Farmaci antiaritmici: caratteristiche, effetti, interazioni, effetti collaterali, vie di eliminazione SCHEMA

Di seguito riporto un pratico schema con indicate le caratteristiche dei principali farmaci antiaritmici:

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L’altezza media italiana 2017 da 1 a 19 anni di maschi e femmine

MEDICINA ONLINE TALL SHORT MAN GIRL WOMAN BOY ALTEZZA STATURA AUMENTARE AUMENTO ALTEZZA CENTIMETRI LUNGHEZZA MONDO MEDIA ITALIANA ITALIA MONDO MEDIA PER REGIONE OSSA ORMONI GH CRESCITA PUBERTA SALDATURA OSSEAEcco in questa tabella, il range di altezza media degli italiani in bambini e giovani da uno a 19 anni:

Età Maschio Femmina
1 62–84 cm 63–80 cm
2 74–96 cm 70–92 cm
3 81–109 cm 80–108 cm
4 93–119 cm 92–116 cm
5 98–125 cm 97–120 cm
6 105–126 cm 107–124 cm
7 112–130 cm 113–132 cm
8 114–138 cm 116–136 cm
9 119–146 cm 123–145 cm
10 125–152 cm 127–150 cm
11 128–155 cm 130–160 cm
12 135–163 cm 132–166 cm
13 144–173 cm 141–170 cm
14 150–177 cm 147–170 cm
15 155–178 cm 150–170 cm
16 162–180 cm 152–172 cm
17 163–181 cm 154–172 cm
18 164–182 cm 155–173 cm
19 165–185 cm 160–177 cm

Prodotti per apparire più alti

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Integratori utili per aumentare l’altezza

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L’altezza media mondiale nel 2017 di maschi e femmine [TABELLA]

MEDICINA ONLINE TALL SHORT MAN GIRL WOMAN BOY ALTEZZA STATURA AUMENTARE AUMENTO ALTEZZA CENTIMETRI LUNGHEZZA MONDO MEDIA ITALIANA ITALIA MONDO MEDIA PER REGIONE OSSA ORMONI GH CRESCITA PUBERTA SALDATURA OSSEA.jpgDal punto di vista della specie umana in generale, senza quindi la distinzione uomo-donna, l’altezza standard mondiale nel 2017 è considerata 165 cm e può variare tra i 135 cm (-20% dell’altezza standard) e i 200 cm (+20% dell’altezza standard). L’altezza standard di 165 cm non è la media vera e propria, vista l’impossibilità di misurare ogni singolo individuo del pianeta, tuttavia è considerata la più verosimile dal punto di vista medico.

L’altezza media può variare fortemente da nazione a nazione: ad esempio gli europei ed i nord-americani, solitamente, sono più alti degli africani, anche grazie a un tenore di vita migliore. Le medie più alte al mondo si registrano, oggi, nella Serbia e nel Montenegro, sulle Alpi Dinariche. Le più basse, invece, sono nel Sud-Est Asiatico. Si registrano delle diminuzioni, rispetto alle loro aree geografiche, in Corea del Nord, Messico, in Portogallo e in Perù. La statura media mondiale tra 18 e 24 anni è invece di circa 175 cm negli uomini e di 170 cm nelle donne.

