Negli anni venti si ringiovaniva con una “scossa”

MEDICINA ONLINE CAPELLI DONNA BELLEZZA TRISTE DEPRESSIONE BIANCO NERO CAPELLI OCCHIErano i ruggenti anni ’20. Dimenticata la tragedia della prima guerra mondiale, il mondo viveva una parentesi di fascinazione per le nuove tecnologie del tempo: cinema, radio e automobile prendevano piede, la moda iniziava a dettare tendenze spregiudicate e tutti parevano poter vivere in una sorta di eterna giovinezza al ritmo del jazz, la musica che spopolava in quel periodo. Allora come oggi gioventù e modernità erano le parole d’ordine, allora come oggi c’era chi prometteva di poter fermare il tempo allontanando la vecchiaia e i suoi acciacchi. Negli anni ’20 la fontana della giovinezza era il Rejuvenator inventato da Otto Overbeck, chimico inglese nato nel 1852 che per gran parte della sua vita, dopo aver studiato all’University College di Londra, era stato direttore in una birreria di Grimsby, nello Yorkshire. In quei tempi era normale per un chimico lavorare nella produzione della birra e già in questo settore Overbeck mostrò la tempra dell’inventore: brevettò nuovi macchinari per la fermentazione, un metodo per rendere la birra analcolica e un estratto nutritivo a base di lievito simile alla Marmite, una crema densa e scura molto amata dagli anglosassoni.

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