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La protesi che ha permesso ad una pianista senza un braccio di suonare ancora
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“Noi crediamo che tu non debba pagare per le cose essenziali”
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Differenza tra Regno Unito, Gran Bretagna e Inghilterra
Il “Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord”, spesso abbreviato con il semplice nome di “Regno Unito“, è uno Stato unitario governato da un sistema parlamentare ed ha come capitale e sede del governo la città di Londra. Il Regno Unito è attualmente composto da quattro nazioni costitutive:
- Inghilterra, Scozia e Galles: che insieme formano la “Gran Bretagna“;
- Irlanda del Nord (la piccola parte nord-orientale dell’Isola d’Irlanda, che confina a sud con l’Irlanda).
Inghilterra, Scozia e Galles fanno quindi parte sia del Regno Unito che della Gran Bretagna, mentre invece l’Irlanda del Nord fa parte del Regno Unito ma NON della Gran Bretagna. Il nome completo del “Regno Unito” è infatti, come prima anticipato – “Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord” proprio perché composto da Gran Bretagna (Inghilterra, Scozia e Galles) e Irlanda del Nord.
L’immagine in alto vi chiarirà ogni dubbio.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Obesi e fumatori finiscono in fondo alla lista per le operazioni chirurgiche
Dal gennaio di quest’anno essere obesi o fumatori significherà anche dover aspettare di più per sottoporsi a un intervento chirurgico non urgente, dalla protesi all’anca o al ginocchio, fino ad altre operazioni non salvavita. Succede in Gran Bretagna, a stabilirlo è una direttiva emanata dall’azienda sanitaria locale di Vale of York, regione nel nord dell’Inghilterra, che lavora su questo progetto da un paio di mesi. A settembre, il primo annuncio di voler allungare la lista d’attesa per i pazienti con problemi di salute era stato accolto da un coro di proteste e quindi sospeso dal Servizio sanitario nazionale. Una pausa di riflessione per i funzionari del Ministero, che però dopo due mesi, e probabilmente qualche conteggio in più, nelle scorse ore hanno dato il via libera all’iniziativa.
Obesi e fumatori costano di più ai contribuenti
La nuova regolamentazione sarà adottata solo a livello locale, con il coinvolgimento di circa 350mila pazienti, ma suona ai più come una sorta di progetto pilota in vista di sviluppi futuri. Benché venga presentato come una formula per spingere i pazienti a prendersi cura della propria salute, infatti, il progetto appare come uno stratagemma per risparmiare sul bilancio traballante del Servizio sanitario nazionale, rimandando il più possibile gli interventi su candidati meno in forma, che date le loro condizioni potrebbero richiedere maggiori spese per il recupero e l’assistenza, spese che però – bisogna ricordarlo – sono pagate con le tasse di tutti i cittadini, anche quelli che con volontà e fatica si prendono maggiormente cura della propria salute.
Invito a dimagrire e smettere di fumare
Indipendentemente dalla sua vera finalità, comunque, da gennaio la direttiva sarà operativa. Le persone con un indice di massa corporea (BMI) di almeno 30 saranno invitate a dimagrire del 10 per cento oppure verranno penalizzate con un ritardo di dodici mesi nelle liste d’attesa per gli interventi chirurgici di tipo facoltativo. Analoga la misura definita per i fumatori accaniti, che dovranno abbandonare le sigarette per due mesi per aver accesso ai reparti di chirurgia e se non saranno in grado di farlo vedranno il loro nome messo in fondo alla lista, con sei mesi minimo di ritardo rispetto ai tempi usuali.
Una forma di discriminazione?
Alcuni parlano di una forma di “discriminazione” applicata a categorie di pazienti che, peraltro, sono molto diffuse in Gran Bretagna, tanto che quando la proposta è stata annunciata, all’inizio di settembre, le critiche sono state massicce. Anche Clare Marx, presidente del Royal College of Surgeons (Rcs), ha alzato la sua voce contro il progetto e dichiarato pubblicamente che i pazienti «devono essere trattati in base ai sintomi» e non secondo forme di discriminazione. Dal mio punto di vista invece questo potrebbe essere un sistema sicuramente drastico, ma funzionale, per spingere le persone a curarsi maggiormente della propria salute.
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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