Ospite al popolare show televisivo “Verissimo“, l’attrice e regista Benedicta Boccoli ha recentemente parlato di un difficile periodo, superato da poco anche grazie al provvidenziale aiuto del suo Continua a leggere
Archivi tag: senologia
Breast Unit salvavita: -18% di mortalità in caso di cancro al seno
Le unità di senologia denominate “Breast Unit”, molto spesso possono salvare la vita: la cura del temuto cancro della mammella in queste unità specializzate riduce infatti la mortalità del 18%, perché è più alta l’adesione alle linee guida, migliore l’esperienza degli specialisti ed è garantito un approccio multidisciplinare. A livello europeo, è stabilito che possano definirsi Breast Unit solo i centri che trattano almeno 150 nuovi casi ogni anno, ma in Italia, delle 449 strutture ospedaliere che eseguono più di 10 interventi chirurgici per questa neoplasia, solo 123 (27%) presentano volumi di attività superiori a 150 interventi annui.
Il tumore più frequente tra le donne
La fotografia delle Breast Unit nel nostro Paese arriva dal XIX Congresso nazionale dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) che si è aperto alcuni giorni fa a Roma, con la partecipazione di oltre 2.500 medici specialisti. Un dato su tutti: uno studio su 25.000 donne ha dimostrato che la sopravvivenza a 5 anni, nelle pazienti con tumore al seno, aumenta del 9% negli ospedali che trattano più di 150 casi. Nel 2017 in Italia sono stimate 50.500 nuove diagnosi di tumore del seno, il più frequente fra le donne. È dimostrato da molti studi che, “dove si concentra più esperienza, si riduce il numero degli interventi demolitivi e aumenta quello degli interventi conservativi del seno.
La sinergia di vari specialisti
I buoni risultati che si ottengono in una Breast Unit devono essere attribuiti non soltanto a una migliore chirurgia ma anche al giusto integrarsi delle varie discipline. Questo è particolarmente evidente nei casi più complessi in cui si stanno affacciando armi innovative. Alla chemioterapia, ormonoterapia, ai farmaci anti-HER2 si è aggiunta ad esempio una nuova classe di farmaci che intervengono nel rallentare la progressione del tumore del seno in fase metastatica, inibendo due proteine. Più farmaci da collocare e inserire dunque nella strategia di cura, anche considerando che nel nostro Paese vivono 766.957 donne dopo la diagnosi di tumore del seno (+26% dal 2010 al 2017)”. La multidisciplinarità è l’elemento fondante del Centro di Senologia ed il lavoro efficiente di un gruppo multidisciplinare produce appropriatezza, coerenza e continuità, traducendosi in un miglioramento dell’utilizzo delle risorse umane ed economiche.
Leggi anche:
- Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzione
- Il reggiseno provoca il cancro al seno? Finalmente abbiamo una risposta
- La visita senologica: come, quando e perchè farla?
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto [VIDEO]
- Riconoscere il cancro al seno: sintomi precoci e tardivi
- Tumore al seno: sintomi e segni visibili
- Tumore al seno: stadiazione, prognosi e sopravvivenza
- Cancro al seno: metastasi e sintomi avanzati del tumore
- Differenza tra ecografia e mammografia nella diagnosi di tumore al seno
- Noduli al seno: quando preoccuparsi ed andare dal medico?
- Come riconoscere un nodulo maligno del seno da uno benigno?
- Tumore al seno: sintomi e dolore al braccio
- Tumore al seno C1 C2 C3 C4 C5: cosa significa il referto?
- Tumore al seno età: a quanti anni si può verificare?
- Classificazione e stadiazione delle fasi del tumore alla mammella
- Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
- Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
- Quadranti mammari, tumore al seno, quadrantectomia e mastectomia radicale
- Storia di un seno: dall’embrione alla menopausa
- Cos’è la pubertà, a che età inizia e come si manifesta?
- Perché ho il seno piccolo? Quali sono i fattori che influenzano la grandezza del mio seno?
- Perché agli uomini piace così tanto il seno delle donne?
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- Differenza dei capezzoli e del seno in gravidanza
- Differenza dolore al seno da gravidanza e da ciclo mestruale
- Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale
- Ginecomastia: quando è l’uomo ad avere il seno
- Differenza tra ginecomastia vera, falsa, acquisita, congenita e puberale
- L’uomo può allattare al seno?
- Quando una mammella non si sviluppa: la Sindrome di Poland
- Politelia: quando i capezzoli sono troppi, cause e terapie
- Mastodinia: quando il seno è gonfio e dolorante
- Rassodare il seno senza chirurgia con la Radiofrequenza Monopolare
- Aumentare il seno senza chirurgia con i cibi ricchi di fitoestrogeni
- Tumore alla mammella: cause, diagnosi e prevenzione
- Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta
- Dimagrire senza perdere seno
- Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
- Grandezza del seno: le donne del nord battono quelle del sud
- La donna con il seno più grande del mondo [VIDEO]
- I deodoranti che contengono alluminio causano il cancro al seno?