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L’altezza in Sardegna

In Sardegna negli ultimi 60 anni secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), si è registrata la crescita di statura media più alta al mondo tra le nuove generazioni, questo secondo diversi ricercatori è riferibile a diversi fattori tra i quali: selezione, movimenti migratori, dieta. Per quanto riguarda il fattore della selezione sessuale uno studio effettuato sulla popolazione di Alghero ha dimostrato che i maschi adulti più alti potrebbero avere maggiori probabilità di sposarsi e quindi di riprodursi rispetto ai maschi adulti di statura bassa, tuttavia non è del tutto chiaro il fenomeno della selezione sessuale nell’uomo, visto che per contro, le femmine adulte di statura medio bassa hanno maggior probabilità di avere prole rispetto alla controparte di statura alta, ciò presuppone che vi siano complesse regolazioni genetiche e ambientali che regolano la crescita ossea, fattori non riconducibili alla sola statura dei genitori. Inoltre è stato proposto che anche l’eradicamento della malaria nel secondo dopoguerra abbia contribuito a questo innalzamento; la teoria è confermata dal fatto che l’abbassamento di statura corrispose alla venuta dei Cartaginesi in Sardegna che portarono con loro il plasmodio della malaria che provocò un’epidemia costante per oltre due millenni, compromettendo lo sviluppo fisico delle popolazioni insediate nelle zone malariche (la statura media maschile in età nuragica, precedente alla diffusione della malaria, era pari a 1,66 m quindi superiore di 3–4 cm rispetto a quella dei sardi del 1850). Le statistiche rivelano che, nell’arco temporale 1894-1990, la popolazione sarda ha avuto un incremento di statura di 1,13 cm/decennio, contro l’1,06 cm/decennio del resto d’Italia, inoltre secondo le analisi antropometriche realizzate sui soldati di leva negli ultimi 60 anni, si nota che la popolazione maschile sarda è quella che ha subito un incremento di statura media superiore rispetto al resto degli italiani, confermando che tale innalzamento è da imputare in parte anche alla scomparsa del morbo della malaria.

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Europa

Nel Vecchio Continente si notano divergenze tra il nord e il sud dell’Europa. In Scandinavia l’altezza media è di 1,78 – 1,79 m per gli uomini e di 1,66 m per le donne. Da notare che gli antichi abitanti della penisola Scandinava, i sami (o lapponi), siano la popolazione più bassa di statura in Europa, con 157 cm di media. Importante anche sottolineare che i finlandesi, che abitano più a nord rispetto agli abitanti della Svezia e della Norvegia, concentrati nelle aree meridionali della Scandinavia, sono più bassi: 3 cm in meno gli uomini, 2,5 cm in meno le donne. In realtà la minore statura in Finlandia è da attribuirsi a differenze genetiche: i finlandesi, infatti, sebbene attualmente presentino caratteristiche somatiche simili a quelle delle altre popolazioni vicine, derivano da una popolazione che si stabilì, secoli fa, nella regione scandinava e in quella corrispondente all’attuale Ungheria. Ungheresi e finlandesi parlano infatti una lingua per molti versi simile, appartenente al ceppo ugro-finnico. Restando a nord, nell’Europa orientale (Russia) si rilevano 1,76 m per gli uomini e 1,64 m per le donne. Nell’Europa centro-settentrionale e atlantica l’altezza media scende rispetto alla Russia: i francesi sono alti in media 175,5 cm per gli uomini, e 163 m per le donne, mentre gli inglesi misurano rispettivamente 1,76 m e 1,62 m, dati comunque simili tra loro che danno una media matematica tra Francia e Regno Unito (analogamente a quanto fatto per i paesi scandinavi) di 175,75 cm per gli uomini (3,25 cm in meno degli scandinavi) e 162,5 cm per le donne (3,5 cm in meno delle scandinave). L’Europa meridionale registra, rispetto a Francia e Regno Unito, un ulteriore lieve abbassamento della statura media. Gli uomini (media tra italiani e spagnoli) misurano 175 m di media , mentre le donne hanno una statura media di 1,62.5 m. La palma degli europei più alti tocca proprio a una regione meridionale europea: le Alpi Dinariche, vale a dire le regioni costiere del Montenegro, con un’altezza media di ben 183 cm tra gli uomini e 172 cm per le donne. Questa eccezione dà ragione alle ipotesi dell’esistenza di un particolare fenotipo umano: quella che era un tempo detta razza dinarica, indicabile oggi non più con il termine ‘razza’ ma come ceppo appartenente all’Aplogruppo I (Y-DNA). Ecco, riassumendo le medie, uomini e donne delle varie aree geografiche d’Europa:

  • Europa settentrionale (Scandinavia) = 179,7 cm (U); 166 cm (D)
  • Europa nord-orientale (Russia) = 176 cm (U); 164 cm (D)
  • Europa centro-atlantica = 179 cm (U); 166 cm (D)
  • Europa meridionale = 177,8 cm (U); 165 cm (D)
  • Alpi Dinariche = 183 cm (U); 172 cm (D)

