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Coprofagia umana e animale: cause, rischi e pericoli di ingerire feci
La coprofagia è un comportamento animale che consiste nell’ingoiare escrementi propri o altrui. Molte specie animali si sono evolute per praticare la coprofagia, pratica dalla quale assumono sostanze preziose per la propria sopravvivenza; altre specie non consumano normalmente feci ma potrebbero farlo in condizioni inusuali. Abbastanza diffusa nel regno animale, è considerata in ambito umano come parafilia sessuale, ove prende il nome di coprofilia, caratterizzata dal particolare interesse per gli escrementi che diventano oggetto di piacere e, in alcuni casi, di eccitazione sessuale. Nelle pratiche erotiche BDSM e fetish consiste in una serie di giochi connessi alla defecazione. In alcuni soggetti la coprofagia è associabile a malattie psichiatriche, come la schizofrenia. Le cause della coprofagia umana, al pari di altre parafilie, non sono ancora del tutto note.
Coprofagia negli insetti
Gli insetti coprofagi ingeriscono e digeriscono gli escrementi di grandi animali; questi contengono sostanziali quantità di cibo semi-digerito (il sistema digerente erbivoro è particolarmente inefficiente). L’insetto che si nutre di feci più diffuso è la mosca.
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Coprofagia nei mammiferi
Anche i maiali mangiano a volte i propri escrementi, o quelli di altri animali. In Corea del Sud, soprattutto a Jeju-do, i suini neri vengono spesso nutriti con escrementi umani, e la loro carne (solitamente servita in ristorantini tipici specializzati) è molto apprezzata. I giovani elefanti, panda, koala e ippopotami mangiano le feci della madre per ottenere i batteri necessari alla digestione della vegetazione trovata nella savanae nella giungla. Alla nascita, il loro intestino è infatti sterile. Senza di essi, non sarebbero in grado di ricavare alcun nutrimento dalle piante. Gli escrementi dell’ippopotamo nutrono i pesci fluviali che poi costituiscono la principale risorsa alimentare delle popolazioni locali. Per questo motivo, la caccia spietata di cui gli ippopotami sono stati vittime ha influito in maniera pesantemente negativa anche sulla fauna ittica e sull’aspettativa di vita delle comunità umane che vivono di pesca sul fiume. I gorilla mangiano le proprie feci e quelle degli altri esemplari di gorilla: tale comportamento sembrerebbe essere motivato dal fatto di riassumere i nutrienti non assorbiti durante il transito dei vegetali nell’intestino e quindi rimasti nelle feci, motivo per cui la coprofagia è da molti ribattezzata “seconda digestione”. L’ipotesi è ad oggi contestata da alcuni ricercatori, in quanto se un organismo vivente lascia materia utile non digerita tra le feci, difficilmente sarà capace di assimilare gli scarti durante un secondo passaggio: è quindi possibile che tali comportamenti siano originati non da motivi nutrizionali, bensì da parafilie del tutto simili a quelle umane. Il comportamento coprofago è abituale nel cane, il cui metabolismo provoca spesso carenze di sali minerali che necessitano di essere reintegrati rapidamente. Per questo il cane ingerisce escrementi propri o altrui. Anche le feci dei cavalli sono particolarmente appetibili per i cani. I criceti mangiano i propri escrementi: si pensa che questa sia un risorsa di vitamina B e K, prodotta da batteri nell’intestino. Alcune scimmie sono state viste mangiare escrementi di cavallo e di elefante per ottenere sale, mentre la coprofagia è stata osservata anche nella talpa nuda.
