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Quanto tempo serve per digerire le uova a seconda del tipo di cottura?
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Come si legge l’etichetta delle uova (codici uova 0 1 2 3)
Impariamo oggi a leggere l’etichetta stampata sulle uova, grazie a questa immagine:
Differenza tra uovo sodo, alla coque e all’occhio di bue: cottura e calorie
Uovo alla coque: tempo di cottura
Per ottenere un buon uovo alla coque si deve seguire una preparazione precisa rispettando il tempo di cottura, per evitare di avere, appunto, un uovo sodo o un uovo non abbastanza cotto. L’uovo alla coque è la soluzione più veloce per preparare un uovo: il tempo di cottura infatti si aggira intorno ai tre minuti dal momento in cui l’acqua inizia a bollire, e può essere lievemente diversa a seconda di come si vuole mangiare l’albume. E’ un piatto molto nutriente e lo si può consumare in diversi momenti della giornata: a colazione, se si propende per una colazione proteica, come spuntino di metà mattinata, ma anche a pranzo o a merenda. Le uova alla coque sono più facilmente e rapidamente digeribili rispetto a quelle sode.
L’uovo alla coque è sconsigliato nelle persone che potrebbero essere più sensibili alla salmonellosi, vale a dire bambini e anziani. Le uova alla coque sono controindicate anche nelle persone con deficit del sistema immunitario.
Consigli per la cottura dell’uovo alla coque
L’uovo deve essere a temperatura ambiente; se l’uovo è ancora freddo, immergendolo nell’acqua bollente, potrebbe rompersi. Quindi dovrete estrarre l’uovo dal frigo tempo prima. Un ulteriore accorgimento nel cuocere l’uovo alla coque è quello di apportare un piccolo forellino con uno spillo sulla punta più grossa dell’uovo, per evitare che l’uovo a contatto con l’acqua calda si fessuri. Mettete quindi sul fuoco un pentolino con dell’acqua (sufficiente per coprire l’uovo) e portate ad ebollizione. Raggiunta l’ebollizione, abbassate un po’ la fiamma e immergete l’uovo, aiutandovi con un cucchiaio. Lasciate cuocere per circa tre minuti. Alla fine dei tre minuti tirate fuori l’uovo dal pentolino con un cucchiaio e mettetelo sotto l’acqua fredda corrente, finché non sarà raffreddato, in modo tale da riuscire a tenerlo in mano senza scottarvi.
Come consumare un uovo alla coque?
Appena raffreddato, mettete l’uovo in un portauovo con la parte appuntita verso il basso. Una volta messo l’uovo nel portauovo dovete aprirlo con un coltellino seghettato.
L’apertura deve essere sufficiente a far passare il cucchiaino con cui poi lo mangerete.
Colpitelo delicatamente sino ad inciderlo e poi cercate di tagliare via la calotta superiore senza distruggerne il resto. Alcuni mangiano l’uovo alla coque aggiungendo sale, ma il nostro consiglio è quello di mangiarlo al naturale.
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Uovo sodo (o bollito): tempo di cottura
Come nel caso delle uova alla coque il segreto è sta nel tempo di cottura: se lascerete cuocere poco rimarrà col tuorlo un po’ morbido e non sufficientemente cotto. Per un’insalata può anche andare bene. Se lo lasciate cuocere troppo, diventerà secco e il tuorlo assumerà un colore verdastro: quello è il sintomo di una cottura troppo prolungata. Non avrà un gusto cattivo ma risulterà troppo pastoso.
Mettete le uova da cucinare in un pentolino con acqua fredda e fate in modo che l’acqua copra appena le uova e la pentola sia abbastanza alta da contenerle tutte senza far uscire l’acqua che bolle e senza lasciare troppo spazio alle uova (altrimenti sbatterannno tra loro e si romperanno); attendete il bollore dell’acqua. Dal momento del bollore, accendete un timer e impostate un tempo di 7 minuti. In realtà il tempo di cottura di un uovo sodo si aggira tra i 7 ed i 10 minuti, ma dipende molto dalla dimensione delle uova: più l’uovo è grande e per più tempo dovrà cuocere. Terminato il tempo di cottura scolate le vostra uova sode e fatele raffreddare sotto l’acqua corrente.
Uova all’occhio di bue
Il procedimento per cucinare le uova all’occhio di bue è davvero semplice ma va fatto nel modo e con i tempi giusti, onde evitare che il tuorlo si raddensi troppo, ma anche che sia troppo liquido, fermo restando che ognuno lo può cuocere secondo i propri gusti soggettivi. Prendere una padella bassa ma con un diametro abbastanza largo e metterla sul fuoco, a fuoco basso con un paio di cucchiai di olio extravergine di oliva. Appena l’olio si è lievemente scaldato, aprire direttamente in pentola le uova, prestando attenzione a che non si rompa il tuorlo e che non finiscano in padella dei pezzi di buccia (in questo caso toglieteli prontamente con un cucchiaino, prima che l’uovo si riscaldi rendendo più difficile questa operazione).
Prendere quindi un cucchiaio e con estrema attenzione, raccogliete l’olio caldo della pentola e versatelo sopra le uova, che si andranno a cuocere con l’olio bollente. Ripetere l’operazione fino a che il tuorlo delle uova e l’albume non appaiono visibilmente cotti (in quel caso cambiano colore). A questo punto, mettere sale e pepe secondo il proprio gusto e se lo gradite, solo un minuto prima di levare dal fuoco, mettere su ogni uovo una sottiletta. Il nostro consiglio è quello di evitare il sale.
