
Il tipico narcisita a cena con l’unico partner che giudica realmente al proprio livello
Ti capita spesso di rimanere invischiata/o in conversazioni con il tuo o la tua partner in cui ti senti come se stessi parlando contro un muro di mattoni o, peggio, come se sbattessi la testa contro un muro? Forse ti è anche capitato di pensare che sarebbe stato meglio parlare con un muro di mattoni, perché quest’ultimo probabilmente avrebbe più capacità di comprensione ed empatia rispetto a quella persona! Forse il tuo partner è quello che potrebbe essere definito un “narcisista patologico”. Le conversazioni con un narcisista o una narcisista sono estenuanti, nauseanti, snervanti e ti fanno sentire prossimo/a alla pazzia. La conversazione è strutturata dall’interlocutore in modo da farti dubitare della tua comprensione, delle tue qualità, della tua reale visione dei fatti e anche – se il narcisista è particolarmente scaltro e cinico – della tua sanità mentale. Conversazioni circolari infinite, in cui pensi sarebbe stato meglio non cominciare mai, ti lasciano esausto/a, svuotato/a, priva di energia e senza mai venire a capo del concetto che era all’origine del discorso. Cominci a rimproverarti, a dubitare del tuo intuito, perfino a sentirti in colpa ed a chiederti cosa diavolo stia succedendo e come ci sei arrivato/a.
NOTA: ciò che state per leggere può essere rivolto indistintamente ad un partner maschile o femminile, ad un rapporto etero o omosessuale, perfino ad un semplice rapporto di amicizia o di conoscenza tra due persone. Pensare che le “tecniche narcisistiche” siano applicate solo in ambito amoroso (e solo dagli uomini), è un grossolano errore.
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Proiezione inversa
Prima di realizzare la verità riguardo il narcisista apparso nella nostra vita, ci rapportiamo a lui/lei come se fosse una persona normale, crediamo che possieda una coscienza, integrità e un certo grado di consapevolezza. Abbiamo fiducia nelle sue parole perché – chi dice di amarci – di certo non ci inganna, non manipola, non usa sotterfugi, non truffa e non ci deruba, proprio come non faremmo noi. Gli diamo il beneficio del dubbio quando percepiamo delle situazioni ambigue, perché crediamo che nessun essere innamorato possa comunicare e agire intenzionalmente per ferire i nostri sentimenti. In sostanza proiettiamo, a volte anche per lunghissimi periodi, le nostre buone qualità su di loro, anche perché loro sono bravi a farcelo pensare e – quando non rispondono nel modo in cui ci si aspetta (cioè come una normalissima persona) – andiamo in confusione, ci sentiamo feriti, mettiamo in dubbio la nostra realtà e in qualche modo ci sentiamo perfino colpevoli di non averlo capito prima, come se la colpa di tutto fosse soprattutto nostra. Il problema è che i narcisisti non utilizzano, non pensano e non giocano con le nostre stesse regole e, non riconoscere questo gioco perverso ci prepara ad essere costantemente manipolati. Discutere con un narcisista, soprattutto se siete in disaccordo con loro, fa si che mettano in atto una serie di tattiche di manipolazione nascoste ma radicate nel loro nucleo narcisistico, talmente innestate nei loro circuiti neuronali che ci si muovono con una disarmante disinvoltura, capace di convincervi della loro assoluta buona fede. In primo luogo vi farà desiderare di non entrare mai in disaccordo con lui/lei ma al contempo si dichiarerà anche dispiaciuto che tu non abbia mai il coraggio di esprimere il tuo punto di vista. Un semplice dissenso, spesso, lo incita ad un attacco a pieno titolo su di voi. Sono dei veri maestri nel rigirare il discorso (girare la frittata, come si suol dire) per farti sentire cattivo/a, mentre assumono il ruolo di vittima-innocente.
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Discorso come dialogo o come competizione verbale?