America

Negli Stati Uniti, un uomo adulto è alto in media 176 cm, mentre una donna misura 162 cm. In Canada la situazione è pressoché identica: 174 cm di statura per gli uomini, e 162 cm per le donne. Da notare che negli USA, la popolazione del Messico che vi risiede è più bassa della media nazionale: un messicano statunitense è alto in media 169 cm (7 cm più basso di un WASP), le donne 158 cm (4 cm in meno delle americane bianche). Per quanto riguarda il Brasile, il dato è di 169 cm per gli uomini e 160 cm per le donne. Leggera flessione nell’America Latina, soprattutto in Perù, e nella zona artica rispetto agli Stati Uniti e al Canada.

Record

Al momento il record di uomo più alto della storia è dello statunitense Robert Wadlow, alto 2,72 m. Celebri anche Don Koehler (249 cm), e Suleiman Ali Nashnush che, con i suoi 245 cm, è stato il giocatore più alto della storia del basket.

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Asia e Oceania

Nel continente asiatico le altezze medie sono molto differenti a seconda della regione. Se in Medio Oriente la media si aggira intorno ai 170 cm, in Indonesia gli uomini sono alti mediamente 158 cm (come le donne giapponesi) con individui di entrambi i sessi che non superano 1,50 m. In Giappone la media per le persone di sesso maschile è 171 cm. In generale si può dire che c’è un calo nell’intero Sud-Est asiatico rispetto al Medio Oriente, alla Cina e all’ex Unione Sovietica. Le nazioni appartenenti all’arcipelago che separa l’Asia dal continente oceanico hanno la statura media più bassa del pianeta. Da sottolineare la differenza, invece, tra il Corea del Nord e il Corea del Sud, nonostante siano due nazioni che occupano la stessa regione, è mediamente di 7 cm a vantaggio dei Sudcoreani (1.78 m). In Australia la media è 1,78 m per gli individui di sesso maschile, 1,63 per quello femminile. In Nuova Zelanda scende di 2 cm la media degli uomini (1,76 m), mentre le donne sono mediamente più alte di 1 cm (1,64 m).

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Africa

In Africa esistono popoli con un’altezza fuori dal comune: ne sono un esempio i Pigmei, mediamente alti attorno 1,40 m, i Dinka o i Tutsi che non di rado superano i due metri o, ancora, i Maasai, alti quasi quanto i Watussi. La media si aggira intorno ai 170 cm per gli uomini a causa di una grande diversità di statura tra i vari individui. Le nazioni con la statura media più alta sono quelle che sorgono intorno al fiume Nilo, tra cui Egitto e Sudan. Questo fiume ha infatti permesso alle popolazioni locali uno stile di vita migliore rispetto al resto dell’Africa. Nel Sud-Est africano si registrano invece le stature più basse, anche inferiori a 1,65 m, con l’eccezione del Madagascar, in cui gli uomini superano anche 1,70 m. Le stature medie sono più alte nell’Africa del Nord rispetto a quella centrale.

I dati raccolti nella tabella sono tratti da fonti disparate, e hanno fine esclusivamente illustrativo.

