Scopri oggi i lavori più pagati del futuro

MEDICINA ONLINE DONNA LAVORO SCRIVANIA CARRIERAIn cerca di lavoro? Indecisi sulla strada professionale da intraprendere? Forse potrà essere utile conoscere quali saranno i lavori più pagati del futuro. Il magazine economico americano 24/7 Wall St ha stilato la classifica delle dieci professioni più retribuite dei prossimi anni. La ricerca si riferisce al territorio statunitense, ma, con ogni probabilità, l’aumento della richiesta e l’incremento di stipendio saranno visibili anche in Italia. A tale classifica ho aggiunto una serie di lavori che, secondo varie riviste specializzate e quotati studi di settore, saranno le più quotate tra qualche anno.

Ingegneria informatica e marketing  in pole position

A guadagnarsi il podio l’ingegnere informatico: con un + 20% sulla retribuzione, arriverà a percepire annualmente circa 95 mila euro. Medaglia d’argento per il brand strategist, un vero e proprio professionista del marketing, specializzato nel migliorare l’immagine e il marchio dell’azienda, seguito dall’interaction designer.

Medici e infermieri per una popolazione sempre più vecchia

A farla da padrone non saranno solo professioni inerenti il marketing e la tecnologia, ma anche servizi rivolti alla persona, causa l’invecchiamento della popolazione: i mestieri del futuro in questo senso sono il medico chirurgo e l’infermiere. Le proiezioni più accurate, almeno per gli Stati Uniti (che, storicamente e magari a distanza di anni, “esportano” le tendenze, anche lavorative) le ha redatte il Bureau of labors statistic, il dipartimento del lavoro che immagina mestieri e lavori che nei prossimi vent’anni avranno la più rapida espansione. Il settore della cura alla persona è quello previsto in maggiore crescita entro il 2030 (nel 2040 l’aspettativa media di vita sfiorerà gli 85 anni). La medicina estetica appare un ramo in enorme crescita per il futuro, visto che la nostra società sarà sempre più vecchia ma vorrà apparire sempre più giovane. Anche i professionisti dell’alimentazione avranno molto lavoro visto che obesità e diabete sono in forte aumento. Sempre nell’ambito dei servizi sociali si lavorerà come “home carer“, chi assiste gli anziani a casa; ci sarà il “memory augmentation surgeon“, il medico che aiuterà gli anziani a conservare la memoria. Altre opportunità di lavoro arriveranno dalle nanotecnologie e le biotecnologie, per esempio il “body part maker“, che produrrà membra o tessuti artificiali per ricostruire il corpo umano. Oppure il “geomicrobiologist“, che studierà come ottenere nuovi farmaci dai microrganismi e come combattere l’inquinamento.

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Consulenti finanziari e avvocati del copyright

Consulenti contabili e consulenti finanziari registreranno un + 21% sulla retribuzione, arrivando rispettivamente a 63 mila e 85 mila euro l’anno. Nella top 10 dei lavori più pagati del futuro spiccano anche mestieri come quello di portfolio analyst, la figura professionale che aiuta le aziende o i privati nella gestione degli investimenti, e di avvocato specializzato in proprietà industriale e intellettuale, ovvero marchi e brevetti e relativi servizi di consulenza ed assistenza in merito a contraffazioni o imitazioni.

I nuovi “beautiful mind”

Molto richiesto in futuro sarà il lavoro di data scientist, figura professionale relativamente recente e già estremamente richiesta, con solide competenze tecniche in  matematica, statistica, informatica e materie similari, in grado di identificare algoritmi specifici per il data mining, che consentano di sviluppare modelli innovativi utili per migliorare la qualità, l’estrazione, la gestione, la modellazione ed infine la consegna dei dati, rendendoli così fruibili a terzi. Una specie di super nerd degli algoritmi!

Tecnologia

In ambito tecnologico, tra i nuovi lavori cresceranno i “virtual set designer“, gli specialisti che disegnano set virtuali anche di cinema e tv; ci sarà il “waste data handler“, il tecnico che seleziona i dati informatici da eliminare; e ancora l’haptic programmer, tecnico specializzato nella tecnologia touch per sviluppare prodotti e servizi. Chi invece disegnerà scheletri robotici da indossare per operazioni difficili si chiamerà “powered ekoskeleton engineer“, mentre l’avatar manager disegnerà gli ologrammi e controllerà la loro sicurezza. Interessante anche la figura del “broadband architect“, l’elettricista del futuro che organizzerà i contenuti interattivi di internet della vostra casa.