Quando si attacca il loro narcisismo, sottolineando le loro imperfezioni o semplicemente cercando di portarli a capire il vostro punto di vista, a vedere i loro comportamenti crudeli e la mancanza di reciprocità nel rapporto, la discussione cadrà in un punto morto ricco di dramma, la mente andrà in subbuglio e cercherà di buttarvi giù e vi accuserà di non supportare la loro visione grandiosa di sé stessi, di volerli annientare, di non volere il loro successo o di volerlo tenerli sotto controllo. I narcisisti non entrano mai in dialogo con te: entrano in competizioni verbali in cui il loro obiettivo non è quello di condividere informazioni, bensì quello di vincere a tutti i costi (vincere cosa, poi?). Non hanno alcun interesse a comprendere, ad un chiarimento, un compromesso o semplicemente raggiungere un accordo. Le loro conversazioni hanno il solo scopo di manipolare, confondere, controllare, destabilizzare, deviare dalle responsabilità, instillare ulteriori dubbi, distorcere la realtà e creare dramma: qualsiasi cosa che ponga il narcisista in una posizione di controllo su di voi.
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Seguace, silenziato o allontanato?
I narcisisti si circondano solo di tre tipologie di soggetti principali, parliamo di persone che:
- soggetti adoranti o “seguaci”: sono persone così affascinate da loro che credono ciecamente ad ogni parola che il narcisista “guru” proferisce, dandogli ragione sempre e comunque, mettendo spesso da parte ogni buon senso, dignità ed amor proprio;
- soggetti silenziati: sono persone che hanno imparato che è meglio stare zitti, piuttosto che scatenare la loro ira nell’esprimere un parere opposto;
- soggetti allontanati: sono persone che il narcisista reputa non plagiabili e/o non silenziabili, quindi esclusi dalla propria cerchia diretta.
Nei primi due casi (adorante o silenziato), il campo da gioco del narcisista è apparecchiato e lui inizierà a godere del suono delle sue stesse parole, distribuite alla sua platea di pedine da usare ma preservare. Chiunque nella vita di un narcisista non rientri in una delle prime due categorie, sarà certamente escluso oppure – solo in alcuni casi – visto come pedina da usare e distruggere per raggiungere qualsiasi sia il suo scopo. Nel caso tu sia un soggetto allontanato, prima il narcisista userà la sua vasta collezione di tattiche di manipolazione in modo che quando ti darà il ben servito, sarà riuscito a farti credere che le ragioni per il suo allontanamento erano tutta colpa tua, non certo sua.
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Le tattiche di manipolazione
Vediamo ora quali sono le 8 strategie di manipolazione, usate dal tipico narcisista.
1. CAMBIO D’ARGOMENTO
Tu e il tuo narcisista siete nel bel mezzo di una conversazione normalissima e sta andando tutto bene fino a quando non sei d’accordo con lui soggettivamente o fatti concreti ed oggettivi contraddicono il suo punto di vista. Il narcisista sa che i fatti sono indiscutibili o quasi e che tu hai ragione… ma cercherà di prendere il sopravvento comunque, in modo da ottenere il controllo della conversazione e “vincere” sulla discussione; il narcisista devierà l’attenzione con un’invasione verbale, cercando di ingannarti e spostando l’attenzione dall’argomento, oppure usando una fallacia logica, ad esempio prendendo un piccolo aspetto dell’argomento che sembra a suo vantaggio ed ingigantendolo, oppure sminuendo un enorme dato a suo svantaggio. Il sillogismo logico è usato in modo disordinato, per giungere a conclusioni solo apparentemente logiche, ma in realtà basate su premesse assurde o alterate. Prima che tu te ne renda conto, starete discutendo su qualcosa di totalmente estraneo alla conversazione originale, di un argomento dove lui si sente “forte” e vi avrà condotto: ti ritroverai probabilmente a difenderti su qualche problema di cui eravate in disaccordo in passato, dove forse tu hai sbagliato a fare qualcosa.
