Polipi intestinali: sintomi, segni, esami, diagnosi, screening

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COLONSCOPIA COSE QUANDO RISCHI PREPARA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneI polipi intestinali sono masse anomale di tessuto che si formano a partire dalla mucosa dell’intestino (specialmente nel colon e nel retto) e protrudono nel lume. Pur essendo formazioni benigne, con il tempo possono diventare maligni (carcinoma): per tale motivo motivo l’identificazione e l’eventuale asportazione dei polipi intestinali rappresenta un efficace strumento di prevenzione del cancro al colon-retto. Se il polipo aderisce direttamente alla parete dell’intestino, si definisce “polipo sessile“; se al contrario aderisce mediante un peduncolo, si definisce “polipo peduncolato“. I medici che si occupano di diagnosticare e curare i polipi del colon sono in genere quelli specializzati in gastroenterologia e in chirurgia generale.

Sintomi e segni

I polipi intestinali, soprattutto se singoli/di numero ridotto, piatti e di pochi millimetri, sono in genere asintomatici, cioè non presentano alcun sintomo: tale caratteristica contribuisce ad accentuarne la pericolosità poiché il polipo ha tutto il tempo per trasformarsi in maligno (in genere tale trasformazione richiede una decina d’anni). Essendo asintomatici, spesso i polipi vengono individuati del tutto casualmente durante un esame endoscopico o radiologico eseguito per altri motivi oppure durante l’autopsia. I polipi intestinali, soprattutto se multipli, peduncolati e di grandi dimensioni, possono presentare vari sintomi e segni, tra cui:

  • crampi addominali;
  • diarrea acquosa con possibile conseguente ipokaliemia;
  • stitichezza;
  • meteorismo;
  • dolore addominale;
  • gonfiore addominale;
  • dispepsia (difficoltà digestiva);
  • difficoltà alla defecazione;
  • sintomi e segni di anemia;
  • alterazioni dell’alvo;
  • crampi addominali;
  • mucorrea;
  • pallore;
  • dissenteria;
  • dita a bacchetta di tamburo;
  • rettorragia (fuoriuscita di sangue dall’ano);
  • presenza di sangue rosso vivo nelle feci (in caso di lesione sanguinante nel tratto terminale del colon);
  • presenza di sangue rosso scuro nelle feci o melena (feci nere) qualora sia presente una lesione sanguinante nel tratto iniziale del colon);
  • presenza di sangue occulto nelle feci (non visibile macroscopicamente);
  • tenesmo rettale (sensazione di urgente bisogno di defecare), specie se i polipi si localizzano al retto;
  • sensazione di corpo estraneo in prossimità dell’ano (specie se i polipi si localizzano al retto);
  • colica addominale molto dolorosa ed altri segni di ostruzione intestinale (se i polipi intestinali sono tanti e/o di grosse dimensioni).

In genere tali sintomi e segni sono tanto più comuni ed intensi quanto maggiori sono le dimensioni del polipo. Qualora si verifichi una ostruzione intestinale severa, si può verificare il vomito fecaloide (feci dalla bocca).

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Diagnosi

Gli strumenti che possono essere usati per la diagnosi (e per la diagnosi differenziale), sono:

  • anamnesi (raccolta dei sintomi del paziente e della sua storia clinica);
  • esame obiettivo (raccolta dei segni, in particolare esame obiettivo addominale e toracico);
  • esame endoscopico (colonscopia);
  • biopsia durante l’esame endoscopico con analisi istologica del campione;
  • analisi delle feci (in particolare si ricerca la presenza di tracce di sangue macroscopico od occulto);
  • esame del sangue venoso;
  • radiografia con mezzo di contrasto (pasto di bario);
  • indagini di laboratorio per la ricerca di infezioni;
  • esami del sangue per i marker tumorali come l’antigene carcino-embrionale (CEA), l’antigene carboidratico (CA 19-9) ed il CA 15-3;
  • ecografia addominale;
  • breath test;
  • TC (tomografia computerizzata);
  • PET (tomografia ad emissione di positroni);
  • ecografia endoscopica (ecoendoscopia).

Non tutti gli esami elencati sono sempre necessari. In genere anamnesi, esame obiettivo, colonscopia con biopsia e radiografia sono sufficienti per raggiungere una diagnosi. Poiché i polipi sono spesso asintomatici, la diagnosi è spesso tardiva e/o fortuita. I polipi rettali possono essere palpabili all’esplorazione rettale eseguita durante l’esame obiettivo.

Screening

Come già anticipato, pur essendo formazioni benigne, i polipi con il tempo (circa 10 anni) possono diventare maligni trasformandosi in carcinomi: per tale motivo motivo l’identificazione e l’asportazione dei polipi intestinali rappresenta il più efficace strumento di prevenzione del cancro al colon-retto. Dal momento che oltre il 40% dei soggetti con più di 60 anni presenta polipi adenomatosi, è consigliato sottoporsi ad un esame colonscopico (colonscopia) superati i 50 anni di età, in particolare se sono presenti numerosi fattori di rischio, come la famigliarità con la malattia (parenti con cancro al colon), obesità, fumo di sigaretta ed alcolismo. L’esame diagnostico che può essere associato all’endoscopia è la radiografia del colon, con bario ed insufflazione di aria (clisma opaco a doppio contrasto). In associazione può essere eseguita la ricerca di sangue occulto nelle feci. Può essere anche usata la colonscopia virtuale.

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