Lescol (fluvastatina sodica) 40mg foglietto illustrativo

MEDICINA ONLINE FARMACO FARMACI EFFETTI COLLATERALI INDICAZIONI CONTROINDICAZIONI EFFETTO DOSE DOSAGGIO PILLOLE CREMA PASTIGLIE SUPPOSTE SIRINGA INIEZIONE EMIVITA FARMACOCINETICADenominazione

LESCOL

Categoria Farmacoterapeutica

Inibitori della HMG-CoA reduttasi.

Principi Attivi

Fluvastatina sodica.

Eccipienti

20 mg e 40 mg capsule rigide. Contenuto della capsula: magnesio stearato, sodio bicarbonato, talco, cellullosa microcristallina, amido pregelatinizzato, calcio carbonato. Involucro della capsula. Testa: titaniodiossido (E171), ferro ossido rosso (E172), gelatina; corpo: ferro ossido rosso (E172), ferro ossido giallo (E172), titanio diossido (E171), gelatina. Impressione: ferro ossido rosso (E 172), lacca, propilenglicole, potassio idrossido. 80 mg compresse a rilascio prolungato. Nucleo: cellulosa microcristallina, ipromellosa, idrossipropilcellulosa, potassio bicarbonato, povidone, magnesio stearato; rivestimento: ipromellosa, macrogol 8000, ferro ossido giallo (E172), titanio diossido (E171).

Indicazioni

Dislipidemia: trattamento, in aggiunta alla dieta, dell’ipercolesterolemia primaria o della dislipidemia di tipo misto in adulti quando la risposta alla dieta e ad altri trattamenti non farmacologici (es. esercizio fisico, riduzione di peso) non e’ adeguata. Prevenzione secondaria della cardiopatia coronarica: prevenzione secondaria di eventi cardiaci maggiori in adulti con cardiopatia coronarica dopo interventi coronarici percutanei.

Controindicazioni/Eff.Secondar

Ipersensibilita’ al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti. Il medicinale e’ controindicato in pazienti con malattia epatica in fase attiva o in presenza di innalzamenti persistenti, di natura nonaccertata, delle transaminasi sieriche. Durante la gravidanza e l’allattamento.

Posologia

Adulti. Dislipidemia: prima di iniziare il trattamento con il farmaco,i pazienti devono seguire una dieta ipocolesterolemizzante standard che deve essere continuata durante il trattamento. Le dosi iniziali e di mantenimento devono essere personalizzate a seconda dei livelli basali di C-LDL e del traguardo terapeutico che si intende raggiungere. L’intervallo di dose raccomandato e’ 20-80 mg/die. Per i pazienti che necessitano di una riduzione del C-LDL < 25%, puo’ essere usata una doseiniziale di 20 mg cioe’ una capsula alla sera. Per i pazienti che necessitano di una riduzione del C-LDL >= 25%, la dose iniziale raccomandata e’ 40 mg cioe’ una capsula alla sera. La dose giornaliera puo’ essere sovratitolata a 80 mg, somministrata come dose singola (una compressa a rilascio prolungato) in qualsiasi momento della giornata oppurecome una capsula da 40 mg presa due volte al giorno (una al mattino el’altra alla sera). Il massimo effetto ipolipemizzante con la dose assunta e’ raggiunto entro 4 settimane. Aggiustamenti del dosaggio devonoessere effettuati ad intervalli di 4 settimane o piu’. Prevenzione secondaria della cardiopatia coronarica: nei pazienti con cardiopatia coronarica dopo intervento coronarico percutaneo, la dose giornaliera appropriata e’ di 80 mg. Il farmaco e’ efficace in monoterapia. Quando il prodotto e’ utilizzato in associazione con colestiramina o altre resine, deve essere somministrato almeno 4 ore dopo l’assunzione della resina per evitare un’importante interazione data dal legame del farmacoalla resina. Nei casi in cui e’ necessaria la somministrazione concomitante con un fibrato o niacina, si deve valutare attentamente il beneficio e il rischio del trattamento concomitante. Popolazione pediatrica. Bambini e adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote:prima di iniziare il trattamento con il farmaco in bambini e adolescenti di eta’ uguale o superiore a 9 anni con ipercolesterolemia familiare eterozigote, il paziente deve seguire una dieta ipocolesterolemizzante standard e continuarla durante il trattamento. La dose iniziale raccomandata e’ una capsula da 20 mg. Gli aggiustamenti del dosaggio, devono essere effettuati ad intervalli di 6 settimane. Le dosi devono essere personalizzate a seconda dei livelli basali di C-LDL e del traguardo terapeutico raccomandato che si intende raggiungere. La massima dose giornaliera e’ 80 mg somministrata come una capsula da 40 mg due volte al giorno oppure come una compressa da 80 mg una volta al giorno.Nei bambini e negli adolescenti non e’ stato studiato l’uso di fluvastatina in associazione con acido nicotinico, colestiramina o fibrati. Il farmaco e’ stato studiato solo in bambini di eta’ uguale o superiorea 9 anni con ipercolesterolemia familiare eterozigote. Compromissionerenale: il medicinale e’ eliminato dal fegato, con una frazione escreta nelle urine inferiore al 6% della dose somministrata. Nei pazienticon insufficienza renale da lieve a grave la farmacocinetica di fluvastatina rimane immodificata. Pertanto in questi pazienti non sono necessari aggiustamenti della dose, tuttavia, a causa di esperienza limitata con dosi > 40 mg/die, in caso di grave insufficienza renale (CLCr <0,5 ml/sec o 30 ml/min) queste dosi devono essere somministrate con cautela. Compromissione epatica: il medicinale e’ controindicato in pazienti con malattia epatica in fase attiva o in presenza di innalzamentipersistenti, di natura non accertata, delle transaminasi sieriche. Anziani: in questa popolazione non sono necessari aggiustamenti posologici in funzione dell’eta’. Modalita’ di somministrazione: le capsule e le compresse a rilascio prolungato possono essere assunte con o senza cibo e devono essere deglutite intere con un bicchiere d’acqua.

