Ieri sera, chi usciva a passeggio per le strade di Ladispoli (comune di Roma), poteva incontrare gattini un po’ particolari, come quello che vedete nelle immagini. Si tratta di un esemplare di leone maschio adulto, scappato ieri pomeriggio intorno alle Continua a leggere
Archivi tag: immagini
Illusioni ottiche: incredibili immagini a colori e spiegazione del fenomeno
Con il termine illusione in medicina si indica genericamente la distorsione di una percezione sensoriale relativa ad uno stimolo realmente Continua a leggere
Crolla il ponte Morandi sulla A10: disastro a Genova, decine di morti [VIDEO]
A mezzogiorno circa sono crollati all’improvviso oltre 100 metri del ponte Morandi sulla A10 a Genova, Continua a leggere
I 25 animali più bravi a mimetizzarsi: riesci a individuarli?
Il nostro pianeta è popolato da una quantità elevatissima di specie animali ed è affascinante pensare che ognuna di esse, essere umano per primo, è il risultato di un processo di selezione naturale di milioni di anni. Per sopravvivere ogni specie ha sviluppato specifiche tecniche ed abilità: dal veleno del cobra reale al collo lungo della giraffa, per arrivare – ovviamente – al mimetismo nell’ambiente di appartenenza, che sia nevoso o tropicale, efficace come difesa (per nascondersi alla vista dei predatori) ma anche per l’attacco (per tendere veri e propri “agguati” alla preda).
In questa classifica sono elencati i 25 animali più “mimetici” al mondo, riuscite a vederli? Continua a leggere
Eroinomani prima e dopo: le immagini drammatiche di un corpo distrutto
Considerata la sostanza stupefacente più pericolosa per l’essere umano dallo studio pubblicato su The Lancet, l’eroina è una droga capace di determinare effetti distruttivi sia a livello fisico che psicologico-comportamentale. Tali cambiamenti appaiono chiaramente in alcuni impressionanti scatti raccolti nell’ufficio dello sceriffo della contea di Multnomah, Oregon (USA) con lo scopo di sensibilizzare i giovani sugli effetti distruttivi che l’eroina determina sull’organismo. Ogni immagine mostra la stessa persona immortalata a distanza di mesi o anni: gli effetti distruttivi dell’uso di eroina sulla persona, sono ben visibili: Continua a leggere
Glande del pene: funzioni, anatomia ed immagini
Con “glande” (anche chiamato “balano“) in anatomia umana si intende la struttura sensitiva apicale che si trova all’estremità distale Continua a leggere
Differenza tra PET e SPECT
La Tomografia ad emissione di positroni (anche chiamata “PET” acronimo dall’inglese “Positron Emission Tomography”) è una metodica di diagnostica per immagini che consente di individuare precocemente i tumori e di valutarne la dimensione e la localizzazione. L’esame si basa sulla somministrazione di radiofarmaci, caratterizzati dall’emissione di particelle chiamate positroni. Le indagini di Medicina Nucleare, come la PET, prevedono la somministrazione di una piccola quantità di una sostanza radioattiva (radiofarmaco), al fine di indagare le caratteristiche funzionali degli organi e degli apparati nei quali il radiofarmaco si localizza. La procedura inizia con l’iniezione di un radiofarmaco formato da un radio-isotopo tracciante con emivita breve, legato chimicamente a una molecola attiva a livello metabolico (vettore), ad esempio il fluorodesossiglucosio (18F-FDG). Dopo essere stato somministrato per via endovenosa, il radiofarmaco si distribuisce in particolari modi nel corpo del paziente permettendo di ottenere delle immagini diagnostiche.
In contrapposizione alla costosa PET è ora disponibile la meno costosa SPECT (Single Photon Emission Computed Tomography) la tomografia per emissione con fotoni singoli. Una apparecchiatura PET costa circa 10 volte più di una SPECT (0.5-1 ml euro) e non richiede la contemporanea presenza di un ciclotone; per questa ragione le prime sono molto meno presenti sul territorio Esistono differenze tra le tecnologie di acquisizione SPECT e PET. La diagnostica si esegue sempre con radiazioni gamma, però i metodi e le apparecchiature sono diverse a seconda del tipo di emissione. Nella SPECT, dopo iniezione di sostanze radioattive, un apparecchio in grado di rilevare le radiazioni gamma ruota attorno al paziente acquisendo immagini che vengono elaborate al computer. La SPECT è spesso impiegata per la diagnosi di malattie cerebrali e del sistema neuroendocrino.
