Infezione da virus respiratorio sinciziale: sintomi, segni, gravità

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La scuola è uno dei luoghi dove più facilmente avviene la trasmissione del virus

Il virus respiratorio sinciziale (RSV, acronimo di Respiratory Syncytial Virus) è riconosciuto come il più comune patogeno virale in grado di colpire le vie respiratorie nel periodo neonatale e nella prime fasi dell’infanzia, costituendo la causa principale di bronchiolite (43% dei pazienti) e di polmonite (25% dei pazienti) in questa fascia di età. Il virus si trasmette principalmente attraverso gocce di saliva inalate per via aerosolica durante contatti interpersonali ravvicinati ed attraverso il contatto con secrezioni infette, ad esempio toccando materiale infetto. Il periodo di incubazione del virus varia dai 2 agli 8 giorni, con una media di 4 giorni. In questo articolo ci occuperemo dei sintomi e segni delle malattie determinate dal virus respiratorio sinciziale (principalmente bronchiolite e polmonite infantile).

Sintomi e segni

Le manifestazioni cliniche legate all’infezione da RSV variano sia con l’età del paziente che con la severità del processo patologico. I lattanti molto spesso presentano manifestazioni cliniche gravi ed anche altri gruppi di bambini sono ad aumentato rischio di contrarre una forma grave di malattia, come ad esempio i lattanti di età inferiore ai 3 mesi, i bambini affetti da cardiopatia congenita, da displasia broncopolmonare (BPD), da fibrosi cistica o immunodeficienza ed i neonati prematuri. Sintomi e segni di infezione di RSV, che si sviluppano in genere dopo una incubazione lunga 4 giorni, sono:

  • malessere generale;
  • rinorrea (naso che cola);
  • febbre;
  • dispnea (difficoltà respiratoria);
  • tosse;
  • respiro sibilante;
  • inappetenza.

Nei lattanti con meno di 6 mesi, il primo sintomo può essere la breve e temporanea interruzione della respirazione (apnea). Le sindromi cliniche più caratteristiche determinare da RSV sono la bronchiolite e la polmonite, che possono avere sintomi e segni diversi, seppur in parte sovrapposti.

Sintomi e segni di bronchiolite

Possibili sintomi e segni di bronchiolite, sono:

  • pelle bluastra dovuta alla mancanza di ossigeno (cianosi);
  • tosse;
  • malessere generale;
  • inappetenza;
  • affanno;
  • respiro corto;
  • dispnea (difficoltà di respirazione);
  • febbre;
  • retrazioni intercostali;
  • respirazione accelerata (tachipnea);
  • rientramenti intercostali;
  • respiro sibilante;
  • sintomi e segni di otite media;
  • sintomi e segni di congiuntivite;
  • sintomi e degni di faringite.

Sintomi e segni di polmonite

Possibili sintomi e segni di polmonite, sono:

  • malessere generale;
  • febbre anche alta (oltre i 39°);
  • tosse con elevata produzione di catarro;
  • dispnea (difficoltà respiratorie);
  • astenia (stanchezza, mancanza di forze);
  • dolore al torace;
  • mal di testa;
  • dolori ossei e muscolari;
  • tachipnea (aumento della frequenza respiratoria);
  • sudorazione abbondante;
  • brividi;
  • nausea;
  • vomito;
  • diarrea;
  • anoressia (perdita di appetito);
  • calo ponderale (perdita di peso);
  • confusione;
  • agitazione;
  • apatia;
  • vertigini;
  • delirio ed allucinazioni (soprattutto in bambini e anziani).

Gravità

La gravità di una infezione da RSV è molto varia in base a molti fattori come età del paziente, presenza di eventuali altre malattie ed efficienza del sistema immunitario. Negli adulti, nei bambini più grandi e negli adolescenti, la malattia è solitamente leggera e può manifestarsi solamente come un comune raffreddore. In pazienti adulti sani la malattia può essere addirittura asintomatica, cioè non determinare alcun sintomo, o si può presentare come un semplice malessere generale o come un raffreddore in assenza di febbre. Al contrario i bambini più piccoli tendono ad avere forme più severe di infezione e, se non trattati rapidamente, possono sviluppare distress respiratorio grave ed andare incontro a morte per insufficienza respiratoria.

Fattori di rischio per forme gravi di infezione da RSV, sono:

  • lattanti di età inferiore ai 3 mesi;
  • cardiopatia congenita;
  • displasia broncopolmonare (BPD);
  • fibrosi cistica;
  • prematurità;
  • asma bronchiale;
  • allergie;
  • immunodeficienza congenita o acquisita;
  • immunosoppressione;
  • chemioterapia in corso;
  • terapia iniziata tardivamente.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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