È morto Francesco Nuti, l’attore e regista aveva 68 anni

francesco_nuti_fgE’ morto stamattina a Roma l’attore Francesco Nuti. L’attore, regista, sceneggiatore, cantante e produttore cinematografico aveva 68 anni ed era malato da tempo.

Lo ha reso noto la figlia Ginevra assieme ai familiari che ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che hanno avuto in cura l’attore nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma. La data e il luogo delle esequie saranno rese note nelle prossime ore.

I successi come regista

Francesco Nuti è nato a Firenze, il 17 maggio 1955. Realizza, tra la seconda metà degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, pellicole di grande successo, come: Tutta colpa del paradiso (1985), Stregati (1986), Caruso Pascoski (di padre polacco) (1988), Willy Signori e vengo da lontano (1989) e Donne con le gonne (1991). Nello stesso periodo si dedica anche alla musica: nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Sarà per te, in seguito incisa anche da Mina, e, duettando con Mietta, col brano Lasciamoci respirare. Tra gli anni 1990 ed i primi del 2000, tuttavia, la sua carriera rallenta: Il signor Quindicipalle (1998), Io amo Andrea (2000) e Caruso, zero in condotta (2001) ottengono tiepidi consensi ai botteghini, non paragonabili ai successi degli anni precedenti. Negli anni successivi comincia a soffrire di depressione, ha gravi problemi di alcolismo e tenta persino il suicidio.

L’incidente

Il 3 settembre 2006 Nuti entra in coma a causa di un ematoma cranico dovuto ad una caduta dalle scale mentre era nella sua casa. Viene ricoverato ed operato d’urgenza alla testa presso il Policlinico Umberto I di Roma. Il successivo 24 novembre esce dal coma e viene trasferito nell’ospedale Versilia di Lido di Camaiore, centro specializzato nella riabilitazione neuromotoria. Nel febbraio del 2009 il fratello Giovanni rilascia un’intervista al quotidiano fiorentino La Nazione, annunciando il suo ritorno a casa. A quanto sembra, tuttavia, i danni al sistema nervoso sono stati molto profondi ed irreversibili: è costretto su una sedia a rotelle e non riesce a parlare dal giorno dell’incidente, né a muovere le mani.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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