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Coprofagia nelle arti
Esistono vari esempi di coprofilia nelle produzioni pornografiche o d’autore in cui si affronta questa tematica. L’attore e regista austriaco Simon Thaur (creatore della KitKatClub di Berlino) è autore della serie pornografica Avantgarde extreme, che esplora la coprofagia e la coprofilia. Salò o le 120 giornate di Sodoma del celebre regista Pasolini abbonda di scene di coprofagia, mentre un legame tra feci e sessualità è anche chiaramente presente nel lungometraggio La grande abbuffata. Per girare una scena del film Fenicotteri rosa di John Waters il travestito Divine, che nel film impersona se stesso, ha dovuto ingerire le feci di un cane. La coprofagia è il tema centrale della saga The Human Centipede del regista Tom Six.
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Rischi legati all’ingestione di feci
La coprofilia, tralasciando i giudizi di natura morale, può avere delle conseguenze legate all’igiene. Infatti, nelle feci sono contenuti numerosi batteri e virus e la loro ingestione potrebbe causare gravi danni alla salute. La pratica della coprofagia comporta seri rischi per chi ingerisce poiché le feci sono un veicolo per numerosi agenti patogeni, anche vermi e parassiti. Al contrario, il pissing (la pratica secondo la quale si ingerisce urina), non presenta rischi di questo genere. Va sottolineato che in casi di presenza di epatite le feci sono il principale veicolo di trasmissione. Per quanto riguarda il virus HIV (responsabile dell’AIDS) non vi sono rischi, a meno che nelle feci non sia presente del sangue.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Perversioni sessuali (parafilie): dagli insetti sulle parti intime fino ai pannolini sporchi e le mestruazioni
Le perversioni sessuali, anche dette parafilie, sono disturbi del desiderio sessuale rappresentati da ricorrenti impulsi, fantasie o comportamenti che sono considerati sessualmente eccitanti da alcuni soggetti, al contrario della maggior parte delle persone che tende a considerarle amorali o che prova disgusto e repulsione verso di esse.
Le perversioni si possono distinguere in
- perversioni dell’atto: perversione dell’atto si tratta della sostituzione del coito con altre pratiche sessuali, ad esempio nel masochismo l’eccitazione del coito è sostituita dall’eccitazione data dalla sottomissione all’altro;
- perversioni dell’oggetto: si assiste ad uno spostamento dell’oggetto del desiderio sessuale, che non è più il partner, ma un oggetto, un bambino o un anziano.
Le perversioni possono inoltre riguardare:
- la fantasia: il soggetto si eccita solo nel pensare alla perversione, a ciò può far seguito o meno la messa in atto della perversione stessa;
- il comportamento: il soggetto mette in pratica o tenta di mettere in pratica la perversione nella vita reale.
Pur non essendoci virtualmente alcun limite alle perversioni sessuali – se non quello della infinita fantasia umana – la maggior parte di esse tendono a riguardare:
- l’attribuzione di un significato sessuale ad oggetti inanimati e ad un loro particolare uso;
- il ricevere e/o infliggere sofferenza fisica o psicologica a se stesso o all’altro;
- l’attuare pratiche sessuali in posti che la maggior parte delle persone troverebbero con poca privacy;
- il compiere atti sessuali con bambini, disabili, anziani o persone non consenzienti.
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Il comportamento messo in atto nella perversione è esclusivo, cioè è l’unico che è in grado di provocare eccitazione, il concetto di esclusività è quindi fondamentale nella comprensione delle perversioni (parafilie), in quanto molti dei comportamenti (ma non tutti) che le caratterizzano possono far parte di “normali” relazioni sessuali, insieme ad un’ampia gamma di altre pratiche sessuali, mentre la persona che soffre di una parafilia può eccitarsi sessualmente quasi solo ed esclusivamente mettendo in atto il comportamento che caratterizza la sua perversione. Ecco un elenco di alcune perversioni sessuali, alcune molto diffuse, altre meno:
- Masochismo: l’eccitazione, sia nelle fantasie che nel comportamento reale del soggetto, deriva dall’essere umiliato, picchiato o fatto soffrire in qualche modo dal partner.
- Sadismo sessuale: l’eccitazione deriva dall’infliggere sofferenza psicologica o fisica al partner.