Sistema metrico Sistema anglosassone Altri dati inerenti alle statistiche
Stato Uomini Donne Uomini Donne Fascia di età Tipo ricerca Anno
Albania 173 cm 166 cm 5 ft 10 in 5 ft 5 in 20-24 Misurazione
Arabia Saudita 173,6 cm 160 cm 5 ft 9 in 5 ft 4 in
Argentina 174 cm 162 cm 5 ft 8 in 5 ft 3 in 19 Misurazione 1998-2001
Australia 178,2 cm 163,7 cm 5 ft 10,2 in 5 ft 5 in 18-64 Misurazione 1995
Austria 179,6 cm 167,1 cm 5 ft 10,7 in 5 ft 6 in 21-25 Sondaggio 1997-2002
Azerbaigian 171,8 cm 165,4 cm 5 ft 8 in 5 ft 5 in Dai 16 in su Misurazione 2005
Bahrein 166,6 cm 155,7 cm 5 ft 5 in 5 ft 3 in Dai 19 in su Misurazione 2002
Belgio 179 cm 167 cm 5 ft 10 in 5 ft 6 in 17 Misurazione
Brasile 169 cm 158 cm 5 ft 7 in 5 ft 2 in 21-65 Misurazione 2016
Camerun 170,6 cm 161,3 cm 5 ft 7 in 5 ft 4 in Dai 18 in su Misurazione 2003
Canada 174 cm 162 cm 5 ft 9 in 5 ft 3 in Dai 18 in su Misurazione 2005
Chile 167,3 cm 159,4 cm 5 ft 7 in 5 ft 1 in Misurazione 2004
Cina 173 cm 160 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in Dai 18 in su Misurazione 2012
Colombia 170,6 cm 158,6 cm 5 ft 7 in 5 ft 2 in 18-22 Misurazione 2002
Corea del Nord 172 cm 159 cm 5 ft 5 in 5 ft 1 in 20-39 Misurazione 2012
Corea del Sud 178 cm 160 cm 5 ft 8 in 5 ft 3 in 19 Misurazione 2012
Costa d’Avorio 170 cm 159 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in 18-24 Misurazione 1985-1987
Cuba 172 cm 163 cm 5 ft 9 in 5 ft 4 in
Danimarca 180 cm 5 ft 11 in 19 Misurazione 1985-1987
Estonia 175 cm 5 ft 9 in 17 Misurazione solo degli uomini 2004
Etiopia 169 cm 155 cm 5 ft 7 in 5 ft 1 in
Filippine 163,5 cm 151,8 cm 5 ft 4 in 5 ft 0 in 20-39 Misurazione 2003
Finlandia 177 cm 165,5 cm 5 ft 10,5 in 5 ft 5 in 15-64 Sondaggio 2004
Francia 176,6 cm 163 cm 5 ft 9,5 in 5 ft 4,5 in 20-39 Misurazione 2001
Gambia 168 cm 158 cm 5 ft 6 in 5 ft 2 in 21-49 Misurazione
Germania 179 cm 166 cm 6 ft 1 in 5 ft 8 in Dai 18 in su Misurazione 2010
Ghana 170,2 cm 158,5 cm 5 ft 7 in 5 ft 2 in 18-24 Misurazione 2013-2014
Giamaica 172 cm 161 cm 5 ft 8 in 5 ft 3 in 20 Misurazione 1994–1996
Giappone 171 cm 160 cm 5 ft 7,1 in 5 ft 2,4 in 17 Misurazione 2012
Grecia 180,8 cm 166 cm 5 ft 11,1in 5 ft 5 in 18-24 Misurazione 2016
Hong Kong 172,5 cm 159 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in 18-30
India 161,2 cm 152,1 cm 5 ft 4 in 4 ft 12 in Dai 17 in su Misurazione 2007
Indonesia 158 cm 147 cm 5 ft 2 in 4 ft 10 in Dai 50 in su Sondaggio 2007
Iran 173 cm 157,2 cm 5 ft 7 in 5 ft 1 in Dai 18 in su Misurazione 2005
Iraq 165,4 cm 155,8 cm 5 ft 5 in 5 ft 1 in 18-44 Misurazione 2005
Islanda 180,9 cm 167,6 cm 5 ft 10 in 5 ft 6 in 20
Israele 173,5 cm 162,5 cm 5 ft 9 in 5 ft 4,2 in 20-30 Misurazione Tra gli anni 1980-2000