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2. GIOCO DI COLPA
Lo spostamento di colpa è di solito una tattica usata successivamente al cambio d’argomento. Il narcisista, come un mago, cambia con successo argomento e distoglie l’attenzione da sé stesso e dalle sue colpe, focalizzandola su di te e le tue presunte colpe. Ti ritrovi a difenderti istintivamente da attacchi verbali su tutti i tuoi difetti. Il narcisista allora torna al discorso principale, scompare e fugge dal dover discutere di qualsiasi responsabilità per le sue azioni, innescando nel discorso principale i difetti che ti ha portato ad ammettere: il discorso iniziale ora assume quindi tutta un’altra prospettiva. Nel frattempo, con l’inganno, ti ha fatto assumere la posizione difensiva e ti accusa e incolperà di creare sempre problemi e drammi nel rapporto.
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3. PROIEZIONE
L’ipocrisia è il secondo nome del narcisista. Quello che dicono e fanno è drasticamente diverso da quello che dicono e fanno in pubblico. Dal momento che sono tutti egocentrici mantengono la loro falsa personalità, usano la proiezione per eliminare le fessure nel loro carattere. Ma dal momento che sono l’equivalente emotivo di un di un bambino di 5 anni, magicamente rinnegano le parti di sé stessi che minacciano la loro immagine e accusano te o altri delle cose precise che sono consapevoli di fare. Avete mai notato come sa accusare la persona più generosa di essere egoista? La persona più sincera è etichettata come bugiarda. Il compagno fedele è accusato di essere adultero? Se prestate attenzione le proiezioni del narcisista sono davvero confessioni che rivelano indicazioni su ciò che il narcisista è realmente colpevole di essere e crede di sé stesso/a nell’intimità. Al contrario, emotivamente le persone sane non usano la proiezione quando sono sulla difensiva. Quando ci attaccano e accusano sono più vicini alla verità più infamante in natura. Non le bugie che caratterizzano la proiezione. Dal momento che i narcisisti non tollerano i sentimenti di dipendenza e di gratitudine, proiettano le loro caratteristiche indesiderabili su altri per mantenere intatta la loro visione distorta e gonfiata di sé stessi.
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4. ALZARE IL VOLUME
Quando i narcisisti agiscono con una quantità sproporzionata di rabbia o collera, aumentando il volume e il ritmo della loro voce, possiamo scommetterci che stanno cercando di destabilizzarci. Le loro azioni sono una dichiarazione assoluta di guerra psicologica. L’attacco previsto è uno stratagemma per arrivare a voi e poi tirarsi indietro. L’improvviso, sconvolgente, crudele e anomalo sfogo è una manovra offensiva finalizzata a far perdere l’equilibrio, a confondere e lasciare pieni di paura e disagio. Quando si è sotto attacco e in stato di shock, le difese naturalmente si abbassano. Lo shock fa sentire sotto pressione e di conseguenza diminuisce la lucidità mentale, si diventa più suggestionabili e maggiormente soggetti a minacce, quindi più predisposti al controllo e alla sottomissione del narcisista.
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5. IL RUOLO DI VITTIMA
C’è molto di vero nella citazione, “nell’inganno il ruolo preferito è giocare alla vittima“. Non c’è da meravigliarsi se il narcisista che non sta giocando a fare l’eroe, sta giocando il ruolo della povera vittima. Attraverso il ruolo di vittima, tramite il quale tenderà ad ottenere pietà, i narcisisti diffameranno la vera vittima per nascondere il loro comportamento abusivo ed evitare di assumersi la responsabilità dei loro comportamenti crudeli e manipolatori. I Narcisisti estorcono la compassione degli altri e sfruttano la loro simpatia in ogni modo a seconda dell’obiettivo che devono raggiungere di volta in volta. Se il narcisista non vuole mantenere una promessa farà il confuso, il turbato e il vago, i vostri sentimenti non verranno minimamente riconosciuti, e non ci sarà un briciolo di empatia nei vostri confronti. Invece, il narcisista vi diffamerà e vi addosserà la colpa per la vostra mancanza di empatia, e per il fatto che non vi accorgiate che possono aver avuto una brutta giornata. Sarete chiamati egoisti o accusati di essere esigenti se vi aspettate che il povero narcisista onori la parola data, come un qualsiasi adulto normale fa. Tuttavia, quando invece avrete voi una brutta giornata, non aspettatevi di ricevere le stesse concessioni. Il narcisista aspetta che tu mantenga pienamente la parola data e per ridurre al minimo e rendere nulli i tuoi sentimenti, giocherà il ruolo di vittima. Il narcisista sarà sempre vincente, recitando una litania di ragioni per le quali la sua giornata è molto peggiore e impegnativa della tua o come il tuo lavoro sia molto più facile di quello loro e così via. Qualunque cosa tu possa fare, si può fare di meglio. Qualunque sia la cosa brutta ti sia accaduta, qualcosa di peggio è successo a loro.