Conservazione

Capsule rigide: non conservare a temperatura superiore ai 25 gradi C.Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce e dall’umidita’. Compresse a rilascio prolungato: non conservare a temperatura superiore ai 30 gradi C. Conservare nella confezioneoriginale per proteggere il medicinale dall’umidita’.

Avvertenze

Funzionalita’ epatica: dopo la commercializzazione sono stati riportati casi di insufficienza epatica fatale e non-fatale con alcune statine, incluso il farmaco. Nonostante non sia stata determinata una relazione causale con il trattamento con il prodotto, raccomandare ai pazienti di riportare qualsiasi sintomo o segno potenziale di insufficienza epatica, e deve essere presa in considerazione l’interruzione del trattamento. E’ raccomandata in tutti i pazienti l’esecuzione di prove di funzionalita’ epatica prima dell’inizio del trattamento e dopo 12 settimane dall’inizio del trattamento o in caso di aumento del dosaggio edin seguito periodicamente. Se si dovesse verificare un aumento dell’aspartato aminotransferasi o dell’alanina aminotransferasi, eccedente 3volte il limite superiore al normale e persistente, la terapia deve essere sospesa. Molto raramente sono stati osservati casi di epatite, presumibilmente legati al farmaco, che si sono risolti con la sospensione del trattamento. Si deve prestare cautela quando il prodotto e’ somministrato a pazienti con storia di malattia epatica o che assumono quantita’ ragguardevoli di alcool. Apparato muscolo-scheletrico: raramente e’ stata riportata miopatia con fluvastatina. Sono stati riportati molto raramente miosite e rabdomiolisi. In pazienti con mialgia diffusadi origine non accertata, dolorabilita’ muscolare o debolezza muscolare, e/o marcato innalzamento dei valori di creatin chinasi (CK), si deve considerare la possibilita’ di miopatia, miosite o rabdomiolisi. Ipazienti devono pertanto essere avvisati di segnalare immediatamente la comparsa di dolori muscolari non altrimenti spiegabili, dolorabilita’ muscolare o debolezza muscolare, specialmente se tali sintomi si accompagnano a malessere o febbre. Determinazione della creatin chinasi:attualmente non c’e’ evidenza sulla necessita’ di monitorare routinariamente i livelli plasmatici totali di CK o di altri enzimi muscolari in pazienti asintomatici in trattamento con statine. In caso di necessita’, la determinazione dei livelli di CK non deve essere effettuata dopo una pesante attivita’ fisica o in presenza di cause alternative chepossano plausibilmente incrementare i livelli di CK, poiche’ tali situazioni rendono difficile l’interpretazione dei risultati. Prima del trattamento: prescrivere la fluvastatina con cautela in pazienti con fattori predisponenti la rabdomiolisi e le sue complicanze. I livelli dicreatin chinasi devono essere determinati prima di iniziare il trattamento nelle seguenti situazioni: compromissione renale, ipotiroidismo,storia personale o familiare di disordini muscolari ereditari, precedente storia di tossicita’ muscolare legata a terapia con una statina ocon fibrati, abuso di alcool, sepsi, ipotensione, esercizio muscolareeccessivo, chirurgia maggiore, gravi disturbi metabolici, endocrini odegli elettroliti, negli anziani (eta’ > 70 anni), si deve considerare la necessita’ di tale determinazione, in presenza di altri fattori predisponenti la rabdomiolisi. In tali situazioni si deve valutare se procedere col trattamento in funzione del possibile beneficio e si raccomanda il monitoraggio clinico. Se i