Nella SPECT – basata su una tecnologia più semplice – si registrano solo le radiazioni dirette perpendicolarmente al rivelatore, nella PET due rivelatori colpiti contemporaneamente da fotoni con direzione obliqua rispetto all’asse del cilindro possono ugualmente registrare la radiazione. Questo complesso di condizioni rende la PET più veloce della SPECT e con una maggior risoluzione. La velocità di esecuzione è un requisito essenziale perché i radioisotopi usati in PET hanno generalmente emivita più breve di quelli usati in SPECT.
Analogamente alla PET, la SPECT (diversamente da TAC, ecografia e risonanza magnetica) permette di ottenere delle informazioni funzionali sull’intero corpo del paziente o su uno specifico organo. La radiazione interna è ottenuta per mezzo di un farmaco marcato con un isotopo radioattivo (tipicamente il tecnezio) che può essere iniettato, ingerito, o inalato. L’isotopo radioattivo decade mediante emissione dei raggi gamma che, in seguito alla rivelazione, forniscono un’immagine di ciò che avviene all’interno del corpo del paziente.
Leggi anche:
- Differenze tra risonanza magnetica, TAC, PET, MOC, radiografia, ecografia ed endoscopia
- La colonscopia: cos’è, quando si fa, che rischi comporta, come ci si prepara ad affrontarla
- Colonscopia tradizionale o colonscopia virtuale?
- Ecografia prostatica transrettale: come si svolge, è dolorosa, a che serve?
- Cistoscopia maschile e femminile: preparazione, rischi, anestesia, prezzo
- L’ecografia transvaginale esplora gli organi genitali interni femminili
- Cos’è una ecografia, a che serve e quali organi può indagare?
- L’ecografia mammaria: un esame innocuo ed indolore che ti può salvare vita
- Differenza tra cistoscopia e cistografia: vantaggi e svantaggi
- Differenza tra colonscopia e gastroscopia
- Differenza tra colonscopia, rettoscopia, sigmoidoscopia, anoscopia
- L’esofagogastroduodenoscopia: cos’è, preparazione, è dolorosa o pericolosa?
- Gastroscopia: preparazione, durata, biopsia, rischi, fa male?
- Differenza tra gastroscopia, endoscopia digestiva ed endoscopia
- Differenza tra gastroscopia e esofagogastroduodenoscopia
- Differenza tra colonscopia e pancolonscopia
- Differenza tra colonscopia e clisma opaco: preparazione e a cosa servono?
- Differenza tra cistoscopia e uretroscopia
- Video di una cistoscopia maschile
- Video di una cistoscopia femminile
- Resezione vescicale transuretrale (TURB): quando si fa ed effetti collaterali
- Differenza tra cistoscopia e TURB
- Uro-TAC: indicazioni, preparazione, è dolorosa, costo
- Differenza tra uro-TAC e cistoscopia: vantaggi e svantaggi
- Che significa malattia terminale?
- Capire se si ha un tumore: come viene diagnosticato un cancro
- Quanto tempo mi rimane da vivere?
- Fattori di rischio cardiovascolare modificabili e non modificabili
- Cure palliative: cosa sono ed a che servono?
- Differenza tra tumore benigno, maligno, neoplasia, cancro e metastasi
- Dolore: cos’è, da cosa è causato, quanti tipi di dolore esistono?
- Differenza tra sintomo e segno con esempi
- Differenza tra malattia, sindrome e disturbo con esempi
- Eccesso di colesterolo (ipercolesterolemia): perché è pericoloso?;
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure;
- Emoglobina glicata alta, valori normali, IFCC e diabete;
- L’obesità è una malattia;
- Differenza tra malattia acuta e cronica con esempi
- Che significa malattia cronica? Esempi di malattia cronica
- Differenza tra adenocarcinoma e carcinoma con esempi
- Differenza tra cancro e carcinoma con esempi
- Stomie: cosa sono, a che servono, quanti tipi esistono?
- Differenza tra ipertrofia muscolare sarcolplasmatica e miofibrillare
- Ipertrofia muscolare: cosa significa e come si raggiunge
- Cosa sono le metastasi? Tutti i tumori danno metastasi?
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Dermatite seborroica: immagini, sintomi, calvizie, dieta, shampoo e farmaci
La dermatite seborroica (chiamata anche eczema seborroico) è una dermatite che colpisce principalmente zone come il cuoio capelluto, la faccia, il torace e il condotto uditivo. In particolare, le zone ricche di ghiandole sebacee della pelle hanno una maggiore probabilità di essere colpite. Può essere confusa con la rosacea.
Quanto è diffusa?
La dermatite seborroica interessa il 5% dell’intera popolazione mondiale. Il 90% dei casi è riscontrato nella civiltà occidentale, il 6% nel continente africano e il restante 4% nel resto del mondo. I picchi sono registrati durante l’età infantile, adolescenziale (nella maggior parte delle volte) e nella mezza età. Se la malattia inizia durante la fascia infantile c’è il rischio che rimanga permanente a vita, se invece inizia durante la fascia adolescenziale normalmente si risolve col passare degli anni.