Italia 177 cm 164 cm 5 ft 9,5 i 5 ft 4,5 18 – 24 Misurazione 2016
Lituania 181,3 cm 167,5 cm 5 ft 11,3 in 5 ft 6 in 18 Misurazione 2005
Lussemburgo 179 cm 166,5 cm 5 ft 9 in 5 ft 5 in 15-25
Malesia 164,7 cm 153,3 cm 5 ft 4 in 5 ft 1 in Dai 20 in su Misurazione 1996
Mali 171,3 cm 160,4 cm 5 ft 7,5 in 5 ft 3 in Dai 18 in su Misurazione 1992
Moldavia 179,3 cm 167,4 cm 5 ft 10,5 in 5 ft 5 in Reclute esercito Misurazione 2004
Malta 169 cm 159 cm 5 ft 6,5 in 5 ft 2,6 in Dai 18 in su Misurazione 2003
Marocco 172 cm 160 cm 5 ft 8 in 5 ft 3 in
Messico 165 cm 151 cm 5 ft 4,2 in 4 ft 11 in Dai 50 in su Misurazione 2001
Mongolia 168 cm 158 cm 5 ft 6 in 5 ft 2 in 25-34 Misurazione 2006
Montenegro 185,6 cm 173 cm 6 ft 1 in 5 ft 9 in 17 Misurazione 2005
Nigeria 163,7 cm 157,8 cm 5 ft 4 in 5 ft 2 in 18-74 Misurazione 1994-1996
Norvegia 179,7 cm 166,7 cm 5 ft 10,8 in 5 ft 5,9 in 18-19 Misurazione 2014-2015
Nuova Zelanda 175,5 cm 165 cm 5 ft 8 in 5 ft 5 in 19-65 Stima 1993-2007
Paesi Bassi 184,8 cm 168,7 cm 5 ft 11,5 in 5 ft 6 in Dai 20 in su Misurazione 2008
Pakistan 169,3 cm 156,6 5 ft 5 in 5 ft 2 in
Perù 171,9 cm 166,9 cm 5 ft 4 in 4 ft 11 in 15-64 Misurazione 2005
Polonia 177 cm 5 ft 9 in 19 Misurazione solo degli uomini
Portogallo 171 cm 5 ft 8 in 5 ft 4,7 in 21 Misurazione solo degli uomini 1998-1999
Regno Unito 176,3 cm 161,6 cm 5 ft 9,6 in 5 ft 4,2 in 16-24 Misurazione 2008
Repubblica Ceca 177,3 cm 167,3 cm 6 ft 0 in 5 ft 6 in 18 Misurazione 2001
Romania 172 cm 157 cm 5 ft 7 in 5 ft 1 in Tutta la popolazione Misurazione 2007
Russia 176 cm 164 cm 5 ft 9.3 in 5 ft 4,6 in Misurazione
Singapore 171 cm 161 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in 17-25 Misurazione 2003
Somalia 175 cm 165,6 cm 5 ft 9 in 5 ft 5 in
Spagna 180,3 cm 165,4 cm 5 ft 11 in 5 ft 5 in 18-24 Misurazione 2016
Svezia 180,6 cm 167 cm 5 ft 10,9 in 5 ft 5,7 in 20-74 Misurazione 2005
Svizzera 175,5 cm 164 cm 5 ft 9 in 5 ft 3,8 in 20-74 Misurazione
Sudafrica 169 cm 159 cm 5 ft 6 in 5 ft 2 in 15-64 Misurazione 1998
Thailandia 167 cm 157 cm 5 ft 6 in 5 ft 2 in 18-24 Misurazione 2001
Taiwan 172,75 cm 160,4 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in 18-25 Misurazione 2005
Tonga 169,4 cm 163,2 cm 5 ft 6 in 5 ft 4 in 15-16
Tunisia 172,3 cm 161 cm 5 ft 7 in 5 ft 3 in 15-16
Turchia 174 cm 163,2 cm 5 ft 10 in 5 ft 4 in 18-29 Misurazione 2004
Ucraina 176,5 cm 164,5 cm 5 ft 8 in 5 ft 5 in
Ungheria 177 cm 165,8 cm 6 ft 0 in 5 ft 5 in 18-25 Misurazione 1986-1992
Stati Uniti 178 cm 164 cm 5 ft 9,2 in 5 ft 3,7 in Dai 20 in su Misurazione 2003-2006
Venezuela 170 cm 160 cm 5 ft 6 in 5 ft 3 in Tutta la popolazione Misurazione 1981-1987
Vietnam 162 cm 152 cm 5 ft 4 in 5 ft 1 in 25-29 Misurazione 1992-1993