- Esibizionismo: l’eccitamento sessuale deriva dall’esibire i propri genitali ad un estraneo quando non se lo aspetta e che di conseguenza non è consenziente.
- Cuckoldismo o troilismo: il piacere sessuale è derivato dal vedere il proprio partner in attività sessuale con un’altra persona o dal sapere che il partner ha una relazione con una terza persona.
- Cronofilia: l’eccitazione deriva dall’avere rapporti sessuali con un partner con un’età molto differente dalla propria.
- Feticismo: l’eccitamento sessuale deriva dall’assegnare ad oggetti inanimati, frequentemente scarpe femminili o biancheria intima femminile, un significato sessuale. L’oggetto può essere usato – per raggiungere piacere – in vari modi, ad esempio leccandolo o strofinandolo su pene, seno o clitoride.
- Abasiofilia: perversione sessuale riguardante persone con difficoltà motorie.
- Symphorophilia: il piacere sessuale è derivato dal guardare un disastro mentre si verifica, come ad esempio assistere ad un incidente d’auto a un o incendio.
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- Fornifilia: l’eccitazione sessuale deriva dal chiudere se stessi o un’altra persona in un mobile.
- Acrotomofilia: perversione sessuale che riguarda persone amputate.
- Vorarephilia o antropofagolagnia o antropofagia: l’eccitazione sessuale deriva dal pensiero di cannibalismo, cioè mangiare letteralmente un’altra persona (viva o deceduta) o dall’essere mangiati da qualcun altro.
- Agalmatofilia: perversione sessuale che riguarda statue, manichini, oggetti con figure antropomorfe.
- Apotemnofilia: l’eccitazione sessuale deriva dalla fantasia di essere amputati.
- Algolagnia: perversione sessuale che riguarda il dolore nelle zone erogene, è diverso dal masochismo.
- Frotteurismo: l’eccitamento sessuale deriva dallo strofinarsi con il corpo – specie con i genitali – contro un’altra persona che non è consenziente, il “frotteur” è colui che si strofina. La pratica viene messa in atto in posti affollati, dove il comportamento può essere facilmente occultato dal frotteur, ad esempio in un autobus affollato o ad un concerto in piedi.
- Pedofilia: l’eccitamento sessuale deriva da immaginare o mettere in pratica attività sessuali con bambini di non più di tredici anni, la persona che mette in atto questo comportamento deve aver raggiunto la maturità genitale, avere almeno sedici anni ed essere maggiore del bambino di almeno cinque anni. L’attrazione per gli adolescenti è definita invece con i termini poco usati pederastia, efebofilia e ninfofilia.
- Travestimento o omovestitismo: l’eccitamento sessuale deriva dall’indossare abiti dell’altro sesso da parte di un eterosessuale.
- Mysofilia: è l’attrazione sessuale verso persone o oggetti sporchi.
- Voyeurismo: l’eccitamento sessuale deriva dall’osservare, non essendo visti, persone nude, che si spogliano o che sono impegnate in attività sessuali.
- Coprofilia: l’eccitamento sessuale deriva dall’osservare o maneggiare le feci.
- Coprofagia: l’eccitamento sessuale deriva dal mangiare le feci.
- Urofilia: l’eccitamento sessuale deriva dall’urinare o dal farsi urinare addosso, oppure dal bere urina.
- Scatologia telefonica: l’eccitamento sessuale deriva dal fare telefonate oscene a sconosciuti.
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- Spermatofagia: l’eccitamento sessuale deriva dall’ingerire, o far ingerire ad altri, lo sperma.
- Dorafilia: feticismo a causa del quale si prova attrazione e piacere sessuale nel contatto con indumenti in pelle animale e pellicce.
- Infantilismo: è il desiderio sessuale nato dalla perversione di indossare pannolini e di essere trattato come un neonato o un bambino.
