Farmaci efficaci usati nella terapia dell’eiaculazione precoce

MEDICINA ONLINE ANSIA DA PRESTAZIONE SESSO TRISTE SESSUALE PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE PAURA TIMORE COPPIA MENTE PSICOLOGIA LETTO PENETRAZIONE MATRIMONIO FIDANZATI UOMO DONNA LIBIDO SPERMA PIACERE SEXL’eiaculazione precoce (EP) è uno dei problemi per il quale più frequentemente un paziente si rivolge al medico andrologo. Difficile è la sua definizione. Secondo alcuni l’eciaculazione precoce potrebbe essere definita come “sostanzialmente, è l’incapacità di controllare il tempo eiaculatorio in modo tale da soddisfare la partner o il partner“.

Oltre alla terapia psicoterapica (utilissima la psicoterapia cognitivo-comportamentale, sia singola di coppia), indicata quando il problema sia legato soprattutto all’ansia da prestazione, in alcuni casi può essere anche considerato l’utilizzo di farmaci che ritardano l’eiaculazione.

I farmaci più usati sono la metoclopramide (antidopaminergico), e farmaci serotoninergici, quali la clomiprarnina (25-50 mg/die), la fluoxetina (20 mg/die), la paroxetina (20 mg/die) e la sertralina (50 mg/die). Quest’ultima classe di farmaci è senz’altro la più usata perché in diversi studi controllati ha superato almeno del doppio l’efficacia del placebo.

L’uso dei serotoninergici per il trattamento dell’EP pone però alcuni problemi:

  1. l’efficacia solo durante la terapia;
  2. il relativamente alto costo;
  3. gli effetti collaterali.

L’andrologo quindi deve porsi alcune domande al momento di instaurare la terapia, fra cui quale farmaco scegliere, per quanto tempo fare la terapia, l’eticità di usare uno psicofarmaco in un paziente senza dimostrabili disturbi psichiatrici.

La clomipramina (25-50 mg/die) può essere il farmaco di scelta per il basso prezzo e l’elevata efficacia dei risultati. Inoltre studi recenti dimostrano una sua efficacia anche quando assunto alla dose di 25 mg 12-24 ore prima del rapporto sessuale. D’altra parte in tutti gli studi si è dimostrato il farmaco con la più elevata incidenza di effetti collaterali fra cui anche quella di indurre disturbi della vis.

Fra gli SSRI (inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina), la fluoxetina (20-50 mg/die) e la paroxetina (20-40 mg) sembrano più efficaci della sertralina e fluvoxamina.

La paroxetina (20-40 mg) è efficace sia in uso cronico sia usata “al bisogno” (20 mg 4 ore prima del rapporto sessuale. Lo schema ideale sembra però quello di un trattamento cronico prima (per un mese) e poi “al bisogno”.

Un altro farmaco proposto per ritardare l’eiaculazione in pazienti con EP è il sildenafil, un inibitore delle fosfodiesterasi V che aumenta i livelli intracellulari di GMPc, il principale mediatore dell’azione di alcuni neurotrasmettitori fra cui l’ossido nitrico. In uno studio comparativo fra il sildenafil, la clorimipramina, la sertralina, la paroxetina e tecniche comportamentali, usati al bisogno nella terapia della EP, è risultato che il sildenafil era di gran lunga più efficace nel prolungare la latenza eiaculatoria.

ATTENZIONE: chiedere sempre consiglio al proprio medico PRIMA di assumere i farmaci menzionati in questo articolo.

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!