Il settore dell’energia

In un mondo che diventa sempre più rapido, quella che non basta mai è l’energia. Tra i settori in forte espansione, non poteva mancare quello energetico: diventerà indispensabile l’energy manager, addetto a tagliare consumi di edifici pubblici e privati. Il “traceability manager” si specializzerà contro l’esplosione delle emissioni nocive, mentre il “cloud controller” verificherà la capacità di riflettere le radiazioni solari delle nuvole sopra le nostre teste. Quindi il “climate controller“, specialista che gestisce i modelli in campo meteorologico, il riciclatore di uranio usato a fini militari, l’hydrogen fuel station manager, tecnico che gestisce il rifornimento dell’idrogeno. La rassegna si arricchisce anche dell’eco-industrial designer, che progetta edifici ecologici, e l’eco-auditor, che accerta che impianti e processi produttivi di un’azienda rispettino le norme ambientali.

Circondati dalla rete

Internet è destinato ad essere il media incontrastato del futuro, oltre che del presente, e tra i meandri della rete – spiega uno studio del governo britannico, FastFuture – prenderà piede il lavoro di personal brander, un consulente per gestire noi stessi come un marchio di qualità. In totale, ci saranno 21 nuovi profili di lavoratori digitali. Sarà molto richiesto l’esperto di sicurezza su internet, oppure l’online sales manager, un addetto che si occupa solo e soltanto di vendita online di aziende. E ancora, l’online store manager che gestirà i magazzini digitali, oppure il “reputation manager“, responsabile della reputazione di un’azienda sul internet, o il “web marketing manager“, che si occuperà di progetti e revisioni sul web.

E i Green Jobs?

Nel futuro avranno una bella impennata anche i cosiddetti Green Jobs (definiti dall’Unione Europea, che ne ha individuati circa 90, come “le professioni che applicano competenze “verdi” durante tutte o parte delle loro mansioni lavorative”): si stima che nel 2014 il 50% delle Piccole Medie Imprese italiane impiegherà almeno una professionalità green, un dato che per una volta pone l’Italia in cima all’Europa poiché la media europea è invece del 39%. Al 2012 si parla di 3.100.000 occupati in green jobs (il 13,3% del totale) e di altre 3.700.000 figure attivabili nella green economy attraverso la formazione, in settori che spaziano dall’agricoltura all’edilizia.
Quali sono le figure ricercate? Per esempio l’informatico o il chimico ambientale, il bioarchitetto, l’installatore di impianti sostenibili dal condizionamento all’illuminazione o l’esperto di acquisti verdi. Interessante osservare poi come la maggior parte delle richieste (36 su 100) si rivolgono ai giovani sotto i 30 anni.
I settori in cui si investe di più in sostenibilità sono la chimica, la farmaceutica e la meccatronica (che insieme costituiscono il 54% del totale) poi l’industria elettrica, quella della carta, l’alimentare e il tessile, seguiti infine da trasporti, logistica e comunicazione. Le imprese green sono per la maggior parte concentrate al Nord (il 52% del totale), ma non manca una buona percentuale anche nel Meridione dove si colloca un altro 20%.  Inoltre è stato rilevato che sono le aziende guidate da giovani a puntare maggiormente sugli investimenti green.

E in Italia?

Tutte le tendenze appena elencate, prima o poi dagli Stati Uniti e dal resto del mondo, arriveranno anche in Italia. Nel frattempo, nel Belpaese, si prevede una nuova primavera del settore agroalimentare, che genererà una serie di nuove figure come il “personal trainer dell’orto“. Se state per iscrivervi all’università, gli esperti raccomandano ingegneria, economia, statistica, chimica e – per via del già citato invecchiamento della popolazione – tutte le lauree che hanno a che fare col benessere della persona (medicina, infermieristica, fisioterapia…). Non me ne vogliano gli avvocati ed i “comunicologi” all’ascolto, ma gli esperti tendono invece a sconsigliare facoltà inflazionate come giurisprudenza e scienze della comunicazione.

Come sarà il lavoratore del futuro in Italia?

Riccardo Pietrabissa, docente di bioingegneria al Politecnico di Milano, avverte che serviranno “tre commodity di lavoro: parlare molto bene almeno l’inglese, conoscere le nuove tecnologie, saper leggere un bilancio. Il mercato, oggi, cambia di continuo e non conta quello che sai fare, ma l’attitudine al lavoro e a impararlo facilmente. Il lavoratore del 2030 – conclude – dovrà capire e risolvere problemi più complessi di oggi”.

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Lo staff di Medicina OnLine

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