livelli basali di CK sono significativamente elevati (> 5x LSN), questi devono essere nuovamente determinati dopo 5-7 giorni per confermare i risultati. Se i livelli basalidi CK rimangono ancora significativamente elevati (> 5x LSN), il trattamento non deve essere iniziato. Durante il trattamento: se dovesseroverificarsi sintomi muscolari come dolore, debolezza o crampi nei pazienti in trattamento con fluvastatina, bisogna determinare i valori diCK. Se i valori trovati sono significativamente elevati (> 5x LSN), iltrattamento deve essere interrotto. Se i sintomi muscolari sono gravie causano un disagio giornaliero, si deve valutare l’opportunita’ diinterrompere il trattamento anche se i livelli di CK sono <= 5x LSN. Se i sintomi muscolari dovessero risolversi ed i livelli di CK ritornare nella norma, si puo’ valutare l’opportunita’ di riprendere nuovamente il trattamento con fluvastatina o un’altra statina al dosaggio piu’basso e sotto stretto monitoraggio. Si e’ osservato che il rischio dimiopatia e’ maggiore in pazienti in trattamento con farmaci immunosoppressori (inclusa la ciclosporina), fibrati, acido nicotinico o eritromicina in associazione con altri inibitori dell’enzima HMG-CoA reduttasi. Sono stati riportati casi isolati di miopatia nel corso della commercializzazione di fluvastatina quando somministrata in associazione con ciclosporina o colchicina. Utilizzato il farmaco con cautela in pazienti in trattamento concomitante con tali medicinali. Polmonite interstiziale: sono stati riportati casi eccezionali di polmonite interstiziale. I sintomi che si presentano possono includere dispnea, tosse nonproduttiva e deterioramento dello stato generale di salute (stanchezza, perdita di peso e febbre). Se si sospetta che un paziente abbia sviluppato una polmonite interstiziale, la terapia con la statina deve essere interrotta. Bambini e adolescenti con ipercolesterolemia familiareeterozigote: non sono state studiate l’efficacia e la sicurezza per periodi di trattamento di durata superiore a due anni in pazienti di eta’ < 18 anni. Non sono disponibili dati sullo sviluppo fisico, intellettuale e sessuale in corso ditrattamento prolungato. Non e’ stata stabilita l’efficacia a lungo termine della terapia con il farmaco durantel’infanzia nel ridurre la morbidita’ e mortalita’ in eta’ adulta. Fluvastatina e’ stata studiata solo in bambini di eta’ uguale o superiorea 9 anni con ipercolesterolemia familiare eterozigote. Nei bambini ineta’ prepubere, prima di iniziare il trattamento devono essere attentamente valutati i potenziali rischi ed i benefici in quanto l’esperienza in questo gruppo di pazienti e’ molto limitata. Ipercolesterolemiafamiliare omozigote: non sono disponibili dati sull’uso della fluvastatina in pazienti con una patologia molto rara nota come ipercolesterolemia familiare omozigote. Diabete mellito: alcune evidenze suggeriscono che le statine, come effetto di classe, aumentano la glicemia ed inalcuni pazienti, ad alto rischio di sviluppare diabete, possono indurre un livello di iperglicemia tale per cui e’ appropriato il ricorso aterapia antidiabetica. Questo rischio, tuttavia, e’ superato dalla riduzione del rischio vascolare con l’uso di statine e pertanto non deveessere motivo di interruzione del trattamento. I pazienti a rischio (glicemia a digiuno 5,6-6,9 mmol/L, BMI>30 kg/m^2, livelli elevati di trigliceridi, ipertensione) devono essere monitorati sia a livello clinico, che a livello biochimico in accordo con le linee guida nazionali.

