Neuropatia sensitiva distale e altre neuropatie periferiche diabetiche

MEDICINA ONLINE NEUROLOGIA NEUROLOGO CERVELLO ENCEFALO SISTEMA NERVOSO RISONANZA MAGNETICA RM TAC TC TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI RADIOGRAFIA RXLe complicanze neuropatiche del diabete sono estremamente frequenti, soprattutto nei soggetti con più di 50 anni. Sono state identificate diverse sindromi cliniche che possono manifestarsi in forma isolata o in varie associazioni. Sebbene nel corso del diabete quasi tutti i nervi possano essere interessati, quelli più frequentemente colpiti sono il nervo sciatico e il nervo femorale.

Sebbene l’eziologia sia ancora non del tutto chiarita, si ritiene che le neuropatie diabetiche siano cause soprattutto da alterazioni endoneurali dei vasi nutritizi o ad alterazioni metaboliche.
Dal punto di vista diagnostico, le proteine liquorali possono risultare aumentate nei diabetici (fino a raggiungere valori di 50-200 mg/dl o più), anche nei pazienti che non presentano segni di neuropatia. Ai fini della terapia è fondamentale un attento controllo della glìcemia, Sebbene un rapido miglioramento venga osservato solo raramente, una terapia sintomatica condotta per alcuni mesi può far regredire alcune delle manifestazioni cliniche più fastidiose per il paziente. Gli anticonvulsivanti (ad esempio il gabapentin), l’amitriptilina, le creme di lidocaina e di capsaicina e il blocco nervoso possono essere talvolta efficaci nel trattamento delle forme dolorose.

Le mononeuropatie acute periferiche, come quelle dei nervi cranici, sono in genere secondarie a un infarto del nervo; in entrambe le forme le possibilità di un recupero completo sono buone. Una radicolopatia segmentaria è una complicanza relativamente rara di un diabete di lunga data e si manifesta con dolore intenso, disestesie e perdita della sensibilità superficiale con distribuzione segmentaria a livello del torace e dell’addome. Le alterazioni riscontrabili all’EMG (fibrillazioni della muscolatura paraspinale a livello di più miotomi) confermano la presenza di una radicolopatia diffusa. Di seguito sono elencate sia le forme di neuropatia diabetica acute sia quelle croniche.

Neuropatia sensitiva distale

La neuropatia sensitiva distale rappresenta la forma di neuropatia più frequente nei pazienti con diabete. Si manifesta con dolori lancinanti e persistenti e con torpore e formicolii localizzati ai piedi e agli arti inferiori in modo simmetrico. Nelle forme più gravi possono essere interessate anche le mani. Il deficit sensitivo contribuisce alla scarsa tendenza alla guarigione delle ferite del piede. A volte può risultare compromessa la sensibilità profonda con conseguente comparsa di atassia, atonia della vescica (pseudotabe diabetica) e deformità articolari (artropatia di Charcot),

Mononeuropatia multipla lombare

Si tratta di un quadro clinico che si manifesta con una neuropatia prevalentemente motoria dolorosa, asimmetrica o unilaterale, di tipo progressivo, che interessa diversi nervi cranici. Tende a svilupparsi nei soggetti più anziani con diabete lieve (o non diagnosticato), spesso all’inizio della terapia insulinica, oppure come complicanza di un diabete di lunga durata che non è stato tenuto sotto controllo per un breve periodo. L’ipostenia e l’atrofia muscolare sono evidenti soprattutto a livello del cingolo pelvico e della muscolatura della coscia di un lato ed è presente areflessia rotulea; per questo motivo il disturbo è spesso definito “amiotrofia diabetica“. È possibile un recupero completo, che tuttavia può richiedere diversi mesi. Un secondo tipo di neuropatia diabetica prossimale è caratterizzato da ipostenia simmetrica e da atrofia della muscolatura del cingolo pelvico e delle cosce. Il disturbo esordisce in modo insidioso e ha un’evoluzione lenta. La muscolatura del cingolo scapolare e degli arti inferiori è meno frequentemente interessata. Il dolore non rappresenta una caratteristica di rilievo e le alterazioni sensitive, se presenti, sono modeste e prevalentemente di tipo distale e simmetrico.

Oftalmoplegia diabetica

L’oftalmoplegia diabetica è secondaria a un infarto del nervo oculomotore o, più frequentemente, del nervo abducente e si manifesta con paralisi oculomotoria acuta accompagnata da dolore periorbitario e al volto. L’infarto risparmia le fibre pupillo-costrittrici che decorrono nella porzione periferica del III nervo cranico e coinvolge in modo caratteristico la parte centrale: la funzione pupillare è quindi tipicamente conservata (a differenza di quanto accade in caso di compressione del III nervo cranico secondaria, per esempio, ad aneurisma o a ernia tentoriale, che determina dilatazione pupillare).

Neuropatia autonomica

La neuropatia autonomica si manifesta con disfunzione della funzione pupillare e delle ghiandole lacrimali, alterazioni della sudorazione e dei riflessi cardiovascolari, diarrea notturna, atonia vescicale e intestinale, impotenza e ipotensione posturale. Questi sintomi sono in genere associati ad altre forme di neuropatia diabetica (in particolare alla forma sensitiva distale).

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