Il bambino allergico e con asma bronchiale può fare sport?

MEDICINA ONLINE KIDS PLAY FOOTBALL CALCIO SOCCER ALLENAMENTO PALLONE SPORT DOPING ADOLESCENTE MIGLIORE PUBERTA SVILUPPO ETA EVOLUTIVA CONSIGLIO SQUADRA SALUTE FORZA MEDICO DELLO SPORT VISITA AGONISTICOÈ comunemente molto diffusa l’opinione che l’attività sportiva sia inopportuna per il bambino con sintomi cutanei non sempre conseguenti a causa allergica, come orticaria (anche se non allergica o che compare dopo uno sforzo), o con eczema atopico (che si accentua con la sudorazione). Se poi lo stato atopico si estrinseca con un’allergia respiratoria come l’asma bronchiale, essa è considerata addirittura controindicata. Le famiglie, di conseguenza, tendono a precluderla al BA, creando in questo modo ansie e senso di frustrazione.

In realtà molti di questi timori sono del tutto infondati: tutti i bambini allergici, qualsiasi sia la manifestazione di allergia, possono praticare sport, purché la sintomatologia sia tenuta sotto accurato controllo dal programma terapeutico. Anche la condizione, abbastanza rara, di anafilassi indotta da esercizio fisico non deve indurre all’abbandono dell’attività sportiva.
Tutti i bambini possono lamentare un “affaticamento respiratorio” più o meno intenso dopo l’attività fisica, ma la presenza di tosse, respiro sibilante e senso di oppressione toracica durante e/o subito dopo l’attività fisica deve sempre far sospettare l’asma.
Nei bambini asmatici, infatti, l’esercizio fisico, svolto durante l’attività quotidiana o un’attività sportiva, può scatenare l’Asma Bronchiale ma la comparsa accidentale dell’asma da sforzo non deve portare all’abbandono dell’attività sportiva, ma deve esortare la famiglia e il pediatra allergologo ad approntare un trattamento
farmacologico di fondo e preventivo più adeguato al tipo di attività da compiere.

Naturalmente, l’attività sportiva deve essere praticata, per quanto possibile, in ambienti privi o con una bassa concentrazione di allergeni (acari, pollini). La palestra deve quindi essere adeguatamente e regolarmente pulita e lo sport all’aria aperta dovrà essere evitato nei periodi di fioritura pollinica o subito dopo il taglio dell’erba.

L’Anafilassi Indotta da Esercizio Fisico (da cui l’acronimo AIEF), è una rara forma di Allergia Alimentare caratterizzata dalla comparsa di due o più sintomi, come
orticaria/angioedema, starnutazione, broncospasmo, edema della glottide, pallore, ipotensione, che si manifestano dopo uno sforzo fisico effettuato a ridosso
(una/due ore circa) dall’assunzione di un alimento, assunzione che senza lo sforzo fisico non sarebbe stata in grado di provocare le manifestazioni anafilattiche.
L’Asma Bronchiale e l’AIEF, dunque, per quanto, come dicevamo, non controindichino la pratica sportiva, sono tuttavia le due entità patologiche che richiedono una particolare attenzione nella gestione del BA durante le ore di educazione motoria o di espletamento
di attività sportive a scuola.

Se è l’insegnante di educazione motoria ad accorgersi dell’improvvisa reazione anafilattica o del broncospasmo acuto dovrà, di conseguenza, informare la famiglia dell’accaduto per ricorrere a specifici approfondimenti diagnostici. Se, invece, l’alunno è già stato segnalato alla scuola come BA, dovrà accertare, prima dell’espletamento dell’attività, che sia stato praticato il trattamento antiasmatico prescritto dal medico nel piano terapeutico che deve essere allegato alla certificazione medica presentata alla scuola all’inizio nell’anno scolastico.

FONTE: Raccomandazioni per la gestione del bambino allergico a scuola SIAIP FEDERASMA

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