Con “palpitazioni” o “cardiopalmo” o ancora “cardiopalma” in medicina si intende la percezione del proprio battito cardiaco. In condizioni normali, infatti, l’individuo non ha percezione della contrazione del proprio miocardio (muscolo cardiaco): quando tale percezione soggettiva avviene, di norma associata ad un battito cardiaco sentito come intenso, veloce e “forte”, si parla appunto di palpitazioni.
Tipi
La palpitazione percezione può essere temporanea e durare alcuni secondi, oppure può protrarsi e durare alcuni minuti; può essere isolata o ripetersi varie volte nel tempo a distanze più o meno ravvicinate. Può verificarsi soprattutto di notte, quando il paziente è a letto, oppure alternare episodi notturni a diurni, ad esempio dopo pasti abbondanti. In alcuni casi insorge improvvisamente senza alcun sintomo “premonitore”, in altri può essere associata da sintomi come astenia (mancanza di forza) ed angoscia. Conoscere la modalità di insorgenza/durata del cardiopalmo, può aiutare il medico a fare diagnosi differenziale, infatti si sospetta:
- un’aritmia cardiaca parossistica: qualora la palpitazione sia insorta all’improvviso e sia cessata con altrettanta rapidità, generalmente in pochi secondi;
- una fibrillazione atriale: qualora la sensazione di irregolarità dei battiti sia durata relativamente a lungo, ad esempio alcuni minuti.
Cause e fattori di rischio
La percezione del proprio battito cardiaco può dipendere da due fattori fondamentali:
- una alterazione del ritmo di contrazione del cuore, cioè la frequenza cardiaca, che può essere avvertita come ritmica ed accelerata oppure di frequenza normale ma aritmica o ancora aritmica ed accelerata;
- un aumento della quantità di sangue espulsa da cuore ad ogni sistole.
Il cardiopalmo può essere causata da un disturbo del ritmo cardiaco, come nel caso della fibrillazione atriale oppure una tachicardia sopraventricolare. Le aritmie più frequentemente associate a cardiopalmo sono le extrasistoli, con il paziente che riferisce uno o più battiti anomali, forti, fuori ritmo, “con il cuore che sembra saltare nel petto”. Fattori di rischio che possono aumentare la possibilità di insorgenza di un cardiopalmo, sono:
- aumento dello stato di allerta in caso di forte paura;
- forte emozione improvvisa;
- attacco di panico;
- stress psico-fisico;
- ansia prolungata;
- età avanzata;
- pasto abbondante (palpitazione post-prandiale);
- anemia;
- ipertiroidismo;
- abuso di eutirox;
- l’ipotiroidismo;
- morbo di Basedow;
- distrofia muscolare;
- ernia iatale;
- mielofibrosi con metaplasia mieloide;
- ipotensione arteriosa;
- abuso di farmaci adrenergici e simpaticomimetici;
- abuso di farmaci dimagranti;
- febbre;
- ipoglicemia;
- menopausa;
- sforzo fisico prolungato, specie in individui poco allenati agli sforzi ed in ambienti caldi ed umidi;
- abuso di cibi/bevande/sostanze eccitanti o psicostimolanti, come caffè, tè, cioccolato;
- abuso di integratori eccitanti e dimagranti come il ginseng, il guaranà, l’efedrina o alcuni termogenici;
- consumo di un numero maggiore di sigarette rispetto al solito;
- uso di alcune droghe come l’amfetamine;
- pregresse operazioni chirurgiche, specie cardiochirurgiche;
- pregresso infarto del miocardio;
- famigliarità;
- varie cardiopatie, come insufficienza aortica, fistole artero-venose, aritmia extrasistolica, fibrillazione atriale.
Sintomi
Il paziente durante il cardiopalmo avverte la contrazione del proprio cuore, cioè la frequenza cardiaca:
- aumentata in frequenza ma ritmica (palpitazioni di tipo tachicardico);
- aumentata in frequenza e aritmica (palpitazioni di tipo tachiaritmico);
- di frequenza normale ma con extrasistole (palpitazioni di tipo extrasistolico).
In base alla condizione o patologia alla base della palpitazione, i sintomi associati possono essere vari e vanno dall’ansia, ai tremori, all’insonnia fino a sintomi abbastanza specifici di cardiopatia, come dolore al petto, vertigini, angoscia, perdita di coscienza. In alcuni casi la palpitazione appare all’improvviso e non è associata ad alcun sintomo concomitante.
Diagnosi
In caso di frequenti palpitazioni, gli strumenti migliori per la diagnosi sono l’elettrocardiogramma (ECG), effettuato a riposo o sotto sforzo, oppure – qualora l’ECG non riuscisse ad individuare l’esatto momento delle palpitazioni, un Holter che duri 24 ore. Una volta diagnosticata l’aritmia, altri esami potrebbero essere utili per individuare l’eventuale cardiopatia a monte che l’ha determinata, tra cui:
- esame obiettivo cardiaco;
- misurazione della pressione arteriosa;
- radiografia del torace;
- enzimi cardiaci;
- coronarografia (angiografia coronarica), con possibile angioplastica;
- ecografia cardiaca (ecocolordoppler);
- ecocardiogramma per via transesofagea;
- ecocardiogramma da stress (ecostress).
Quando preoccuparsi?
Un episodio sporadico di palpitazione, ad esempio una extrasistole, non dovrebbe preoccupare eccessivamente il paziente, specie se non si associa ad altri sintomi, e tende a risolversi da sé. Quando invece il fenomeno si ripete con una certa frequenza o si associa ad altri sintomi come vertigini, dolore al petto, difficoltà respiratorie o perdita di coscienza, la palpitazione potrebbe essere il campanello di allarme di un problema ben più grave, quindi è consigliato l’intervento del medico.
Terapia
La palpitazione, come abbiamo visto, può essere determinata da varie condizioni e patologie, quindi non esiste una cura unica che vada bene per tutti i tipi di cardiopalmo: la terapia è subordinata alla causa a monte. In caso di forte stato ansioso o stress-psico-fisico, spesso è sufficiente il riposo fisico/mentale per ottenere la remissione dei sintomi. In alcuni casi farmaci ansiolitici e/o psicoterapia potrebbero aiutare il paziente.
Consigli
In alcuni casi basta sospendere l’assunzione di integratori, farmaci o cibi specifici, per determinare una riduzione della frequenza delle palpitazioni. Smettere di fumare, di bere alcolici e caffè, di assumere droghe, sono senza dubbio consigliabili al paziente con palpitazioni frequenti. Pasti frequenti, leggeri e poco abbondanti, sono senza dubbio preferibili a pasti abbondanti e pesanti. Evitare intensi sforzi fisici e forti stress sono ottimi consigli. In caso di palpitazioni legate ad insonnia, potrebbe essere un valido aiuto un integratore di melatonina e triptofano, come questo: https://amzn.to/2l5wKbW
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