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Apparato urinario: anatomia e fisiologia [SCHEMA]

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma APPARATO URINARIO ANATOMIA FISIOLOGIA SCHEMA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsat Macchie Capillari  Pene.jpgCom’è fatto e come funziona l’apparato unitario? Il funzionamento e le strutture principali macroscopiche e microscopiche dell’apparato urinario vi appariranno subito chiari, grazie a questo pratico schema stampabile ad alta risoluzione.

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Dopammina: biosintesi, rilascio nello spazio sinaptico e degradazione

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma 10 DOPAMMINA BIOSINTESI RILASCIO DEGRADA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgmedicina-online-dott-emilio-alessio-loiacono-medico-chirurgo-roma-10-dopammina-biosintesi-rilascio-degrada-riabilitazione-nutrizionista-infrarossi-accompagno-commissioni-cavitazione-radiofrequenza-ecoLa dopammina è biosintetizzata soprattutto nel tessuto nervoso e nel midollare del surrene. La biosintesi di questo importante neurotrasmettitore è divisa in varie fasi. In primo luogo avviene l’idrossilazione dell’amminoacido L-tirosina (un amminoacido normalmente presente nella dieta) in L-DOPA attraverso l’enzima tirosina 3-monoossigenasi, rappresentato dall’aggiunta di un secondo ossidrile all’anello benzenico della tirosina. In seguito avviene la decarbossilazione della L-DOPA da aromatici L-ammino acido decarbossilasi (spesso definito come dopa decarbossilasi), rimuovendo il gruppo carbossilico (-COOH) dalla catena laterale della DOPA. In alcuni neuroni, la dopammina viene trasformata in noradrenalina da parte della dopammina β-idrossilasi. Nei neuroni, la dopammina è confezionata dopo la sintesi, in vescicole sinaptiche che vengono poi rilasciate nelle sinapsi in risposta a un potenziale d’azione presinaptico.

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Immagazzinamento nelle vescicole sinaptiche e rilascio nello spazio sinaptico di dopammina

La dopammina sintetizzata nel citoplasma viene catturata e concentrata all’interno delle vescicole sinaptiche. L’immagazzinamento dentro le vescicole ha lo scopo di proteggere la molecola dalla degradazione a opera della monoamminossidasi, ed è indispensabile per il processo di liberazione del neurotrasmettitore nello spazio sinaptico da parte dell’impulso nervoso. All’arrivo di questo, le vescicole per effetto dell’onda di depolarizzazione, fondono la loro membrana con quella del neurone e si aprono, liberando il loro contenuto nello spazio sinaptico. In generale, gli antagonisti dopamminergici inibiscono, mentre gli agonisti aumentano, il rilascio di dopammina dalla terminazione nervosa.

Degradazione

L’azione della dopammina rilasciata nello spazio sinaptico viene rapidamente ricaptata da parte della terminazione nervosa da cui è stata liberata; una volta ricatturata, la dopammina viene degradata attraverso due principali diversi meccanismi:

  • La dopammina(DA) viene deamminata dalla MAO e diventa 3,4-diidrossifenilacetaldeide (DHPA), è quindi convertita a opera di un’aldeide deidrogenasi in acido 3,4-diidrossifenilacetico (DOPAC). Successivamente viene trasformata in acido omovanillico (HVA) al di fuori del neurone mediante una doppia conversione enzimatica tramite la catecol-O-metiltrasferasi (COMT) prima e la MAO poi.
  • La dopammina viene metilata in posizione 3 dell’anello benzenico dalla COMT e trasformata in 3-metossitirammina, (3MT). Questa viene poi deamminata dalla monoamminossidasi e forma la 3-metossi-4-idrossifenilacetaldeide (3MHPA), la quale viene trasformata dall’aldeide deidrogenasi in HVA.