- Branding: l’eccitamento sessuale derivante dall’introdurre nel proprio corpo oggetti che bruciano.
- Asfissiofilia o asfiziofilia: l’eccitamento sessuale derivante dallo strangolamento di se stessi o degli altri e dalle pratiche che portano ad esso.
- Autagonistofilia: l’eccitazione sessuale deriva dall’idea di poter esser visto durante l’atto sessuale da altre persone grazie ad una ripresa video.
- Onirofilia o sonnofilia: l’eccitamento sessuale derivante dal praticare attività sessuali con persone che dormono.
- Autassassinofilia: l’eccitazione che deriva dal vivere situazioni pericolose o dall’idea di compiere atti sessuali durante situazioni pericolosi o che mettono a rischio l’incolumità del soggetto.
- Autandrofilia: l’eccitazione sessuale viene procurata in una donna quando si immagina di essere un maschio.
- Autoginefilia: l’eccitazione sessuale viene procurata in un uomo quando si immagina di essere una femmina.
- Braquioproctosigmoidismo: l’eccitamento sessuale derivante dall’introdurre armi nell’ano.
- Biastofilia: l’eccitamento sessuale derivante dal mettere in atto assalti imprevisti e violenti ai danni di vittime non consenzienti.
- Hiphenophilia: l’eccitamento sessuale derivante dal contatto con peli e capelli.
- Necrofila, cioè l’eccitamento sessuale derivante dall’avere contatti sessuali o veri e propri rapporti con cadaveri o parti di cadaveri.
- Altocalcifilia: il feticismo di chi trae piacere dall’osservare o indossare scarpe dai tacchi alti.
- Zoofilia: l’eccitamento sessuale derivante da atti sessuali o rapporti sessuali con animali.
- Prostitutofilia: l’eccitamento sessuale derivante dai rapporti sessuali con le prostitute.
- Bondage: l’eccitamento sessuale deriva dalla legatura e costrizione fisica di se stesso e/o del partner, in modo consensuale. È possibile sia legare con corde, sia con corsetti, cappucci, bavagli, o catene.
- Capnolagnia: feticismo del fumo basato sull’osservazione di una persona che fuma.
- Transessuofilia: l’eccitamento sessuale derivante dai rapporti sessuali con transessuali.
- Gynandromorfofilia: attrazione verso i transessuali o i transgender donna.
- Gynemimetofilia: attrazione verso i transessuali o i transgender donna.
- Amartofilia: eccitazione sessuale che deriva dalla convinzione che le azioni che si stanno compiendo o i propri pensieri siano fonte di peccato e di perdizione.
- Agorafilia: attrazione verso l’atto sessuale consumato in spazi aperti (non nel farlo davanti ad altre persone).
- Maieusofilia: l’attrazione sessuale è rivolta alle donne incinte.
- Spectrofilia: è il desiderio sessuale scaturito dall’idea di fare sesso con un fantasma.
- Formicofilia: è il desiderio sessuale nato dalla perversione di essere ricoperto di insetti sul corpo, specie nelle parti intime.
- Chelidolagnia: provare piacere sessuale nell’idea di disprezzare il partner
- Clismofilia: l’eccitamento sessuale derivante dall’utilizzo di clisteri.
- Sitofilia: l’eccitamento sessuale derivante dalle attività sessuali con le bambole.
- Autoematofilia: eccitarsi all’idea di far sanguinare se stessi.
- Autonepiofilia: l’eccitazione deriva dall’immaginare se stessi come un infante.
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- Macrofilia: è il desiderio sessuale scatenato dall’idea di avere un rapporto sessuale con un gigante.
- Sacofricosis: l’eccitazione sessuale è derivata dal masturbarsi in pubblico senza che nessuno se ne renda conto grazie ad un buco nella tasca dei pantaloni.
