Euphyllina Rilcon (teofillina) 200mg capsule, foglietto illustrativo

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EUPHYLLINA RILCON CAPSULE RIGIDE A RILASCIO MODIFICATO

Categoria Farmacoterapeutica

Antiasmatici per uso sistemico.

Principi Attivi

Teofillina anidra.

Eccipienti

Capsule da 200 mg: cellulosa microcristallina, cellulosa acetato, lattosio monoidrato, metilcellulosa, trietilcitrato, carmellosa sodica, talco, gelatina, titanio diossido. Capusle da 300 mg: cellulosa microcristallina, cellulosa acetato, lattosio monoidrato, metilcellulosa, trietilcitrato, carmellosa sodica, talco, gelatina, titanio diossido, giallo chinolina, indigotina E132.

Indicazioni

Asma bronchiale; affezioni polmonari con componente spastica bronchiale. La teofillina non deve essere usata come farmaco di prima scelta nel trattamento dell’asma nei bambini.

Controindicazioni/Eff.Secondar

Il medicinale non deve essere somministrato in caso di: ipersensibilita’ al principio attivo, ad altri derivati xantinici o ad uno qualsiasidegli eccipienti, recente infarto del miocardio, tachiaritmia acuta enei bambini al di sotto dei 6 mesi di eta’.

Posologia

Salvo diversa prescrizione medica, la posologia media nell’adulto e’ di 2 capsule da 300 mg al giorno: 1 al mattino e 1 alla sera, con possibilita’ di raddoppiare la dose serale nei particolari casi ad elevatorischio di ricorrenze broncospastiche notturne. Inoltre, secondo il giudizio del medico, la posologia potra’ essere modulata giovandosi puredelle capsule da 200 mg. In tutti i casi non converra’ superare la posologia giornaliera di 1200 mg (corrispondente a 4 capsule da 300 mg).Le capsule devono essere deglutite intere, con una sorsata d’acqua. Le capsule ed i pellets non vanno masticati. La dose deve essere aggiustata individualmente. Se possibile, la dose deve essere determinata dopo aver valutato la concentrazione plasmatica della teofillina (intervallo terapeutico compreso tra 8 e 20 mg/l). La concentrazione siericadella teofillina deve essere controllata anche in caso di ridotta efficacia o se compaiono effetti indesiderati. La dose deve essere determinata considerando il peso corporeo ideale del paziente, in quanto la teofillina non viene assorbita dal tessuto adiposo. La dose giornalieradi mantenimento negli adulti e’ di circa 11 – 13 mg di teofillina perkg di peso corporeo. Il trattamento deve possibilmente essere iniziato alla sera, poco prima di coricarsi. La dose iniziale e’ pari a meta’della dose di mantenimento e la dose deve essere aumentata gradualmente nel corso di 2 -3 giorni. Nei bambini la posologia media consigliata e’ di 13-16 mg/kg/die da 6 a 8 anni e 10-13 mg/kg/die da 9 a 16 anni. Si tenga presente che le dosi massime di mantenimento somministrabili senza misurare la concentrazione plasmatica di teofillina sono: sotto 9 anni 24 mg/kg/die tra 9 e 12 anni 20 mg/kg/die tra 12 e 16 anni 18mg/kg/die sopra i 16 anni 13 mg/kg/die oppure 900 mg (la dose piu’ bassa tra le due). Bambini sotto i 6 mesi: non usare in bambini di eta’inferiore a 6 mesi. Bambini sotto i 6 anni: non usare in bambini di eta’ inferiore a 6 anni. Sono disponibili altre forme di dosaggio che sono piu’ adatte a bambini al di sotto dei 6 anni di eta’.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