Interazioni

Fibrati e niacina: l’assunzione concomitante di fluvastatina e bezafibrato, gemfibrozil, ciprofibrato o niacina (acido nicotinico) non ha uneffetto clinicamente rilevante sulla biodisponibilita’ della fluvastatina o dell’altro agente ipolipemizzante. Poiche’ si e’ osservato un rischio maggiore di miopatia e/o rabdomiolisi in pazienti in trattamento con inibitori dell’HMG-CoA reduttasi in associazione a una qualsiasidi queste molecole, il beneficio e il rischio del trattamento concomitante deve essere valutato attentamente e queste associazioni devono essere utilizzate solo con cautela. Colchicina: con la somministrazioneconcomitante di colchicina sono stati riportati in casi isolati miotossicita’, compresi dolore e debolezza muscolare e rabdomiolisi. Il beneficio e il rischio del trattamento concomitante deve essere valutatoattentamente e queste associazioni devono essere utilizzate solo con cautela. Ciclosporina: studi in pazienti sottoposti a trapianto renaleindicano che la biodisponibilita’ della fluvastatina (fino a 40 mg/die) non viene aumentata in modo clinicamente significativo in pazienti in terapia stabilizzata con ciclosporina. I risultati ottenuti da un altro studio clinico in cui le compresse a rilascio prolungato (80 mg difluvastatina) venivano somministrate a pazienti sottoposti a trapianto di rene in terapia stabile con ciclosporina, dimostrano che l’esposizione a fluvastatina (AUC) e la concentrazione massima (Cmax) venivanoaumentate di 2 volte rispetto ai valori ottenuti su soggetti sani. Sebbene questi aumenti dei livelli di fluvastatina non fossero clinicamente significativi, si raccomanda cautela nell’utilizzo di tale associazione. Quando associata a ciclosporina, la dose iniziale e di mantenimento di fluvastatina deve essere la piu’ bassa possibile. Sia le capsule (40 mg di fluvastatina) che le compresse a rilascio prolungato (80mg di fluvastatina) non hanno avuto alcun effetto sulla biodisponibilita’ della ciclosporina in caso di somministrazione concomitante. Warfarin e altri derivati cumarinici: nei volontari sani, la somministrazione di fluvastatina e di warfarin (dose singola) non ha influenzato negativamente i livelli plasmatici di warfarin ed il tempo di protrombina, in confronto alla somministrazione di warfarin da solo. Tuttavia, sono stati riportati molto raramente casi isolati di episodi di sanguinamento e/o incrementi del tempo di protrombina, in pazienti in trattamento contemporaneo con fluvastatina e warfarin o altri derivati cumarinici. Nei pazienti in trattamento con warfarin o altri derivati cumarinici, si raccomanda di monitorare il tempo di protrombina quando si inizia, si interrompe il trattamento con fluvastatina o quando se ne varia il dosaggio. Rifampicina: la somministrazione di fluvastatina a volontari sani, pretrattati con rifampicina (rifampin), ha comportato unariduzione della biodisponibilita’ della fluvastatina di circa il 50%.Sebbene attualmente non esistano evidenze cliniche che supportino un’alterazione dell’efficacia ipolipemizzante della fluvastatina nei pazienti sottoposti a terapia protratta con rifampicina (per es. nella terapia della tubercolosi) puo’ essere giustificato un adeguato aggiustamento della dose di fluvastatina, per assicurare una soddisfacente riduzione dei livelli