Sento tanti miei amici dire che il loro mito è cristiano ronaldo che segna tanti gol, oppure fabrizio corona, o anche angelina jolie. Il mio mito è invece Giuseppe Moscati. Non lo conoscete? Tante persone devono la vita a questa persona, fonte di ispirazione per generazioni di medici, tra cui il sottoscritto.
Giuseppe Moscati, medico italiano nato a Benevento il 25 luglio 1880, nel 1903 si laureò a pieni voti con una tesi sull’urogenesi epatica, successivamente vinse brillantemente i concorsi per assistente ordinario e per coadiutore straordinario agli Ospedali Riuniti degli Incurabili. Era molto mattiniero, ogni giorno si alzava presto per recarsi a visitare gratuitamente gli indigenti dei quartieri spagnoli di Napoli prima di prendere servizio in ospedale per il lavoro quotidiano.
Insegnò all’Ospedale degli Incurabili di Napoli, divenendo un modello di vita insostituibile per i suoi allievi, essendo lui il più chiaro esempio di umanizzazione del medico, figura in controtendenza in quegli anni in cui il medico tendeva invece ad elevarsi e distaccarsi dal malato in una posizione di paternalistica superiorità.
Nell’aprile del 1906 il Vesuvio iniziò ad eruttare ceneri e lapilli su Torre del Greco, mettendo in pericolo un piccolo ospedaletto, succursale degli Incurabili. Il generoso medico si recò prontamente sul posto, contribuendo a mettere in salvo gli ammalati, poco prima del crollo della struttura. I testimoni dissero che il giovane medico mise a repentaglio la sua stessa vita per salvare i pazienti della struttura.
La madre di questo grandissimo medico italiano – quando Moscati si stava per iscrivere all’università – era preoccupata, poiché la scelta di diventare medico avrebbe messo a dura prova il sensibilissimo animo del figlio a causa del contatto continuo con il dolore che questa professione imponeva. Di fronte alla preoccupazione della madre, Giuseppe Moscati rispose:
“Sono disposto a tutto per curare il paziente, per alleviare le sue sofferenze sono disposto anche a coricarmi nel letto dell’ammalato”
Sento tanti miei amici dire che il loro mito è cristiano ronaldo che segna tanti gol, oppure fabrizio corona, o anche angelina jolie. Il mio mito è invece Giuseppe Moscati, la scienza e l’amore che si incontrano in una mente illuminata.
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