“Le persone come me sono destinate ad avere l’anima perpetuamente in tempesta. Le persone pazze come me, non vivono a lungo ma vivono come vogliono.”
Ieri sono stati 11 anni senza la celebre cantante britannica Amy Winehouse, deceduta a Londra il 23 luglio 2011. Una voce meravigliosa, perfetta per il soul, che ha dato vita a canzoni come Rehab, Love Is a Losing Game e Back to Black e che le ha fatto vincere ben cinque Grammy Awards. Una vita contraddistinta da enormi successi artistici, ma anche sregolata, passata tra alcol e droghe, i cui effetti sono chiaramente visibili in queste due foto, scattate a distanza di pochi anni.
Gli esiti degli esami tossicologici eseguiti sul suo corpo dopo la morte hanno rivelato una elevatissima concentrazione di alcol nel sangue. Probabilmente la morte della cantante è stata causata da uno shock chiamato “stop and go“, ovvero dall’assunzione di una massiccia dose di alcol dopo un lungo periodo di astinenza.
Amy Winehouse, trovata morta a 27 anni sul letto della sua casa al 30 di Camden Square a Londra, è andata ad aggiungersi a quella cerchia di artisti colpiti dalla cosiddetta “maledizione del 27“, in quanto deceduti proprio a quell’età. Altri famosi membri del “Club 27” sono Kurt Cobain, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Jim Morrison.
Il corpo della cantante è stato cremato e le sue ceneri sono state unite a quelle della nonna Cynthia, morta di cancro al polmone nel 2006 e adorata dalla cantante. Le ceneri di entrambe sono state poi disperse al cimitero ebraico Edgwarebury Jewish Cemetery.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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