Con il termine “facomatosi” (in inglese “phakomatoses”) o con “ectodermosi congenite”, in medicina si identifica un gruppo di malattie ereditarie che interessano la cute e altri organi, tra cui il cervello. In tale gruppo possiamo includere varie patologie, tra cui:
- neurofibromatosi;
- sclerosi tuberosa;
- angiomatosi retino-cerebellare (malattia di Von Hippel-Lindau);
- angiomatosi cutanea associata ad anomalie del SNC (angiomatosi meningofacciale con calcificazione cerebrale o sindrome di Sturge-Weber);
- incontinentia pigmenti;
- sindrome di Bonnet – Dechaume – Blanc (sindrome di Wyburn-Mason);
- atassia-teleangectasia (sindrome di Louis-Bar).
La neurotibromatosi e la sclerosi tuberosa, due facomatosi tra le più diffuse, sono caratterizzate dalla presenza, nel sistema nervoso centrale (SNC), di formazioni benigne similtumorali (amartomi) che hanno la potenzialità di subire una trasformazione neoplastica.
In questo articolo ci occuperemo della atassia-teleangectasia o sindrome di Louis-Bar.
Atassia-teleangectasia
L’atassia-teleangectasia o sindrome di Louis-Bar (una volta denominata “atetosi doppia congenita“) è una malattia genetica a trasmissione autosomica recessiva rara.
Epidemiologia
L’incidenza dell’atassia-teleangectasia nella popolazione è stimata da 1 su 40.000 fino a 1 su 100.000 nati vivi. La prevalenza è 1-9 / 1000000. In Italia sono riconosciuti meno di 100 casi. L’età di esordio è l’infanzia
Sintomi e segni
L’atassia-teleangectasia è caratterizzata principalmente da tre componenti:
- atassia cerebellare: compare in genere nella prima infanzia e si rende evidente nel giro di pochi anni con progressivi disturbi della postura e dell’andatura, con incapacità di compiere movimenti fini (utilizzo delle posate, della matita, di piccoli oggetti) e con aprassia oculomotoria, cioè con l’incapacità di coordinare i movimenti saccadici: il bambino ruota la testa anziché muovere gli occhi per inseguire gli oggetti che si muovono rapidamente. Compaiono successivamente disturbi del linguaggio e diminuzione della capacità muscolare, soprattutto a carico degli arti inferiori. In età adolescenziale, in genere tutti i pazienti necessitano di un consistente aiuto per vestirsi, mangiare e provvedere all’igiene personale. Le capacità intellettive non vengono compromesse, ma è difficile valutare l’intelligenza di un soggetto affetto da questa sindrome per la lentezza delle risposte;
- teleangectasie oculo-cutanee: le teleangectasie sono dilatazioni dei piccoli vasi che si manifestano inizialmente a livello delle congiuntive, per poi diffondersi su tutta la cute, soprattutto sulle orecchie, sopra il ponte del naso, nelle pieghe del gomito e del ginocchio. Occasionalmente possono essere presenti alla nascita, ma in genere si sviluppano dopo la prima decade di età. Di solito non costituiscono un problema medico in quanto non sanguinano e non danno prurito. Rispetto alle teleangectasie che si ritrovano nell’occhio di persone più anziane, queste sono costanti nel tempo e non peggiorano o migliorano col variare della temperatura corporea e dei fattori emozionali dell’individuo.
- immunodeficienza: una diminuzione dell’efficienza del sistema immunitario esordisce con infezioni respiratorie (in particolare a livello polmonare) che col tempo recidivano fino a portare allo sviluppo di bronchiectasie. Spesso i pazienti soffrono di riniti e rinosinusiti: la ridotta capacità di combattere le infezioni riguarda prevalentemente le malattie causate da batteri piuttosto che quelle da virus. Quasi mai, tuttavia, si rileva un deficit di gammaglobuline.Conseguenze importanti del malfunzionamento del sistema immunitario sono l’aumentata suscettibilità alle radiazioni ionizzanti, e ai tumori. L’esposizione a raggi X in questi soggetti va pertanto limitata a situazioni di assoluta necessità, per la loro incapacità di riparare i danni del DNA. Le neoplasie più frequenti nei soggetti affetti da atassia-teleangectasia sono i linfomi e le leucemie linfatiche, ma nei soggetti che sopravvivono più a lungo si riscontrano anche carcinomi.
