Le malattie gengivali rappresentano un gruppo eterogeneo di condizioni infiammatorie che colpiscono i tessuti di supporto dei denti. La loro prevalenza nella popolazione generale e le potenziali conseguenze sulla salute orale e sistemica ne sottolineano l’importanza clinica e la necessità di adeguate strategie preventive e terapeutiche.
- Cosa sono: Le malattie gengivali (gengivite e parodontite) sono infiammazioni dei tessuti che sostengono i denti, causate principalmente dalla placca batterica;
- Gengivite: È lo stadio iniziale, più lieve e reversibile. Causa gengive rosse, gonfie e sanguinanti;
- Parodontite: È lo stadio avanzato e più grave. Danneggia l’osso e le strutture di supporto, può portare alla perdita dei denti e ha legami con altre malattie (cuore, diabete). Il danno è spesso irreversibile;
- Prevenzione e Cura: La chiave è una buona igiene orale quotidiana (spazzolino, filo/scovolino) e controlli/pulizie regolari dal dentista. Smettere di fumare e controllare malattie come il diabete aiuta;
- Importanza: Non ignorare gengive che sanguinano o altri sintomi; una diagnosi e un trattamento precoci sono fondamentali.
Le patologie che interessano il parodonto, l’insieme dei tessuti che sostengono il dente (gengiva, legamento parodontale, cemento radicolare e osso alveolare), sono tra le affezioni più comuni del cavo orale (si stima che ne sia afflitto il 42% della popolazione). Note comunemente come malattie gengivali, queste condizioni spaziano da forme infiammatorie superficiali e reversibili, come la gengivite, a forme più gravi e distruttive, come la parodontite, che possono portare alla perdita degli elementi dentari. L’eziologia primaria è batterica, legata all’accumulo di placca sul margine gengivale, ma numerosi fattori di rischio locali e sistemici (fumo, diabete, predisposizione genetica, stress, farmaci) possono modularne l’insorgenza, la progressione e la severità. La comprensione dei meccanismi patogenetici e l’identificazione precoce dei segni clinici sono fondamentali per un intervento tempestivo ed efficace, volto a preservare la salute orale e a ridurre il potenziale impatto negativo sulla salute generale dell’individuo.
Cosa sono le gengive
Le gengive costituiscono la porzione più superficiale del parodonto. Sono composte da tessuto molle (mucosa masticatoria) che riveste i processi alveolari delle ossa mascellari e mandibolari e circonda il colletto di ciascun dente. Anatomicamente, si distinguono una gengiva marginale (o libera), una gengiva aderente e una gengiva interdentale (papilla). La loro funzione principale è quella protettiva: formano una barriera fisica e immunologica che sigilla l’ambiente sottostante (osso e legamento parodontale) isolandolo dai microrganismi e dagli stimoli presenti nel cavo orale. Una gengiva sana si presenta clinicamente di colore rosa corallo, con una consistenza soda, resiliente, e un aspetto superficiale opaco (“a buccia d’arancia” nella gengiva aderente). Aderisce strettamente al dente, formando un solco gengivale fisiologico di profondità limitata (1-3 mm).
Patologie gengivali
Le malattie gengivali si classificano principalmente in due grandi categorie:
- Gengivite: È un processo infiammatorio limitato ai tessuti gengivali superficiali, senza interessamento delle strutture parodontali profonde. È causata prevalentemente dall’accumulo di placca batterica lungo il margine gengivale. Clinicamente si manifesta con arrossamento (eritema), gonfiore (edema), aumentata sensibilità e tendenza al sanguinamento, specialmente durante le manovre di igiene orale. La gengivite è una condizione reversibile se la causa (placca) viene rimossa efficacemente.
- Parodontite: Rappresenta l’evoluzione di una gengivite non trattata o non controllata. L’infiammazione si estende oltre la gengiva, coinvolgendo progressivamente il legamento parodontale e l’osso alveolare. Questo porta alla distruzione dei tessuti di supporto del dente e alla formazione di “tasche parodontali”, spazi patologici tra dente e gengiva dove i batteri possono proliferare indisturbati. I segni clinici includono quelli della gengivite, cui si aggiungono possibile recessione gengivale (i denti appaiono più lunghi), alitosi persistente, mobilità dentale e, negli stadi avanzati, ascessi parodontali e perdita degli elementi dentari. La distruzione tissutale associata alla parodontite è considerata largamente irreversibile, sebbene trattamenti specifici possano arrestarne la progressione. Esistono diverse forme di parodontite, classificate in base a criteri clinici, eziologici e di progressione. Evidenze scientifiche crescenti correlano la parodontite a patologie sistemiche come malattie cardiovascolari, diabete mellito e complicanze gravidiche.
Consigli e prevenzione
La prevenzione primaria e secondaria delle malattie gengivali si fonda su un approccio multifattoriale:
- Controllo della Placca Batterica: Mantenere un’accurata igiene orale domiciliare quotidiana mediante spazzolamento dei denti almeno due volte al giorno (utilizzando tecniche corrette e spazzolini appropriati), associato all’uso di strumenti per la pulizia interdentale (filo interdentale, scovolini) per rimuovere la placca dalle aree non raggiungibili dallo spazzolino;
- Igiene Orale Professionale: Sottoporsi a controlli odontoiatrici e sedute di igiene orale professionale (detartrasi e levigatura radicolare, se necessaria) a intervalli regolari (generalmente ogni 6-12 mesi, o più frequentemente in base al rischio individuale), per rimuovere placca e tartaro (placca calcificata) e monitorare lo stato di salute parodontale;
- Controllo dei Fattori di Rischio: Adottare uno stile di vita sano, che includa la cessazione del fumo, una dieta equilibrata e, per i soggetti affetti, un adeguato controllo di patologie sistemiche come il diabete,
- Diagnosi Precoce: Riconoscere tempestivamente i primi segni di infiammazione gengivale (es. sanguinamento) e rivolgersi al professionista odontoiatrico per una valutazione e un intervento mirato.
Sintesi finale
Le malattie gengivali, principalmente gengivite e parodontite, sono condizioni infiammatorie comuni del cavo orale, sostenute dall’accumulo di placca batterica e influenzate da vari fattori di rischio. Mentre la gengivite è un’infiammazione reversibile dei tessuti molli, la parodontite comporta una distruzione progressiva e spesso irreversibile delle strutture di supporto del dente, potendo esitare nella perdita dentale e contribuire a problematiche sistemiche. L’implementazione di rigorose pratiche di igiene orale, associate a controlli professionali periodici e alla gestione dei fattori di rischio modificabili, rappresenta la strategia fondamentale per la prevenzione e il controllo a lungo termine di queste patologie, garantendo la salute orale e contribuendo al benessere generale.
Leggi anche:
- Igiene orale: consigli e prodotti per pulire lingua, denti e bocca
- Carie secche: i punti neri sui denti sono carie? Cosa fare?
- Di cosa sono fatti i denti?
- La carie ti protegge dal cancro
- Denti più bianchi e più sani: i cibi e le bevande consigliati e quelli da evitare
- Lingua gialla con alito cattivo o mal gola: cause e rimedi
- Lingua bianca, impastata, spaccata: cause e quando è pericolosa
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine