L’utilizzo del plasma ricco di piastrine o PRP (Platelet Rich Plasma) è una tecnica medica che soprattutto a causa degli alti costi era finora riservata solo all’ambito ospedaliero per le patologie importanti. Visti i risultati clinici ottenuti, e i progressi della ricerca biomedica negli ultimissimi anni, siamo ora in grado di estendere al campo della chirurgia e della medicina estetica l’applicazione di questa metodica che permette, con l’uso di apposita strumentazione dal costo abbordabile, di ottenere risultati fino a poco tempo fa inimmaginabili.
Grazie alle sue proprietà rigeneranti, il PRP viene impiegato da più di dieci anni in moltissimi ambiti della medicina, tra i quali l’odontoiatria, la chirurgia maxillofaciale, la cardiochirurgia, l’ortopedia, l’oftalmologia, l’urologia, il trattamento di ulcere e piaghe, e così via. Ormai correntemente utilizzato in ambito estetico ultraspecialistico, il PRP trova le sue principali indicazioni nella rigenerazione dei tessuti cutanei e sottocutanei per migliorare l’aspetto di aree quali:
- guance
- pieghe naso-labiali
- zona oculare e perioculare ( palpebre, zampe di gallina, occhiaie)
- labbra
- fronte
- collo e pieghe cutanee del collo
- esiti delle cicatrici da acne
- décolleté
- dorso delle mani
- alopecia androgenetica (calvizie)
Il plasma ricco di piastrine (PRP)
Il plasma è il componente liquido del sangue costituito soprattutto da siero (acqua, sali e altre sostanze), e agisce da vettore delle cellule. Oltre al plasma, il sangue è costituito dai globuli rossi – che trasportano l’ossigeno dai polmoni alle altre cellule del corpo, i globuli bianchi – che combattono le infezioni e uccidono i germi, e le piastrine, responsabili dell’omeostasi, della costruzione di nuovo tessuto connettivo, e della neovascolarizzazione. Il plasma ricco di piastrine o PRP è un potente e concentratissimo cocktail di fattori di crescita che stimolano la rigenerazione dei tessuti e la neoangiogenesi (formazione di nuovi vasi sanguigni). Proprio quest’ultima è una delle proprietà più importanti del PRP per le applicazioni in chirurgia e in medicina estetica, dove il corretto apporto di nutrimento ai tessuti è alla base dei loro processi rigenerativi.
Un campione di sangue è composto in media al 93% di globuli rossi, al 6% di piastrine, e all’1% di globuli bianchi. Il vantaggio della concentrazione di piastrine che si ottiene con il PRP è evidente: i rapporti vengono rovesciati, riducendo al 5% la quantità di globuli rossi, poco utili nel processo di guarigione, e aumentando la quantità di piastrine fino al 94%.
Presenti tra le altre cellule che l’organismo concentra nelle zone del corpo che devono guarire, le piastrine svolgono molte funzioni importanti, tra le quali il rilascio dei cosiddetti “fattori di crescita”. I fattori di crescita derivati dalle piastrine assistono il corpo nel fisiologico processo di riparazione, in quanto stimolano le cellule staminali a generare nuovo tessuto. In linea generale, maggiore è il numero di fattori di crescita coinvolti nel ringiovanimento cellulare, maggiore è il numero di cellule staminali stimolate a produrre tessuto; ecco perché il PRP rende il processo di stimolazione e rigenerazione tissutale più efficiente e più naturale rispetto a qualsiasi farmaco o filler iniettato.
Grazie alla sua straordinaria concentrazione di piastrine, l’uso del PRP migliora i processi cellulari a molti livelli, che vanno dalla rigenerazione del derma alla formazione di collagene, fino alla produzione della matrice cellulare. Il risultato è una pelle che riguadagna vitalità: più liscia, più elastica, e decisamente più giovane.
Plasma ricco di piastrine (PRP): la preparazione
La procedura per produrre il PRP è stata enormemente semplificata con l’adozione di un protocollo che prevede l’impiego di speciali kit e di una apposita centrifuga. É infatti sufficiente una piccola quantità di sangue (10-15 cc) che il medico preleva al paziente per ottenere la concentrazione ideale, che si raggiunge introducendo il sangue nelle apposite provette che vengono centrifugate per alcuni minuti. Con questo metodo otteniamo, per separazione, il plasma contenente in alta concentrazione piastrine che, una volta attivate, produrranno i fattori di crescita. Il composto può essere iniettato sottopelle sia con tecnica mesoterapica, sia con la classica infiltrazione diretta nelle rughe o nelle pieghe cutanee. A differenza da qualsiasi filler di sintesi, il PRP è prodotto a partire da componenti provenienti dal paziente stesso, a garanzia della massima biocompatibilità e naturalità del trattamento, e senza rischi di intolleranza, allergia o altra reazione immunitaria.
Precauzioni: un’eventuale terapia con antinfiammatori non steroidei deve essere sospesa nella settimana precedente il trattamento, e può essere ripresa a una settimana di distanza.
Controindicazioni: piastrinopenia o altra patologia della coagulazione, infezione attiva, anemia o altra malattia ematologica.
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Lo staff di Medicina OnLine
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grazie per l’articolo- è davvero interessante. a me molti dei trattamenti anti-calvizie intrapresi hanno dato piu controindicazioni che altro. adesso sto usando le fibre di cheratina che almeno hanno lo scopo di coprire le zone diradate e non lasciano residui
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