Il sadismo è un tratto comportamentale caratterizzato dall’ottenere piacere nel vedere gli altri che subiscono disagio o dolore psicologico e/o fisico o provare piacere nell’intraprendere in prima persona atti sadici che generino disagio o dolore negli altri. Il sadismo è stato definito come “disturbo sadico di personalità” (in inglese “sadistic personality disorder“, da cui l’acronimo SDP) all’interno del DSM-III-R, la revisione della terza edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, pubblicato nel 1987. La diagnosi scomparve nel successivo DSM-IV. Nella più recente versione del Manuale, il DSM-5, il disturbo sadico di personalità non è incluso e può essere visto come un disturbo della personalità non altrimenti specificato (NAS). Il sadismo si può riscontrare in molti altri disturbi di personalità, come quello narcisistico, l’antisociale, il borderline. Il sadismo può essere presenti in individui psicotici, psicopatici ed ipersessuali. Il sadismo può interessare sia gli uomini che le donne.
Cos’è il disturbo sadico di personalità?
Il disturbo sadico di personalità può essere definito come un tipo di disturbo di personalità in cui un individuo affetto infligge agli altri comportamenti sadici, crudeli, manipolativi, aggressivi ed umilianti, traendo piacere da questi comportamenti e dalla reazione di sofferenza e dolore che provocano negli altri. La violenza può essere fisica e più esplicita, oppure psicologica e più subdola. Queste persone mancano di empatia e interesse per gli altri individui e traggono piacere dal ferire o umiliare gli altri. Sono state osservate somiglianze tra il disturbo sadico di personalità e le varianti più aggressive del disturbo antisociale di personalità, tuttavia un individuo antisociale normalmente non ferisce gli altri solo per divertimento, come invece fa una persona con disturbo sadico di personalità. Potrebbe anche esserci una connessione tra disturbo sadico di personalità e sadismo sessuale, in cui un individuo trae soddisfazione sessuale ed incerti casi raggiunge l’orgasmo grazie al compimento di atti sadici come picchiare e/o umiliare qualcuno. Il sadismo sessuale è una parafilia, ma, entro certi limiti e se inserito nell’ambito di adulti consenzienti, potrebbe essere definito come un comportamento sessuale normale.
Classificazione e caratteristiche
Esistono quattro diversi tipi di personalità sadiche identificate dallo psicologo statunitense Theodore Millon (1928-2014). Un individuo sadico potrebbe non mostrare nessuno, o anche più di uno dei seguenti tratti, quello coercitivo, quello esplosivo, quello tirannico e quello senza spina dorsale. Ogni sottotipo ha caratteristiche peculiari.
Sadico coercitivo (Enforcing sadist)
Questa categoria di persone sadiche si trova spesso in importanti posizioni di autorità, come militari o agenti di polizia di alto grado, come sorveglianti carcerari, come professori e rettori di università. Questi individui si trovano in una situazione in cui sentono di essere i responsabili del controllo, della supervisione e della punizione delle persone che violano leggi, norme e regolamenti. Anche se potrebbero avere in buona fede l’opinione di agire effettivamente per un interesse comune, sono coinvolti motivi più critici e più profondi nell’attuazione di comportamento di controllo che possono essere molto più rigidi di quanto basterebbe. I sadici che fanno rispettare le regole normalmente cercano coloro che trasgrediscono le regole all’interno del loro dominio autoritario, o all’interno della società in generale, e così facendo esercitano le peggiori punizioni che possono infliggere per un caso individuale. I sadici coercitivi sono nella maggioranza dei casi scelti dalla società ed accettati dalla società, quindi le loro azioni – se esagerate ed eseguite per provare piacere dalla sofferenza altrui – non sono percepite come ingiuste né dal sadico, né dalla società: il soggetto ha quindi una maggiore libertà di dominare, distruggere o vittimizzare gli altri a loro piacimento, con la scusa di perseguire il controllo ed il bene comune. Queste persone dovrebbero essere “giuste”, ma la loro personalità complessiva non è in grado di favorire limiti alle loro emozioni che alimentano i loro comportamenti viziosi e sadici. Più puniscono e dominano gli altri, più si sentono potenti e soddisfatti. Con più di questi atti, la loro immagine di rettitudine si rinforza, il che aumenta il loro ego e li convince che questo è il comportamento giusto da seguire e che può essere perfino aumentato di intensità. Il piacere che un sadico coercitivo può ottenere dal dominare e punire altri individui può raggiungere un livello di ebbrezza euforica da cui non riesce più a fermare il proprio comportamento e perde ogni consapevolezza della realtà, sfociando in reati anche molto gravi come l’omicidio, tuttavia ciò potrebbe non attirare alcuna attenzione negativa poiché le loro azioni sono considerate nell’ambito della loro autorità legale per dominare e si comportano normalmente nelle situazioni quotidiane. Un omicidio eseguito da un sadico coercitivo poliziotto potrebbe essere, ad esempio, visto come un comportamento giusto, fatto per eliminare un delinquente magari per legittima difesa.
