Differenze tra noci ed arachidi: calorie ed idee in cucina

MEDICINA ONLINE NOCI ARACHIDI DIFFERENZE CIBO DIETA CALORIE DIMAGRIRE INGRASSARE GUSCIO PROPRIETA.jpgIl noce è una pianta ad alto fusto di origine asiatica, pare del Kashmir, regione attualmente contesa fra Pakistan e  India (che ne governano due diverse porzioni territoriali) e Cina (che ne rivendica l’interna sovranità). La sua presenza in Italia è però antichissima: gli antichi Romani se ne nutrivano abitualmente e i loro figli giocavano con i frutti utilizzandoli come bilie. Anche diversi toponimi medievali (sono molte le località che ancor oggi si chiamano Nocera o Noceto) stanno a indicare una presenza antica. Attualmente, la sua coltivazione è soprattutto concentrata in Campania, anche se non mancano importanti noceti in altre regioni, come Piemonte e Veneto. Le qualità più apprezzate sono la “Sorrento”, dal frutto di medie dimensioni e particolarmente saporito, coltivata generalmente al Sud; la “Hartley”, presente su tutto il territorio nazionale e di dimensioni più grandi; la “Feltrina”, ormai prodotta quasi esclusivamente in Veneto, nella provincia di Belluno; “Eureka” e “Chandler”, varietà importate dalla Central Valley in California.

L’arachide è invece di origine sudamericana, quasi certamente brasiliana, giunta in Europa dopo la scoperta dell’America; è un arbusto ipogeo, che si sviluppa cioè soprattutto sottoterra: i suoi fiori, dopo l’impollinazione, si allungano penetrando nel terreno, diventando frutti maturi in assenza totale di luce. In Italia la sua coltivazione ha origini ottocentesche e si è concentrata in Piemonte, Veneto e Campania, proprio come la noce. A differenza di quest’ultima, però, la produzione nazionale è oggi quasi cessata e non è assolutamente in grado di soddisfare le richieste del mercato; attualmente, tutto il fabbisogno di arachidi della Comunità Europea è d’origine extracomunitaria. La non completa appartenenza di questi frutti alla nostra cultura è dimostrata anche dal fatto che essi non godono di una denominazione uniforme: sono infatti conosciuti come noccioline americane, spagnolette, bagigi, pistacchi di terra, scacchetti e in mille altri curiosi modi regionali.

Il consumo odierno

Il consumo della noce avviene generalmente “a crudo”, cioè non modificando termicamente i gherigli (la parte edibile del frutto), che si degustano interi o tritati in varie preparazioni gastronomiche. I frutti migliori vengono destinati all’alimentazione, mentre i più scadenti sono utilizzati per produrre l’olio di noce, ricavato dal mallo (la sostanza polposa che riveste il guscio del frutto), molto usato in erboristeria e ebanisteria. I gusci, tritati finemente, sono molto usati nell’alimentazione animale. Con la noce si prepara il nocino, il più diffuso liquore di fabbricazione domestica, dal blando potere digestivo; il frutto rientra anche nelle miscele-base di molti amari.

L’arachide si consuma generalmente tostata, al naturale o salata. I frutti meno grandi sono utilizzati per la fabbricazione di olio alimentare e burro di arachidi, poco presente da noi ma molto apprezzato negli Stati Uniti e in tutto il mondo anglosassone (Canada, Regno Unito, Australia).

Valori nutritivi

Per 100 grammi di noci secche intere, si hanno 660 kilocalorie, 15,8 gr. di proteine vegetali, 6,3 gr. di carboidrati, 63,7 gr. di grassi, 2,1 gr. di fibre, 83 mg. di ferro, 83 mg. di calcio, 2 mg. di vitamina C.
Per 100 grammi di arachidi tostate, non salate, si hanno 597 kilocalorie, 29 gr. di proteine vegetali, 8,5 gr, di carboidrati, 50 gr. di grassi, 3,5 gr. di fibre, 64 mg. di ferro, 64 mg. di calcio.
Alla noce, se consumata con moderazione, si riconoscono proprietà regolatrici dei livelli di colesterolo e trigliceridi, una elevata digeribilità e una alta fornitura di energia. A vantaggio dell’arachide, invece, si segnala un maggiore contenuto proteico e una apprezzabile funzione antinvecchiamento.

Idee in cucina

Belga alle noci

Scegliete le foglie più interne della Belga, lavatele bene e tagliatele in strisce di circa 4 centimetri; tagliate una mela a dadini non troppo piccoli e mescolatela insieme alla Belga. Aggiungete gherigli di noce e uvetta tritati, aggiustando di sale dopo aver condito l’insalata con senape (meglio quella meno cremosa e più “ruvida”, tipo à l’ancienne), aceto e olio. Spolverizzate di pepe bianco macinato al momento.

Tagliatelle Thai

Cuocete per pochissimi minuti in abbondante acqua salata delle tagliatelle di semola di grano duro in modo che restino molto al dente. Appena scolata la pasta, rimettetela nella pentola aggiungendo germogli di soia crudi, una salsiccia sbriciolata precedentemente arrostita in un padellino antiaderente, una manciata di arachidi tostate tritate finemente. Condite a piacere o con olio di arachidi o con salsa di soia.

In conclusione

Entrambi i frutti secchi presi in esame hanno proprietà molto simili, nonostante le loro profonde differenze vegetative (la noce nasce e matura alla luce del sole, l’arachide sottoterra). A quasi parità di proprietà nutritive, scegliamo la noce perché prodotto nazionale e quindi reperibile anche “a km zero”, a tutela dell’ambiente.
La maggior diffusione delle arachidi si deve soprattutto alla loro “comodità” (per sgusciarle non serve lo schiaccianoci) e, come snack rompi digiuno o aperitivo, al fatto di essere disponibili, salate, in sacchetti sottovuoto.
Non ci sembrano comunque motivazioni valide dal punto di vista nutrizionale e quindi, raccomandandone comunque il consumo non eccessivoil nostro voto va alla noce.

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