- Meccanophilia: l’eccitazione sessuale è conseguente alla visione, l’utilizzo diretto o indiretto di macchine o attrezzature, come biciclette, veicoli, elicotteri, aeroplani.
- Furniphilia: l’eccitazione sessuale deriva nel sottoporsi o sottoporre altri a varie forme di travestimento del corpo, tali da rendersi o renderli simili, nell’aspetto o nella funzione, a un oggetto di arredamento.
- Dacrifilia: perversione sessuale legata al pianto o alle lacrime.
- Feticismo del pannolino usato: essere attratti dai pannolini usati.
- Emetofilia: essere attratti sessualmente dal vomito, perversione sessuale.
- Erotofonofilia: perversione sessuale riguardante gli omicidi.
- Agonofilia: eccitazione sessuale che deriva dalla lotta o dall’osservazione di persone che combattono come nella lotta, nel wrestling, nella boxe e nelle arti marziali, avendo uno stretto contatto intimo, specie tra testa e genitali.
- Coprolalia: il soggetto si eccita nell’utilizzare continuamente, in modo compulsivo e incontrollabile, un linguaggio osceno e volgare.
- Omorashi: il piacere sessuale è derivato sia dall’avere la vescica piena sia dal guardare qualcun altro con la vescica piena.
- Morfofilia: attrazione verso alcune forme particolari del corpo.
- Mucofilia: attrazione sessuale verso il muco.
- Narratofilia: attrazione sessuale verso l’ascolto di parole volgari.
- Nasofilia: attrazione sessuale verso il naso.
- Oggettofilia: attrazione sessuale verso oggetti specifici inanimati.
- Oculolincuts: eccitazione causata dall’idea di leccare gli occhi.
- Oculofilia: eccitazione legata ad attività sessuali che riguardano gli occhi.
- Olfattofilia: perversione sessuale che riguarda l’eccitarsi con un odore specifico.
- Infantilismo parafilico: l’eccitazione deriva dall’idea di essere trattati da altri come se fossimo un bambino.
- Autovampirismo: perversione che riguarda l’immaginazione di se stessi come un vampiro che a volte implica l’ingestione del proprio sangue.
- Autozoofilia: l’eccitazione deriva dall’immaginare, durante l’atto sessuale, di essere un animale.
- Biastofilia: perversione sessuale che riguarda la violenza sessuale su una persona non consenziente.
- Cremastistofilia: l’eccitazione deriva dall’idea di essere derubati.
- Acusticofilia: eccitazione sessuale che deriva dall’ascolto di determinati suoni come mugolii, gemiti, sospiri oppure canzoni, frasi specifiche o ancora una certa lingua.
- Ematolagnia: perversione sessuale che riguarda la visione del sangue.
- Oplofilia: perversione sessuale riguardante le pistole o le armi da fuoco.
- Ibristofilia: eccitazione dall’idea di avere un rapporto sessuale con un criminale particolarmente violento.
- Infantofilia: si tratta di un tipo di pedofilia riguardante i bambini più piccoli di 5 anni.
- Cleptofilia: perversione sessuale quando si ruba.
- Lattofilia: perversione sessuale legata al latte materno.
- Liquidofilia: perversione sessuale legata all’immersione di genitale nei liquidi.
- Mascalagnia: perversione sessuale che riguarda le ascelle, attrazione sessuale verso le ascelle.
- Melolagnia: perversione sessuale che riguarda la musica.
- Menofilia: l’eccitazione sessuale che deriva dal maneggiare, odorare ed assaggiare il frutto delle mestruazioni di una donna.
- Metrofilia: perversione sessuale che riguarda l’eccitazione procurata dall’ascoltare una poesia.
- Microfilia: attrazione sessuale verso persone molto piccole ed esili.
- Parzialismo: attrazione sessuale specifica verso parti del corpo che non siano i genitali.
- Poediktoilia: eccitazione all’idea di mostrare il pene di qualcun altro.
