di tipo 1 – ridotti livelli di C1INH (85%);
- angioedema ereditario di tipo 2 – normali livelli, ma ridotta funzione di C1INH (15%);
- angioedema ereditario di tipo 3 – assenza di anomalie evidenziabili di C1INH, compare in maniera dominante legata al cromosoma X e, quindi, colpisce principalmente le donne; può venire esacerbato dalla gravidanza e dall’uso di contraccettivi orali (descritto originariamente da Bork et al nel 2000, esatta frequenza non nota);
Angioedema idiopatico
Quando la causa dell’angioedema non è nota (il che accade spesso), si parla di “angioedema idiopatico”, spesso cronico, recidivante ed associato all’orticaria. Pur essendo la causa sconosciuta, alcuni particolari stimoli generalmente potrebbero indurre angioedema, come ad esempio:
- stress;
- infezioni;
- alcool;
- caffeina;
- cibo piccante;
- temperature estreme (esempio: bagno caldo o doccia);
- indossare vestiti stretti.
Angioedema idiopatico ricorrente
In alcuni pazienti l’angioedema non ha cause note e ricorre a lungo (anni): in questo caso si parla di angioedema idiopatico ricorrente), alla cui base si sospetta un processo autoimmunitario.
Continua la lettura con:
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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