- Esercizi e consigli per rassodare e tonificare il seno
- Il reggiseno che può far crescere il tuo seno
- L’incidenza del tumore al seno in crescita tra le quarant’enni: l’importanza della mammografia
- Linfonodo sentinella: cos’è e perché è importante in caso di cancro
- Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Ingrandire il seno con l’ipnosi
- Biopsia del linfonodo sentinella: a che serve, perché è importante
- Filler ad alta densita’: Macrolane™ per l’aumento del seno senza bisturi
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
E’ normale avere un seno asimmetrico? Esistono rimedi?
Ogni donna sogna un seno perfetto, tonico, alto, perfettamente simmetrico, ma in realtà in natura le cose sono un po’ diverse ed è molto comune riscontrare leggere o accentuate asimmetrie nell’altezza tra un seno e l’altro: il seno sinistro potrebbe essere più alto o più basso dell’altro o viceversa. Soprattutto in fase di sviluppo, può addirittura capitare che un seno si sviluppi più velocemente dell’altro, creando un effetto di ulteriore asimmetria, tuttavia entro la fine della pubertà, entrambi i seni tendono ad essere egualmente sviluppati. Ciò non significa ovviamente che una eventuale asimmetria non debba comunque essere sottovalutata, specie se sono presenti altri sintomi e segni.
Campanello d’allarme
Attenzione quindi ad eventuali asimmetrie o differenze tra un seno e l’altro, specie se insorgono improvvisamente: potrebbero infatti segnalare la presenza di una patologia mammaria. Attenzione in particolare se si presentano questi segni, che potrebbero indicare cancro alla mammella:
- un ispessimento ad una sola mammella,
- una mammella che diventa più grande o più bassa all’improvviso,
- un capezzolo che cambia posizione, morfologia o si ritrae (capezzolo introflesso),
- la presenza di una increspatura della pelle o di fossette, “pelle a buccia d’arancia”,
- un arrossamento cutaneo intorno a un capezzolo,
- una secrezione purulenta e/o ematica dal capezzolo,
- dolore costante in una zona della mammella o dell’ascella,
- un gonfiore sotto l’ascella o intorno alla clavicola.
Se si presentano tali segni e sintomi, è importante effettuare al più presto una visita senologica. Per approfondire: Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzione
In altri casi una asimmetria potrebbe essere dovuta a varie patologie, come ad esempio la sindrome di Poland. Per approfondire: Quando una mammella non si sviluppa: la sindrome di Poland
Rimedi
Per rimediare ad una asimmetria di altezza del seno, potrebbe essere utile effettuare per prima cosa una visita medica per individuare eventuali problemi posturali che, in alcuni casi, possono essere la vera causa di una asimmetria. Purtroppo non esistono tante altre possibilità, se non massaggi particolari – che a mio avviso non determinano reali vantaggi – e la chirurgia estetica, che invece è estremamente efficiente nel risolvere questo tipo di inestetismo, come nel caso del prima/dopo raffigurato qui in alto.
Vedi anche: FOTO PRIMA E DOPO INTERVENTO CHIRURGICO CORRETTIVO
Chirurgia
L’intervento può interessare una sola mammella o, più frequentemente, entrambe le mammelle: ciò perché raramente si riesce ad eseguire una correzione perfetta solo riducendo la mammella più grande o ingrandendo quella più piccola, ma spesso è necessario eseguire l’intervento sui due seni. L’operazione si esegue in genere in anestesia generale, anche se in alcuni casi selezionati è possibile eseguirla in anestesia locale e sedazione. Le situazioni possibili sono in genere tre:
- paziente con entrambi i seni piccoli ed asimmetrici con volontà di aumentare il volume del seno: si procede con una mastoplastica additiva bilaterale tramite protesi in silicone, inserendo protesi di volume diverso in maniera tale da compensare l’asimmetria;
- paziente con un seno di dimensioni normali e l’altro più piccolo: si procede con una mastoplastica additiva monolaterale in cui la protesi viene aggiunta solo al seno più piccolo;
- paziente con un seno di dimensioni normali e l’altro ritenuto troppo grande dalla paziente: si procede con riduzione e rimodellamento del seno troppo grande, tramite una mastoplastica riduttiva.
