Asma bronchiale legato al sonno: cause, sintomi, diagnosi, terapie

 

MEDICINA ONLINE ASMA BRONCHIALE SPIROMETRIA DIFFERENZIALECon “asma bronchiale legato al sonno” si indica la presenza di attacchi di asma bronchiale durante il sonno. Un’elevata percentuale (dal 61 al 74% nelle diverse stime) dei pazienti affetti da asma bronchiale presenta attacchi notturni. I dati epidemiologici non hanno evidenziato né una particolare suscettibilità di uno dei due sessi né alcuna familiarità. La contemporanea presenza di reflusso gastroesofageo può fungere da fattore scatenante.

Cause e fattori di rischio

Numerosi fattori concorrono, durante la notte, ad aumentare le resistenze delle vie respiratorie nei soggetti normali e ancor più negli asmatici:

  • variazioni circadiane del pattern di increzione endocrina (adrenalina e cortisolo raggiungono i loro tassi ematici più bassi nelle prime ore del mattino);
  • aumento delle IgE e degli eosinofili sierici;
  • riduzione del tasso ematico di farmaci antiasma.

Sintomi e segni

Solitamente, il paziente si sveglia nella seconda metà della notte e presenta tosse, dispnea, fame d’aria e costrizione toracica. Il ripetersi di questi episodi notturni può indurre astenia diurna e, più raramente, sonnolenza. Il quadro clinico è solitamente più
grave nei bambini. Alcuni pazienti presentano un’insonnia tempo-correlata con la presenza degli episodi. L’insonnia può essere aggravata da alcuni farmaci comunemente usati nella terapia dell’ asma (xantine metilate, farmaci β2-agonisti).

Quadro polisonnografico

Gli attacchi d’asma possono verificarsi in qualsiasi stadio di sonno NREM e REM, ma sono più rari durante le fasi III e IV NREM, per cui sono meno frequenti nella prima metà della notte, quando il sonno a onde lente ha una maggiore incidenza. La misurazione della pressione intraesofagea consente di osservare un aumento di pressione intratoracica in coincidenza con l’attacco. Talvolta è presente un modesto grado di desaturazione (5 – 6%).

Diagnosi

I test di funzionalità respiratoria dimostrano un’ostruzione reversibile delle vie aeree. Nei radiogrammi toracici si evidenzia un’iperinflazione dei polmoni. La presenza di una componente allergica è documentata dagli alti livelli di eosinofili e IgE nel siero e nell’espettorato.

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Diagnosi differenziale

La diagnosi differenziale va posta verso la dispnea parossistica notturna legata allo scompenso cardiaco, l’ischemia miocardica notturna, la sindrome da ipoventilazione centrale, il laringospasmo legato al sonno, il reflusso gastroesofageo, la sindrome da anomala deglutizione nel sonno, la sindrome da soffocamento in sonno e la sindrome
delle apnee ostruttive.

Evoluzione

L’asma risponde solitamente bene al trattamento farmacologico, con netta riduzione degli episodi asmatici notturni.

Terapia non farmacologica

Allontanamento dei potenziali allergeni dalla camera da letto.

Terapia farmacologica

Stessa terapia dell’asma diurno.

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