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Ovaio: anatomia, funzioni e patologie in sintesi

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Le ovaie (ovaio destro e sinistro) sono le ghiandole sessuali (gonadi) femminili, quindi l’uomo non le possiede (l’equivalente maschile sono i testicoli).
Si tratta di ghiandole di forma ovalare, di dimensioni variabili da 2,5 a 5 cm a seconda della fase del ciclo ovario e con un peso oscillante tra i 5 e i 10 grammi.
Le ovaie sono situate ai lati dell’utero, in prossimità delle pareti laterali della pelvi femminile. Le ovaie sono importanti sia dal punto di vista riproduttivo, in quanto producono le cellule germinali femminili o ovociti, sia dal punto di vista endocrinologico, in quanto secernono ormoni. L’ovario è rivestito esternamente da un epitelio superficiale, il quale è fragile e sottile ma ha un’elevata capacità rigenerativa, utile in seguito alla deiscenza del follicolo; questo epitelio poggia su uno strato connettivale denso detto falsa albuginea che delimita il parenchima dell’organo.
L’ovaio è composto da una regione centrale, detta midollare, e una più esterna, detta corticale. Nella regione corticale avviene la maturazione dei follicoli, che sono delle piccole strutture rotondeggianti contenenti ciascuno una cellula uovo.
Il processo di maturazione dei follicoli parte ad ondate. Contemporaneamente più follicoli iniziano il processo maturativo ma, tra tutti, solo uno riuscirà ad arrivare alla maturazione finale raggiungendo lo stadio di follicolo graafiano e solo quest’ultimo potrà liberare la cellula uovo. La cellula uovo, infine, potrà essere fecondata da uno spermatozoo e formare uno zigote che si impianterà nell’utero e che, evolvendo in embrione, darà inizio ad una gravidanza: questa è la principale funzione dell’ovaio.

Ovaio ed ormoni
Come prima accennato, l’ovaio – oltre alla funzione riproduttiva – svolge anche un’altra importante funzione: quella di produrre gli ormoni sessuali femminili (estrogeniprogesterone) importantissimi nella modulazione del ciclo mestruale. Pertanto il ciclo ovarico e il ciclo mestruale sono due entità nettamente differenti ma strettamente interconnesse tra di loro. L’insieme dei meccanismi ormonali che regolano il ciclo ovarico e quindi quello mestruale è molto complesso; i centri endocrini adibiti alla regolazione dei cicli sono posti nel cervello e sono l’ipotalamo e l’ipofisi.
Nell’ipotalamo vi è un centro neuroendocrino (il nucleo arcuato) che produce, ciclicamente e ad impulsi, una sostanza che determina il rilascio di ormoni, ovvero il GnRH (Gonadotropin-Releasing Hormone).
Il GnRH agisce su un’altra ghiandola endocrina (l’ipofisi) stimolando la sintesi di due ormoni detti gonadotropine (chiamate rispettivamente LH ed FSH) che a loro volta agiscono sull’ovaio determinando la maturazione dei follicoli e la sintesi di ormoni sessuali. Gli ormoni sessuali, a loro volta, agiscono sull’ipotalamo e sull’ipofisi regolandone e modulandone l’attività.
Si tratta, pertanto, di un complesso meccanismo di interazioni, stimolatorie e inibitorie, per il cui corretto funzionamento è richiesta una completa sincronizzazione di tutte le componenti coinvolte.

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Vasi e nervi
L’ovario ha una duplice irrorazione arteriosa:

  • Arteria ovarica: che origina dall’aorta discendente in prossimità della seconda vertebra lombare.
  • Rami ovarici dell’arteria uterina.

Le vene ovariche sono riunite in un plesso pampiniforme che a destra si scarica nella vena cava inferiore, a sinistra raggiunge la vena renale.
L’innervazione è costituita prevalentemente da fibre simpatiche, tuttavia sono presenti anche fibre parasimpatiche e sensitive.

Condizioni e patologie più diffuse
Proprio per la complessità di questi meccanismi è facile che insorgano dei problemi che, però, nella maggior parte dei casi, sono da considerare più che altro dei piccoli discostamenti da una condizione di perfetta normalità e non delle vere e proprie condizioni patologiche. Tra queste piccole alterazioni vanno ricordate la sindrome premestruale, che è data dall’insieme dei sintomi (irritabilità, cambiamenti d’umore, cefalea, gonfiore mammario) che compaiono in alcune donne durante il ciclo mestruale e la dismenorrea, cioè la presenza di mestruazioni così dolorose da impedire, nei giorni di flusso mestruale, anche le più banali attività quotidiane.
Altre condizioni parafisiologiche (ma che a volte possono essere anche una spia di vere e proprie patologie sottostanti) sono le irregolarità mestruali, mentre la mancanza di flussi mestruali per più di 6 mesi (amenorrea), in determinate fasce d’età, è sempre espressione di una condizione patologica.
La sindrome dell’ovaio policistico è un’altra patologia ovarica molto frequente caratterizzata da irregolarità mestruali, irsutismo e obesità che si accompagnano a altre disfunzioni metaboliche come l’aumento del colesterolo e dei trigliceridi.
Infine, anche per l’ovaio, come per tutte le altre ghiandole endocrine esiste la possibilità di sviluppo di tumori (tumori dell’ovaio) che possono avere un’aggressività clinica e una malignità variabile da caso a caso.

