Quando si pensa al narcisismo patologico spesso, quasi tutti noi associamo la manipolazione affettiva al partner maschile e ci riferiamo alla donna come vittima del rapporto malsano, ma ciò non è sempre detto: in alcuni casi l’abusante è lei ed innesca meccaniche di manipolazione altrettanto perverse e tossiche, similarmente a quando la manipolazione sia effettuata da un uomo. Relazionarsi con una donna narcisista in modo patologico è spesso molto complicato, almeno quanto lo è vivere con a un uomo narciso.
Leggi anche: Le 5 cose che indicano che stai con qualcuno che ti farà sicuramente soffrire
Caratteristiche del narcisismo patologico femminile
Il narcisista patologico, sia uomo che donna, è un soggetto apparentemente brillante ed affascinante. In particolare la donna narcisista appare capace nel proprio ambito lavorativo, molto focalizzata sulla propria carriera, attenta alla cura di sé, perfezionista in ogni cosa faccia, ma è contemporaneamente ossessionata dalla relazione che ha con il proprio partner. Una narcisista patologica ha alcuni tratti distintivi precisi, ad esempio:
- è particolarmente attenta ai difetti del partner, anche quelli più insignificanti;
- pensa di meritare tutti i complimenti ed i premi possibili;
- rinfaccia al proprio partner ogni singola mancanza o presunta tale;
- non tollera di mostrare i propri lati più fragili ed entra nella difensiva se il compagno prova ad affrontare l’argomento;
- è egocentrica, desiderando essere sempre al centro dell’attenzione del partner e di amici/colleghi;
- ha un romanticismo estremo tanto che sviluppa delle aspettative irrealizzabili nei confronti del rapporto;
- ha aspettative nei confronti del partner spesso irrealistiche (ad esempio desidera che lui diventi il capoufficio);
- paragona il compagno agli altri uomini, spesso enfatizzando i difetti del partner ed i pregi degli altri;
- tende a vedere qualsiasi altra donna come una minaccia, che sparla alle sue spalle e che trama qualcosa di losco nei suoi confronti;
- tende ad invidiare qualsiasi altro soggetto, specie femminile, che abbia più successo di lei;
- ha avuto genitori molto autoritari e/o fratelli o sorelle lodati più di lei dai genitori, o più capaci di lei in qualche ambito dove lei si considerava la migliore;
- idealizza rapidamente il partner per poi svalutarlo altrettanto rapidamente dopo poco tempo;
- è in costante competizione con il partner: ciò crea una situazione paradossale in cui lei sente di meritarsi un partner di “alto livello” e lo incita a diventarlo lamentandosi degli scarsi risultati di lui, ma se il partner diventa effettivamente quello che lei vuole, diventa una minaccia perché tra i due è lei quella che deve essere “migliore”. Tale situazione si nota ancor di più se entrambi fanno lo stesso tipo di lavoro;
- è apparentemente sensibile ed empatica verso il partner e gli altri, ma in realtà è molto egoista e bada solo al proprio vantaggio;
- detesta perdere in qualsiasi campo (sportivo, professionale…);
- non ricerca realmente una reale intimità né un rapporto autentico con il partner.
Generalmente la donna narcisista in modo patologico si pone nella relazione come partner forte, mortificante, capricciosa ed intransigente: ogni piccola presunta mancanza viene amplificata e diventa motivo di mortificazione, anche pubblica, verso il partner.
Leggi anche: Le 8 tattiche usate dai narcisisti per controllare le conversazioni
Come si comporta la narcisista patologica?
