Liquor: caratteristiche, alterazioni della circolazione liquorale e della pressione intracranica

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Vengono prodotti circa 500 ml/die di LCS, prevalentemente dai plessi corioidei dei ventricoli laterali; il liquor fluisce verso il terzo e il quarto ventricolo, esce dai forarni di Luschka e Magendie alla base del bulbo o midollo allungato e quindi circola in direzione craniale attraverso le cisterne del tronco encefalico fino agli spazi subaracnoidei che circondano la convessità degli emisferi cerebrali. Il LCS viene riassorbito nel sangue attraverso i villi aracnoidei che si trovano prevalentemente nel seno sagittale.

Nell’adulto il volume intracranico è di circa 1700 ml e comprende:

  • l’encefalo (che corrisponde ad un volume di 1450 ml),
  • il liquor (stimato intorno ai 140 ml),
  • il sangue intravascolare (150 ml).

La distribuzione del LCS nei ventricoli, negli spazi cisternali e negli spazi subaracnoidei dell’encefalo e del midollo spinale varia con l’età. La pressione del liquor; normalmente compresa fra 90 e 150 mmH2O (che corrispondono a 6 – 11 mmHg) dipende prevalentemente dalla pressione vascolare (venosa), il che rende ragione dell’onda pulsatile di pressione intracranica sincrona con il ciclo cardiaco. A causa della rigidità della scatola cranica e della relativa inelasticità della dura, un aumento del volume di encefalo, sangue o liquor è possibile solo a scapito delle altre componenti (teoria di Monro-Kellie). Questa relazione pressione-volume è nota come compliance; gli aumenti di volume intracranico sono inizialmente tollerati, ma ulteriori espansioni causano un incremento esponenziale della pressione intracranica (ipertensione intracranica) e possono gravemente danneggiare le strutture cerebrali per compressione ed interferendo con il flusso ematico cerebrale.

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