Calorie di uovo sodo, alla coque e all’occhio di bue
A seconda del tipo di cottura, le calorie delle uova sono diverse, ecco i valori per 100 grammi:
- uovo sodo o alla coque: 155 calorie;
- uovo all’occhio di bue: 160 – 170 calorie.
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Differenza tra uova rosse, marroni, bianche e punteggiate: quali scegliere?
Chiunque abbia fatto la spesa almeno una volta nella vita se n’è reso conto esistono uova di gallina “marroni” (qualcuno le chiama “rosse”) e uova di gallina “bianche”. L’aspetto è certamente diverso, come spesso è diverso anche il prezzo, ma sapete quali sono le reali differenze tra i due tipi di uovo?
La differenza è nella gallina
Il colore del guscio delle uova dipende da molti fattori, non per ultimo il tipo di allevamento ed il tipo di alimentazione, tuttavia la differenza più importante è nella razza della gallina che lo ha deposto. In generale, i polli bianchi depongono uova bianche, ed i polli bruno-rossastri uova marroni. Esistono anche razze che depongono le uova punteggiate, cioè con guscio marrone ma disseminato da alcune chiazze più scure; nella foto in alto sono presenti tutti e tre i tipi.
Le uova marroni sono meglio delle uova bianche?
Il colore di un uovo non è un indicatore di qualità: dal punto di vista nutrizionale (e del gusto) non c’è infatti differenza tra le uova bianche e quelle marroni. Anche se le uova marroni sono spesso più costose, non vuol dire che sono migliori di quelle bianche. Molto più importante del colore del guscio, è il fatto se l’uovo è extra fresco o se è di allevamento biologico o no.
Le uova marroni hanno un guscio più duro?
Le uova bianche e quelle marroni hanno entrambe lo stesso spessore del guscio: se un guscio d’uovo sembra più duro da rompere, è dipeso dall’età del pollo, non dal colore dell’uovo. Galline più giovani tendono infatti a deporre uova con gusci più duri, mentre le galline anziane depongono uova con gusci mediamente più sottili e ciò vale senza distinzioni tra uova bianche, marroni e punteggiate.
Perché le uova marroni sono spesso più costose?
Le uova marroni tendono ad avere un prezzo più elevato, semplicemente perché i polli bruni-rossastri hanno una struttura più grande della razza che depone uova bianche, e, come tali, richiedono una maggiore alimentazione: tale costo supplementare è compensato da un prezzo più alto al supermercato. Inoltre le uova marroni sono quelle mediamente più ricercate dagli acquirenti ed il loro costo è quindi più elevate.
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Differenza tra uovo di gallina, anatra, oca e tacchina: quale scegliere?
Le uova sono un alimento consumato in ogni angolo del globo, specie quelle di gallina che sono quelle talmente più consumate che, nel linguaggio comune, con “uovo” si intende proprio l’uovo di gallina e non di altro animale. E’ però importante ricordare che in commercio è possibile reperire uova di diversi animali e di diverse misure. Gli animali ovipari sfruttati in Italia sono: gallina, quaglia, oca, anatra, faraona e tacchina. La differenza sostanziale tra i diversi tipi di uova sta nell’apporto energetico ed in quello lipidico, come si apprezza dalla seguente tabella:
Quale uovo preferire?
Un individuo sano adulto, che non soffra di particolari patologie, può assumere senza alcun problema tutti i tipi di uovo, facendo ovviamente attenzione alle quantità settimanali, che devono essere di 4 uova nel caso di quelle di gallina. Diverso è il discorso nel caso di soggetto con patologie caratterizzate da alterazioni del quadro lipidico ematico, come dislipidemie ed ipercolesterolemia: in questa eventualità in linea di massima è preferibile prediligere le uova di gallina e quelle di tacchina a quelle di oca o di anatra, salvo diverso parere del medico curante.
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Quante uova mangiare a settimana ed al giorno? Come mangiarle?
Un uovo di gallina intero pesa mediamente tra i 50 ed i 70 grammi, dei quali mediamente circa 50 – 55 grammi costituiti da albume e tuorlo che forniscono circa
- 64 – 70 kcal;
- 6 – 6,5 grammi di proteine;
- 4,5 – 5 grammi di grassi.
L’apporto nutrizionale dell’uovo è caratterizzato da una porzione lipidica del colesterolo che ammonta a circa 200 mg per uovo, tenendo anche in considerazione che gli acidi grassi sono per lo più di tipo saturo. Detto questo, è possibile stabilire che l’apporto medio di uova nella dieta di un individuo sano ed adulto è di 4 uova a settimana, divise in due assunzioni di due uova massimo in un solo giorno. Attenzione alle uova occultate negli alimenti, ad esempio in alcuni dolci e pasta all’uovo, alle quali è comunque possibile risalire mediante le etichette poste sulle confezioni). In individui particolari, come sportivi ed atleti professionisti, questa quota può essere anche più elevata in base al diverso metabolismo basale e fabbisogno calorico giornaliero.
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Quante uova può consumare chi soffre di colesterolo alto?
Il mio consiglio è quello di non superare le 2-3 uova a settimana facendo attenzione non solo al consumo delle uova in sé ma anche a tutti quegli alimenti che possono contenerle, come dolci, paste fresche, alcune salse a base di uova, e come componenti di alcune ricette, visto che spesso sono usate perché fanno da legante tra i vari ingredienti.
Come mangiare le uova? Meglio sode o alla coque?
Meglio le uova alla coque piuttosto che sode: sono sufficienti 3 minuti di bollitura, rispetto ai circa 7 che servono per farle sode, per godere dei benefici delle uova e digerirle più facilmente e rapidamente. E’ preferibile evitare invece l’uovo “all’occhio di bue” fritto.
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