Tutti questi interventi tendono a lasciare cicatrici più o meno visibili, che variano soprattutto in base al tipo di intervento usato. La degenza è generalmente di uno o due giorni, salvo complicazioni (che sono infezioni, emorragie e reazioni allergiche ai materiali usati durante l’anestesia e l’intervento), mentre la ripresa completa si ha nel giro nel giro di 10/15 giorni. Piccoli aggiustamenti sono anche possibili con tecniche di lipofilling, che usano il grasso stesso prelevato dalla paziente per riempire il seno più piccolo.
Leggi anche:
- Differenza tra liposuzione, liposcultura e lipofilling
- Perché ho il seno piccolo? Quali sono i fattori che influenzano la grandezza del mio seno?
- Mastopessi (lifting del seno): rischi, costi, complicazioni, risultati
- Ptosi mammaria (seno cadente): rimedi, creme, medicina estetica
- Ingrandimento del seno con la mastoplastica additiva: intervento, anestesia e rischi
- Storia di un seno: dall’embrione alla menopausa
- Cos’è la pubertà, a che età inizia e come si manifesta?
- Capezzolo femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Areola femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
- Differenza tra capezzolo maschile e femminile
- Differenza tra seno della donna e seno dell’uomo
- Gli uomini possono avere il tumore al seno?
- Tumore al seno nell’uomo sintomi, dolore, sopravvivenza e guarigione
- A che età inizia a crescere il seno nelle donne?
- A che età smette di crescere il seno nelle adolescenti?
- E’ normale avere un seno più grande dell’altro? Rimedi?
- La donna con un enorme seno sulla schiena
- Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
- Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
- Tumore alla mammella: cause, diagnosi e prevenzione
- La visita senologica: come, quando e perchè farla?
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Differenza dei capezzoli e del seno in gravidanza
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto [VIDEO]
- Biopsia del linfonodo sentinella: a che serve, perché è importante
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
- Ginecomastia: quando è l’uomo ad avere il seno
- Differenza tra ginecomastia vera, falsa, acquisita, congenita e puberale
- L’uomo può allattare al seno?
- Il reggiseno provoca il cancro al seno? Finalmente abbiamo una risposta
- Perché agli uomini piace così tanto il seno delle donne?
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- Differenza dolore al seno da gravidanza e da ciclo mestruale
- Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale
- Politelia: quando i capezzoli sono troppi, cause e terapie
- Rassodare il seno senza chirurgia con la Radiofrequenza Monopolare
- Aumentare il seno senza chirurgia con i cibi ricchi di fitoestrogeni
- Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta
- Dimagrire senza perdere seno
- Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza
- Grandezza del seno: le donne del nord battono quelle del sud
- La donna con il seno più grande del mondo [VIDEO]
- I deodoranti che contengono alluminio causano il cancro al seno?
- Esercizi e consigli per rassodare e tonificare il seno
- Il reggiseno che può far crescere il tuo seno
- L’incidenza del tumore al seno in crescita tra le quarant’enni: l’importanza della mammografia
- Linfonodo sentinella: cos’è e perché è importante in caso di cancro
- Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Ingrandire il seno con l’ipnosi
- Filler ad alta densita’: Macrolane™ per l’aumento del seno senza bisturi
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
L’ecografia della mammella è una modalità diagnostica basata sugli ultrasuoni, pertanto biologicamente innocua, in grado di produrre immagini delle componenti anatomiche e strutturali della mammella, della sottostante parete toracica e delle stazioni linfonodali satelliti. Il medico esplora i tessuti e valuta all’istante le immagini ecografiche per identificare eventuali noduli solidi o cistici e per esaminare i dotti galattofori principali. Durante l’esame ecografico il medico può utilizzare la metodica colordoppler per valutare l’eventuale presenza o assenza di flusso di sangue in un nodulo mammario: in alcuni casi tali informazioni possono essere utili per determinare le caratteristiche dell’alterazione rilevata. Di particolare interesse per la tipizzazione dei noduli mammari è l’integrazione dell’ecografia con l’elastografia, metodica di recente introduzione in grado di differenziare con elevata accuratezza i noduli elastici, usualmente benigni, dai noduli anelastici, da considerare dubbi o sospetti sino a prova contraria.
Leggi anche: Differenza tra ecografia e mammografia nella diagnosi di tumore al seno
Come si svolge l’esame?
Durante l’ecografia al seno l’operatore muove lentamente la sonda sulla cute della paziente per esaminare i tessuti sottostanti, soffermandosi su alcuni punti che possono essere “sospetti”. Gli impulsi sonori diretti all’interno del corpo incontrano innumerevoli interfacce tessutali che li riflettono generando degli echi. Questi ultimi dopo essere tornati alla sonda vengono convertiti in impulsi elettrici e digitalizzati per essere elaborati dal computer contenuto nell’apparecchiatura. Gli impulsi elettrici elaborati restituiscono l’immagine sullo schermo. L’esame ecografico della mammella è di solito completato da una accurata anamnesi e dalla palpazione della mammella.