lipidici. Antidiabetici orali: per i pazienti in terapia con sulfaniluree per via orale (glibenclamide (gliburide), tolbutamide) per il trattamento del diabete mellito (tipo 2) non insulino-dipendente (NIDDM), l’aggiunta di fluvastatina non ha indotto variazioniclinicamente significative del controllo glicemico. In pazienti con NIDDM trattati con glibenclamide (n=32), la somministrazione di fluvastatina (40 mg due volte al giorno per 14 giorni) ha aumentato la Cmax media, l’AUC ed il t1/2 della glibenclamide di circa il 50%, 69% e 121%rispettivamente. La glibenclamide (da 5 a 20 mg al giorno) ha aumentato la Cmax media e l’AUC della fluvastatina rispettivamente del 44% e del 51%. In questo studio non si sono verificate modifiche dei livellidi glucosio, insulina e C-peptide. Tuttavia i pazienti in terapia concomitante con glibenclamide (gliburide) e fluvastatina devono continuare ad essere adeguatamente monitorati quando la dose di fluvastatina viene aumentata a 80 mg al giorno. Sequestranti degli acidi biliari: lafluvastatina deve essere assunta almeno 4 ore dopo l’assunzione dellaresina (per es. colestiramina) per evitare un’interazione significativa dovuta al legame del farmaco con la resina. Fluconazolo: la somministrazione di fluvastatina a volontari sani pretrattati con fluconazolo(inibitore del CYP 2C9) ha comportato un aumento dell’esposizione a fluvastatina e della concentrazione di picco di fluvastatina di circa l’84% e del 44%. Sebbene non vi siano evidenze cliniche che il profilo di sicurezza di fluvastatina sia stato alterato in pazienti pretrattaticon fluconazolo per 4 giorni, si deve prestare cautela quando fluvastatina viene somministrata in associazione con fluconazolo. Antagonistidei recettori H2 per l’istamina ed inibitori della pompa protonica L’assunzione concomitante di fluvastatina e cimetidina, ranitidina o omeprazolo comporta un aumento della biodisponibilita’ della fluvastatina, che tuttavia non e’ di rilevanza clinica. Fenitoina: l’entita’ complessiva delle variazioni dei valori farmacocinetici della fenitoina durante la somministrazione contemporanea con fluvastatina e’ relativamente modesta e clinicamente non significativa. Di conseguenza e’ sufficiente il monitoraggio routinario dei livelli plasmatici di fenitoina durante la somministrazione contemporanea con fluvastatina. Farmaci cardiovascolari: quando la fluvastatina e’ somministrata in concomitanza con propranololo, digossina, losartan, clopidogrel o amlodipina non siverificano interazioni farmacocinetiche clinicamente significative. Inbase ai dati di farmacocinetica non sono richiesti controlli o aggiustamenti della dose quando la fluvastatina e’ somministrata contemporaneamente a questi farmaci. Itraconazolo e eritromicina: l’assunzione concomitante di fluvastatina con itraconazolo ed eritromicina, potenti inibitori del citocromo P450 (CYP) 3A4, ha effetti minimi sulla biodisponibilita’ della fluvastatina. In base al coinvolgimento minimo di questo enzima nel metabolismo della fluvastatina, e’ improbabile che altri inibitori del CYP 3A4 (per es. ketoconazolo, ciclosporina) influenzino la biodisponibilita’ della fluvastatina. Succo di pompelmo: in baseall’assenza di interazioni di fluvastatina con altri substrati del CYP3A4, non sono attese interazioni con il succo di pompelmo.