Sadico esplosivo (Explosive sadist)
Le persone che hanno questa forma di personalità sadica sono note per essere imprevedibilmente violente poiché sono deluse o frustrate dalla loro vita in generale. Sono generalmente persone ritenute calme ma che all’improvviso perdono il controllo quando si sentono per l’ennesima volta umiliati e/o senza speranza e cercano punizione e vendetta per la deprecazione e il maltrattamento a cui sentono di essere stati sottoposti. Questi comportamenti violenti si esprimono attraverso attacchi spaventosi e distruttivi verso gli altri, soprattutto verso i membri della famiglia, e attraverso una rabbia incontrollabile. Normalmente, i sadici esplosivi si sentono improvvisamente minacciati in una data situazione e poi scioccano gli altri con il brusco cambiamento di comportamento. Questi sadici generalmente sono persone tranquille o almeno appaiono come tali, quindi è difficile sapere cosa potrebbe scatenarli e quando potrebbero “esplodere”. Sebbene la violenza che viene rilasciata sia quasi sempre diretta a un particolare individuo, serve principalmente come forma di rilascio emotivo per i sentimenti repressi che il sadico aveva tenuto dentro di sé, traendo piacere dal far subire ad altre persone quello che si è precedentemente provato sulla propria pelle.
Sadico tirannico (Tyrannical sadist)
Questo tipo di personalità sadica è annoverato tra i più crudeli e spaventosi di tutti i sottotipi poiché sembrano apprezzare davvero i loro atti di brutalizzazione e minaccia degli altri. Sembra che costringere le loro vittime riluttanti a sottomettersi fornisca loro uno speciale sentimento di soddisfazione, estremamente gratificante. Questo tipo di disturbo sadico di personalità è simile in una certa misura al sadico esplosivo. Tuttavia, i sadici tirannici sono ancora più metodici e precisi nelle loro azioni. Non stanno cercando di liberare la loro frustrazione repressa come i sadici esplosivi, ma mirano a usare la violenza come mezzo per ispirare paura e intimidazione, traendo piacere dall’usarla e dal sentimento di sofferenza generato negli altri. Un’altra importante differenza tra i sadici esplosivi e quelli tirannici è che i sadici tirannici scelgono le loro vittime con molta attenzione tra i soggetti psicologicamente più deboli, per assicurarsi che essi non reagiscano quando vengono attaccati. I sadici tirannici normalmente hanno una bassa autostima e diverse insicurezze interiori che cercano di nascondere al mondo. Per fare questo e sentirsi superiori, spesso sopraffanno gli altri con il loro comportamento.
Sadico senza spina dorsale (Spineless sadist)
Questo tipo di sadico è completamente opposto agli altri tre tipi, poiché sono estremamente insicuri e si comportano da codardi, al contrario delle altre tipologie, che appaiono all’esterno come molto sicure di sé. Queste persone anticipano il pericolo reale, proiettano le loro idee ostili e colpiscono per prime, sperando così di prevenire l’antagonista e suoi eventuali comportamenti violenti. Sebbene questi sadici abbiano paura di molte cose, durante i periodi di stress impiegano un’ostilità aggressiva per evitare di essere intimiditi od apparire paurosi, il che consente loro di gestire i propri sentimenti interiori e mostrare esattamente l’opposto di come si sentono realmente. I loro manierismi possono essere definiti controfobici, in quanto il loro comportamento gli consente di controllare le proprie paure personali e di deviare e propagare una falsa aura di sicurezza e fiducia in sé stessi, derivata da comportamenti aggressivi che umiliano gli altri.
Cause e fattori di rischio
Attualmente non si conoscono con esattezza le cause per cui una persona sviluppa il disturbo sadico di personalità. Alcune teorie indicano che il modo in cui una persona viene educata gioca un ruolo importante nel decidere se svilupperà o meno una personalità sadica. Tuttavia, anche i fattori biologici, genetici ed ereditari potrebbero svolgere un certo ruolo, agendo in sinergia con i fattori ambientali. Attualmente non si sa molto sui fattori genetici o sui modelli ereditari responsabili di questo disturbo. La maggior parte delle teorie sottolinea comunemente il fatto che il comportamento sadico dipende essenzialmente dall’educazione generale di una persona. Esperienze sfavorevoli durante l’infanzia o durante le prime fasi dello sviluppo sessuale possono aumentare notevolmente il rischio di sviluppo di disturbo sadico di personalità. Il sadismo o la personalità sadica possono svilupparsi in una persona anche attraverso il condizionamento. Ad esempio, la continua connessione di un determinato stimolo con la soddisfazione sessuale o la felicità connessa alla miseria e all’angoscia di altre persone o animali può portare al sadismo o al sadomasochismo. Tra i possibili fattori ambientali, potrebbero esserci:
- avere dei genitori svalutanti;
- aver subito da bambini traumi psicologici e violenze fisiche, anche sessuali;
- aver subito atti di bullismo a scuola;
- avere scarsa autostima;
- aver sperimentato un fortissimo senso di colpa durante l’infanzia.
- vivere in un ambiente sociale e familiare degradato, trascurante e povero di stimoli positivi;
- essere stati cresciuti da genitori narcisisti, sadici o con triade oscura, assenti, scarsamente empatici ed anaffettivi;
- avere dei genitori divorziati;
- avere dei genitori o altri parenti che hanno compiuto reati;
- aver avuto diagnosi infantili di patologie e condizioni dell’età evolutiva di interesse neuropsichiatrico.
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Continua la lettura con: Disturbo sadico di personalità: sintomi, diagnosi, terapia e prognosi
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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