Stop al lifting dei glutei “alla brasiliana”: troppi decessi

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Crolla il ponte Morandi sulla A10: disastro a Genova, decine di morti [VIDEO]

MEDICINA ONLINE PONTE MORANDI A10 GENOVA CROLLO MORTI IMMAGINI VIDEO.jpgA mezzogiorno circa sono crollati all’improvviso oltre 100 metri del ponte Morandi sulla A10 a Genova, Continua a leggere

Perché queste strisce pedonali sono tridimensionali?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma STRISCE PEDONALI 3D TRIDIMENSIONALI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIn India sono state realizzate delle particolarissime strisce pedonali in 3D, il motivo è assolutamente importante: l’illusione ottica creata dai disegni tridimensionali sulle strade del Paese che conta il più alto numero di morti per incidenti stradali nel mondo, servirà da dissuasore virtuale per l’alta velocità.

Le strisce pedonali in 3D sostituiscono i dossi artificiali creando una vera e propria illusione ottica. Chi guida, infatti, ha l’impressione di andare contro dei gradini posti in mezzo alla strada e, d’istinto, sarà costretto a rallentare la sua corsa a beneficio dell’incolumità dei pedoni e della sicurezza stradale.

Non si tratta di una soluzione nuova: l’espediente è già stato sperimentato nel 2008 a Philadelphia (Stati Uniti), è già da tempo adottato in Cina e riproposto ad Ahmedabad, in India da Saumya Pandya Thakkar e Shakuntala Pandya.

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Charlie Hebdo scherza sui morti del terremoto con una vignetta choc. Che schifo

Dott Emilio Alessio Loiacono CHARLIE HEBDO SEISME A ITALIENNE VIGNETTA DISEGNO ILLUSTRAZIONE SATIRA SCOSSA TERREMOTO EPICENTRO ROMA RIETI PERUGIA MAGNITUDO 5.5 LAZIO TOSCANA UMBRIA CENTRO ITALIA SISMOGRAFO Morti Vittime Preghiera Pensiero.jpgL’ho scoperto poco fa e ho provato un senso di fastidio che non è ancora passato. Charlie Hebdo, il periodico settimanale satirico francese diventato famoso per l’attentato del 7 gennaio 2015 in cui persero la vita dodici persone, ha pubblicato una illustrazione sul terremoto italiano di Accumoli del 24 agosto.

Il sangue raffigurato come sugo di pomodoro, i morti sepolti dalle macerie disegnati come tanti strati di lasagne. Non è piaciuta a nessuno questa vignetta , generando subito un’ondata di indignazione collettiva, non solo in Italia, che è esplosa sui social contro il mensile francese.

“Sisma all’italiana” è il titolo della vignetta che appare sull’ultima pagina del numero uscito il 31 agosto, quando tutta Italia stava ancora piangendo i morti. Il disegno, firmato dal vignettista Felix, vorrebbe interpretare in salsa “ironica” il dramma che ha colpito il Paese, con quasi 300 morti, interi paesi rasi al suolo e migliaia di sfollati. Un ferito insanguinato con la didascalia “Penne al pomodoro”, un’altra con quella “Penne gratinate”, i corpi sepolti con la scritta “Lasagne”. E’ solo una delle tante vignette che appaiono nell’ultima pagina del periodico, tradizionalmente intitolata “Le altre possibili copertine”. Nella stessa pagina anche una freddura che recita: «Non si sa se il terremoto abbia urlato Allah Akbar prima di colpire».

Capisco che satira e black humor sono per definizione irriverenti e non devono fermarsi di fronte alle tragedie, altrimenti sarebbero altre cose. Per coerenza dovrei lasciare correre, però stavolta penso ai bambini morti, agli orfani, alle intere famiglie distrutte, alle vite annientate in un attimo e davvero non ce la faccio ad essere coerente e lo devo dire: questa vignetta mi fa schifo.

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Mano nella mano fino alla fine: la foto dei due coniugi sul letto di morte

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma FOTO CONIUGI ANZIANI MORTE LETTO MANO NELLA Riabilitazione Nutrizionista Medicina Estetica Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Pressoterapia Linfodrenaggio.jpgSe l’erano giurato su quell’altare: “Finché morte non ci separi”. Hanno onorato degnamente questa promessa. Jeanette Toczko, 96 anni, e suo marito Alexander Toczko, 95 anni. I due si sono stretti la mano, ognuno allungato nel proprio letto, e si sono detti addio. Sono morti a poche ore di distanza questi due coniugi, sposati da 75 anni. Avevano il desiderio di passare le ultime ore insieme e così gli infermieri che li assistevano li hanno avvicinati e hanno lasciato che si sussurrassero le ultime eterne parole d’amore. L’immagine dei due abbracciati sta facendo il giro di internet.

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Non sarete mai dimenticati

Non penseresti mai possa succedere a te.
Era un semplice venerdì sera ad un concerto rock.
L’atmosfera era così serena, e tutti erano intenti a ballare e divertirsi.