Vedi anche: foto della sonda ecografica che passa sulla mammella
Chi ha indicazione all’ecografia mammaria e perché è diversa dalla mammografia?
L’ecografia mammaria è un’indagine inserita in un iter di diagnostica senologica. Nelle donne di età inferiore ai 40 anni l’ecografia viene eseguita come indagine di prima scelta. Qualora venga riscontrata una lesione con caratteristiche sospette lo studio viene completato da una mammografia ed eventualmente da un’agobiopsia. Nelle donne di età superiore ai 40 anni, l’ecografia è complementare alla mammografia, in quanto l’abbinamento delle due metodiche aumenta l’accuratezza nel riconoscimento del cancro mammario specie nelle mammelle dense. Ciò è determinato dal fatto che, per motivi legati alla restituzione dell’immagine, l’ecografia permette di trovare lesioni più facilmente quando la mammella è giovane (maggiore componente ghiandolare), mentre la radiografia permette la localizzazione di lesioni quando è maggiore la componente adiposa (pazienti meno giovani). In campo senologico l’ecografia è un esame di fondamentale importanza per la diagnosi e la tipizzazione di una buona parte della patologia nodulare mammaria. Inoltre consente di guidare con precisione le procedure interventistiche (agobiopsia mammaria, svuotamento cisti, ecc.). L’ecografia contribuisce – in maniera non invasiva – a chiarire la natura di addensamenti o tumefazioni rilevate dalla paziente o dal medico durante l’esame clinico della mammella e rappresenta il primo passo per caratterizzare eventuali alterazioni rilevate alla mammografia.
Leggi anche: Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
Quali sono le applicazioni più comuni dell’ecografia mammaria?
L’ecografia è in grado di determinare se un’alterazione è solida (può trattarsi di un nodulo o pseudonodulo benigno o di tessuto tumorale) o liquida (cisti benigna) o ancora se ha struttura mista, in parte solida e in parte liquida. Gli ultrasuoni possono valutare anche altre caratteristiche strutturali di un tessuto alterato. L’indagine ecografica rappresenta un metodica di prima scelta anche per la rivalutazione delle dimensioni di un tumore dopo chemioterapia neoadiuvante e per valutare l’evoluzione di una flogosi o di un’alterazione post-traumatica. L’ecografia ha un ruolo fondamentale in alcune specifiche condizioni: – nelle donne con mammelle dense – nelle donne ad alto rischio di tumore e che non tollerano l’esame RM – nelle donne a medio rischio di tumore mammario per la familiarità o per precedenti tumori mammari – nelle donne con protesi mammarie e tessuto ghiandolare scarso non studiabile adeguatamente con la mammografia – nelle donne gravide che non possano essere esposte a raggi X.
Come ci si prepara per l’esame?
Non è necessaria alcuna specifica preparazione. Viene richiesto di spogliare il torace.
Leggi anche: Come riconoscere un nodulo maligno del seno da uno benigno?
Come viene eseguita l’ecografia mammaria?
La maggior parte degli esami ecografici sono indolori, veloci e semplici. La paziente viene fatta sdraiare sul lettino, con le braccia rivolte sopra la testa. Sull’area del corpo da esaminare si applica un gel trasparente a base acquosa, anallergico, per eliminare il film d’aria tra la cute e la sonda per favorire la trasmissione degli ultrasuoni. Il gel conduttore viene generalmente utilizzato a temperatura ambiente; le più recenti apparecchiature consentono un parziale riscaldamento del gel per ridurre la sensazione di fastidio generata dal freddo.
Leggi anche: Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto [VIDEO]
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi dell’ecografia al seno?
Vantaggi:
- L’ecografia è un esame non invasivo e indolore che non utilizza radiazioni ionizzanti. E’ un esame economico rispetto alle altre tecniche, di veloce esecuzione e ripetibile nel tempo.
- L’ecografia dà un’immagine nitida dei tessuti molli; l’ecografia può visualizzare molto bene eventuali lesioni in donne con mammelle dense.
- L’ecografia può rilevare e classificare le lesioni mammarie non adeguatamente valutabili con la sola mammografia.
- L’ecografia genera immagini in tempo reale. E’ pertanto un metodo ottimale per guidare procedure mini-invasive come agoaspirati e agobiopsie.
- In alcuni particolari casi l’ecografia può essere immediatamente integrata dall’ecocolordoppler per valutare la vascolarizzazione delle alterazioni rilevate.
- I noduli solidi e le aree pseudonodulari identificate dall’ecografia possono essere contestualmente caratterizzate grazie all’elastografia, metodica di recente introduzione, in grado di differenziare le alterazioni elastiche, ad elevata probabilità di benignità, dalle alterazioni anelastiche, usualmente espressione di patologia.
