Con “sindrome di Napoleone” o “complesso di Napoleone” (in inglese “Napoleon complex“) in psicologia si indica un tipo specifico di complesso di inferiorità teorizzato, normalmente attribuito a persone di bassa statura, in cui l’elemento scatenante e fonte di ansia è appunto una altezza più bassa della media, vista dal soggetto come impedimento al raggiungimento dei propri obiettivi e della propria felicità sociale, professionale ed economica. In questo complesso il soggetto compensa alle proprie carenze fisiche o sociali vere o presunte, con un comportamento sociale scorretto o eccessivamente aggressivo o prepotente, ad esempio mentendo sui propri guadagni, abusando del proprio livello di potere sul lavoro, raccontando bugie su eventi della propria vita, trattando male gli altri ed arrivando, in alcuni casi, a veri e propri comportamenti antisociali. In alcuni casi la sindrome di Napoleone porta il soggetto a soffrire paradossalmente di complesso di superiorità. La reale esistenza della sindrome di Napoleone è attualmente non provata e fonte di dibattito tra i ricercatori.
Cos’è un complesso?
Ricordiamo al lettore che con “complesso” in psicologia si intende il risultato finale di una serie di sentimenti di coscienti/non coscienti, sgraditi, inevitabili, arrecanti incertezze ed ansie non alterabili attraverso il ragionamento logico. In parole semplici il soggetto viene portato a convincersi di un determinato fatto in base a date sensazioni e nessun ragionamento logico riesce a convincerlo facilmente del contrario. Nel caso del complesso di Napoleone il soggetto viene, ad esempio, portato a convincersi di essere professionalmente inferiore ai propri colleghi di lavoro unicamente in base al fatto di essere più basso degli altri, seguendo questo sillogismo logico in realtà del tutto fallace:
- io sono più basso degli altri;
- i bassi sono meno capaci di altri a svolgere bene il proprio lavoro;
- io sono meno capace di altri a svolgere bene il mio lavoro.
Dal momento che non esiste alcuna relazione tra la bravura “intellettiva” di una persona a svolgere bene il proprio lavoro e la sua altezza, questo ragionamento è del tutto illogico per chiunque tranne che per il soggetto in questione, che se ne convince fortemente.
Etimologia
La sindrome di Napoleone prende il nome dal celebre imperatore francese Napoleone Bonaparte. Secondo alcune fonti egli presentava una statura di poco inferiore a 1,70 metri, forse 169 o più probabilmente 168 cm, mentre la media della popolazione era di 167 cm. In teoria quindi napoleone era perfettamente in media se non oltre la media per un comune cittadino francese nato nel 1700, ma risultava comunque piuttosto basso per un aristocratico o un ufficiale, categorie in cui una altezza molto più elevata rispetto alla media rappresentava uno status symbol. Napoleone era poi spesso accompagnato dalla sua Guardia Imperiale, composta da uomini molto alti e ciò potrebbe aver acuito la percezione comune di una sua scarsa statura. Secondo il folklore dell’epoca, diffuso specie tra gli inglesi, si suppone che Napoleone compensasse la sua mancanza di altezza cercando gloria e potere con ostilità e guerra e conquista: è proprio da questa supposta forma di compensazione che il complesso di Napoleone trae origine.
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Verità o mito?
La sindrome di Napoleone secondo alcuni in realtà è mito ed in effetti le ricerche scientifiche danno risultati contrastanti a riguardo. Nel 2007 l’Università del Lancashire Centrale ha dimostrato con uno studio che gli uomini bassi hanno meno probabilità di perdere la pazienza e reagire se provocati rispetto agli uomini di altezza media. Il Wessex Growth Study ha monitorato lo sviluppo psicologico dei bambini dall’ingresso scolastico all’età adulta ed ha notato che in giovane età ci siano differenze significative nel funzionamento della personalità o aspetti della vita quotidiana che potrebbero essere attribuibili all’altezza.
Alcuni studi, al contrario, sembrano confermare l’esistenza di questa sindrome: ad esempio uno studio di Abraham Buunk, professore all’Università di Groninga nei Paesi Bassi, ha sottolineato come uomini alti 1,63 metri avevano il 50% in più di probabilità di mostrare segni di gelosia aggressiva rispetto agli uomini che erano alti 1,98 metri. Lo psicologo Mark van Vugt della Vrije Universiteit di Amsterdam, in uno studio ha notato come gli uomini di bassa statura si comportino in modo più aggressivo nelle interazioni con gli uomini più alti: secondo questo studio quando i maschi umani o animali sono in competizione e ricevono segnali di essere fisicamente superati, entra in gioco una maggiore aggressività atta proprio a compensare la mancanza di attributi fisici rilevanti. Il biologo Bob Wong dell’Università Monash di Melbourne in una ricerca hanno osservato come una particolare razza di pesci di acqua dolce sia caratterizzata da comportamenti ascrivibili alla sindrome di Napoleone: i maschi più piccoli sono più aggressivi e rapidi nell’attacco contro i nemici rispetto a quelli di più grandi dimensioni della stessa specie.
In alcuni casi la sindrome di Napoleone si associa alla sindrome di Obelix.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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