Leggi anche:
- Differenza tra alopecia areata e androgenetica
- Differenza tra alopecia e dermatite seborroica
- Differenza tra alopecia, calvizia, calvizie e telogen effluvium
Cause della dermatite seborroica
La causa di questa patologia non risulta essere ancora chiara: funghi del genere Malassezia, in particolare Malassezia furfur (precedentemente conosciuto come Pityrosporum ovale) e Malassezia globosa, sono presenti in notevole quantità nelle zone colpite.
Tuttavia una precisa relazione con questo fungo non è stata ancora provata. Nelle zone affette si riscontra un incremento della moltiplicazione cellulare, la produzione di sebo non aumenta ma esso cambia di composizione, così da irritare il cuoio capelluto. Inoltre i capelli potrebbero diventare secchi, crespi, arruffati, non uniformi, e soprattutto molto oleosi. Si presenta anche sul viso (attorno al naso e alla bocca, e sulle sopracciglia) e sul glande (sotto forma di pasta bianca, cioè pelle morta mista a secrezioni liquide, da non confondere col normale smegma). La causa più accreditata tra i ricercatori è una elevata sensibilità del soggetto alla Malassezia furfur. Fattori sospettati di contribuire all’insorgere di tale patologia sono:
- anomalie del sistema immunitario;
- condizioni ormonali;
- malattie neurologiche (es. malattia di Parkinson, ictus);
- stress;
- privazione di sonno;
- carenze vitaminiche: mancanza di biotina (vitamina B8), mancanza di piridossina (vitamina B6).
Segni e sintomi di dermatite seborroica
I sintomi di dermatite seborroica compaiono gradualmente. In genere i primi segni sono la desquamazione della cute e del cuoio capelluto. I sintomi si verificano più comunemente in qualsiasi punto della cute del viso, dietro le orecchie e nelle zone caratterizzate da pieghe della pelle. L’arrossamento e la desquamazione possono verificarsi anche sulla pelle vicino alle ciglia, sulla fronte, ai lati del naso, sul torace e sulla zona superiore del dorso. Frequentemente si evidenziano squame giallastre e untuose, associate a eritema del volto e follicolite del cuoio capelluto. Possono essere presenti piccole croste e talvolta prurito. Quest’ultimo sintomo non sempre è presente ma in alcuni casi può risultare anche intenso. Nei casi più gravi, croste e lesioni squamose giallastre e rossastre compaiono lungo l’attaccatura dei capelli, dietro le orecchie, nel canale uditivo, sulle sopracciglia, sul ponte del naso, intorno al naso, sul petto e sulla parte superiore della schiena. Comunemente, i pazienti presentano un leggero arrossamento della pelle, lesioni cutanee squamose e, in alcuni casi, la perdita dei capelli. Altri sintomi includono la presenza di chiazze o croste spesse sul cuoio capelluto, pelle grassa, arrossata, coperta di squame biancastre o giallastre, prurito, dolore e scaglie giallastre e biancastre che possono attaccarsi al fusto del capello.
La dermatite seborroica può verificarsi in bambini molto piccoli, in genere con meno di tre mesi d’età, provocando la comparsa di una crosta giallastra, spessa ed oleosa, intorno l’attaccatura dei capelli e sul cuoio capelluto. Contrariamente a quanto avviene nell’adulto nei bambini il prurito, per quanto possibile, non domina il quadro clinico. Spesso, una dermatite da pannolino di difficile risoluzione si accompagna all’eruzione del cuoio capelluto. Di solito quando questa condizione si verifica nei neonati tende a risolversi in pochi giorni e senza alcun trattamento specifico. Negli adulti i sintomi della dermatite seborroica possono perdurare poche settimane oppure molti anni. La gran parte dei pazienti conosce periodi di benessere che si alternano con periodi di riesacerbazione. Questi ultimi talvolta costringono il paziente a presentarsi ad un dipartimento d’emergenza per essere trattato. Questa condizione viene riferita ad uno specialista quando i tentativi di trattamento standard si sono rivelati infruttuosi.
Dermatite seborroica: foto
Leggi anche:
- Mineralogramma: analisi spettrofotometrica dei minerali nei capelli
- Quanti capelli abbiamo in testa?
- A che velocità crescono i capelli?