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6. GAS-LIGHTING
Gaslighting è una forma di terrorismo psicologico estremamente sottile e dannoso che meriterebbe un articolo a parte ma, in breve, i narcisisti usano questa tattica nelle comunicazioni verbali, omettendo appositamente informazioni e sostituendole poi con false informazioni. Questa tecnica serve a compromette metodicamente la lucidità, la stabilità mentale, la fiducia che la vittima ha di se stessa, portandola a dubitare del proprio giudizio e dei propri ricordi, rendendola così altamente suggestionabile e dipendente dall’opinione e dal controllo del narcisista. Ad esempio, un narcisista può, casualmente ma coerentemente, suggerire che la sua memoria sia superiore alla vostra, soprattutto se ammette di non avere mai dimenticato qualcosa. Possono persino arrivare a nascondere i vostri effetti personali intenzionalmente per ingannarvi e farvi credere che la vostra memoria sia difettosa. Poi, quando ci sono divergenze di opinioni o vengono allo scoperto discrepanze nella loro storia, il narcisista userà la vostra memoria difettosa come prova per farti dubitare che cosa avete sentito o visto e, interpretando voi stessi che non siete attendibili, accetterete in ultima analisi, l’interpretazione della verità del narcisista.
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7. INTERRUZIONE
I narcisisti sono infami interruttori di conversazione. Amano essere al centro dell’attenzione e oggetto di discussione. Non hanno alcun interesse ad avere una discussione reale con voi. Solo monologhi. Se avete il coraggio di lottare per ottenere la parola o la vostra opinione, e questa contraddice il suo punto di vista, le vostre opinioni molto probabilmente verranno accantonate o ignorate. Molte persone con altri disturbi mentali lottano con problemi di scarsa impulsività o scarsa comunicazione e spesso interrompono gli altri, il narcisista invece interrompe intenzionalmente per reindirizzare il focus della conversazione, affinché torni su se stesso, inoltre ritengono che il loro giudizio – superiore e giusto – e tutto ciò che dicono, dovrebbe essere accettato come la verità del Vangelo. Essi hanno veramente zero interesse ad ascoltare i punti di vista di altre persone o di raggiungere compromessi o soluzioni ai disaccordi. Hanno “l’interruzione” che consente loro di controllare e gestire la conversazione facendo convergere il loro punto di vista e i loro obbiettivi personali. Monopolizzando la conversazione, esercitano il loro controllo ed evitano di assumersi responsabilità o affrontare questioni importanti. Nella loro mente, la capacità di dominare le conversazioni conferma la loro auto-importanza e grandiosità.
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8. USARE IL SILENZIO
L’uso del silenzio è probabilmente una delle forme di abuso invisibili più comuni utilizzate dai narcisisti quando tutte le tattiche di cui sopra, in un certo senso, non hanno sortito gli effetti desiderati. I narcisisti utilizzano il silenzio per punire e per non concedere il loro punto di vista oppure per guadagnare maggior controllo nella relazione. E’ anche un modo per evitare di discutere di questioni importanti che non soddisfano le esigenze del narcisista. Quando un narcisista usa il silenzio con qualcuno, lo farà fino alle estreme conseguenze. Al narcisista sarà richiesta una spiegazione, valida e plausibile, per il suo silenzio, perché la vittima percepisce questa punizione spropositata e, pensando di aver fatto qualcosa di male o di averlo in qualche modo offeso, si umilierà chiedendo scusa. Se le scuse non saranno di suo gradimento, la durata del silenzio sarà estesa. Chiedendo scusa, la vittima alimenta l’autostima e la superiorità del narcisista. L’uso del silenzio ha lo scopo di far sentire la vittima non amata, rifiutata e completamente invisibile. Il narcisista ignora la vittima come se non fosse mai esistita, semplicemente un usa e getta.