Quando quell’uomo è arrivato all’ingresso e ha cominciato a sparare, tutti abbiamo pensato facesse semplicemente parte dello spettacolo.
Ma non era un attacco terroristico: è stato un massacro.

Dozzine di persone sono state colpite davanti ai miei occhi.
Il pavimento pieno di pozze di sangue.
I pianti di uomini adulti che stringevano i corpi morti delle proprie fidanzate hanno cominciato a riempire il locale.

Futuri demoliti, famiglie distrutte, in un istante.
Sola e sconvolta, ho finto di essere morta per più di un’ora, sdraiata tra chi era costretto a guardare i propri amati inerti…

Trattenevo il respiro, provavo a non piangere per non nutrire quegli uomini con la paura di cui erano alla disperata ricerca.
Sono stata estremamente fortunata ad uscirne viva, ma molti altri no.
Persone innocenti che erano lì per i miei stessi motivi: passare un venerdì sera sereno ascoltando musica.

Questo mondo è crudele.
Atti come questo non fanno altro che sottolineare la depravazione degli esseri umani, e le immagini di quegli uomini che volteggiavano su di noi come avvoltoi mi daranno tormento per il resto della mia vita.

Il modo in cui prendevano meticolosamente la mira prima di sparare tutti coloro che erano all’esterno della pista senza alcuna considerazione. Non sembrava vero.
Aspettavo che qualcuno finalmente mi dicesse che si trattava soltanto di un incubo.

Ma essere sopravvissuta a questo orrore mi ha dato la possibilità di accendere i riflettori sui veri eroi.
All’uomo che mi ha rassicurato e messo a repentaglio la sua vita pur di proteggermi e coprirmi la testa; alla coppia le cui ultime parole d’amore mi hanno fatto riflettere su quello che ancora c’è di buono a questo mondo; alla polizia che è riuscita a salvare centinaia di vite; al perfetto sconosciuto che si è avvicinato a me in strada e mi ha confortato per tutti i 45 minuti in cui ho pensato che l’amore della mia vita fosse morto; all’uomo ferito che ho scambiato per lui, e che dopo essermi accorta della svista mi ha stretta e confortata, nonostante fosse il primo ad essere solo e spaventato; alla donna che ha aperto la porta di casa sua ai sopravvissuti; all’amico che mi ha offerto rifugio e si è preoccupato di andare a comprare dei nuovi vestiti così che non dovessi più indossare questo top sporco di sangue; a tutti voi che vi siete preoccupati di inviarmi messaggi di supporto.

Tutto questo mi fa pensare che ci sia del potenziale affinché questo mondo diventi migliore.
Che tutto questo non debba succedere mai più.

Ma per lo più questo messaggio è per quelle 80 persone che non sono state così fortunate, e che oggi non hanno avuto la possibilità di svegliarsi.. e per tutto il dolore che i loro amici e le loro famiglie dovranno affrontare.
Mi dispiace.

Non c’è niente che possa attenuare il dolore.
Mi sento privilegiata ad essere stata lì per il loro ultimo respiro.
E avendo davvero creduto che avrei fatto la stessa fine, posso assicurarvi che il loro ultimo pensiero non era rivolto alle bestie che hanno causato tutto questo, bensì a tutte le persone che hanno amato col cuore.

Mentre ero sdraiata in mezzo al sangue di sconosciuti, aspettando quel proiettile che avrebbe segnato la fine dei miei miseri 22 anni, non ho fatto che altro che visualizzare il volto di tutti coloro che amo, sussurrandogli “Ti voglio bene”.
Ancora, e ancora una volta.

Riflettevo sui momenti più belli della mia vita.
Desideravo che le persone che amo sapessero quanto, e mi auguravo che nonostante tutto avrebbero continuato a credere nel bene.
Per non lasciar vincere quelle bestie.

La notte scorsa, la vita di molte persone è cambiata per sempre… e tocca a noi essere migliori.
Tocca a noi vivere le vite che le povere vittime di questa strage hanno desiderato, ma che non saranno mai in grado di realizzare.

Riposate in pace, angeli.
Non sarete mai dimenticati.

Isobel Bowdery, sopravvissuta alla strage del Bataclan

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A Parigi

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Ecografia Vascolare Articolare DEDICATO ALLE VITTIME DI PARIGI Infrarossi Cervicale Medicina Estetica Luce Pulsata Depilazione Macchie Capillari Dietologo Roma Radiofrequenza Cavitazione Cellulite PelleCessate d’uccidere i morti,
Non gridate più, non gridate
Se li volete ancora udire,
Se sperate di non perire.

Hanno l’impercettibile sussurro,
Non fanno più rumore
Del crescere dell’erba,
Lieta dove non passa l’uomo.

Giuseppe Ungaretti, Non gridate più (contenuta nella raccolta “Il dolore” del 1947)

Dedicata a Valeria Solesin ed a tutte le vittime di Parigi.

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