Esattamente come avviene quando il narcisista patologico è un uomo, la narcisista patologica appare, nel primo periodo della relazione, come la compagna perfetta: è affascinante, eclettica, letteralmente perfetta in ogni piccolo particolare, tanto che spesso la “vittima” maschile tende ad essere un soggetto bello ed acculturato, il “migliore” tra gli uomini del gruppo (seppur in fondo possieda un carattere “dipendente”, che si presta a farsi sottomettere); tuttavia – col passare del tempo – la maschera di perfezione indossata dalla donna narcisista diventa sempre meno nascosta ed emerge la sua componente negativa. In breve tempo l’uomo vede la sua compagna “perfetta” trasformarsi: di colpo la vede infuriarsi per cose assolutamente di poco conto, lo accusa di non far abbastanza per far funzionare il rapporto, lo manipola per ottenere quello che vuole, lo svaluta facendo paragoni con altri partner maschili e richiede attenzioni costanti che sono difficili da raggiungere. L’uomo diventa suddito e la donna diventa tiranno, in una relazione malsana che può durare anche a lungo. Questo tipo di coppia tende a lasciarsi e tornare insieme più volte, ma il risultato è comunque sempre distruttivo per l’uomo, che arriva al punto di voler “scappare” dalla relazione, senza però essere capace di interromperla.
Leggi anche: Quando una storia d’amore subisce un duro colpo, può tornare come prima?
Come risolvere la situazione?
Se la partner è consapevole di soffrire di narcisismo patologico ed è disponibile a collaborare, il rivolgervi insieme ad uno psicoterapeuta potrebbe risolvere il problema. Qualora invece il partner non sia disponibile ad ammettere i propri errori, il nostro consiglio è quello di abbandonare, se possibile il rapporto oppure – se non riesci a staccarti dalla partner – rivolgerti da solo ad uno professionista per imparare a distaccarti da lei e prendere consapevolezza delle motivazioni che ti hanno portato a scegliere di permanere, magari per anni, all’interno di una relazione malsana.
Se credi di essere intrappolato in una relazione tossica o che la tua partner sia una narcisista manipolatrice, prenota subito la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, ti aiuterò a gestire ed a superare questa situazione.
Leggi anche:
- Ho superato i trent’anni e sono single. Perché? Ecco i 10 motivi
- I 10 uomini da evitare accuratamente in una relazione
- Uomo anaffettivo: cosa fare e come comportarsi con lui?
- Gelosia patologica e delirio di infedeltà: la possessività esclusiva
- Perché l’uomo tradisce la donna? Dieci uomini raccontano senza censure il loro tradimento
- Perché la donna tradisce l’uomo? Nove donne raccontano senza censure il loro tradimento
- “Se tu non mi ami è colpa mia”: i pensieri di una donna che ama un uomo anaffettivo
- Ci sono gli esseri umani e ci sono i narcisisti: non si può essere l’uno e l’altro
- Differenza tra gelosia normale e patologica
- Gelosia: dieci consigli per controllarla e superarla
- Scopri come affronti la vita e le sue difficoltà, con il “Test del bosco”
- L’uomo ai tempi di app e social: narcisista, egocentrico ed egoista
- Sei vittima di un narcisista? Forse sei una donna dipendente
- L’uomo moderno non più macho: la dipendenza dalle donne
- 7 uomini sbagliati: come capire quali sono e lasciarli in tempo
- Anaffettività: non farla diventare una scusa per perdonargli tutto
- Come riconquistare un/una ex: consigli ed errori da non fare
- Ecco perché la vostra storia d’amore finirà male
- Il peggior nemico siamo noi stessi: i segnali che ci stiamo autosabotando
- Aumenta la tua autostima ed impara ad amarti
- Impara a camminare da solo e non cadrai mai
- Madre anaffettiva: caratteristiche, effetti sui figli, cosa fare?
- Indifferenza ed anaffettività: ecco come si manifesta il disturbo schizoide di personalità
- Un semplice test per misurare i tuoi livelli di autostima e migliorarli
- La paura di restare single ti fa scegliere il partner sbagliato
- Come capire se soffro di disturbo schizoide di personalità? I 20 comportamenti caratteristici
- I tre modi per gestire facilmente i conflitti di coppia
- Trasforma la noia in una tua alleata
- E’ notte, penso troppo e torno ad aver paura
- Come comprendere e vincere la paura della paura
- Tagliarsi e sentirsi meglio: come vincere l’autolesionismo
- Ho paura di guidare l’auto, come faccio a superarla?
- Differenza tra paura, fobia, ansia, panico e terrore
- Ho davvero bisogno di uno psicologo o di uno psicoterapeuta?
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!