Diminuzione della pressione endocranica: ipotensione intracranica

MEDICINA ONLINE CERVELLO BRAIN TELENCEFALO MEMORIA EMOZIONI CARATTERE ORMONI EPILESSIA STRESS RABBIA PAURA FOBIA NERVO VENTRICOLI CEREBRALI ATTACCHI PANICO ANSIA IPPOCAMPO IPOCONDRIA PSICOLOGIA DEPRESSIONE DIENCEFALOLa “pressione intracranica” o “pressione endocranica” (acronimo “PIC) è, come intuibile, la pressione presente all’interno del cranio. Tale pressione deve rimanere costante poiché, dal momento che la scatola cranica non si può espandere, un suo aumento può non solo danneggiare direttamente le delicate strutture presenti all’interno del cranio per compressione, ma danneggiarle anche indirettamente interferendo con il flusso ematico cerebrale, dal momento che un aumento esagerato della pressione intracranica crea un “muro pressorio” che impedisce al sangue – in arrivo dal cuore – di irrorare normalmente i tessuti cerebrali.

Pur essendo genericamente considerata meno grave di una ipertensione endocranica, anche l’abbassamento della pressione nel cranio (ipotensione intracranica o ipotensione endocranica), può diventare estremamente pericolosa e potenzialmente mortale.

La causa più frequente di ipotensione intracranica è costituita da una puntura lombare alla quale fa seguito uno stillicidio persistente di liquor: in tale condizione, se si assume la stazione eretta o la posizione seduta (manovre che aumentano la pressione intracranica negativa) si sviluppa l’ipotensione intracranica e – di conseguenza – entro pochi minuti si avverte una cefalea generalizzata, accompagnata da dolore e rigidità del collo e a volte da nausea e vomito. Pochi pazienti presentano paralisi del VI nervo cranico (muscolo retto laterale) e un soffio venoso udibile. La caratteristica principale è la remissione dei sintomi con il decubito supino. Lo stillicidio termina dopo qualche giorno, benché talvolta duri più a lungo. In alcuni casi in cui la perdita di liquor tarda a cessare, l’iniezione di alcuni millilitri di sangue autologo nello spazio epidurale spinale arresta la perdita di liquor ed allevia i sintomi nei casi refrattari (tampone ematico).

Una rara sindrome di ipotensione intracranica spontanea può far seguito a uno sforzo o a una caduta con trauma, o può non avere alcuna spiegazione plausibile (ipotensione intracranica idiopatica); il liquor può contenere alcuni leucociti e alla RM si osserva, dopo infusione di gadolinio, un’evidente intensificazione del contrasto delle meningi craniospinali. Se la perdita di LCS è dovuta a lacerazione dell’aracnoide spinale, un tampone ematico può accelerare la guarigione. Una sindrome simile può verificarsi in pazienti che si sono sottoposti ad un intervento di shunt ventricolare; di solito la taratura della valvola inserita è troppo bassa e il riaggiustamento della pressione conduce a un
pronto miglioramento della sintomatologia.

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