- E’ un esame sicuro, senza effetti collaterali né controindicazioni (è l’unico esame che può essere effettuato senza problemi perfino in gravidanza).
Svantaggi:
- E’ una procedura operatore-dipendente, cioè la sua buona riuscita dipende molto dalla bravura del medico ecografista, quindi il medico DEVE essere esperto.
- L’interpretazione di un singolo esame ecografico della mammella può non essere sufficiente a fare una diagnosi, può quindi a volte essere necessario affiancare una procedura successiva, come un ulteriore controllo ecografico, un’elastografia o un agoaspirato.
Per approfondire:
- Ecografia del seno [VIDEO]
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Biopsia del linfonodo sentinella: a che serve, perché è importante
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzione
- Tumore al seno: stadiazione, prognosi e sopravvivenza
- Cancro al seno: metastasi e sintomi avanzati del tumore
- Noduli al seno: quando preoccuparsi ed andare dal medico?
- Tumore al seno: sintomi e dolore al braccio
- Tumore al seno C1 C2 C3 C4 C5: cosa significa il referto?
- Tumore al seno età: a quanti anni si può verificare?
- Classificazione e stadiazione delle fasi del tumore alla mammella
- Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
- Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
- Quadranti mammari, tumore al seno, quadrantectomia e mastectomia radicale
- Breast Unit salvavita: -18% di mortalità in caso di cancro al seno
- Capezzolo femminile: forma, dimensioni, funzioni e simmetria
Leggi anche:
- Cos’è un tumore? Perché viene il cancro? Quali sono le cause?
- Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria con esempi
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
- Aumentare il seno in modo naturale con queste 6 piante
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Isoflavoni di soia: proprietà e controindicazioni (tiroide e metabolismo)
- Olio di borragine: funziona davvero per aumentare il seno in modo naturale?
- Fitoestrogeni e isoflavoni del trifoglio per il trattamento della menopausa
- Fitoestrogeni in menopausa: efficacia, effetti indesiderati e raccomandazioni
- Fitoestrogeni, ormoni e tumore alla mammella: legami pericolosi
- Soia: dose, proprietà e controindicazioni nel tumore al seno
- Progesterone: cos’è, a cosa serve, valori e quali funzioni ha in gravidanza?
- Endometriosi: cause, sintomi e menopausa
- Estrogeni, sindrome premestruale, vampate di calore e menopausa
- Aumentare gli estrogeni naturalmente e senza farmaci
- Rimedi per la secchezza vaginale in menopausa
- La menopausa rovina la tua pelle, ecco i consigli per mantenerla giovane
- Menopausa: 8 consigli per affrontarla al meglio
- Menopausa: quali cambiamenti aspettarsi e come gestirli
- Pavimento pelvico: come cambia durante la menopausa?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto VIDEO
Imparare a farsi da sole la palpazione della mammella è il primo, importantissimo step nella diagnosi precoce del carcinoma mammario. Questo semplice ma potentissimo mezzo, appare ancora più fondamentale se si prendono in considerazione numeri e percentuali forniti dall’epidemiologia: una donna su otto si ammala di carcinoma della mammella; di queste otto pazienti, circa il 17% avrà un esito infausto. Per questo mi sembra doveroso tornare spesso sull’argomento “autopalpazione”. Ne avevo già parlato in questo articolo: A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
Leggi anche:
- Visita ginecologica completa [2° VIDEO] Attenzione: immagini sessualmente esplicite
- Ispezione del seno durante visita senologica [VIDEO]
- Ecografia del seno [VIDEO]
- Parto naturale: il momento della fuoriuscita del bambino [VIDEO]
- Come prevenire i tumori ed il cancro? I 10 cambiamenti che consiglio
- Cos’è un tumore? Perché viene il cancro? Quali sono le cause?
- Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta
- Dimagrire senza perdere seno
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- Riconoscere il cancro al seno: sintomi precoci e tardivi
- Tumore al seno: sintomi e segni visibili
- Tumore al seno: stadiazione, prognosi e sopravvivenza
- Cancro al seno: metastasi e sintomi avanzati del tumore
- Differenza tra ecografia e mammografia nella diagnosi di tumore al seno
- Noduli al seno: quando preoccuparsi ed andare dal medico?
- Come riconoscere un nodulo maligno del seno da uno benigno?
- Tumore al seno: sintomi e dolore al braccio
- Tumore al seno C1 C2 C3 C4 C5: cosa significa il referto?
- Tumore al seno ed età: a quanti anni si può verificare?