- Il capello: come è fatto, perché sta in testa, quanto velocemente cresce e come vive
Trattamento
Un’adeguata igiene del cuoio capelluto è fondamentale nel trattamento della dermatite seborroica unita ad una dieta corretta, che comprenda adeguate porzioni di frutta e verdura, per assicurare il corretto apporto di vitamine e sali minerali essenziale per la salute del cuoio capelluto. Il trattamento precoce delle riacutizzazioni è considerato utile ed incoraggiato da parte degli specialisti. In tutti quei soggetti con dermatite coinvolgente il cuoio capelluto e tendenza a “frugare” e “scompigliarsi” o “appiattire” i capelli sono consigliate e risultano particolarmente utili tecniche di modifica del comportamento che possono comportare una marcata riduzione delle escoriazioni cutanee. La terapia raccomandata dai dermatologi è comunque a base di creme e/o shampoo al ketoconazolo o emulsioni corticosteroidee. Lo zinco piritione, il solfuro di selenio e l’octopirox sono alla base di altri shampoo che possono dare un aiuto nel trattamento di questa patologia. Per quanto riguarda il trattamento a base di corticosteroidi non va dimenticato che pomate e lozioni a base di mometasone furoato oppure clobetasolo propionato o ancora fluocinonide sono estremamente efficaci se applicati una o due volte al giorno sulla cute interessata, anche sul volto. Sfortunatamente l’applicazione topica di pomate e lozioni a base di corticosteroidi può accelerare la comparsa di recidive, e può favorire una importante riacutizzazione della condizione a causa di un “effetto di rimbalzo”. Per questo motivo il trattamento steroideo non è incoraggiato se non in casi selezionati e per un uso rigorosamente a breve termine (massimo due settimane). Il coinvolgimento della cute in genere risponde a ketoconazolo, a naftifine oppure a creme, lozioni ed emulsioni basate su ciclopirox olamina. L’interessamento del cuoio capelluto risponde bene a shampoo contenenti ketoconazolo e ciclopirox olamina, singolarmente oppure associati. Gli antistaminici vengono utilizzati principalmente in quei soggetti in cui prevale il prurito e per alleviare l’infiammazione.
Recentemente, la fototerapia si è dimostrata utile nel trattamento della dermatite seborroica. Possono essere utili seboregolatori topici e assumere boswelliaserrata che ha forti proprietà antinfiammatorie. Anche l’olio di semi di ribes nigrum ha proprietà antinfiammatorie ed è simile al cortisone. La caduta dei capelli nella dermatite seborroica è dovuta alla situazione di stress ossidativo presente a livello del bulbo pilifero. La caduta a cui si fa riferimento non è l’alopecia androgenetica, ma un effluvio causato da stress di diversa natura.
Shampoo consigliato
Uno shampoo molto utile contro la dermatite seborroica, consigliato dal nostro Staff medico, è il seguente: https://amzn.to/3qCkbbl
Leggi anche:
- Dermatite seborroica cause, immagini, cure, rimedi naturali, shampoo consigliato
- Alopecia androgenetica maschile e femminile: età, sintomi e cura
- Differenza tra alopecia maschile e femminile
- Alopecia: qual è l’età di insorgenza nell’uomo e nella donna
- Alopecia e calvizie: rimedi naturali contro la perdita di capelli
- Finasteride per ipertrofia prostatica ed alopecia androgenetica
- Finasteride: effetti collaterali e controindicazioni
- Finasteride e disfunzione erettile: la Sindrome post finasteride
- Finasteride si può usare nell’alopecia della donna?
- Propecia (Finasteride): collaterali e foglietto illustrativo
- Alopecia e calvizie: differenza tra effluvio e defluvio in telogen e anagen
- Perché cadono i capelli? Quanti capelli al giorno è normale perdere? E’ vero che i calvi hanno più testosterone?
- I tuoi capelli rivelano la tua salute: ecco come leggere i segnali che ti inviano
- Come porti capelli rivela molto della tua personalità
- Perché i capelli diventano bianchi precocemente? Sono ancora giovane… Ecco i rimedi
- Capelli cresciuti in laboratorio grazie alle cellule staminali: diremo addio a calvizie e alopecia?
- Ringiovanisci la pelle e combatti l’alopecia con la tecnica del “plasma ricco di piastrine”
- La dieta per prevenire e curare i capelli bianchi
- A cosa è dovuto il colore dei capelli?
- Differenza tra pelo e capello
- A che servono i capelli ed i peli?
- Perché viene la pelle d’oca?
- I tuoi capelli hanno sicuramente la tricoptilosi e tu non sai neanche cos’è, scopri di cosa si tratta!
- Perché cadono i capelli? Quanti capelli al giorno è normale perdere? E’ vero che i calvi hanno più testosterone?
- Perché viene la forfora? Cure mediche, rimedi casalinghi e prevenzione
- Le regole d’oro per la bellezza di ogni tipo di capello
- Capelli secchi: da cosa sono causati, cosa fare per evitarli e come si curano
- Perché i capelli diventano bianchi? Sono ancora giovane… Ecco i rimedi
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn e su Pinterest, grazie!