Ginocchio del corridore (bandelletta ileotibiale): cos’è e come si cura?

MEDICINA ONLINE SINDROME DELLA BANDELLETTA ILEOTIBIALE GINOCCHIO FIANCO DOLORE GINOCCHIO DEL CORRIDORE RUNNER DIAGNOSI ARTICOLAZIONE CURE RIMEDI CORSA MARATONA NUOTO SPORT RIPOSO GAMBA COSCIA.jpgIl “ginocchio del corridore“, il cui nome scientifico è “sindrome della bandelletta ileotibiale” o “sindrome da frizione della bandelletta ileotibiale” (in inglese “iliotibial band syndrome”) si indica un processo infiammatorio della zona ileotibiale, cioè l’ultimo tratto della fascia lata che riveste i muscoli superficiali della coscia. Si manifesta con un dolore continuo che colpisce principalmente la parte laterale (esterna) del ginocchio, in particolare durante o subito dopo una corsa o una camminata a passo sostenuto. La diagnosi e la cura di questa sindrome è multidisciplinare, potendo coinvolgere il medico ortopedico, il medico sportivo, il posturologo ed il fisioterapista.

Cause e fattori di rischio

Tra le cause principali vi sono:

  • ginocchio sottoposto a tensione eccessiva ;
  • eccessiva flessione del ginocchio;
  • carico eccessivo delle articolazioni tra la rotula e il femore;
  • sovrappeso ed obesità;
  • ridotta produzione del liquido sinoviale;
  • patologie della rotula;
  • contratture ai tessuti molli;
  • uso di calzature non adeguate;
  • mancato equilibrio nello sviluppo della muscolatura;
  • cambiamenti ormonali caratteristici dell’adolescenza;
  • allenamenti troppo intensi e prolungati;
  • mancato riscaldamento/stretching;
  • corse a lunghe distanze (ad esempio nel caso di allenamento per una maratona).

A favorire la sindrome, concorrono anche:

  • varismo del ginocchio
  • varismo della tibia
  • dismetria degli arti inferiori
  • la pratica sportiva su terreni duri o irregolari
  • l’assunzione di posture improprie nella corsa o nella camminata sportiva.

Sintomi e segni

Il ginocchio del corridore viene inizialmente avvertito come una sensazione di rigidità, in particolare nella zona laterale (esterna) del ginocchio e della parte inferiore della coscia. Il dolore si avverte in particolare quando si flette o si estende l’articolazione del ginocchio e tende a diminuire se si interrompe la corsa e ci si riposa. A volte il dolore è talmente forte da impedire la prosecuzione dell’attività sportiva, “bloccando” l’atleta, tanto che molti atleti alle prime armi non si accorgono di avere il ginocchio del corridore finché l’articolazione non viene così tanto stressata da procurare un dolore che impedisce il proseguo dell’allenamento. Si possono verificare anche irrigidimento, gonfiore o bruciore e, in alcuni casi, il paziente avverte degli scricchiolii durante alcuni movimenti della gamba.

Diagnosi

Oltre all’anamnesi (raccolta dati del paziente, sue eventuali altre patologie e sua routine di allenamento) ed all’esame obiettivo (ispezione e palpazione della zona alla ricerca di segni clinici), per raggiungere la diagnosi ed escludere altre patologie, possono essere utili esami strumentali come ad esempio ecografia articolare, risonanza magnetica e/o radiografia del ginocchio.

Terapie

L’approccio terapeutico è molteplice:

  • crioterapia;
  • infiltrazioni;
  • laserterapia;
  • onde d’urto,

da abbinare ad esercizi di stretching della fascia lata e della bandelletta ileotibiale, oltre all’adozione di plantari sportivi personalizzati, da inserire all’interno delle scarpe durante la pratica sportiva: essi infatti ammortizzano le sollecitazioni cui è sottoposto il ginocchio e rimettono in equilibrio la postura, consentendo in genere il ritorno alla pratica sportiva. Nei casi più lievi, un semplice riposo prolungato potrebbe risolvere la situazione. Nei casi più gravi – decisamente rari – è necessario invece ricorrere all’intervento chirurgico in artroscopia.

Consigli

Per prevenire il ginocchio del corridore e sue ricadute, si consiglia di:

  • non sottoporre le ginocchia a tensione eccessiva;
  • fare attenzione ad eccessive flessioni del ginocchio;
  • diminuire di peso se sovrappeso od obesi;
  • eseguire adeguati riscaldamento e stretching;
  • evitare allenamenti troppo intensi e prolungati;
  • osservare il riposo;
  • curare eventuale varismo di ginocchio o tibia;
  • evitare di correre su terreni duri o irregolari;
  • assumere una postura adeguata durante la corsa;
  • effettuare sedute di crioterapia;
  • usare nastri terapeutici applicati dal fisioterapista;
  • usare calzature adatte;
  • effettuare sedute di massoterapia;
  • farsi seguire sempre da professionisti qualificati durante gli allenamenti.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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