- Classificazione e stadiazione delle fasi del tumore alla mammella
- Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
- Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
- Quadranti mammari, tumore al seno, quadrantectomia e mastectomia radicale
- Breast Unit salvavita: -18% di mortalità in caso di cancro al seno
- Anomalie del seno: il capezzolo introflesso
- Tumore al seno: quando fare i test genetici?
- L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
- Ginnastica per tonificare il seno
- Avere un seno perfetto con olio di jojoba, fitoestrogeni e qualche semplice esercizio
- Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria con esempi
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
- Aumentare il seno in modo naturale con queste 6 piante
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Isoflavoni di soia: proprietà e controindicazioni (tiroide e metabolismo)
- Olio di borragine: funziona davvero per aumentare il seno in modo naturale?
- Fitoestrogeni e isoflavoni del trifoglio per il trattamento della menopausa
- Fitoestrogeni in menopausa: efficacia, effetti indesiderati e raccomandazioni
- Fitoestrogeni, ormoni e tumore alla mammella: legami pericolosi
- Soia: dose, proprietà e controindicazioni nel tumore al seno
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- Progesterone: cos’è, a cosa serve, valori e quali funzioni ha in gravidanza?
- Endometriosi: cause, sintomi e menopausa
- Estrogeni, sindrome premestruale, vampate di calore e menopausa
- Aumentare gli estrogeni naturalmente e senza farmaci
- Rimedi per la secchezza vaginale in menopausa
- La menopausa rovina la tua pelle, ecco i consigli per mantenerla giovane
- Menopausa: 8 consigli per affrontarla al meglio
- Menopausa: quali cambiamenti aspettarsi e come gestirli
- Pavimento pelvico: come cambia durante la menopausa?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!
Il colesterolo alimenta il cancro al seno
Un derivato del colesterolo può alimentare la crescita e la diffusione del cancro al seno, secondo un gruppo di ricercatori della Duke University (Usa), che aprono con i loro studi alla prospettiva di assumere farmaci come le statine per prevenire il tumore. Il lavoro, pubblicato sulla rivista ‘Science’, aiuta anche a spiegare perché l’obesità è un importante fattore di rischio di neoplasie. Studi precedenti avevano già ipotizzato che il grasso nelle persone in sovrappeso contribuisse a mandare in circolo ormoni come gli estrogeni, che guidano la crescita dei tumori. Il team americano dimostra ora che il colesterolo ha un effetto simile.
Il colesterolo, all’interno del nostro organismo, viene diviso in 27Hc, sostanza che può imitare gli estrogeni e produrre gli stessi loro effetti in alcuni tessuti. Esperimenti su topi hanno evidenziato che una dieta ricca di grassi, che aumenta i livelli di 27Hc nel sangue, danno luogo a tumori che risultano il 30% più grandi rispetto a quelli che possono insorgere in topi che seguono una dieta normale. E le neoplasie hanno anche maggiori probabilità di diffondersi, soprattutto quello al seno.
Uno dei ricercatori, Donald McDonnell, sottolinea: “Molti studi hanno finora dimostrato un legame tra obesità e cancro al seno. In particolare, il colesterolo elevato è associato al rischio di malattia. Ma il meccanismo che spiega il fenomeno non era ancora stato identificato. Quello che abbiamo rilevato è una molecola (non il colesterolo in sé, ma un metabolita) chiamata 27Hc che ‘imita’ l’estrogeno e può dar vita autonomamente alla crescita del cancro al seno”.
Leggi anche:
- Cos’è un tumore? Perché viene il cancro? Quali sono le cause?
- Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria con esempi
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
- Aumentare il seno in modo naturale con queste 6 piante
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Isoflavoni di soia: proprietà e controindicazioni (tiroide e metabolismo)
- Olio di borragine: funziona davvero per aumentare il seno in modo naturale?
- Fitoestrogeni e isoflavoni del trifoglio per il trattamento della menopausa
- Fitoestrogeni in menopausa: efficacia, effetti indesiderati e raccomandazioni
- Fitoestrogeni, ormoni e tumore alla mammella: legami pericolosi
- Soia: dose, proprietà e controindicazioni nel tumore al seno
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- Progesterone: cos’è, a cosa serve, valori e quali funzioni ha in gravidanza?
- Endometriosi: cause, sintomi e menopausa
- Estrogeni, sindrome premestruale, vampate di calore e menopausa
- Aumentare gli estrogeni naturalmente e senza farmaci
- Rimedi per la secchezza vaginale in menopausa
- La menopausa rovina la tua pelle, ecco i consigli per mantenerla giovane
- Menopausa: 8 consigli per affrontarla al meglio
- Menopausa: quali cambiamenti aspettarsi e come gestirli
- Pavimento pelvico: come cambia durante la menopausa?
