I tumori dell’esofago possono essere distinti in tumori benigni e in tumori maligni (cancro dell’esofago o cancro esofageo). Il cancro dell’esofago è quindi, per definizione, una neoplasia (tumore) di carattere maligno, che colpisce l’esofago. Poiché il cancro dell’esofago origina dalle cellule epiteliali, si parla più precisamente di “carcinoma dell’esofago” o “carcinoma esofageo“, espressione che significa appunto “tumore maligno originario dalle cellule epiteliali dell’esofago“. A seconda dell’epitelio di origine si hanno due tipi di carcinoma dell’esofago: il carcinoma squamocellulare (originario dalle cellule epiteliali di pavimentazione) e l’adenocarcinoma (che derivano dall’epitelio cilindrico dell’esofago di Barrett).
Sintomi e segni
I possibili sintomi e segni di un tumore esofageo, sono:
- disfagia (difficoltà nel deglutire);
- odinofagia (dolore durante la deglutizione);
- sensazione di difficoltà di transito del cibo dietro lo sterno;
- rigurgito di cibo;
- cibo che “va di traverso” e finisce nelle vie aeree (con rischio di polmonite ab ingestis);
- tosse subito dopo aver bevuto o inghiottito cibo;
- anoressia (perdita di appetito);
- inspiegabile perdita di peso;
- dolore toracico retrosternale;
- dolore toracico che sembra irradiarsi alla schiena;
- dolore nella parte alta dell’addome;
- bruciore di stomaco;
- disfonia (voce alterata, roca);
- ingrossamento dei linfonodi intorno alla clavicola;
- febbre;
- dolore spinale;
- paralisi del diaframma;
- singhiozzo;
- raucedine;
- tosse secca frequente;
- nausea;
- tosse con sangue (emottisi);
- vomito con sangue (ematemesi);
- feci di colore molto scuro o nere (melena, causata dalla presenza di sangue coagulato nelle feci);
- sintomi e segni di anemia;
- dispepsia (cattiva digestione);
- astenia (mancanza di forze);
- malessere generale.
Sintomi e segni iniziali
Possibili sintomi e segni iniziali includono lieve difficoltà durante la deglutizione (disfagia), tosse, poco appetito ed alterazione della voce. Il primo e più comune sintomo è solitamente la difficoltà di deglutizione che spesso appare inizialmente solo con i cibi solidi, poi con quelli più morbidi e semiliquidi ed infine con i liquidi (nelle fasi più tardive). In molti casi, soprattutto nelle fasi iniziali, la malattia è però asintomatica (cioè non dà alcun sintomo) o presenta sintomi poco specifici e sfumati tanto che il tumore esofageo viene diagnosticato precocemente quasi sempre in modo fortuito durante esami eseguiti per altri motivi. Quando i sintomi diventano manifesti in modo importante ed il paziente si reca dal medico, il tumore è purtroppo spesso già grave: la diagnosi tardiva peggiora la prognosi e spesso diminuisce le possibilità di resecabilità ed operabilità.
Sintomi e segni tardivi
In genere i sintomi diventano manifesti quando il tumore si è infiltrato per oltre il 60% della circonferenza del tubo esofageo, momento in cui esso si può considerare già in fase avanzata. Il restringimento dell’esofago causata dalla presenza ostruttiva della massa tumorale viene spesso descritta dal paziente come “sensazione del boccone di cibo che scende con difficoltà o rimane bloccato a metà”. La disfagia, che nelle fasi iniziali interessava solo i cibi solidi, nelle fasi tardive interessa anche i liquidi e perfino la saliva. La perdita di peso è spesso un sintomo piuttosto precoce per i casi di carcinoma a cellule squamose anche se di solito non lo è per l’adenocarcinoma. È in ogni caso comune andare incontro ad una sostanziale perdita di peso nelle fasi tardive di tutti i tumori esofagei, a causa della riduzione dell’appetito e della paura di provare dolore durante la deglutizione. Dolore o fastidio dietro lo sterno o nella zona intorno allo stomaco viene spesso percepito e riferito come bruciore di stomaco. La voce diviene insolitamente roca e viene definita “strana” da alcuni pazienti: ciò è dovuto alla massa tumorale che interessa il nervo laringeo ricorrente. La presenza del tumore può disturbare le normali contrazioni dell’esofago durante la deglutizione, con nausea, vomito, rigurgito di cibo e tosse. Esiste anche la possibilità di sviluppare polmonite ab ingestis, dovuta a cibo che entra nelle vie aeree o per malfunzionamento dell’epiglottide oppure attraverso fistole che possono svilupparsi tra l’esofago e la trachea: in questo caso possono verificarsi colpi di tosse mentre si beve o si mangia. La superficie del tumore può essere fragile e sanguinosa, causando vomito di sangue e anemia sideropenica. La compressione delle strutture locali si verifica nella malattia avanzata, portando a problemi come ostruzione delle vie aeree superiori e la sindrome della vena cava superiore. Può verificarsi ipercalcemia (calcio in eccesso nel sangue).
Sintomi e segni di diffusione metastatica
Se il tumore si è diffuso in zone diverse rispetto al sito primario, possono comparire sintomi e segni diversi in base all’organo interessato dalle metastasi. Pur potendo virtualmente diffondersi in qualsiasi tessuto dell’organismo, organi dove il tumore esofageo metastatizza più frequentemente (per via ematica e/o linfatica e/o per contiguità), sono:
- stomaco;
- fegato;
- polmoni;
- ossa;
- cervello;
- intestino;
- rene.
Sintomi e segni comuni di diffusione includono:
- ingrossamento dei linfonodi sovraclaveari;
- ittero, ascite, epatomegalia e gonfiore addominale in caso di interessamento epatico;
- insufficienza respiratoria, versamento pleurico e dispnea in caso di interessamento polmonare;
- dolori alle ossa, difficoltà motoria e frequenti fratture (fratture patologiche) in caso di interessamento osseo;
- deficit sensitivi e/o motori, mal di testa, epilessia e comportamenti inusuali in caso di interessamento cerebrale;
- vomito, sangue nelle feci (occulto o meno) e anemia da carenza di ferro in caso di interessamento intestinale;
- insufficienza renale in caso di interessamento renale.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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