“Dottore io voglio smettere di fumare, ma per farlo dovrò portare con me le sigarette per sempre nelle mie tasche”
Sento spesso questa affermazione bislacca nei miei corsi antifumo, che assume un senso solo nella logica distorta di un tossicodipendente qual è il fumatore. Chi fuma crede veramente che se non ha le sigarette con sé non riuscirà a smettere e si sente costretto a tenerle sempre in tasca in una sorta di “sfida di nervi” col pacchetto. La sua idea è che deve dimostrare a sé stesso di essere più forte delle sigarette oppure, segretamente, che se dovrà affrontare qualche occasione di stress avrà bisogno di loro e le avrà quindi rapidamente a disposizione, nella propria tasca. Entrambi questi modi di ragionare, uno coscio ed il secondo spesso inconscio, comportano delle serie implicazioni, che rappresentano quasi una garanzia di fallimento per chi vuole smettere per sempre di fumare.
“Sono più forte io delle sigarette”
La prima ipotesi, quella conscia, dice che il fumatore medio per smettere deve portare sempre con sé le sigarette per dimostrare 24 ore su 24 di essere più forte delle sigarette, e il bello è che il fumatore crede veramente di esserlo. Ma si tratta di un errore gravissimo: un fumatore non è praticamente mai più forte della propria dipendenza. Il giorno che lo ammetterà, sarà il giorno che avrà la possibilità di lottare per smettere. Il giorno che se lo dimenticherà, sarà il giorno che sarà ripreso dal vortice della dipendenza.
Se fosse lui veramente il più forte, avrebbe fumato una o due sigarette al giorno quando voleva, ma non è così, visto che il fumare è una potente tossicodipendenza. Se fosse stato più forte delle sigarette, non avrebbe mai frequentato un corso anti fumo: avrebbe semplicemente smesso. Si è iscritto, al contrario, perché ammette di non avere il controllo della situazione. È stato probabilmente fuori controllo per molti anni e – come avviene con qualunque altra droga che dà dipendenza – non avrà mai più di nuovo il controllo. Se dovesse dimenticare che le sigarette lo controllavano, probabilmente fumerebbe di nuovo la sua prima sigaretta. E quello sarebbe un giorno tragico, perché ricadrebbe nella propria vecchia dipendenza, senza avere la sicurezza di avere di nuovo la forza e l’occasione di liberarsene un’altra volta. Tenere le sigarette con sé per dimostrare di “essere più forte” è un gravissimo rischio: essendo il fumare una potente tossicodipendenza, avere perennemente un pacchetto con sé è come per un eroinomane che prova a disintossicarsi l’avere sempre con se una siringa piena di eroina pronta all’uso. Perché avere questo rischio? Buttate subito il pacchetto che avete in tasca: “sfiderete” lo stesso le sigarette, abbassando di molto il rischio di ricaduta. Sapete però perché molti che provano a smettere, continuano a tenere sottomano il pacchetto? Perché appunto stanno “provando” a smettere e sotto sotto non sono così sicuri che non fumeranno mai più, cioè quello che dovrebbe essere il VERO obiettivo finale di chi DAVVERO vuole smettere. Veniamo quindi ora al punto del problema:
“Le tengo per le emergenze”
Il fumatore dice a tutti ed anche a sé stesso, che tiene con se le sigarette per una sorta di “sfida di nervi col pacchetto”, ma la verità è probabilmente un’altra: inconsciamente il fumatore tiene con sé il pacchetto perché crede ancora che le sigarette siano fondamentali per superare i traumi della vita, quindi tiene il pacchetto in tasca perché sa che prima o poi gli capiterà qualcosa di veramente stressante ed in quel caso dovrà per forza fumare per superare il brutto momento. Ecco, pensarla così è la maniera migliore per non smettere mai DAVVERO di fumare. Non importa quanto accuratamente il fumatore abbia pianificato un periodo tranquillo con lo stress ai livelli minimi: lo stress capiterà, e con le sigarette lì, quasi sicuramente ne prenderà una e tornerà ad essere un fumatore come e forse più di prima. Anche se supererà quella situazione, l’idea che le sigarette sono capaci di rendere la vita sostenibile è una convinzione falsa e pericolosa. Il fumatore sente di avere bisogno delle sigarette per superare i momenti stressanti, quindi inconsciamente – se tiene le sigarette in tasca 24 ore su 24 – si convince sempre più che non solo sarà meno efficiente, ma anche che sarà completamente incapace di sopravvivere, se abbandonerà la sostanza che rende la stessa vita possibile. Con questa convinzione, NON sarà mai in grado di smettere di fumare perché arriverà a considerare il fumare come qualcosa di vitale per sopravvivere, importante quasi quanto mangiare o di respirare. Se le sigarette sono considerate vitali per un fumatore, egli non smetterà mai. Il fumatore deve capire che non deve tenere con sé le sigarette dopo che ha smesso e che se gli dovesse capitare un momento stressante, lo potrà superare senza riprendere in mano una sigaretta.
Conclusioni
Non scordatevi mai che le sigarette una volta controllavano i vostri comportamenti e le vostre convinzioni. Quando avete smesso di fumare avete anche ammesso che le sigarette vi controllavano. Eravate letteralmente terrorizzati dal fatto che un tiro vi potesse riportare alla vostra condizione precedente e non si trattava di una paura irrazionale. Un tiro oggi vi porterebbe agli stessi tragici risultati ai quali vi avrebbe portato il giorno che avete smesso. Le sigarette prima erano più forti di voi e, se gliene date la possibilità, lo sarebbero ancora. Se volete dimostrare a voi stessi che avete il controllo della situazione, fatelo ammettendo che potete vivere anche senza avere le sigarette in tasca: non vi servono per una sfida di nervi e non vi serviranno in un eventuale momento di forte stress. Le sigarette non servono a nulla: il tenerle in tasca è solo un rischio in più di ricaduta.
Parti di questo testo, rielaborate dal nostro Staff, sono tratte dal libro “Non fare più nemmeno un tiro” di Joel Spitzer, molto utile sia per chi vuole smettere di fumare che per chi ha già smesso e vuole evitare di “cadere in tentazione”. E’ un libro gratuito, scaricabile legalmente dal link contenuto nel nostro articolo: Non fare più nemmeno un tiro: il libro gratuito per chi ha smesso e per chi vuole smettere di fumare
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