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Come viene sintetizzato il colesterolo nel nostro corpo? Le tappe della biosintesi

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma COLESTEROLO TAPPE BIOSINTESI APPUNTI SCHEMA BIOCHIMICA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie.jpgCome abbiamo visto in questo precedente articolo che vi consiglio di leggere: Colesterolo: cos’è, a cosa serve, perché è pericoloso?, l’essere umano è capace di produrre autonomamente quasi tutto il colesterolo che gli serve cioè una quantità che oscilla tra 1 e 2 grammi al giorno negli adulti. Solo una piccola parte (in media 0,1 fino 0,3, massimo 0,5 grammi) viene assunta con l’alimentazione, il resto viene sintetizzato dal corpo stesso. In che modo? Tutte le cellule dell’organismo umano sono capaci di sintetizzare colesterolo a partire dall’acetilcoenzima A (una molecola importantissima in molte vie metaboliche dell’organismo), ma la maggior parte viene prodotto nel citosol delle cellule epatiche (cioè nel liquido delle cellule che compongono il fegato) che lo trasferiscono al sangue per il trasporto in tutto l’organismo. Le tappe biosintetiche seguono la via metabolica dell’acido mevalonico. Poiché non riesce a superare la barriera ematoencefalica, il cervello deve produrre da solo il colesterolo di cui necessita.

Le tappe principali della biosintesi del colesterolo in sintesi sono 4:

1) inizialmente si ha la conversione dell’acetil-CoA in mevalonato. Questa prima tappa è suddivisa in tre sotto-tappe:

  • nella prima si ha la condensazione di due molecole di acetil-CoA per formare acetoacetil-CoA (reazione catalizzata dalla β-chetotiolasi);
  • nella seconda sotto-tappa l’acetoacetil-CoA prodotto reagisce con un’altra molecola di acetil-CoA e si forma 3-idrossi-3-metilglutaril-CoA, abbreviato HMG-CoA (reazione catalizzata dalla HMG-CoA sintasi) per formare HMG-CoA;
  • nella terza sotto-tappa l’HMG-CoA viene ridotto, in presenza di NADPH, a mevalonato (enzima: HMG-CoA reduttasi). Le prime due tappe sono reversibili mentre la terza è una tappa obbligata che determina la velocità della reazione.

2) Nella seconda tappa si ha la formazione di unità isopreniche attivate. Per prima cosa tre gruppi fosfato vengono aggiunti al mevalonato per trasferimento dall’ATP (che viene quindi idrolizzato ad ADP). Successivamente il gruppo ossidrilico sul carbonio-3 viene rimosso, insieme al gruppo carbossilico vicino, e si forma in questo modo la prima unità isoprenica attivata, il Δ3-isopentenil pirofosfato. Per isomerizzazione di quest’ultima sostanza, si forma un ulteriore unità isoprenica attivata il dimetilallil pirofosfato.

3) Nella terza tappa (in tre sotto-tappe) si forma lo squalene per condensazioni “testa-coda” (prime due sotto-tappe) o “testa-testa” (terza sotto-tappa) tra le unità isopreniche attivate formatesi nelle reazioni precedenti.

4) nella quarta tappa lo squalene viene convertito in colesterolo in una serie di reazioni. Durante queste reazioni la molecola dello squalene, lineare, viene ciclizzata, convertendolo (negli animali) in lanosterolo. Il lanosterolo viene poi convertito (in 19 tappe) in colesterolo, tramite spostamento o rimozione di gruppi metili.

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