- Podofilia: attrazione sessuale verso i piedi.
- Pictofilia: eccitazione sessuale derivata dall’idea di usare pornografia.
- Piquerismo: l’eccitazione sessuale deriva dall’idea di tagliare il corpo del partner.
- Plushofilia: attrazione sessuale verso i peluche.
- Pygofilia: attrazione sessuale esclusiva verso le natiche.
- Pyrofilia: l’eccitazione deriva dall’idea e dalla pratica di usare il fuoco od oggetti infuocati nell’atto sessuale
- Raptofilia: l’eccitazione deriva dall’idea di violentare qualcuno.
- Sadismo: eccitazione all’idea di fare del male al partner durante l’atto sessuale.
- Salirofilia: eccitazione all’idea di sporcare qualcuno durante l’atto sessuale.
- Stenolagnia: attrazione sessuale verso i muscoli.
- Stigmatofili: perversione sessuale che riguarda i tatuaggi e i piercing.
- Teratofilia: eccitazione sessuale verso persone deformate.
- Toucherismo: l’eccitazione deriva dall’idea di palpare inaspettatamente una persona.
- Toxofilia: attrazione sessuale verso gli archi.
- Zoosadismo: eccitazione dall’infliggere danno agli animali o vedere animali che sanguinano.
- Dendrofilia: attrazione sessuale per gli alberi tanto da volersi congiungere carnalmente con loro.
- Dismorfofilia: cioè l’eccitamento sessuale derivante da rapporti sessuali con i nani o con persone con handicap fisico.
- Botulinonia: è l’attrazione sessuale verso salami, salsicce e wurstel, spesso usati come dildo ed introdotti in ano e vagina.
- Sitofilia: è il desiderio sessuale scaturito dall’unione del cibo al sesso.
- Tripsolagnia: piacere che deriva da un semplice massaggio alla testa anche durante uno shampoo.
- Anisonogamia: attrazione sessuale verso partner con grande differenza d’età, molto più anziani o molto più giovani.
- Gerontofilia o gerontogilia: l’attrazione verso partner maschili vecchi abbastanza per appartenere almeno ad una generazione precedente.
- Autofilia: l’attrazione sessuale verso se stessi.
- Efebofilia: l’attrazione sessuale verso gli adolescenti.
- Bundling: l’eccitamento sessuale derivante dal fare sesso con i vestiti.
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Tutti gli individui cosiddetti normali hanno delle fantasie e mettono in atto delle pratiche sessuali che potrebbero apparentemente sembrare “perverse” ovvero ognuno di noi conserva un nucleo che possiamo anche definire “perverso” che si integra in un processo di personalità e di comportamento che risulta comunque normale.
La linea tra normalità e patologia nella sessualità è sempre legata ad aspetti quali la non esclusività, la non compulsione del comportamento e, ricordiamo, soprattutto al consenso reale dei partner sessuali.
Parliamo infatti di “normalità” delle condotte sessuali quando tale comportamento si svolge innanzitutto tra soggetti realmente consenzienti e non reca disagio, sofferenza o problemi legali (nella cultura di riferimento) a nessuno dei partecipanti all’attività e non rappresenta una condotta esclusiva svolta come una compulsione e non interferisce con lo svolgimento delle attività lavorativa e/o sociale.
Allo stesso modo definiamo il comportamento sessuale “patologico” quando causa anche ad uno soltanto dei partecipanti all’attività, disagio, sofferenza, interferenze con le attività lavorative e/o sociali, quando si compie come una compulsione, quando reca danni, quando causa problemi legali.
Le perversioni (parafilie) sono da distinguere dalle trasgressioni. Mentre le trasgressioni consistono nell’infrangere consapevolmente delle regole personali o sociali ed il soggetto riesce a raggiungere l’eccitazione anche senza di esse, invece la perversione è una fissazione irrazionale di cui la persona ha bisogno per l’eccitazione.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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