Avvertenze

Numerosi fattori possono ridurre la clearance epatica della teofillinacon aumenti dei livelli plasmatici del farmaco. Tra questi sono compresi l’eta’, lo scompenso cardiaco congestizio, le affezioni ostruttivecroniche del polmone, le infezioni concomitanti, la contemporanea somministrazione di molti medicinali quali: eritromicina, TAO, lincomicina, clindamicina, allopurinolo, cimetidina, vaccino antinfluenzale, propranololo. In questi casi puo’ essere necessario ridurre il dosaggio della teofillina. Malattia febbrile acuta: la febbre diminuisce la clearance della teofillina. Puo’ essere necessario diminuire la dose per evitare intossicazione. La fenitoina, altri anticonvulsivanti ed il fumo di sigaretta possono aumentare la clearance della teofillina con riduzione dell’emivita plasmatica. In questi casi puo’ essere necessarioaumentare il dosaggio di teofillina. Preparazioni a base di Hypericumperforatum non dovrebbero essere assunte in contemporanea con medicinali contenenti contraccettivi orali, digossina, teofillina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina a causa del rischio di un decremento dei livelli plasmatici e di diminuzione dell’efficacia terapeutica di contraccettivi orali, digossina, teofillina, carbamazepina, fenobarbital, fenitoina. In caso la dose raccomandata abbia un effetto insufficientee in caso di eventi avversi, le concentrazioni plasmatiche di teofillina devono essere monitorate. In caso di fattori che possono influire sulla clearance della teofillina, si raccomanda un monitoraggio della concentrazione dei livelli ematici del farmaco ai fini del controllo del range terapeutico della teofillina (valori terapeutici 10-15 mcg/ml,valori ai limiti della tossicita’ 20 mcg/ml). La teofillina non deveessere associata ad altri trattamenti con derivati xantinici. I teofillinici vanno usati con precauzione nei pazienti con malattie cardiachee/o ipossiemie gravi, ipertensione grave, ipertiroidismo, angina pectoris instabile, tendenza alla tachiaritmia, infarto miocardico, epilessia, porfiria, cor pulmonale, insufficienza cardiaca congestizia, cardiomiopatia ostruttiva ipertrofica, malattie epatiche, malattie renali,obesita’, negli anziani e nei neonati. Anche nei pazienti con storiadi ulcera gastrica e/o duodenale la teofillina va usata con cautela. Iteofillinici possono peggiorare aritmie cardiache preesistenti. Gli effetti tossici della teofillina sono solitamente legati a livelli sierici troppo elevati (superiori a 20 mg/l). Alle dosi convenzionali si possono avere livelli ematici superiori alla media a causa di una clearance plasmatica rallentata, in casi di disfunzione epatica, di malattie polmonari ostruttive croniche ed in pazienti di eta’ superiore ai 55anni, soprattutto maschi. Il dosaggio della teofillina sierica puo’ essere eseguito mediante metodiche radioimmunologiche (RIA) o mediantecromatografia liquida ad alta pressione (HPLC). Il medicinale contienelattosio.

Interazioni

La teofillina ha un’azione sinergica con: altri medicinali contenentixantine, beta- simpaticomimetici, caffeina e sostanze analoghe. L’usocontemporaneo di contraccettivi orali, chinolonici, antibiotici macrolidi, imipenem, isoniazide, tiabendazolo, calcio-antagonisti, propranololo, mexiletina, propafenone, ticlopidina, cimetidina e ranitidina, allopurinolo e febuxostat, fluvoxamina, interferone alfa e peginterferone alfa-2, zafirlukast, vaccini antiinfluenzali, etintidina, idrocilamide, zileuton puo’ prolungare la degradazione della teofillina ed aumentarne la concentrazione plasmatica, con aumento del rischio di sovradosaggio e effetti indesiderati; in tali casi puo’ quindi essere necessario ridurre la dose di teofillina. Quando la teofillina viene somministrata in concomitanza con ciprofloxacina, la dose di teofillina deve essere ridotta a non piu’ del 60% della dose raccomandata, e con enoxacina a non piu’ del 30% della dose raccomandata. Altri chinolonici (es.pefloxacina o acido pipemidico) possono anche potenziare l’azione dimedicinali contenenti teofillina. Sono pertanto raccomandati controllifrequenti della concentrazione di teofillina durante il trattamento concomitante con chinolonici. L’azione del litio carbonato e dei beta-bloccanti puo’ essere attenuata se vengono somministrati contemporaneamente alla teofillina. L’azione e il rischio di effetti indesiderati dei seguenti medicinali possono essere aumentati se la teofillina vienedata contemporaneamente a: diuretici, come furosemide. Gli effetti della teofillina e della furosemide sulla diminuzione di potassio possonoessere additivi; somministrazione di alotano. Nei pazienti che assumono teofillina puo’ condurre a gravi disturbi del ritmo cardiaco. Puo’esserci potenziamento reciproco con efedrina. Puo’ esaltare l’azione ela tossicita’ della digitale. A dosi molto elevate accentua l’effettodegli anticoagulanti. L’uso contemporaneo di barbiturici, carbamazepina, fenitoina e fosfenitoina, rifampicina e rifapentina, sulfinpirazone puo’ accelerare la degradazione della teofillina e/o diminuirne la biodisponibilita’ e l’efficacia. Le concentrazioni plasmatiche di teofillina possono essere diminuite dalla somministrazione contemporanea dipreparazioni a base di Hypericum perforatum. Cio’ a seguito dell’induzione degli enzimi responsabili del metabolismo dei farmaci da parte di preparazioni a base di Hypericum perforatum che pertanto non dovrebbero essere somministrate in concomitanza con teofillina. L’effetto diinduzione puo’ persistere per almeno due settimane dopo l’interruzionedel trattamento con prodotti a base di Hypericum perforatum. Se un paziente sta assumendo in contemporanea prodotti a base di Hypericum perforatum, i livelli plasmatici di teofillina devono essere controllatie la terapia con prodotti a base di Hypericum perforatum deve essere interrotta. I livelli plasmatici di teofillina potrebbero aumentare conl’interruzione dell’assunzione di Hypericum perforatum. Il dosaggio di teofillina potrebbe necessitare di un aggiustamento.