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Ottobre si tinge di rosa: le Asl del Lazio offrono un programma gratuito di prevenzione del tumore al collo dell’utero e al seno
Per la prima volta nel Lazio, le Asl offriranno un programma di prevenzione gratuito a tutte le donne dai 25 ai 64 anni d’età per la prevenzione del tumore del collo dell’utero e dai 50 ai 69 anni per quello al seno. La campagna è iniziata ad ottobre e durerà per tutto il mese e prende il nome di “Ottobre Rosa”.
Marco Vincenzi capogruppo del Pd al Consiglio regionale del Lazio, ha dichiarato:
”Con questa iniziativa la Regione Lazio rafforza l’impegno di moltiplicare l’attività di diagnosi delle strutture sanitarie pubbliche. Si tratta della conferma della centralità della prevenzione nel nuovo servizio sanitario regionale, in corso di costruzione. Per la prima volta nel Lazio, le Asl offriranno un programma di prevenzione gratuito a tutte le donne, dai 25 ai 64 anni d’età, per prevenire il tumore del collo dell’utero e, dai 50 ai 69 anni, per quello al seno. Insieme al riconoscimento del diritto fondamentale alla tutela della salute dei cittadini, vi è un lavoro concreto per abbattere le liste d’attesa, razionalizzare le risorse impiegate nelle strutture sanitarie pubbliche, aumentare la produttività del servizio, valorizzare la professionalità dei medici e degli operatori”.
Leggi anche:
- Cancro al seno: sintomi precoci, diagnosi, terapia e prevenzione
- Biopsia del linfonodo sentinella: a che serve, perché è importante
- La mammografia: un esame rapido che può salvarti la vita
- L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
- Capezzolo retratto (introflesso): cause, cancro al seno e trattamenti
- Tumore alla mammella: cause, diagnosi e prevenzione
- Riconoscere il cancro al seno: sintomi precoci e tardivi
- Tumore al seno: stadiazione, prognosi e sopravvivenza
- Cancro al seno: metastasi e sintomi avanzati del tumore
- Il bicarbonato di sodio cura il cancro?
- Banane anticancro: torna sul web la bufala della “cura miracolosa”
- Divisione in quadranti della mammella (Q1 Q2 Q3 Q4)
- Quadranti mammari, tumore al seno, quadrantectomia e mastectomia radicale
- Differenza tra ecografia e mammografia nella diagnosi di tumore al seno
- Noduli al seno: quando preoccuparsi ed andare dal medico?
- Come riconoscere un nodulo maligno del seno da uno benigno?
- Tumore al seno: sintomi e dolore al braccio
- Tumore al seno C1 C2 C3 C4 C5: cosa significa il referto?
- Tumore al seno età: a quanti anni si può verificare?
- Classificazione e stadiazione delle fasi del tumore alla mammella
- Capezzolo dolorante e sensibile in uomo, donna, gravidanza e menopausa
- Malattia di Paget del capezzolo: sintomi precoci, cause e cure
- Mammella: anatomia e funzioni del seno e delle ghiandole mammarie
- Breast Unit salvavita: -18% di mortalità in caso di cancro al seno
- La visita senologica: come, quando e perchè farla?
- Differenza dei capezzoli e del seno in gravidanza
- A cosa serve e come si fa l’autopalpazione del seno?
- Autopalpazione della mammella: come farla nel modo giusto [VIDEO]
- Perché ho il seno piccolo? Quali sono i fattori che influenzano la grandezza del mio seno?
- Ginecomastia: quando è l’uomo ad avere il seno
- Differenza tra ginecomastia vera, falsa, acquisita, congenita e puberale
- L’uomo può allattare al seno?
- Storia di un seno: dall’embrione alla menopausa
- Cos’è la pubertà, a che età inizia e come si manifesta?
- Il reggiseno provoca il cancro al seno? Finalmente abbiamo una risposta
- Perché agli uomini piace così tanto il seno delle donne?
- Ormoni estrogeni: cosa sono e quali funzioni svolgono?
- Differenza dolore al seno da gravidanza e da ciclo mestruale
- Differenze tra neonati allattati con latte materno ed artificiale
- Quando una mammella non si sviluppa: la Sindrome di Poland
- Politelia: quando i capezzoli sono troppi, cause e terapie
- Mastodinia: quando il seno è gonfio e dolorante
- Rassodare il seno senza chirurgia con la Radiofrequenza Monopolare
- Aumentare il seno senza chirurgia con i cibi ricchi di fitoestrogeni
- Vuoi avere un seno più bello? Comincia con la postura e la ginnastica giusta
- Dimagrire senza perdere seno
- Prendere il sole al seno fa male? Come abbronzarlo in sicurezza
- Grandezza del seno: le donne del nord battono quelle del sud
- La donna con il seno più grande del mondo [VIDEO]
- I deodoranti che contengono alluminio causano il cancro al seno?