L’uso del silenzio è controllo. A volte il narcisista userà il silenzio solo per testare quanto potere ha ancora sulle persone. Altre volte, lo utilizzerà per separarsi dal partner per un certo periodo o per liberare spazio da trascorrere con relazioni parallele. Le vittime vengono lasciate impotenti, in silenzio, fermando bruscamente ogni possibilità di confronto e lasciando sottintendere che, in qualche modo, devono essere state tremendamente in difetto in quanto la pena è sproporzionata alla reale offesa. Le molte persone che sono state escluse dalla vita del narcisista sanno che c’è qualcosa di terribilmente sbagliato in quella persona. Tuttavia, molte di loro non si sono mai preoccupate di unire i punti, chiarire e venire a capo della follia a cui sono stati sottoposti. Per molti che hanno avuto rapporti intimi con un narcisista per un certo periodo di tempo, diventa quasi una necessità incombente la ricerca di risposte e il mettere insieme i pezzi per ristabilire un equilibrio e fare luce sull’assurda follia che era diventata la normale vita di tutti i giorni.
Questo è ciò che spinge la maggior parte di ex partner di narcisisti a riempire internet o Google di domande, ad esempio: “Perché il mio compagno pensa sempre di avere ragione?”; “Perché mia madre non ha mai chiesto scusa?”; “Perché mia moglie mi punisce sempre con il silenzio?”; “Perché mio fratello mi fa sentire sempre come se fossi in colpa?”; “Perché il mio partner perfetto è cambiato?”; eccetera eccetera. I risultati sulla ricerca di Google li portano ad articoli sul narcisismo e sui tratti narcisistici. I sopravvissuti ingeriscono voracemente enormi quantità di informazioni che ormai permeano la rete. Le descrizioni sono così accurate, che giurerebbero che gli articoli siano stati scritti sulla loro personale relazione. La precisione con cui gli articoli parlano dei rapporti, dagli inizi meravigliosi fino alla tremenda fine, chiarisce indiscutibilmente e dissolve la nube di confusione, permettendo di raggiungere una profonda chiarezza sulla propria realtà. No, il narcisismo non si limita alla vanità o all’arroganza, come si credeva in origine. E’ molto più patologico e insidioso di quello che avrebbero mai potuto immaginare e, peggio ancora, non esiste una cura. A poco a poco, attraverso la loro ricerca, si rendono conto che il narcisista non li ha mai veramente amati, per di più essi sono totalmente incapaci di amare e privi di coscienza. I sopravvissuti lentamente accettano che la persona di cui erano innamorati era solo una facciata e mai realmente esistita. Infine, questa consapevolezza li costringe a piangere la perdita di tre persone aggiungendo e amplificando il loro dolore. In primo luogo, essi devono piangere la perdita della persona che amavano e che non è mai esistita; in secondo luogo, devono piangere la perdita della persona che, credevano, sarebbe potuta essere se fosse cambiata. E in terzo luogo, devono piangere la perdita della loro identità, eclissata sotto il peso schiacciante dello squilibrio e dell’ambiguità della loro relazione.
Se credi di essere intrappolata o intrappolato in una relazione tossica o che il tuo partner sia un narcisista manipolatore, prenota subito la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, ti aiuterò a gestire ed a superare questa situazione.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Ho vissuto tutto cio che leggete.Lei a 39 anni: ti ho lasciato.Prima non capivo,adesso dopo 8 mesi sono ancora vivo ,pero ancora tutte le sere approfondisco le mie conoscenze,cerco di vivere,solo Dio può aiutarmi,dire che uscirsene è dura è poco,è un dolore lacerante ,non lo auguro a nessuno.L inferno.
Articolo semplicemente meraviglioso esaustivo in ogni punto.