Effetti Indesiderati

Le reazioni avverse piu’ comunemente riportate sono lievi sintomi gastrointestinali, insonnia e cefalea. Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10); comune (>=1/100, <1/10); non comune (>=1/1.000, <1/100); raro (>=1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000); non nota. Patologie del sistema emolinfopoietico. Molto raro: trombocitopenia. Disturbi del sistema immunitario. Raro: reazioni di ipersensiblita’ (rash,orticaria); molto raro: reazione anafilattica. Disturbi psichiatrici.Comune: insonnia. Patologie del sistema nervoso. Comune: cefalea; molto raro: parestesia, disestesia, ipoestesia anche note per essere associate a sottostanti disordini lipidici. Patologie vascolari. Molto raro: vasculite. Patologie gastrointestinali. Comune: nausea, dolore addominale, dispepsia; molto raro: pancreatite. Patologie epatobiliari. Molto raro: epatite. Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo. Molto raro: angioedema, edema del volto e altre reazioni cutanee (ad es.eczema, dermatite, esantema bolloso). Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo. Raro: mialgia, debolezza muscolare,miopatia; molto raro: rabomiolisi, sindrome lupus-simile, miosite. Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella. non nota: disfunzione erettile. Esami diagnostici. Comune: aumento della fosfochinasi ematica, aumento delle transaminasi ematiche. Poiche’ queste reazioni sono segnalate volontariamente da una popolazione di dimensioni non definibili, non e’ possibile stimare in modo attendibile la loro frequenza, che viene quindi classificata come non nota. Effetti di classe: i seguenti eventi avversi sono stati riportati con alcune statine: disturbi del sonno, compresi insonnia e incubi; perdita della memoria; disfunzione sessuale; depressione; casi eccezionali di malattia polmonare interstiziale, specialmente nella terapia a lungo termine; diabete mellito: la frequenza dipende dalla presenza o assenza di fattori di rischio (glicemia a digiuno >=5,6 mmol/L, BMI>30 kg/m^2, livelli elevati ditrigliceridi, storia di ipertensione). Bambini e adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote: il profilo di sicurezza di fluvastatina in bambini ed adolescenti con ipercolesterolemia familiare eterozigote valutato in due studi clinici non comparativi, in aperto, condotti su 114 pazienti di eta’ compresa da 9 a 17 anni, e’ risultato simile a quello osservato nei pazienti adulti. In entrambi gli studi clinici non sono stati osservati effetti sulla crescita e sullo svilupposessuale. La capacita’ degli studi di individuare un qualsiasi effetto del trattamento in questo ambito e’ stata tuttavia scarsa. Evidenzedi laboratorio: alterazioni biochimiche della funzionalita’ epatica sono state associate al trattamento con inibitori dell’HMG-CoA reduttasie con altri ipolipemizzanti. Sulla base di analisi raggruppate di studi clinici controllati, aumenti confermati dei livelli di alanina aminotransferasi o aspartato aminotransferasi superiori a 3 volte il limite superiore alla norma si sono manifestati nello 0,2% con le capsule da 20 mg/die, tra 1,5% e 1,8% con le capsule da 40 mg/die, nell’1,9% con le compresse da 80 mg/die e tra 2,7% e 4,9% con le capsule da 40 mgdue volte al giorno. La maggioranza dei pazienti con queste evidenze biochimiche anormali era asintomatica. Marcati incrementi dei livelli di CK a piu’ di 5x LSN si sono manifestati in un numero molto piccolo di pazienti (da 0,3 a 1,0%).

Gravidanza E Allattamento

Fluvastatina e’ controindicata durante la gravidanza e l’allattamento.Le donne in eta’ fertile devono fare uso di un contraccettivo efficace durante l’assunzione di fluvastatina. Qualora, nel corso della terapia venga accertato uno stato di gravidanza, la terapia deve essere interrotta. Non vi sono dati sufficienti sull’uso di fluvastatina durantela gravidanza. Poiche’ gli inibitori della HMG-CoA reduttasi diminuiscono la sintesi del colesterolo e probabilmente quella di altre sostanze biologicamente attive derivate dal colesterolo, essi potrebbero causare danni al feto quando somministrati a donne in gravidanza. Pertanto il farmaco e’ controindicato durante la gravidanza. Sulla base dei dati preclinici, ci si attende che la fluvastatina sia escreta nel latte umano. Non vi sono sufficienti informazioni sugli effetti di fluvastatina su neonati/bambini. Il farmaco e’ controindicato nelle donne cheallattano. Negli studi su animali non sono stati osservati effetti sulla fertilita’ maschile e femminile.

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Lo staff di Medicina OnLine

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