- Esercizi e consigli per rassodare e tonificare il seno
- Il reggiseno che può far crescere il tuo seno
- L’incidenza del tumore al seno in crescita tra le quarant’enni: l’importanza della mammografia
- Linfonodo sentinella: cos’è e perché è importante in caso di cancro
- Rossore ed irritazione della pelle sotto e tra il seno: cause e rimedi
- Fitoestrogeni: rimedi naturali in menopausa
- Ingrandire il seno con l’ipnosi
- Filler ad alta densita’: Macrolane™ per l’aumento del seno senza bisturi
- I fitoestrogeni aumentano il rischio di cancro al seno?
- Tumore al seno: terapie complementari e loro efficacia
- Uso dell’agopuntura nella terapia del cancro al seno
- Ayurveda nel trattamento del cancro alla mammella
- Fitoterapici nella terapia complementare del tumore al seno
- Rimedi di Bach e floriterapia nella cura del tumore mammario
- Uso dell’ipnosi nella terapia complementare del cancro al seno
Lo Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Cancro al seno: meno operazioni col nuovo test Rd-100i Osna
Meno interventi chirurgici grazie a un nuovo test per la diagnosi del cancro al seno, che ha ricevuto l”imprimatur’ del Nice (National Institute for Health and Care Excellence), l’organismo inglese che ha il compito di valutare il rapporto costo-beneficio di nuove terapie o procedure. In genere – ricordano i media britannici – la prassi ospedaliera vuole che durante la rimozione di un tumore al seno venga fatta una biopsia dei linfonodi per valutare l’eventuale diffusione del cancro. Sarà poi necessario aspettare circa 3 settimane per avere i risultati ed, eventualmente, subire una seconda operazione. Grazie alla nuova metodica, chiamata ‘Rd-100i Osna’, è possibile individuare già nel corso della prima operazione chirurgica se il tumore si è propagato, ed eventualmente rimuoverlo immediatamente, evitando alle pazienti non solo un secondo intervento con il rischio di complicazioni associato, ma anche lo stress e l’ansia del periodo di attesa per 3 settimane, consentendo inoltre di iniziare immediatamente la chemioterapia.
Leggi anche:
- Differenza tra prevenzione primaria, secondaria e terziaria con esempi
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
- Come nasce un cancro? Cosa sono i cancerogeni e come avviene la cancerogenesi?
- Come prevenire i tumori ed il cancro? I 10 cambiamenti consigliati
- Differenza tra ipertrofia ed iperplasia con esempi
- Differenza tra iperplasia e neoplasia
- Che significa malattia terminale?
- Quanto tempo mi rimane da vivere?
- Fattori di rischio cardiovascolare modificabili e non modificabili
- Cure palliative: cosa sono ed a che servono?
- Differenza tra tumore benigno, maligno, neoplasia, cancro e metastasi
- Dolore: cos’è, da cosa è causato, quanti tipi di dolore esistono?
- Differenza tra sintomo e segno con esempi
- Differenza tra malattia, sindrome e disturbo con esempi
- Eccesso di colesterolo (ipercolesterolemia): perché è pericoloso?;
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure;
- Emoglobina glicata alta, valori normali, IFCC e diabete;
- L’obesità è una malattia;
- Differenza tra malattia acuta e cronica con esempi
- Che significa malattia cronica? Esempi di malattia cronica
- Ipertrofia muscolare: cosa significa e come si raggiunge
- Un oggetto che tocchi 150 volte al giorno ha più batteri della tavoletta del wc. Di cosa si tratta e come difendersi
- Differenze tra ileostomia, colostomia e urostomia
- Differenza tra atrofia, distrofia ed aplasia con esempi
- Differenza tra organismi aerobi ed anaerobi con esempi
- Ciclo di Krebs e respirazione cellulare: spiegazione facile e schema
- Differenza tra organismi aerobi obbligati e facoltativi con esempi
- Differenza tra organismi anaerobi obbligati, facoltativi, microaerofili ed aerotolleranti
- Differenza tra virus e batteri: chi è più pericoloso? Diagnosi, sintomi e terapia
- Tumore del colon retto: diagnosi, metastasi, prognosi e stadiazione
- Tumore del colon retto: sintomi iniziali, tardivi e ritardo nella diagnosi
- Tumore del colon retto: trattamento chirurgico, radioterapia e chemioterapia
- Tumore del colon retto con metastasi: chirurgia, chemioterapia e terapie biologiche
- Tumore del colon retto: terapia personalizzata col test RAS
- Anticorpi monoclonali contro il tumore del colon retto metastatico
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!