Effetti Indesiderati

Frequenze reazioni avverse: molto comune (>=1/10), comune (>=1/100, <1/10), non comune (>=1/1.000, <1/100), raro (>=1/10.000, <1/1.000), molto raro (<1/10.000), non nota. Patologie cardiache. Molto comune: tachicardia e aritmia, palpitazioni, calo pressorio. Patologie gastrointestinali. Molto comune: disturbi gastrointestinali, nausea, vomito, diarrea. Una diminuzione del tono muscolare dello sfintere esofageo inferiore puo’ potenziare un preesistente reflusso gastroesofageo notturno.Disturbi del sistema immunitario. Non comune: reazioni di ipersensibilita’. Disturbi del metabolismo e della nutrizione. Molto comune: ipokaliemia, calcemia elevata, iperglicemia, iperuricemia, alterazioni degli elettroliti sierici. Patologie del sistema nervoso. Molto comune: mal di testa, stati di eccitazione, tremore degli arti, irrequietezza, insonnia. Non nota: convulsioni. Patologie renali e urinarie. Molto comune: aumento della diuresi, aumento della creatinina sierica. Gli effetti indesiderati possono essere piu’ intensi in caso di ipersensibilita’ alla teofillina o di sovradosaggio (concentrazione plasmatica di teofillina oltre 20 mg/l). In particolare, livelli plasmatici di teofillina superiori a 25 mg/l possono provocare effetti indesiderati tossicicome convulsioni, improvviso calo pressorio, aritmia ventricolare, egravi manifestazioni gastrointestinali (es. sanguinamento gastrointestinale). La comparsa di effetti indesiderati puo’ richiedere la sospensione del trattamento che, se necessario a giudizio del medico, potra’essere ripreso a dosi piu’ basse dopo la scomparsa di tutti i segni esintomi di tossicita’. Segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione.

Gravidanza E Allattamento

Poiche’ i dati sull’uso della teofillina nel primo trimestre di gravidanza non sono ancora sufficienti, l’uso durante questo periodo deve essere evitato. Il suo impiego durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza deve essere limitato solamente ai casi in cui il medico ritenga che il mancato controllo dell’asma costituisca un reale rischioper la madre, poiche’ la teofillina attraversa la placenta e puo’ avere effetti simpaticomimetici nel feto. Con il progredire della gravidanza il legame alle proteine plasmatiche e la clearance della teofillina possono diminuire, rendendo opportuna una riduzione della dose per evitare effetti indesiderati. La teofillina puo’ inibire le contrazioniuterine se viene somministrata alla fine della gravidanza. L’esposizione prenatale dei neonati deve essere attentamente monitorata per glieffetti della teofillina. E’ segnalato il passaggio di teofillina attraverso il latte materno e cio’ puo’ causare effetti collaterali nel lattante. Per questo motivo la dose terapeutica di teofillina nelle pazienti che allattano deve essere mantenuta la piu’ bassa possibile e l’allattamento deve avvenire immediatamente prima della somministrazione.Il bambino allattato deve essere monitorato attentamente per i possibili effetti della teofillina. Se dovessero essere necessarie elevate dosi terapeutiche, l’allattamento deve essere interrotto.

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Lo staff di Medicina OnLine

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