Cause
La sclerosi tuberosa è una malattia autosomica recessiva quindi si trasmette dai genitori ai figli. L’anomalia genetica che determina l’atassia-teleangectasia è stata riconosciuta a livello del gene detto ATM (ataxia-telangiectasia mutated), mappato nella regione q22-23 del cromosoma 11. ATM è una chinasi che, in seguito al riconoscimento di danno al DNA, attiva l’oncosoppressore p53.
Trasmissione
Una malattia è detta a trasmissione autosomica recessiva quando l’allele alterato deve essere presente in coppia (omozigosi), cioè sono necessarie due copie dell’allele difettoso per far sì che la malattia si esprima, a prescindere dal sesso. Non basta un solo genitore portatore sano o malato, bensì entrambi i genitori devono essere portatori sani o malati. Il fenotipo quindi si esprime quando nel genotipo dell’individuo sono presenti entrambi gli alleli responsabili, fatto che spiega l’alta probabilità di sviluppare malattie genetiche in caso di incesto. Quindi:
- un individuo che possegga entrambi gli alleli alterati: è portatore ed è malato;
- un individuo che possegga solo un allele alterato: è portatore ma è sano;
- un individuo che non possegga nessun allele alterato: NON è portatore ed è sano.
Essere portatore sano vuol dire quindi NON avere la patologia ma possedere nel proprio genotipo un allele mutato, che può essere trasmesso alle generazioni successive.
Dalla combinazione delle possibili condizioni di genitori sani, malati e portatori sani, deriva la distribuzione probabilità che la malattia sia trasmessa ai figli:
- genitori malato-malato: la probabilità che il figlio/a nasca malato è del 100%;
- genitori sano-malato: la probabilità che il figlio/a nasca portatore sano è del 100%;
- genitori malato-portatore sano: la probabilità che il figlio/a nasca malato è del 50% e del 50% che nasca portatore sano;
- genitori sano-portatore sano: la probabilità che il figlio/a nasca sano è del 50% e del 50% che nasca portatore sano;
- genitori portatore-portatore: la probabilità che il figlio/a nasca portatore sano è del 50% mentre è del 25% che nasca sano o malato.
Se nessuno dei genitori ha un allele mutato, non c’è ovviamente alcuna trasmissione autosomica recessiva ed i figli saranno tutti sani e NON portatori dell’allele mutato.
Nell’immagine che segue, è raffigurata la tipica situazione in cui entrambi i genitori sono sani ma portatori dell’allele mutato:
- un figlio su quattro avrà entrambi gli alleli alterati e sarà malato ed ovviamente portatore;
- due figli su quattro avranno un allele normale ed uno alterato e saranno sani ma anche portatori;
- un figlio su quattro avrà entrambi gli alleli normali e sarà sano e NON portatore.
Diagnosi
La diagnosi si basa su anamnesi, esame obiettivo, medicina di laboratorio (test genetici) e – solo in alcuni casi – diagnostica per immagini (in particolare TC e risonanza magnetica). La diagnosi clinica precoce è spesso complessa, tuttavia il medico viene aiutato dall’aumento costante nel siero dei livelli di alfa-fetoproteina (AFP) e dall’analisi citogenetica, che tendono a confermare la diagnosi. La diagnosi differenziale si pone principalmente con l’atassia-aprassia oculomotoria tipo 1 e 2. La diagnosi prenatale è possibile quando sia stata individuata almeno una mutazione inattivante del gene ATM nel caso indice.
Terapie
Attualmente non esiste terapia specifica. Le cure comprendono fisioterapia, terapia del linguaggio e trattamento delle infezioni e delle complicazioni polmonari. Dal momento che che le cellule dei pazienti sono molto suscettibili ai raggi X, la radioterapia, associata ad alcune forme di chemioterapia, deve essere usata con cautela, come anche la radiografia e la TC.
Prognosi
La prognosi è molto grave, per la possibilità di insorgenza di infezioni respiratorie opportunistiche, oltre che per la neurodegenerazione, l’invecchiamento cutaneo-mucoso precoce e l’aumentato rischio di sviluppare tumori. Quattro pazienti su dieci sviluppano un cancro prima dei 20 anni di età. I bambini spesso necessitano della sedia a rotelle fin dall’età di 10 anni.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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